L'alchimia dell'albero. La natura verde dell'arte
a cura di Claudia Bernareggi, Paola Ubiali
Nila Shabam Bonetti | Giovanni Bonaldi | Gianni Cuomo | Claudio Destito
Nicoletta Freti | Pina Inferrera | Margherita Leoni | Mya Lurgo
Danilo Marchi | Emila Sirakova | Arianna Tinulla | Angela Viola
Danilo Marchi | Emila Sirakova | Arianna Tinulla | Angela Viola
Programma
giovedì 6 giugno 2013
ore 21.00, presso Salone Visconteo (Passaggio Torre di Adalberto) apertura mostra con performance “TreE” a cura di Nila Shabam Bonetti;
ore 22.00 presso Orto botanico (Scaletta di Colle aperto) performance iniziale con installazione interattiva “Muco I” a cura di Arianna Tinulla con musiche di Deen Llüks e Berlikete.
Cocktail inaugurale a cura di Azienda Agricola Savoldi, Scanzorosciate e Chez Richard Paris, Bergamo
venerdì 21 giugno 2013
ore 21.00 presso Orto botanico (Scaletta di Colle aperto) performance “TreE” a cura di Nila Shabam Bonetti e performance con installazione interattiva “Muco II” a cura di Arianna Tinulla con musiche di Deen Llüks e Berlikete. Cocktail a cura di Società Agricola Locatelli e Caffi, Chiuduno e Bio Pasticceria Anita, Bergamo
giovedì 20 e 27 giugno, ore 14.30, a cura di Gianni Cuomo, presso Orto Botanico (in caso di pioggia, presso il Salone Visconteo)
ore 21.00, presso Salone Visconteo (Passaggio Torre di Adalberto) apertura mostra con performance “TreE” a cura di Nila Shabam Bonetti;
ore 22.00 presso Orto botanico (Scaletta di Colle aperto) performance iniziale con installazione interattiva “Muco I” a cura di Arianna Tinulla con musiche di Deen Llüks e Berlikete.
Cocktail inaugurale a cura di Azienda Agricola Savoldi, Scanzorosciate e Chez Richard Paris, Bergamo
venerdì 21 giugno 2013
ore 21.00 presso Orto botanico (Scaletta di Colle aperto) performance “TreE” a cura di Nila Shabam Bonetti e performance con installazione interattiva “Muco II” a cura di Arianna Tinulla con musiche di Deen Llüks e Berlikete. Cocktail a cura di Società Agricola Locatelli e Caffi, Chiuduno e Bio Pasticceria Anita, Bergamo
giovedì 20 e 27 giugno, ore 14.30, a cura di Gianni Cuomo, presso Orto Botanico (in caso di pioggia, presso il Salone Visconteo)
7 giugno- 31 agosto 2013
La mostra nasce dalla collaborazione tra differenti realtà del territorio bergamasco, sinergie e competenze che si
incrociano trasversalmente con l’obiettivo di presentare, durante il periodo estivo, una visita all’Orto botanico “Lorenzo
Rota” inconsueta e rinnovata, che contribuisca alla sensibilizzazione verso le tematiche green in vista dell’Expo 2015 che
vedrà Milano e il suo hinterland quale polo internazionale dell’ecologia e della corretta alimentazione.
La straordianaria ricchezza di questo luogo nel quale convivono oltre 900 specie di piante, il suggestivo paesaggio che lo incornicia e l’inaspettata presenza di installazioni interattive, opere di arte contemporanea open air e la possibilità di assistere a performances artistiche, rendono affascinante il percorso ai sensi del visitatore. L’esperienza si completa con la visita al Salone Visconteo dove è allestita una “mostra nella mostra”: la pre-esistente esposizione di parte del patrimonio appartenenente alle collezioni dell’orto quali l’Hortus Pictus Bergomensis e la collezione ceroplastica vengono difatti affiancate ad opere di videoarte e light art che colloquiano le une con le altre in un dialogo tra i secoli.
Presentare l'arte in un orto botanico è per noi occasione di trattare consapevolmente l'argomento alchemico della trasformazione, visto nel rapporto dell'uomo con la natura che lo ospita. Cosa, più dell'arte, riesce a coinvolgere il maggior numero di aspetti della vita dell'uomo focalizzati sul cambiamento, sul percorso di ricerca intima dell'essere umano? L'alchimia, o scienza della trasformazione interiore, nella sua costante ricerca della conoscenza intesa come culmine dell'esperienza umana, viene anche chiamata "Agricoltura celeste", le sue fasi e le sue teorie tutte ricalcano l'arte agricola. L'arte sarebbe dunque la manifestazione estetica delle fasi di crescita dell'uomo, l'alchimia, la scienza e la natura, con i suoi cicli, diverrebbe in questo senso la base universale da cui tale studio trarrebbe spunto. Fiori e piante non sarebbero altro che il linguaggio della natura, simbolo delle fasi della vita che nasce e muore, così come l'uomo, nella sua esperienza di vita, esprime passioni, dolori e gioie, spirando, infine, nella sua fase invernale.
Le opere presenti in mostra rievocano stati dell'esperienza umana strettamente connessi ai cicli naturali, ambientazioni in cui il dualismo uomo-natura diviene atmosfera di fondo della narrazione estetica e metafora di un percorso di evoluzione e trasformazione che accomuna entrambi gli universi.
La straordianaria ricchezza di questo luogo nel quale convivono oltre 900 specie di piante, il suggestivo paesaggio che lo incornicia e l’inaspettata presenza di installazioni interattive, opere di arte contemporanea open air e la possibilità di assistere a performances artistiche, rendono affascinante il percorso ai sensi del visitatore. L’esperienza si completa con la visita al Salone Visconteo dove è allestita una “mostra nella mostra”: la pre-esistente esposizione di parte del patrimonio appartenenente alle collezioni dell’orto quali l’Hortus Pictus Bergomensis e la collezione ceroplastica vengono difatti affiancate ad opere di videoarte e light art che colloquiano le une con le altre in un dialogo tra i secoli.
Presentare l'arte in un orto botanico è per noi occasione di trattare consapevolmente l'argomento alchemico della trasformazione, visto nel rapporto dell'uomo con la natura che lo ospita. Cosa, più dell'arte, riesce a coinvolgere il maggior numero di aspetti della vita dell'uomo focalizzati sul cambiamento, sul percorso di ricerca intima dell'essere umano? L'alchimia, o scienza della trasformazione interiore, nella sua costante ricerca della conoscenza intesa come culmine dell'esperienza umana, viene anche chiamata "Agricoltura celeste", le sue fasi e le sue teorie tutte ricalcano l'arte agricola. L'arte sarebbe dunque la manifestazione estetica delle fasi di crescita dell'uomo, l'alchimia, la scienza e la natura, con i suoi cicli, diverrebbe in questo senso la base universale da cui tale studio trarrebbe spunto. Fiori e piante non sarebbero altro che il linguaggio della natura, simbolo delle fasi della vita che nasce e muore, così come l'uomo, nella sua esperienza di vita, esprime passioni, dolori e gioie, spirando, infine, nella sua fase invernale.
Le opere presenti in mostra rievocano stati dell'esperienza umana strettamente connessi ai cicli naturali, ambientazioni in cui il dualismo uomo-natura diviene atmosfera di fondo della narrazione estetica e metafora di un percorso di evoluzione e trasformazione che accomuna entrambi gli universi.
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