RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 23 aprile 2012

A.N.S.I.A. a Trezzo sull' Adda



A.N.S.I.A. a Trezzo sull' Adda - Castello Visconteo a cura di Stefano Ronchi e Giorgia Menalli
artisti invitati:

Giacomo Rabufetti
Giacomo Benedetti
Riccardo Sangalli
Mauro De Carli
Thomas Berra
Christian Schettino
Daniele Assi
Stefano Ronchi
Eidon Mucaj
Daniele Aimasso
Ciro Casale

 

dal 1 maggio al 27 maggio 2012, presso la sala esposizioni del Castello Visconteo di Trezzo sull'Adda (MI)

inaugurazione Martedì 1 Maggio, ore 17,30

Ansia è un collettivo di giovani artisti che, attraverso la pittura e la scultura, trattano temi ineluttabili nella società odierna, l’ansia appunto, di vivere, del presente e del futuro, la precarietà nel mondo dell’arte e nel quotidiano.
Ansia è un gruppo che, grazie alla condivisione, vuole diffondere il proprio operato, cercando spazi, persone interessate e possibilità.
Il linguaggio utilizzato è abbastanza eterogeneo, ma tutte le ricerche dei singoli artisti si possono ricollegare a due correnti fondamentali del secolo passato: l’Espressionismo e il Surrealismo. La dimensione del sogno si propone come dimora per la sintesi dell’essere, un luogo lontano, fortificato, inaccessibile, se non alla propria individualità.
Ansia dunque non nasce con il fine di denunciare la realtà, ma bensì per indagare una visione alternativa al gioco della quotidianità.
Il vuoto, il dubbio, la confusione contemporanea e la “surreale” paura della vita portano alla necessità di ricostruire un equilibrio, necessario per compensare quello smarrimento ideologico delle nuove generazioni, che trovano un appiglio entro esperienze passate, citazioni, ripercorrendo la strada calcata dalle Avanguardie Storiche e procedere da li, dimenticando per un’ attimo il resto.
Lo sfondo, il luogo comune è dunque estrapolare dalla realtà contemporanea una visione che non può essere trattata con riferimenti realistici “…quanto più questo mondo diventa spaventoso, tanto più l’arte diventa astratta…” (W. Kandinsky).

Un gruppo di artisti quindi, che gioca attraverso sogni inverosimili, che lasciano a noi la possibilità di farne parte o starne fuori.

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