Molto interessante la selezione degli artisti scelta da due curatori, per questa mostra tutte dedicata ad un colore... il bianco.
INTO THE WHITE
Christiane Beer Marco Casentini Giovanni Frangi Tamara Ferioli J&Peg Massimo Kaufmann
Franco Mazzucchelli Pino Pinelli Velasco Vitali
a cura di
Ettore Buganza e Loris Di Falco
29 novembre 2012 ore 18.30
Spazio Bigli
Via Bigli 11/a Milano
Una
mostra che si articola in 9 declinazioni del bianco, il colore
assoluto, la somma dei colori dello spettro, la purezza o il vuoto dopo
la morte, forse che lo spazio infinito non sia nero bensì denso di
luce.
Un percorso che
inizia con Christiane Beer, scultrice che propone composizioni minimali
realizzate in argilla sintetica bianca, con essenziali quasi
impercettibili variazioni geometriche.
La geometria si
arricchisce di combinazioni in Marco Casentini, il ritmo diviene
musicale e si dispone sulla bidimensionalità della pittura, con leggere
concessioni allo spessore delle lastre di plexiglass.
I frammenti di
bianco di Pino Pinelli sono schegge di pittura riorganizzate sulla
parete creando un’armonia musicale, lavorando di sovrapposizione,
addizionando il pigmento riduce l'enfasi espressiva del colore.
Franco Mazzucchelli
si esprime coi materiali sintetici che caratterizzano dall'inizio il
suo operare a cui unisce la leggerezza dell'aria, il suo p.v.c.
gonfiabile bianco rimanda alle forme che assumono le nuvole.
I quadri di Massimo
Kaufmann si ispirano alla scrittura Breil, sono texture in rilievo, qui
il bianco è una pittura tattile da leggere con le dita.
Dalla direzione che
predilige la costruzione formale, il bianco in Giovanni Frangi vira
verso il paesaggio, la visione non è più rigorosa e la materia si fa
spuria, il colore si sedimenta su se stesso, i giardini ribollono e
confondono i ricordi.
Ritroviamo in
Velasco Vitali la struttura della architettura, le dense pennellate
scavano la materia della storia, strati su strati di bianco, come la
calcina dell’ antiche case in pietra.
Il bianco in Tamara
Ferioli è protagonista e non un comprimario, è il valore oltre il quale
congelare i momenti dell'essere attraverso il disegno, il collage e la
scultura.
Per i J&Peg la
creazione artistica è un processo mentale che combina più discipline,
partiti dal nero ora le loro combinazioni di disegno e fotografia si
perdono nella luce. Etereo compimento del cerchio iniziato con l’assenza
di rappresentazione della Beer.
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