RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 8 ottobre 2013

Memento vivere



Memento vivere
Sabato 19 Ottobre 2013
Concerto e apertura mostra: ore 21.00 - inizio concerto ore 21.30
concerto di Milano Jazz Quartet ( Tullio Ricci sassofono tenore, Antonio Vivenzio piano, Emanuele Serra batteria, Claudio Ottaviano contrabbasso)
mostra personale di Angela Viola: 20 Ottobre – 3 Novembre, Sab. e Dom. Dalle 15.00 alle 18.30
organizzatori: Associazione Culturale Laboratorio Alchemico, Le radici e le Ali
info: 349 84 52 986; 02 97 44 30; www.laboratorioalchemico.com; www.ecoistitutoticino.org;
info@ laboratorioalchemico.com
presso  "Le Radici e le Ali" (già chiesa di Santa Maria in Braida), via San Rocco 48, Cuggiono (MI)
Ingresso libero

COMUNICATO STAMPA

Ci sono molti modi per ricordare una persona prematuramente scomparsa. Memento vivere, un evento a cadenza annuale dedicato alla memoria di Gigi Garegnani, coniuga alcune tra le arti a Lui più care. Una serata dedicata alla musica e all’arte, rivolta ad amici, conoscenti e tutti coloro che avranno il piacere di partecipare.
Questa prima edizione ospiterà l’artista siciliana Angela Viola, nelle cui opere i frammenti di memoria personale e collettiva si intrecciano, fornendo un bacino immaginifico condiviso in cui sarà facile identificarsi. La mostra sarà visitabile per tre fine settimana consecutivi. Oltre alla mostra, tema centrale della serata sarà il concerto del Milano Jazz Quartet.

martedì 24 settembre 2013

SPIRITO ITALIANO ATTO IV a cura di Annalisa Bergo



Mercoledì 16 ottobre  
ATTO IV 

a cura di Annalisa Bergo 

Opere di Daniela Ardiri • Irene Balia • Linda Carrara • Francesca De Pieri • Simone Durante • Francesca Manetta • Chiara Paderi • Alessio Tibaldi • Angela Viola 

Fabbrica Borroni, via Matteotti 19, Bollate
Mercoledì 16 ottobre, Spirito Italiano, il progetto dedicato alla promozione della giovane arte italiana contemporanea ideato dal collezionista e imprenditore Eugenio Borroni, presenta ATTO IV, la mostra a cura di Annalisa Bergo che ospita il lavoro di nove giovani artisti italiani. 

Con ATTO IV, Spirito Italiano fa il punto a un anno dalla sua nascita e annuncia un importante passo per il 2014: lo spostamento dalla Fabbrica Borroni, storica sede di Bollate che ha ospitato anche le mostre precedenti, in una nuova sede a Milano.
I nove protagonisti selezionati per la mostra ATTO IV del progetto Spirito Italiano a cura di Annalisa Bergo sono la testimonianza della vitalità italiana, nove prospettive creative che fanno luce sulle potenzialità sommerse dei giovani artisti italiani di oggi. A un anno dalla sua nascita, Spirito Italiano, il progetto dell’imprenditore e noto collezionista Eugenio Borroni dedicato alla promozione della giovane arte italiana, fa il punto del percorso intrapreso e va in scena con una collettiva di nuovi talenti quali Daniela Ardiri, Irene Balia, Linda Carrara, Francesca De Pieri, Simone Durante, Francesca Manetta, Chiara Paderi, Alessio Tibaldi e Angela Viola. 

“Elitarismo, privilegio, crisi, false promesse e pagamenti difficili da conquistare...
Non è facile per un giovane talento farsi strada nel sistema arte italiano.
Non è facile motivare la propria creatività senza cedere a compromessi” Commenta Eugenio Borroni “La filosofia di SPIRITO ITALIANO si fonda su due pilastri: l’attenta scelta curatoriale e la correttezza e la trasparenza dei rapporti. Le numerose richieste da parte di artisti da tutta Italia hanno confermato la giusta direzione del progetto e ci hanno spinti a trovare una nuova sede a Milano per dare maggiore respiro alle nostre iniziative.
A partire dall’anno prossimo, infatti, Spirito Italiano è pronto per diventare un vero e proprio hub creativo, un luogo di confronto e promozione dedicato esclusivamente ad artisti emergenti italiani grazie a mostre ed eventi, ma anche concorsi e progetti depurati da un atteggiamento elitario con scopo meramente commerciale... Il tutto nel pieno rispetto dell’artista in quanto professionista e come persona”. 



17 ottobre - 20 dicembre 
 Lun-Ven 10-18 Sab 16-19

giovedì 6 giugno 2013

Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo | 5. tappa, Lecce



Visto il successo delle tappe precedenti anche lecce sono sicuro che non tradirà le aspettative!


Giovedì 18 luglio alle ore 20 E-lite studiogallery, consolidata realtà espositiva leccese che si pone come crocevia per l’arte contemporanea, presenterà in esclusiva per la capitale del barocco, “Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo”, il progetto nazionale itinerante – ideato da Sergio Curtacci, direttore del magazine milanese di arte contemporanea “Frattura Scomposta” – che ha caratterizzato i primi cinque mesi dell’anno tra Lombardia ed Emilia Romagna.

Il progetto, che chiama gli artisti a esprimere ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario la tematica riguardante l’alienazione umana è partito con la sua prima mostra collettiva allo Spazio Vega di Marghera (VE) nel 2007, in concomitanza con la 52a Biennale di Venezia, per poi raggiungere, nel 2013, Como, Bologna e Gorgonzola (MI), coinvolgendo cinquantanove artisti italiani, di cui diciannove presenti ad almeno un’edizione della Biennale Arti Visive di Venezia, tre segnalati dal Corriere della Sera come migliori artisti del 2012, uno presente con opere in permanenza presso il museo Mart di Rovereto – museo tra i migliori venti al mondo.

Quella proposta da E-lite studiogallery per questa quinta tappa a Lecce è una veste del tutto inedita: i trentaquattro artisti invitati a partecipare, si troveranno a dialogare per la prima volta con due spazi espositivi, il caratteristico open space sede della galleria e il cinquecentesco Palazzo Vernazza, una delle opere architettoniche più antiche e imponenti della città. Una vera e propria invasione “aliena” che coinvolgerà i leccesi, i turisti, gli appassionati d’arte e non solo, in un percorso visivo vibrante e suggestivo: oltre 100 le opere in mostra; pittura, scultura, installazione e fotografia di alcuni tra i più promettenti artisti del panorama contemporaneo italiano.

Andrea Martinucci, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara De Biase, Annalù, Antonio De Luca, Antonio Delluzio, Carlo Cofano, El Gato Chimney, Elisa Anfuso, Eva Reguzzoni, Francesco Sambo, Fulvio Martini, Giancarlo Bozzani, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Ilaria Margutti, Irene Lucia Vanelli, Jara Marzulli, Marcella Bonfanti, Marco Rea, Matteo Nannini, Maurizio L’Altrella, Momò Calascibetta, Nicola Caredda, Nunzio Paci, Raffaella Formenti, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana, Streamcolors, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam e Vincenzo Todaro: trentaquattro talenti, diversi per età, formazione, provenienza e tecnica, con un unico obiettivo, quello di riuscire a superare la condizione contemporanea che ci vede muoverci come alieni sulla terra, timorosi visitatori di un pianeta a cui invece apparteniamo.

La mostra resterà aperta fino al 18 agosto dal martedì al sabato dalle ore 18 alle ore 21.30.


E-Lite studiogallery
Corte S.Blasio 1c, 73100 Lecce

martedì 21 maggio 2013

L'alchimia dell'albero. La natura verde dell'arte a cura di Claudia Bernareggi e Paola Ubiali




L'alchimia dell'albero. La natura verde dell'arte
a cura di Claudia Bernareggi, Paola Ubiali

Nila Shabam Bonetti | Giovanni Bonaldi | Gianni Cuomo | Claudio Destito Nicoletta Freti | Pina Inferrera | Margherita Leoni | Mya Lurgo
Danilo Marchi | Emila Sirakova | Arianna Tinulla | Angela Viola 

Programma 

giovedì 6 giugno 2013
ore 21.00, presso Salone Visconteo (Passaggio Torre di Adalberto) apertura mostra con performance “TreE” a cura di Nila Shabam Bonetti;
ore 22.00 presso Orto botanico (Scaletta di Colle aperto) performance iniziale con installazione interattiva “Muco I” a cura di Arianna Tinulla con musiche di Deen Llüks e Berlikete.
Cocktail inaugurale a cura di Azienda Agricola Savoldi, Scanzorosciate e Chez Richard Paris, Bergamo 



venerdì 21 giugno 2013
ore 21.00 presso Orto botanico (Scaletta di Colle aperto) performance “TreE” a cura di Nila Shabam Bonetti e performance con installazione interattiva “Muco II” a cura di Arianna Tinulla con musiche di Deen Llüks e Berlikete. Cocktail a cura di Società Agricola Locatelli e Caffi, Chiuduno e Bio Pasticceria Anita, Bergamo



giovedì 20 e 27 giugno, ore 14.30, a cura di Gianni Cuomo, presso Orto Botanico (in caso di pioggia, presso il Salone Visconteo)


7 giugno- 31 agosto 2013

La mostra nasce dalla collaborazione tra differenti realtà del territorio bergamasco, sinergie e competenze che si incrociano trasversalmente con l’obiettivo di presentare, durante il periodo estivo, una visita all’Orto botanico “Lorenzo Rota” inconsueta e rinnovata, che contribuisca alla sensibilizzazione verso le tematiche green in vista dell’Expo 2015 che vedrà Milano e il suo hinterland quale polo internazionale dell’ecologia e della corretta alimentazione.
La straordianaria ricchezza di questo luogo nel quale convivono oltre 900 specie di piante, il suggestivo paesaggio che lo incornicia e l’inaspettata presenza di installazioni interattive, opere di arte contemporanea open air e la possibilità di assistere a performances artistiche, rendono affascinante il percorso ai sensi del visitatore. L’esperienza si completa con la visita al Salone Visconteo dove è allestita una “mostra nella mostra”: la pre-esistente esposizione di parte del patrimonio appartenenente alle collezioni dell’orto quali l’Hortus Pictus Bergomensis e la collezione ceroplastica vengono difatti affiancate ad opere di videoarte e light art che colloquiano le une con le altre in un dialogo tra i secoli.
Presentare l'arte in un orto botanico è per noi occasione di trattare consapevolmente l'argomento alchemico della trasformazione, visto nel rapporto dell'uomo con la natura che lo ospita. Cosa, più dell'arte, riesce a coinvolgere il maggior numero di aspetti della vita dell'uomo focalizzati sul cambiamento, sul percorso di ricerca intima dell'essere umano? L'alchimia, o scienza della trasformazione interiore, nella sua costante ricerca della conoscenza intesa come culmine dell'esperienza umana, viene anche chiamata "Agricoltura celeste", le sue fasi e le sue teorie tutte ricalcano l'arte agricola. L'arte sarebbe dunque la manifestazione estetica delle fasi di crescita dell'uomo, l'alchimia, la scienza e la natura, con i suoi cicli, diverrebbe in questo senso la base universale da cui tale studio trarrebbe spunto. Fiori e piante non sarebbero altro che il linguaggio della natura, simbolo delle fasi della vita che nasce e muore, così come l'uomo, nella sua esperienza di vita, esprime passioni, dolori e gioie, spirando, infine, nella sua fase invernale.
Le opere presenti in mostra rievocano stati dell'esperienza umana strettamente connessi ai cicli naturali, ambientazioni in cui il dualismo uomo-natura diviene atmosfera di fondo della narrazione estetica e metafora di un percorso di evoluzione e trasformazione che accomuna entrambi gli universi.

lunedì 6 maggio 2013

HAND JOB di Lorenzo Zavatta a cura di Nila Shabnma Bonetti




HAND JOB

DOMENICA 12 Maggio 2013
Orario: 17.00 – 24.00
Luogo: via Pietra Ligure 20, Milano (MM1 QT8)
Ideazione: Lorenzo Zavatta
Curatela: Nila Shabnma Bonetti
Documentazione fotografica: Riccardo Molino
 
COMUNICATO STAMPA
HAND JOB è un progetto di mostra collettiva ospitata nell’abitazione milanese dell’artista Lorenzo Zavatta. L’evento si pone a metà strada tra intrattenimento festoso e happening artistico. Vede coinvolti giovani artisti contemporanei invitati ad esporre un’opera d’arte. Unica condizione imposta è che il lavoro presentato stia sul palmo di una mano.  Sarà possibile seguire l’evento in tempo reale sulla pagina face book (http://www.facebook.com/events/374671782649242/?fref=ts), dove verranno immortalati gli artisti con la propria opera in mano, le persone invitate e dove verranno pubblicati testi critici , scritti nel corso della giornata, sui lavori presenti.

ecco un primo elenco di artisti che hanno aderito
Luca Beolchi, Patrizia Bonardi, Maria Elena Borsato, Giuseppe Buffoli, Giulio Crosara, Simona da Pozzo, Ylbert Durishti, Silvio Giordano, Francesca Longhini, Isabella Mara, Olivia Marani, Matteo Mottin, Emila Sirakova, Nicola Torcoli, Angela Trapani, Angela Viola

sabato 16 marzo 2013

MA(ta)SSE personale di Angela Viola a cura di Annalisa Bergo



MA(ta)SSE
personale di Angela Viola

a cura di Annalisa Bergo


Prosegue il ciclo di mostre di giovane artisti promosse da Route 42 e Oldoni Grafica Editoriale. Il 28 marzo inaugura MA(ta)SSE, personale di Angela Viola a cura di Annalisa Bergo. Per la prima volta viene presentata la serie MA(ta)SSE nella sua interezza, illustrandone il percorso di genesi e sviluppo attraverso i disegni e le tele.


I primi disegni a china su carta, in cui il caschetto di capelli neri si districa dai fili rossi che avvolgono il corpo di giovani donne, sono del 2010, mentre l’anno successivo Angela dipinge grandi tele lasciando che le sue matasse assaporino la grande dimensione.

Bianco, nero, rosso: toni scelti per la loro immediatezza e particolare efficacia evocativa, sono i protagonisti della ricerca artistica di Angela.
La sintesi cromatica si unisce, poi, al tratto preciso ed essenziale del disegno in una ricerca di purezza e intimità.

Osservare le protagoniste delle MA(ta)SSE è come sbirciare dal buco della serratura, lo sguardo si sofferma su alcune parti del corpo che si intravedono attraverso il filo rosso, sostegno e legame al tempo stesso di una fragilità fisica ed emotiva.

Recuperando un’antica leggenda cinese, nella quale il filo rosso era simbolo del destino inevitabile poiché deciso da un volere superiore, Angela costruisce un percorso che si snoda attraverso tutte le opere della serie, rendendola un unico grande racconto.

Il filo rosso, metafora delle esperienze passate e dei ricordi che si accumulano attorno e dentro di noi, si attorciglia sommandosi al filo delle decisioni che non ci appartengono, creando delle matasse che sono più simili a masse, pesi che ci portiamo legati e da cui non riusciamo a liberarci.

Le figure rimangono immobili, sospese a un filo nello spazio bianco del foglio, o della tela, in attesa che ancora, qualcos’altro accada e ne cambi la sorte.

MA(ta)SSE

personale di Angela Viola
a cura di Annalisa Bergo inaugurazione giovedì 28 marzo ore 19.00

28.03 - 26.04 duemilatredici 15.30 - 17.30 lunedì - venerdì

Oldoni Grafica Editoriale via Pezzotti 8, Milano

www.oldoni.com www.route42studio.com

Ufficio stampa: Giovanni Velluto g.velluto@route42studio.com 

lunedì 21 gennaio 2013

@more a cura di Emilia Valenza a Palermo




@more

Mostra collettiva di:
Gianfranco Pulitano (Messina), Massimo Ricciardo (Darmstadt (D), Valentina Glorioso (Palermo), Dessislava Mineva (Palermo), Angela Viola (Palermo), Katia Scarlata (Enna).

A cura di Emilia Valenza

8 febbraio – 8 marzo 2013

Com’è cambiato l’amore negli ultimi decenni a cavallo tra il XX e il XXI secolo? Una riflessione sul sentimento più vecchio del mondo è il tema della mostra collettiva “@more”.
“L’amor che move il sole e le stelle”, l’amore che disciplina il termometro sentimentale di ogni essere vivente, l’amore che consente le bizzarrie, gli eccessi, le esagerazioni, le prove di “lucida follia” di cui ogni essere sano e libero dalle catene della ragione è in grado di affrontare: è ancora questa l’idea dell’amore che la società tutta condivide?
In realtà “a mover il sole e le stelle” oggi sembrano essere altre leve: il potere, il denaro, il mercato, l’arroganza arrampicatrice, le ossessioni; e poi c’è internet, l’amore “interfacciato”. In piena epoca digitale per trovare l’amore c’è bisogno di uno schermo, di un filtro che nega il rapporto diretto, la comunicazione di sguardi, il contatto fisico. È cambiato il desiderio dell’altro e la donazione, lo scambio e il legame tra due esseri si traducono in un fatto virtuale, in una fredda connessione che nega indiscutibilmente la seduzione fisica e annichilisce i nostri sensori percettivi. Sembra quasi che ci si senta più a proprio agio nella confortante distanza che nella reale possibilità di incontrare l'altro. Talvolta l’amore a distanza si trasforma in ossessione e persino in violenza assassina.
Per questo il titolo della mostra trasforma la parola amore in un indirizzo mail: _@more,  @ riconduce immediatamente a internet, alla comunicazione digitale, more in inglese significa di più, nell’intento di andare oltre una visione tradizionale e stereotipata dell’amore, che non sembra più corrispondere ai nuovi orizzonti contemporanei di questo sentimento.
Il tema è declinato nei diversi linguaggi dell’arte dai seguenti artisti invitati: Valentina Glorioso, Dessislava Mineva, Gianfranco Pulitano, Massimo Ricciardo, Katia Scarlata e Angela Viola.
Nel lavoro della fotografa Valentina Glorioso, l’amore si concentra sul concetto di relazione col proprio corpo, urgenza di confermare la propria essenza, identità e fisicità. In questa società ad alta tecnologia, si assiste ad una continua negazione del contatto tra corpi e per esteso alla negazione persino del proprio corpo; quest’immagine, misteriosa, intrigante e silenziosa, è un invito a riscoprire se stessi per riuscire a darsi agli altri, in uno scambio intenso d’amore.
Per Dessislava Mineva, l'amore è analizzato come sentimento di autoidentificazione dell'uomo. Indaga le relazioni interpersonali: l'amore quando smette di generare trasformazioni diventa l'@more, così l’opera si ammanta di un valore squisitamente concettuale, riflettendo sui concetti di rispecchiamento, di virtualità, di conflitto tra le polarità. La sua ricerca si concentra su un colore in particolare: l'indaco, cromia che porta in sé il conflitto.
L’installazione di Gianfranco Pulitano è una grande scritta con la parola @more formata da 73 bigliettini. Dove trovare l’amore e come esprimerlo? Per una ragazzina di 15 anni, come la giovane canadese Amanda Todd, suicidatasi dopo aver postato su youtube la sua dannata storia di stolking,   essere sempre connessa in rete è basilare. L’artista riporta una storia come tante, dove l’amore si è trasformato in una violenza da cyber bullismo che porta alla morte.
Fotografie di famiglie e cartoline stampate testimoniano gli atteggiamenti formali dell’amore. Siamo negli anni Settanta e la ritualità comportamentale non è diversa tra la provincia siciliana e altre latitudini occidentali, come la Germania. Nel lavoro di accostamento delle immagini, Massimo Ricciardo, nasconde i volti delle coppie con pezzetti di oggetti scartati e corrosi dall’azione levigante del mare. Anche gli oggetti mutano e rivelano il passare del tempo. A distanza di quarant’anni una donna, la madre dell’artista, in un contesto paesaggistico similare a quello delle fotografie da ragazza, posa davanti a una videocamera nello stesso atteggiamento, ma è sola e l’amore che la legava al suo compagno non è più lo stesso. Tutto muta dentro e fuori di sé.
Una storia d’amore scandita da sms codificati da una data e da un orario: un filo rosso che ha ricucito un cuore in saldo, tratto in salvo appena in tempo. L’opera di Angela viola è un racconto autobiografico, dove al messaggio, non più verbale ma breve e veloce come quello di un sms, è affidata l’ansia e il tormento della relazione.
I disegni di Katia Scarlata presentano figure femminili alterate, deformate, smembrate su sfondi riccamente decorati. I corpi, morbidi e sgraziati, immersi in un tripudio di forme e colori, raccontano storie di violenza, lacerazione, depravazione, negazione. Rare le figure maschili che assumono ruoli e atteggiamenti fortemente contraddittori. La sua installazione presenta un immaginario romantico e visionario dominato da una serie di “bambine” in paesaggi surreali o sullo sfondo di scenari lucidamente deliranti (come quelli immaginati da Bosh o Bruegel), accompagnato da una toilette vezzosa e da un video.


Centro d’Arte Piana dei Colli di Villa Alliata Cardillo
Via Faraone 2, Palermo
Openingvenerdì 8 febbraio 2013 ore 18:30

Direzione/Illuminazione e allestimento multimediale Attilio Lodetti Alliata
Direzione artistica Giulia Ingarao
Curatela Emilia Valenza
Comunicazione/Responsabile dell'allestimento Virginia Glorioso
Segreteria organizzativa Aurelio Ferrante
Immagine e supervisione logistica Carla Lodetti Alliata

Biografie Artisti

Gianfranco Pulitano
Nato a Messina nel 1978, Gianfranco Pulitano vive e lavora tra Messina, Milano e Parigi. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di reggio Calabria, ha concluso il biennio specialistico in scultura, con particolare attenzione all'uso dell'elettronica e del digitale in campo artistico. Oggi le sue installazioni indagano le abitudini umane, confrontandole con le leggi fisiche dell' elettronica elementare. Nello stesso anno è stato tra i selezionati per la quinta edizione del Premio Targetti Light Art, e nel biennio 2008-2009 ha ricevuto la Menzione Speciale per il Premio Seat Pagine Bianche d'Autore. Nel 2009 si è aggiudicato il primo posto per la sezione scultura e installazioni del Premio Celeste con l'opera "Emergency Exit" e nel 2010 il primo posto al premio Arte con l'opera "Wast-Bin". Tra le mostre collettive più recenti "Dadaunpop" in India; e la partecipazione alla XIII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo e nel 2009/2011 "Biennale JCE (Giovane Creazione Europea). È stato selezionato tra gli artisti di IN WORK per l’apertura di ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo.

Massimo Ricciardo
Nato a Darmstadt (Germania) nel 1979. Trascorre la sua infanzia in Sicilia. Si laurea all'Accademia di Belle Arti di Firenze e all'Università di Scienze Applicate di Potsdam. Vive e lavora a Firenze. Ricciardo lavora principalmente con materiali d‘archivio, video e performance culinarie. Gran parte della sua pratica artistica prende spunto dalla memoria, da materiali d’archivio della sua famiglia, dalle relazioni sociali. L‘artista gestisce e dispone un processo per la realizzazione di una nuova „memoria vivente“. Ha esposto in numerose mostre nazionali e internazionali: a Berlino, Firenze, Beiruth, Roma, Bologna, etc. Ha svolto una residenza presso la Fondazione Pistoletto di Biella (Piemonte). È stato selezionato tra gli artisti di IN WORK per l’apertura di ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo.

Angela Viola
Nata a Palermo nel 1981. Attualmente vive e lavora a Milano. Ha partecipato a numerose collettive ed esposto in mostre personali in Italia e all’estero:  Vincitrice di diversi premi, ultimo dei quali MAGPRIZE – SpaziArti-UnGallery di Milano. È stata selezionata tra gli artisti di ATTRAVERSAMENTI per l’apertura di ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo.

Dessislava Mineva
Artista di origine bulgara. Vive e opera a Palermo dal 2005. Diplomata alla Libera Accademia di Arti Plastiche Jules Pasquin di Sofia e all'Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi, ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive in Francia, Bulgaria e Italia. Ha lavorato preso il Fondo dell'Istituto Nazionale di Storia dell'Arte della Biblioteca Nazionale di Francia, a Parigi.
Ha collaborato in diversi progetti culturali e di promozione sociale sul territorio. Da  alcuni anni si interessa alle teorie dei colori e all'approccio antroposofico nella fruizione dei colori e nell'arte terapia. Dal 2002 lavora anche con i bambini e ha realizzato diversi laboratori creativi sull'arte contemporanea in Francia e Italia. È stata selezionata tra gli artisti di IN WORK per l’apertura di ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo.

Valentina Glorioso
Nata nel 1977 a Palermo, dove vive e lavora. Dopo il diploma presso l'Accademia di Belle Arti ABADIR di San Martino delle Scale (PA), si è specializzata in fotografia presso lo IED di Roma. Alterna l’attività artistica a esperienze professionali nell'ambito dell'editoria e della fotografia di scena, lavorando per produzioni televisive e cinematografiche. È tra i vincitori delle ultime edizioni di CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena che si svolge ogni anno a Cesena.  Ha partecipato a numerose mostre collettive; tra le mostre personali: Rose is a Rose, a cura di Ida Parlavecchio, Novalis Contemporary Art, Torino, 2011; For Your Safety, a cura di Raffaele Gavarro, Galleria Battaglia, Milano, 2006; I° Premio Genio di Palermo – V Edizione: Sweet Home, intervento urbano a cura di Eva Di Stefano, Paola Nicita, Ida Parlavecchio, Emilia Valenza, Villa Trabia, Palermo, 2003. È stata selezionata tra gli artisti di ATTRAVERSAMENTI per l’apertura di ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo.

Katia Scarlata
Nata a Enna nel 1988. Si è diplomata in pittura nel 2012 all'Accademia di Belle Arti di Palermo e attualmente vi frequenta il biennio in pittura. Durante gli studi ha partecipato a diverse mostre organizzate dall'Accademia e da privati. Ha vinto il premio Unicredit 2012 istituito presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. È stata selezionata tra gli artisti di IN WORK per l’apertura di ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo.


Info:
3319327930

venerdì 28 settembre 2012

ANGELA VIOLA: HAPPY FAMILY a cura di Carolina Lio

Ancora una volta scrivo qulacosa a proposito di Angela Viola. 
Ancora una volta scrivo qualcosa a proposito di Carolina Lio.
Questa volta insieme ad elargire arte e cultura in occasione della personale dell'artista siciliana, Happy Family, a Bergamo... da vedere

Ex indumentis, 2012 collage su carta cm 25 x 25

ANGELA VIOLA: HAPPY FAMILY

a cura di Carolina Lio
dal 01 Dicembre 2012 al 23 Gennaio 2013
opening: sabato 1 Dicembre, ore 18.00

COMUNICATO STAMPA

Sabato 01 Dicembre alle ore 18.00, presso la Galleria Marelia inaugurerà la mostra personale dell'artista Angela Viola, tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA. Il progetto, a cura di Carolina Lio, presenterà una serie di lavori realizzati negli ultimi mesi dall'artista e preparati appositamente per la galleria e per i suoi spazi. In mostra sarà presente la serie di opere “Happy family” contestualizzate in un'ambientazione site-specific. Il percorso espositivo sintetizzerà la lunga ricerca dell'artista sull'idea della dimensione familiare.

L'ambiente della galleria viene, infatti, modificato in modo da diventare il contenitore dell'idea astratta di famiglia. La ricerca di Angela Viola, che parte naturalmente dalle sue esperienze personali e che si dirama poi tramite il censimento di idee della gente comune, si evolve in modo da diventare sempre più un concetto astratto di un puro prototipo familiare che appartiene allo stesso tempo a tutti e a nessuno. Appare immediatamente chiaro dall'allestimento, pensato in modo da ricordare una casa tipo, con mobili di arredamento inusuali per uno spazio d'arte e che possiamo immaginarci piuttosto in ambiente vissuto, dandone il senso di intimità ma restando allo stesso tempo asettici e distaccati per non far immaginare nessuna situazione privata in particolare. L'intezione dell'artista è di intavolare un discorso impersonale, che non si basa sull'esperienza vissuta della famiglia, quanto su una ricerca teorica e il più possibile ampia che indaga il più importante sistema sociale dell'uomo. La famiglia, infatti, determina tutte le strutture base di ogni individuo: è il nucleo in cui si sviluppa l'inconscio di ognuno di noi e determina tutto il susseguirsi delle reazioni e delle relazioni umane.

La famiglia descritta da Angela Viola è vista appunto in questo senso ed è, dunque, un luogo che trascende la fisicità. E' terreno emotivo e rete invisibile di sensazioni che tesse le sue trame anche a prescindere dalle singole persone e dai singoli accadimenti. L'artista non è interessata a raccontare storie e testimonianze in quanto tali, quanto a creare una soluzione palpabile di un concetto. Per creare questo immaginario non personale e riuscire a staccarsi il più possibile anche dalla da se stessa, l'artista ha raccolto e fatto proprie varie storie che spontaneamente molta gente comune le ha inviato tramite il web. Queste testimonianze non sono state utilizzate in modo didascalico, ma solo lette e archiviate dall'artista per aiutarla a creare un'immagine mentale più allargata del concetto delle relazioni familiari, un concetto che appartenesse all'intera umanità e non a delle persone specifiche. Se ne ricavano ritratti in cui il volto scompare lasciando spazio solo alle capigliature dei soggetti abbinati simbolicamente ad oggetti in miniatura, cofanetti con collage di foto e oggetti, e altre opere che, in generale, non narrano epidodi ma imprimono con ancora maggior efficacia l'odore di famiglia: una sensazione estesa e intensa che appartiene a tutti e in cui tutti possono ritrovare frammenti della propria percezione.


NOTE BIOGRAFICHE

Angela Viola è nata nel 1981 a Palermo. Vive e lavora a Milano. Tra le principali mostre personali ricordiamo: (2012)  RizHoma.housegallery di Palermo, (2011) Fabbrica Borroni a Milano, (2011) Spazio Cannatella a Palermo. Nell'ultimo anno ha partecipato a seguenti progetti istituzionali: Chi cavalca la tigra non può scendere presso il Complesso Monumentale Fazello di Sciacca (AG); UPnea 12: Suburbia in Fabula presso Villa Arconati a Bollate; Sevilla-Palermo presso la Sala de Exposiciones KSTELAR 22 di Siviglia. Nel 2011 è tra i vincitori del Premio ORA e tra i finalisti del Premio Barlettani. Nel 2006 ha preso parte al progetto itinerante Hype Gallery nelle città di Milano, Berlino e Amsterdam. Nel 2005 è stata invitata alla XII Biennale dei Giovani artisti di Europa e del Mediterraneo a Castel S. Elmo, Napoli. Ha inoltre esposto presso: Spazio B-Quadro di Palermo, Galleria Obraz di Milano, Giardini del Chiostro di Termini, Florilegio Arte di Leno (BS), Facultad de Bellas Artes di Valencia, Palazzo Sclafanidi Palermo e altre sedi pubbliche e private.



ANGELA VIOLA
HAPPY FAMILY

a cura di Carolina Lio
dal 01 Dicembre 2012 al 23 Gennaio 2013
opening: sabato 01 Dicembre, ore 18.00
testi del curatore


GALLERIA MARELIA
Tel. +39 347 820 6 829

Orari di apertura:
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 20.00;
sabato dalle 15.30 altre 20.00;
altri orari su appuntamento.

venerdì 14 settembre 2012

Frattura scomposta


Fra le cose più interessanti che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi, e non solo, lo faccio da tempo, trova largo spazio FRATTURA SCOMPOSTA (http://www.fratturascomposta.it/ )
Allora un po' di anticipazioni per il numero di novembre:
ARTISTI IN PRIMO PIANO

ARON DEMETZ
ENRICO ROBUSTI
ANTONIO DE LUCA

ARTISTI SELEZIONATI

Andrea Carpita
Pietro Maietta
Barbara Bonfilio
Ester Negretti
Giuseppe Biguzzi
Max Petrone
Roberto Fontana
Emila Sirakova
Degal
Andrea Greco
Marco Rea
Irene Lucia Vanelli
Roberta Ubaldi
Angela Viola
Rudy Cremonini
Jessica Rimondi
Alessio Bolognesi
Annamaria Di Giacomo
Stefania Zocco

mercoledì 12 settembre 2012

Sevilla – Palermo / Palermo – Siviglia

Anche la brava Angela Viola presente a questo appuntamento siciliano tutto da vedere, proposto da Cannatella e curato da Luca Pantina e Jesús Reina Palazón con la collaborazione di Tiziana Pantaleo...

ON (H)AIR #1 Angela Viola
Sevilla – Palermo / Palermo – Siviglia
a cura di 
Luca Pantina e Jesús Reina Palazón con la collaborazione di Tiziana Pantaleo.
Vernissage | 05 ottobre 2012

SPAZIO CANNATELLA

Via Papireto 10, Palermo 

Sevilla – Palermo / Palermo – Siviglia è un progetto artistico ideato dall'artista siciliano Luca Pantina, che dal 2003 vive tra Siviglia e Palermo e co-curato con Jesús Reina Palazón, critico d’arte sivigliano. 


Il costante contatto che Luca Pantina mantiene con i protagonisti dell'arte contemporanea delle due città ha dato vita al progetto, che nasce dal desiderio di creare una connessione tra l'arte contemporanea andalusa e siciliana. Idea, che partendo dalla personale aspirazione di Pantina, è divenuta un progetto espositivo che coinvolge altri artisti. L’obiettivo è favorire la diffusione dell’arte contemporanea andalusa e siciliana, attraverso l’opera degli artisti andalusi – Nuria Carrasco (Carrasco & Mateos), Federico Guzmán, Jesús Palomino, MP & MP Rosado, e siciliani – Alessandro di Giugno, Luca Pantina, Croce Taravella e Angela Viola.
La prima mostra ha avuto luogo a Siviglia il 21 settembre 2011 nella sala Kstellar 22 della capitale andalusa (Delegación Provincial de Cultura de Sevilla).
Lo Spazio Cannatella di Palermo – una giovane realtà, uno spazio indipendente che da 4 anni si occupa della scena artistica palermitana in particolare, e italiana in generale, con esposizioni di giovani artisti emergenti ed altri già affermati – con orgoglio adesso ospiterà la “seconda parte” del progetto italo-spagnolo, con una mostra che sarà aperta al pubblico dal 05 ottobre al 05 novembre 2012.
In questa tappa palermitana, ai curatori Luca Pantina e Jesús Reina Palazón si unisce la giovane curatrice palermitana Tiziana Pantaleo.
Significative sono le conversazioni, dialoghi tra tutti gli artisti coinvolti, alcuni protagonisti del mondo dell’arte sivigliana e palermitana, e l’ideatore. Per questo, durante l’esposizione verrà messo a disposizione dei visitatori un quaderno, che, oltre a riunire gli artisti e le rispettive opere, include Conversazioni a Siviglia e Conversazioni a Palermo, discussioni informali tra Luca Pantina e tutti gli artisti che partecipano al progetto, sul mondo dell’arte contemporanea, le gallerie e tutte le attività collegate alle realtá sivigliane e palermitane. Oltre agli artisti già citati, hanno preso parte alle conversazioni: Rafael Ortiz, prestigioso gallerista di Siviglia, Juan Bosco Díaz Urmeneta, critico, curatore e professore di Estetica presso l’Università di Siviglia, Jesús Reina Palazón, critico curatore indipendente di Siviglia, Miki Leal, artista sivigliano, attualmente residente a Madrid. Da Palermo: Marina Giordano, critica d’arte e curatrice, nonché docente presso l'Università di Palermo e Massimo Cannatella, direttore dello Spazio Cannatella.

sabato 4 agosto 2012

SE CAVALCHI LA TIGRE NON PUOI SCENDERE

Tanti artisti, tanti interssanti. Alcuni, a mio avviso, importanti!


SE CAVALCHI LA TIGRE NON PUOI SCENDERE

Un detto orientale dice: "Se cavalchi la tigre non puoi scendere",
altrimenti la tigre ti divora.
Noi stessi la stiamo cavalcando, è come se domassimo la nostra mente,
impazzita, rimasta accesa come una macchina che non risponde più ai
comandi.
Affrontiamo una situazione rischiosa senza curarci delle
conseguenze... proprio come camminare ai bordi di un vulcano.

Una Sicilia bollente, che porta avanti un progetto, nato dalla
collaborazione di due artisti Katia Licari(Sciacca-AG) e Sergio
Cascavilla (Torino), per riunire 29 artisti e realizzare una grande
mostra.
Artisti pronti a domare la tigre, che amano l'arte e ne fanno tesoro.

Il complesso Monumentale Tommaso Fazello è una costruzione signorile,
in chiarissimo stile "gotico-catalano", al quale non è attribuito
soltanto un valore storico, ma anche culturale. La costruzione è molto
grande e presenta ampi spazi e uno spaziosissimo cortile, dove al suo
interno possiamo ammirare il grande portale ad arco, uno splendido
esempio di scala catalana che porta al piano superiore.

William Marc Zanghi, Marcello Buffa, Sergio Cascavilla, Angela Viola,
Carmelo Nicotra, Rosangela Leotta, Angelo Crazyone,
Martina Di Trapani, Salvo Lo Nobile, Michele Bono, Giacomo Muraglia,
Igor Scalisi Palminteri, Simona Amaro, Gianni Pedone, Fabio Sciortino,
Chiara Lera, Vanessa Alessi, Sam Punzina, Roberto Calò, Sofia
Rondelli, Andrea Buglisi, Daniele Franzella, Vincenzo Todaro, Stefano
Cumia, Chioccio Line Lab, Fare Ala, Gero Canalella, Paolo Roberto
D'Alia,Giuseppe Agnello

"Chi cavalca la tigre non può scendere"
Un progetto di Katia Licari in collaborazione con Sergio Cascavilla.
Comunicato stampa di Martina Di Trapani

Vernissage venerdi 10 agosto 2012 ore 19:30 fino a martedi' 21 agosto 2012
Complesso Monumentale Tommaso Fazello, Via G. Licata 18, Sciacca (Ag).

lunedì 23 luglio 2012

Mi votu e mi rivotu - a cura di Tiziana Pantaleo

L'ultima fatica di Tiziana Pantaleo... dove'? a Torino


Mi votu e mi rivotu - a Torino
a cura di Tiziana Pantaleo

Vernissage | mercoledì 25 luglio alle ore 18.30
presso TAC - Temporary Art Café
Piazza Emanuele Filiberto 11, Torino 

Artisti
Vanessa Alessi | Simona Amaro | Martina Di Trapani | Serena Fanara | Linda Glorioso | Loredana Grasso | Rosangela Leotta | Katia Licari | Linda Randazzo | Andrea Stepkova | Angela Viola


Comunicato stampa

Torna il binomio Palermo/Torino, si ripercorre quel filo che unisce queste due cittá in un legame vivo e profondo. Dopo il successo di Palermo Love♥ - la collettiva inaugurata nel settembre del 2010 - il TAC Temporary Art Café in collaborazione con l’Associazione Culturale Azimut, con il sostegno della Regione Piemonte, e con il Patrocinio della Regione Sicilia - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo - si prepara ad ospitare nuovamente la Sicilia.
Mercoledí 25 luglio 2012 inaugurerá MI VOTU E MI RIVOTU (a Torino). Una mostra che prende vita da una selezione totalmente al femminile, non per scelta, ma per necessità… 11 artiste “sicule” che attraverso i diversi linguaggi offriranno la loro riflessione, con sensibilità e passione, sui fremiti e sull’irrequietezza che accompagnano il “votarsi e rivotarsi*”.
La mostra viene riproposta nella città piemontese dopo esser nata lo scorso agosto site-specific dentro i vicoli della suggestiva Sciacca (Agrigento). Si confronta adesso con un luogo che non è quello di appartenenza, “emigra” al Nord – ripercorre i viaggi e gli spostamenti di cui la storia siciliana – e dei siciliani – è piena.
In questo modo si decontestualizza, ma si presenta con la ricchezza e la contemporaneità del lavoro di queste artiste, che mantengono la passione cantata da Rosa Balistreri, assimilano la “sicilianità” ed in un fremito creano opere di estrema apertura che distruggono i localismi, oltrepassano il folclore, ma mantenendo la forza originaria, si tramutano in qualcosa di libero e indipendente.

*Mi votu e mi rivotu è il titolo di una delle più belle canzoni d'amore della musica popolare siciliana, la più ascoltata nel repertorio di Rosa Balistreri ed è il canto che più viene associato alla grande artista siciliana.
La canzone è antichissima, veniva cantata in molti paesi della Sicilia sia orientale che occidentale presumibilmente già nel 1870, e questo fa pensare che la canzone sia ancora più antica almeno di 100 anni perché tale è il periodo di tempo che una canzone scritta da un autore (oggi sconosciuto come in quasi tutti gli autori dei canti popolari) impiega a diventare canzone di tutti assumendo così i connotati di canto popolare, per cui certamente si può far risalire ai primi anni del 1700.



domenica 1 luglio 2012

DIS-AGGREGAZIONE a cura di Gianni Cuono


Non solo è un ottimo artista ma anche in veste di curatore mi sembra se la cavi alquanto bene... chi? Gianni Cuomo che ha riunito 5 validi esponenti del contemporaneo per una bella collettiva a Bergamo... DIS-AGGREGAZIONE


DIS-AGGREGAZIONE a cura di Gianni Cuono
Luca Beolchi, Luca Matti, Elisabetta Tagliabue, Arianna Tinulla, Angela Viola

giovedì 5 Luglio, ore 21.00
L’inaugurazione si svolge nell’ambito dell’iniziativa “Vivi Bergamo il giovedì” terza edizione, voluta dall'Amministrazione comunale di Bergamo in collaborazione con Distretto Urbano del Commercio “Bergamo Centro”, Ascom e Confesercenti.
5 Luglio – 10 Ottobre 2012
Galleria Marelia arte moderna e contemporanea via Guglielmo d’Alzano, 2b | 24122 Bergamo | Italia www.galleriamarelia.it info@galleriamarelia.it + 39 035 0603115 + 39 347 8206829
Orari: lunedì – venerdì 14.00 / 20.00; sabato 15.30 / 20.00
Se per l’individuo la parola rappresenta una forzata traslazione tra il proprio essere e il mondo esterno, il linguaggio iconografico del disegno risulta essere diretto e privo di filtri.
Per
Jacques Lacan “parlare è anzitutto parlare ad altri” nella comunicazione segnica “disegnare è anzitutto disegnare ad altri”.
Per Ferdinand De Saussure il “segno” non è solo l’immagine acustica (il detto), ma la designazione totale del tutto tenendo separato il significante che è il linguaggio parlato e scritto e il significato che rappresenta il concetto insito nella parola detta. Ma il “segno” concepito come sistema dei segni è il linguaggio stesso in qualunque sua forma.
L’estetica del segno rappresenta così una tangibile traccia del passaggio umano, un tentativo di utilizzare un linguaggio trascendentale capace di mettere in relazione l’io con il mondo là fuori. Un medium visivo in grado di trasferire riflessioni personali consce in quanto ciò che appare è vero, ma anche inconsce tra le trame della nostra psiche.
La traccia rappresenta solo l’inizio di un viaggio visivo in cui non è fondamentale l’indagine tecnica, in quanto modus operandi esecutivo, ma le sollecitazioni intellettuali che l’opera intende sottoporre. Non ci si aspetta di osservare l’artista, semmai ciò che l’opera è in grado di far osservare a chi la guarda. Per dirla con Oscar Wilde “[...] rivelare l’arte e nascondere l’artista, è il fine dell’arte”1.
Luca Beolchi racconta attraverso la metafora delle sue favole visive. I suoi disegni sono trame uscite dalla fantasia di un bambino diventato adulto e consapevole del mondo circostante.
1
Le sue rappresentazioni fluttuano tra l’onirico e il fumettistico in cui il reale sembra perdersi nell’immaginazione di una visione fantastica, dove a prima vista tutto appare rassicurante tranne noi coi nostri bagagli psicologici.
Luca non sente il bisogno di creare impianti segnici artificiosi per farci riflettere su un nuovo mondo possibile, basta la leggerezza delle sue figurine che arrivano come carta velina ai nostri pensieri.
Elisabetta Tagliabue esegue planimetrie e mappature in luoghi dove è stata, dove ha vissuto, che ricostruisce a memoria per non perdere la fisicità dell’esperienza reale fatta in quei luoghi.
Le tracce che affiorano sono quindi ciò che rimane del tempo e dello spazio esistito nella sua storia esistenziale dove il passato è idealmente fermato in un’ambra fotografica in cui nulla può più sfuggire.
Elisabetta cristallizza la propria memoria attraverso dei “frame” che restituisce rielaborati architettonicamente o lasciati così come son nati.
Arianna Tinulla osserva l’infinito attraverso gli occhi delle sue creature che sembrano sfuggire alle proprie stesse forme, come nuvolette di fumo, per andare oltre la materia.
Dice: “Disegno e mi diletto nel liberarmi gli arti dalle manette senza usare le chiavi”. Arianna in questo modo libera se stessa e i suoi personaggi fiabeschi dall’incombenza della realtà, senza tuttavia sfuggirne, ma reinterpretandola.
Una interpretazione associabile a orizzonti poco riconoscibili e fumosamente netti. Sfondare con dolce veemenza il quotidiano in prospettive liquide le piace molto, onde parole musicali di china.
Luca Matti disegna palazzi che occupano ormai ogni centimetro del pianeta terra, incombenti sinistri e claustrofobici. Crea atmosfere artificiali che sembrano uscite dal romanzo di Isaac Asimov “The Caves of Steel”.2
I suoi personaggi sono il risultato genetico di una trasformazione che il pianeta terra ha subito in seguito alla sua mutazione.
Gli individui di Luca hanno somatizzato fisicamente i palazzi, divenuti quest’ultimi carne e sangue, dove la traccia della loro esistenza si può solo immaginare attraverso le infinite luci accese dentro ai blocchi grigi delle megalopoli.
Angela Viola crea una trama di collegamenti tra le immagini che disegna e altre recuperate dal mondo esterno. Ci sarebbe materiale per Freud se immaginassimo tali composizioni come sogni.
I suoi fili sono come cordoni ombelicali che nutrono visioni attuali e passate, si impossessa di fotografie, frasi ritagliate da giornali, oggetti, tutto ciò che può dar senso alle sue storie.
Storie in cui l’immaginario femminile è quasi sempre presente, dove la donna è il corpo che dà vita ad altro corpo, dove il pensiero genera altro pensiero.
1 “Ritratto di Dorian Gray” prefazione Oscar Wilde 1891
2 “The Caves of Steel” Isaac Asimov romanzo 1953 Bergamo, giugno 2012