Alberto Mattia Martini
DOMANDE
- Generalità (nome, cognome, età, professione ect.)
- Collaborazioni (principali collaborazioni, mostre ect.)
- Il tuo miglior pregio
- Il tuo peggior difetto
- Qual è il collega che stimi di più?
- E quello che ritieni meno interessante?
- Fammi tre nomi di artisti che ritieni in questo momento fra i più interessati
- La galleria, il museo o l’istituzione al top della tua classifica personale?
- Ed il fanalino di coda?
- Moderno o contemporaneo?
- Il ruolo del web nel mondo dell’arte
- Progetti importanti per il futuro
- Sogno nel cassetto
- Ricetta salva/crisi
- Una tua confessione (quello che nessuno sa di te)
RISPOSTE
Caro Roberto,
ecco le risposte alle tue domande.
Buon lavoro,
Mattia
•Alberto Mattia Martini: critico d’arte, curatore, docente e giornalista.
ecco le risposte alle tue domande.
Buon lavoro,
Mattia
•Alberto Mattia Martini: critico d’arte, curatore, docente e giornalista.
•Sono docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso la Libera Accademia di Belli Arti di Brescia ed assistente docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di Storia dell’Arte Contemporanea. Collaboro con alcune riviste di settore e con alcuni quotidiani, con diverse gallerie ed istituzioni. Per motivi di spazio dovendo scegliere tre eventi che ho organizzato direi: nel 2007 la partecipazione alla 52° Biennale di Venezia negli eventi: Joseph Beuys, Difesa della natura The living sculpture. Kassel 1977 Venezia 2007, nel 2010 la curatela della mostra personale di Shepard Fairey durante il (con)TemporaryArt al Superstudiopiù e la curatela della mostra Pensiero Fluido presso lo Spazio Oberdan di Milano. Comunque quando mi viene posta questa domanda ciò che mi interessa sottolineare è la mia collaborazione non solo lavorativa, ma che definirei “antropica” con Pierre Restany, colui che considero il mio maestro e a cui devo davvero molto.
•Fortunatamente parecchi
•Fortunatamente parecchi
•Ho alcune figure di riferimento, una come ho già detto è Restany, l’altra sicuramente è Harald Szeemann. Purtroppo la scena attuale da questo punto di vista non propone molti stimoli.
•Alcuni miei colleghi invece di concentrarsi sulla ricerca, sullo studio, sul rapporto diretto con l’artista, abbagliati dal successo o per mancanza di personalità, cultura e per assenza di visioni artistiche cercano di emulare o meglio scimmiottare colleghi sulla carta più importanti, risultando inevitabilmente ridicoli se non patetici.
•Potrei fare tanti nomi, ma in questo momento mi piace molto la ricerca e l'impegno sociale di JR
•Ritengo che siano numerose le realtà interessanti sia in Italia che fuori dai nostri confini, però se proprio devo fare un nome dico la Deitch Projects
•Anche qui purtroppo l’elenco sarebbe lungo
•Per comprendere la contemporaneità è essenziale conoscere non solo il moderno, ma tutto ciò che è venuto prima di noi
•Come ho ampiamente più volte scritto e sottolineato anche nei miei testi, ritengo sia sicuramente importante ed estremamente stimolante; anche se a mio avviso non basta invocare la tecnologia per potersi sentire attuali o contemporanei.
•Tutti i progetti ai quali mi dedico inevitabilmente sono importanti. In ordine di tempo il 22 settembre, all’interno di un suggestivo laboratorio tessile di Milano, che è stato anche lo studio di Filippo de Pisis, presenteremo: Aracne 8.0, mostra personale dell’artista No Curves, uno dei massimi esponenti internazionali della tape-art.
•“I sogni non trovano titoli” Man Ray
•Abbandonare finalmente le ideologie, ormai anacronistiche, le inutili, ridicole, limitanti ed atrofizzanti lotte partitiche e puntare sulle idee, sulla creatività dell’uomo, lo sviluppo economico poi è una conseguenza. Come ci ricorda Fëdor Dostoevskij: “il due più due quattro, non è la vita bensì il principio della morte…"
•Conosco il segreto per poter volare, ma non ve lo svelerò mai!!
Per vedere le altre "Carte di Identità....
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