Spazio Tabadoul | 2½, Corrispondenze di innumerevoli sensi, Thomas Berra e Matteo Zinesi a Tangeri
Rue Magellan | La via di Magellano a Tangeri diventa crocevia di scambio culturale tra due artisti italiani che inaugurano un progetto all’interno di un nuovo spazio dedicato all’arte. Cosi è nato TABADOUL, da un’idea dell’italo-francese Silvia Coarelli, un luogo di scambio, come si evince già dal nome, che in marocchino significa proprio questo: “ lo scambio”. Condivisione di idee, di vita e pensiero artistico, condivisione di spazi, di lavoro. Il Tabadoul apre i battenti il 6 dicembre 2013 con 2½, Corrispondenze di innumerevoli sensi. Un numero inserito in un titolo come rappresentazione di una ri-unione tra due artisti amici che hanno vissuto separati per diverso tempo e che ora son pronti per un progetto a 4 mani. L’unione di 2 che creano un mezzo in più.
Thomas Berra (Desio, 1986) incontra Matteo Zinesi (Palosco, 1987), arrivato da mesi sulle rive dell’Africa del nord con Charly, il suo camper. Berra e Zinesi lavorano insieme su due punti forza: l’interazione – tra di essi e con la città di Tangeri – e la ricerca. Interazione e ricerca come temi di fondo e forza motrice per la creazione di un progetto basato sul nuovo territorio, sulla sua mappatura geografica e sull’energia nuova e diversa da quella di casa, lasciata alle spalle. Elementi di recupero sul terreno di Tangeri: carte, mappe, biglietti, fotografie, ma anche terra, pensieri, tracce condivise. L’intento è condividere due stili diversi ma complementari in un territorio nuovo, non dimenticando il proprio stile e la propria coscienza, ma aggiungendone di nuove.
E così Tabadoul incomincia lo scambio con la prima interazione.
Rue Magellan | La via di Magellano a Tangeri diventa crocevia di scambio culturale tra due artisti italiani che inaugurano un progetto all’interno di un nuovo spazio dedicato all’arte. Cosi è nato TABADOUL, da un’idea dell’italo-francese Silvia Coarelli, un luogo di scambio, come si evince già dal nome, che in marocchino significa proprio questo: “ lo scambio”. Condivisione di idee, di vita e pensiero artistico, condivisione di spazi, di lavoro. Il Tabadoul apre i battenti il 6 dicembre 2013 con 2½, Corrispondenze di innumerevoli sensi. Un numero inserito in un titolo come rappresentazione di una ri-unione tra due artisti amici che hanno vissuto separati per diverso tempo e che ora son pronti per un progetto a 4 mani. L’unione di 2 che creano un mezzo in più.
Thomas Berra (Desio, 1986) incontra Matteo Zinesi (Palosco, 1987), arrivato da mesi sulle rive dell’Africa del nord con Charly, il suo camper. Berra e Zinesi lavorano insieme su due punti forza: l’interazione – tra di essi e con la città di Tangeri – e la ricerca. Interazione e ricerca come temi di fondo e forza motrice per la creazione di un progetto basato sul nuovo territorio, sulla sua mappatura geografica e sull’energia nuova e diversa da quella di casa, lasciata alle spalle. Elementi di recupero sul terreno di Tangeri: carte, mappe, biglietti, fotografie, ma anche terra, pensieri, tracce condivise. L’intento è condividere due stili diversi ma complementari in un territorio nuovo, non dimenticando il proprio stile e la propria coscienza, ma aggiungendone di nuove.
E così Tabadoul incomincia lo scambio con la prima interazione.
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