Mentre a Milano infuria la febbre dell'arte (Miart, musei, gallerie eventi ect. ect.) sul fronte pisano fervono i preparativi della grande mostra dedicata a Ugo Nespolo (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/04/nespolo-pisa-unanteprima.html).
Ricapitolando, la mostra, patrocinata dal Comuni di Pisa e Regione Toscana, avrà luogo in Santa Maria della Spina - Pisa, dal 28 maggio al 31 luglio 2016, sarà curata da Riccardo Ferrucci (di seguito pubblico la sua riflessione su questo evento), coordinata dall'Arch. Luca Masi ed organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo con il supporto del C.R.A.
Una mostra evento che di fatto anticipa tutte le altre che vedranno protagonista l'artista torinese, in diverse città italiane e del resto del mondo, da San Pietroburgo a Milano, da Shangai a Roma passando per la sua amata Torino...
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Riccardo Ferrucii, curatore della Mostra |
Ugo Nespolo : viaggio a Pisa
Il viaggio
pisano di Ugo Nespolo era già scritto nelle cose; il suo approdo nella suggestiva Chiesa
della Spina con una serie di opere
selezionate diventa l’anticipazione di un altro intervento che sta realizzando per la facciata dello
spazio espositivo San Michele degli Scalzi, dove verranno collocate quattro
grandi decori murali che si richiamano per
stile e colori al murale di Keith
Haring. Due degli autori contemporanei più originali lasciano una propria
testimonianza a Pisa in un dialogo ravvicinato tra passato e futuro, tra storia
e fantasia.
Keith Haring
ha detto : «Fra i pochi, pochissimi
artisti che meritano rispetto qui in Italia, indico volentieri Ugo Nespolo,
perché è il più intraprendente, il più fantasioso, il più originale. E poi
perché mi pare l'unico ad aver compreso come un'immagine, al pari della pagina
di un romanzo, può raccontare qualcosa di importante e di emozionante. Con la
sola differenza, rispetto ai libri, che questa spesso è a colori…»…
In realtà il
grande racconto pittorico di Nespolo diventa una delle esperienze più
innovative dell’arte contemporanea italiana, un viaggio lirico e onirico che
attraversa la storia dell’arte e diventa icona del made in italy nel mondo.
Ugo Nespolo
nelle sue installazioni, nelle sculture, nel cinema sperimentale , nella
pittura ha sempre seguito una propria strada, delineando un mondo poetico tra
più significativi ed illuminanti di questa epoca. Ogni elemento ed ogni
tassello diventa parte di un tutto, di un viaggio tra più affascinanti sviluppatisi
in Italia. A Firenze una sua grande
mostra al Museo del Bargello aveva già lasciato un ricordo forte del suo
confronto con l’arte toscana e adesso il suo lavoro proposto nel magico
contenitore della Chiesa della Spina diventa il suo modo personale di rileggere
la storia dell’arte, di incontrare i maestri dell’arte da Nicola ad Andrea
Pisano.
Confessa l’artista . “ Deve pur
esserci una sorta di tragicità anche nel gioco che io ho
sempre messo in atto, di
portare un elemento di dubbio ironico alla modernità”. In effetti la sua arte
colorata e felice nasconde ferite segrete ed una tragicità sotterranea che la
rende sacra e quasi immortale.
Come ci suggerisce il Palomar di Italo Calvino : “ Solo dopo aver conosciuto la superficie
delle cose, – conclude – ci si può spingere a cercare quel che c'è sotto. Ma la
superficie delle cose è inesauribile.” E’ questa la straordinaria scoperta
fatta da Ugo Nespolo con il suo viaggio infinito ed inesauribile nella stagione
dell’arte contemporanea.
Riccardo Ferrucci
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