Garanzia di Qualità!!!!
FRANCESCA MANETTA
“A mille ce n’è”, mostra personale
a cura di Elisa Bozzi
Dal 16 al 30 novembre 2013
Libreria Bookbank
Via San Giovanni 4, Piacenza
"A mille ce
n'è
nel mio cuore di fiabe da narrar.
Venite con me
nel mio mondo fatato per sognar…”
nel mio cuore di fiabe da narrar.
Venite con me
nel mio mondo fatato per sognar…”
Molti ricorderanno le parole di questa canzone che accompagnava le Fiabe
Sonore edite da Fabbri dal 1966 al 1970. Nel corso degli anni numerose sono
state le ristampe, che hanno permesso anche ai più giovani di conoscere questa
serie.
Ed è proprio nell’atmosfera magica e incantata delle fiabe che ci porta
l’omonima personale di Francesca Manetta, fotografa di grande sensibilità e
dalla tecnica ineccepibile. Un excursus tra i lavori degli ultimi anni
dell’artista, che rivisita nella sua personalissima chiave di lettura i
classici della favola e della letteratura in genere.
Mentre “Cappuccetto in black” è un’evoluzione in chiave
dark e disincantata della bambina che qualche anno prima, in un’altra serie,
vestita di rosso mangiava ghiotta le sue
more, le protagoniste di “O/O” ripercorrono la storia delle sorelle Odile e
Odette del “Lago dei cigni”, proposta qui in forma di bellissimi autoscatti in
cui i personaggi, sempre interpretati dalla stessa Manetta, si riconoscono
grazie all’uso classico del bianco a simboleggiare il bene e del nero per il
male.
E’ ancora l’artista protagonista degli scatti dedicati al componimento
poetico di Pablo Neruda “Pelleas e Melisanda”. Nella sua particolare
interpretazione il rapporto tra i due innamorati è fatto di sguardi rubati e
apparizioni in trasparenza, quasi a voler prefigurare il finale tragico della
storia.
Altro tuffo nella letteratura con “Playing Don Chisciotte”, una serie di
immagini dove l’artista reinterpreta il classico di Cervantes riproponendolo
come gioco delle parti, dove i protagonisti ritrovano il loro lato fanciullesco
nell’interpretazione di oggetti e personaggi, creando una delle tante versioni
possibili di una storia universalmente conosciuta.
Ancora legato al mondo delle favole, invece, è il lavoro intitolato
“Dancing with myself – variazione per scarpe e sangue”, dove Manetta immortala
frammenti di danza tragici e profondamente toccanti in scatti delicati ma
potenti al tempo stesso, che nulla tolgono alle atmosfere gotiche della favola
di Andersen.
Una visione per nulla edulcorata della narrativa, quindi, che dona alle
storie un fascino dark spesso inaspettato ma sicuramente interessante.
Francesca Manetta nasce in
provincia di Bergamo nel 1979. Si diploma al Liceo Artistico di Bergamo
(sezione sperimentale) e successivamente si laurea con lode presso l’Accademia
di Belle Arti di Brera (Milano). Iscritta al corso di Scenografia del prof.
Enrico Mulazzani, ne sarà l’assistente durante l’a.a. 2006/2007. Dopo gli studi
accademici, si specializza presso l’Ecole Internationale Jacques Lecoq di
Parigi (corso LEM). All’attività scenografica affianca ben presto quella
artistica, prediligendo la fotografia e l’installazione, spesso contaminando
generi diversi.
Tra il 2007 e il 2009 partecipa come membro del collettivo Coccodrilli a
diverse mostre in Italia e all’estero. Nel 2009 vince la menzione speciale
della giuria alla prima edizione del premio Next Generation promosso da
Galleria Arte San Lorenzo e nel 2010 si classifica al primo posto del Premio
Arti Visive Paolo Parati. Collabora con diverse gallerie italiane per mostre
collettive e personali, tra cui Laboratorio delle Arti e Galleria Biffi a
Piacenza, Galleria Di Arte Contempoaranea Numen (Benevento) e Nur Gallery
(Milano). In seguito alla partecipazione al Premio UP_NEA è selezionata da
Fabbrica Borroni per il progetto Spirito Italiano, per la promozione di artisti
emergenti.
Nessun commento:
Posta un commento