RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 30 novembre 2016

Alice Olimpia Attanasio a San Pietroburgo

Mi piace poter condividere con voi questa notizia.

Alice Olimpia Attanasio, artista sulla quale puntai gli occhi già diversi anni fa... arriva ora a San Pietroburgo con una sua personale, dove si potranno ammirare una serie di nuovi lavori su carta, tutti di medie e piccole dimensioni....
... Se vi doveste trovare da quelle parti...



EVER GREEN
a cura di Francesco Attolini
dal 9 al 21 dicembre 2016
Galleria Nevsky 8

..'la realtà di tutti i giorni e la fantasia si confondono, come a volte accade in un sogno lucido'..

giovedì 26 febbraio 2015

LA NEVE NON HA VOCE Cinque artiste indagano la violenza del malamore - a cura di Alessandra Redaelli

-->Qualche giorno fa, vi ho già riferito di questa importante rassegna nel post: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/02/la-neve-non-ha-voce-cura-di-alessandra.html

Ora sono a darvi la comunicazione "ufficiale" con date ed orari, ma non solo...
ancora una volta sono stato invitato da Giovanna Lacedra a prendere parte alla sua performance e... ovviamente ho accettato!

LA NEVE NON HA VOCE

Cinque artiste indagano la violenza del malamore



Domenica 8 marzo ore 18.00

Chiostro di Voltorre – Gavirate  (VA)



Piazza Chiostro, 23, 21026 Gavirate





Fotografia, pittura, scultura, disegno, ricamo, installazione e performance si incontrano al Chiostro di Voltorre per raccontare l’amore sbagliato. Una lunga stagione di mostre dedicate alle donne si apre con un tema forte, quello della violenza di genere, che cinque tra le artiste più interessanti e promettenti dell’ultima generazione hanno deciso di raccontare con delicatezza, in toni sussurrati, scegliendo di affrontare il tema per vie traverse, silenzi allusivi e gesti d’amore.



Salva con nome, la serie fotografica che presenta Alessandra Baldoni, nasce come un omaggio alle poetesse e alle scrittrici del passato morte suicide, da Virginia Woolf ad Amelia Rosselli e Antonia Pozzi: immagini pulite, costruite attraverso una puntualissima messa in scena di sapore cinematografico, semplici e tuttavia intensissime, costruite per elementi simbolici. Non la violenza, l’atto folle del possesso come sopraffazione, dunque, ma piuttosto la solitudine disperata frutto dell’incomunicabilità, i corridoi bui e sottili dell’incomprensione, la morte come estremo tragico anelito alla libertà.

Raccontano invece la negazione del vissuto traumatico le ceramiche di Alice Olimpia Attanasio. Sono candidi busti femminili di sapore neorinascimentale sui quali irrompe l’imprevisto sotto forma di un elemento disturbante, che può essere un uccellino annidato tra i capelli – chinato a bucare col becco la fronte – o un piccolo missile conficcato nel cranio. Anche i disegni, delicatissimi, si pongono in bilico tra canto lirico e oscura minaccia, creando un senso di spaesamento e di inquietudine.

Con i suoi toni leggeri, la pittura liquida, il tratto morbido Jara Marzulli racconta il malamore per contrasto, attraverso l’amore, l’accoglienza e l’abbraccio incarnati da lievi figure femminili. Amiche, sorelle, madri e figlie rafforzano sulle sue tele il senso dell’unione positiva, della “sorellanza” salvifica, accanto a donne che al di là della delicatezza dei gesti si rivelano indomabili guerriere; mentre i colori tenui e gli sfondi indefiniti pongono i personaggi in un limbo fatato, onirico, in bilico tra realtà e memoria.

Una sola donna – una zia avvolta da un’aura peccaminosa, perché colpevole di essere attrice e modella nei puritani anni Cinquanta – è la protagonista dell’installazione proposta da Florencia Martinez. Stampate su stoffa colorata o su seta, esaltate da cornici in tessuto imbottito che si avviluppano introno al soggetto, le immagini spiazzano per il contrasto tra il taglio classico e la mancanza di un dettaglio fondamentale. Gli occhi scompaiono, chiudendo ogni comunicazione con la realtà. Oppure è la bocca a essere sostituita dal vuoto, in uno straziante grido silenzioso.

Tre poetesse, Sylvia Plath, Anne Sexton e la giovane libanese Joumana Haddad, sono le donne che Giovanna Lacedra pone al centro del suo lavoro. I visi delle prime due autrici confessional, declinati in serie di acquerelli leggerissimi, raccontano da un lato la dissoluzione dell’io e dall’altro la strenua ricerca di sé. Dalle fendenti parole della Haddad, invece, l’artista recupera e reinterpreta  l’orrore delle spose bambine. L’aspirante, una performance ispirata all’omonima poesia della Plath, aprirà la mostra il giorno dell’inaugurazione, mentre un video racconterà il dramma subdolo dell’abuso all’infanzia.



Vernissage ore 18.00





Dott.ssa Silvana Alberio

Presidente Associazione Amici del Chiostro


Piero Lotti

 Direttore Artistico


Alessandra Redaelli

Curatrice

evento fb

mercoledì 18 febbraio 2015

"La neve non ha voce" a cura di Alessandra Redaelli



"La neve non ha voce" a cura di Alessandra Redaelli

Cinque artiste indagano la violenza del malamore

Tra pochissimi giorni al Chiostro di Voltorre, a Gavirate (Varese), si alzerà il sipario su una mostra potente, forte e delicatissima come le artiste che ne saranno protagoniste.
Un tema difficile, quello della violenza di genere, che cinque donne hanno deciso di raccontare in toni sussurrati, scegliendo di affrontare l’argomento per vie traverse, silenzi allusivi e gesti d’amore. C’è Alessandra Baldoni, che con una serie di scatti tratti da Salva con nome ci accompagna, tra solitudini e silenzi, attraverso le vicende di donne grandissime, come Amelia Rosselli, Antonia Pozzi o Virginia Woolf. Ci sono le ceramiche e i disegni di Alice Olimpia Attanasio, immagini lievi e terribili che con un linguaggio in bilico tra suggestioni neorinascimentali e influenze pop raccontano la rimozione del vissuto traumatico. Ci sono i gesti di affetto, gli abbracci e la complicità femminile dipinti a olio e acrilico su tela da Jara Marzulli, un antidoto amoroso al non amore. E poi ci sono le storie del passato di Florencia Martinez, la parola o lo sguardo negati con un lembo di pizzo, un ritaglio di stoffa, a simboleggiare la più subdola e invisibile delle sopraffazioni. E Giovanna Lacedra, con i suoi acquerelli dove Sylvia Plath e Anne Sexton, visi trasparenti in dissolvenza, diventano simbolo di tutte le donne alla ricerca della loro identità, con i volti delle spose bambine e con le sue performance, dure e pacate al tempo stesso.



un immagine della performance L'aspirante, di Giovanna Lacedra, scattata da Pablo Peron.

Alessandra Baldoni, Ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.

Florencia Martinez, Una ragazza d'oro, dettaglio.

Alice Olimpia Attanasio, Bombgirl.

R Jara Marzulli, Il torrente di Ofelia.


A breve altre info...

mercoledì 3 settembre 2014

ANESTETICO DEL MORDACE – Personale di ALICE OLIMPIA ATTANASIO

Alice Olimpia Attanasio... a Crema!


Sabato 13 Settembre 2014, alle ore 17.00
presso la "Fondazione San Domenico" di CREMA (CR) – Via Verdelli n°6

inaugurerà la "Mostra d’arte contemporanea ANESTETICO DEL MORDACE – Personale di ALICE OLIMPIA ATTANASIO".




La mostra "Anestetico del mordace", curata dal critico d’estetica contemporanea Paolo Meneghetti tramite la "Beauties Model Agency", raccoglie circa 30 opere dell’artista Alice Olimpia Attanasio. Per l’occasione lei esporrà pitture, sculture ed installazioni (in chiave antologica).

L’artista Alice Olimpia Attanasio (nata a Milano nel 1985) lavora da anni sul concetto estetico del buon medicamento.

Le sue pitture ed installazioni possono esibirci sia i più “temuti” attrezzi in sala operatoria (quali il bisturi, la forbice, la siringa ecc...) sia i correlati organi del malato, rivelando così “l’ansia” del corpo.

In realtà, esteticamente l’artista provvede a “dolcificare” ogni lavoro. Così, anche lo scarno teschio potrà arricchirsi, rivitalizzandosi tramite una nuova “pelle” di (vere!) caramelle. Un effetto "placebo", che però vorrà – più sottilmente – ironizzare contro la mera lettura dell’arte che (specie nel mondo contemporaneo) si faccia “mangiare”, facilmente, dal suo mercato. Sarà questo "l’anestetico del mordace", cui rimanda il titolo.




La mostra resterà aperta dal 13 al 28 Settembre (orari: Martedì – Sabato dalle 16 alle 19; Domenica dalle 10 alle 12 e poi dalle 16 alle 19).

Patrocinata dal "Comune di Crema" e dalla "Provincia di Cremona", essa sarà ospitata nella "Galleria Arteteatro" della "Fondazione San Domenico" a Crema (molto conosciuta in Lombardia, per la qualità e la continuità della propria programmazione).




Ha scritto il critico d'estetica contemporanea Paolo Meneghetti, recensendo la mostra:

... Più genericamente, Alice Olimpia Attanasio avanzerebbe una “medicazione” dell’arte contemporanea. Qualcosa che adorni la vitalità soltanto nel proprio “restringersi”. Lo stesso avviene per l’ironia, rispetto ai più ingenui “paroloni” (pure nel loro dogmatismo). Di frequente noi percepiamo che il medicamento “morda” la buona salute. I bambini temeranno di guarire! Per questo, noi offriamo loro il “palliativo” della puntura indolore, o della caramella ai frutti (come s’evince dai quadri dell’artista). Alice Olimpia Attanasio farà la “mordace”, medicando le sue installazioni e pitture tramite una più “anestetizzante” ironia...




Per informazioni sulla "Mostra d’arte contemporanea ANESTETICO DEL MORDACE – Personale di Alice Olimpia Attanasio":

Gent. "Fondazione San Domenico" – Via Verdelli n°6, 26013 Crema (CR)
Telef: 0373/85418
E-mail: comunicazione@teatrosandomenico.it
Sito internet: www.teatrosandomenico.it

JACOPO BETTINALDI – "Beauties Model Agency"
(Sant’Angelo Lodigiano, LO)
cell: 334/1712668
e-mail: beautiesmodel@gmail.com
sito internet: www.beautiesmodel.it

martedì 3 giugno 2014

PLAY DEAD personale di Alice Olimpia Attanasio a cura di Mario Manduzio



Mostra personale di Alice Olimpia Attanasio presso la Silbernagl & Undergallery - Navigli Street a cura di Mario Manduzio, introduzione di Clarissa Tempestini

Opening mercoledì 11 giugno

“Vivere è una cosa troppo importante per poterne parlare seriamente.”
Oscar Wilde

Questo urlano silenziosi e brillanti gli imbottiti teschi di Alice Olimpia Attanasio. Sculture di resina e caramelle, quest’ultime il simbolo del desiderio semplice delle nostre infanzie, quel periodo della vita in cui l’incanto di vivere per sempre e le paure ancestrali ancora sono lontane, ancora devono avviluppare il nostro corpo e la nostra mente.
Nella serie dell’artista milanese il gioco dell’assurdità della vita si rivela attraverso le forme e il colore, con scarnificati deserti di ricordi, echi di felicità che non vogliono ascoltare la verità nascosta dietro il passare del tempo. La paura di scomparire, di non essere ricordati, si nutre dell’immortalità dell’arte, la quale razzia a sua volta gli immaginari fiabeschi delle cuccagne. Le sculture sembrano filastrocche distorte, rime che non si baciano, parchi giochi abbandonati. Gli elementi della dicotomia comicità/umorismo si stagliano schietti, nella superficialità della prima – che ci accarezza con confortanti toni profumati – e nella profondità della seconda, che ci schiaccia nell’abisso della riflessione. Abisso nel quale però non siamo soli. Il destino comune è un dolce conforto che allieta il peso, nella tenerezza della condivisione di un destino comune, inevitabile ma in fin dei conti pacifico.

Clarissa Tempestini

Silbernagl & Undergallery - Navigli Street
Via Alzaia Naviglio Grande 4, 20100 Milano

venerdì 23 maggio 2014

A Female Sight - Alice Olimpia Attanasio, Valentina Biasetti, Suzanne Moxhay, Odette Scapin



A Female Sight 
Alice Olimpia Attanasio, Valentina Biasetti, Suzanne Moxhay, Odette Scapin

28 maggio - 12 luglio 2014
Andrea Ingenito ContemporaryArt
Via Massimiano 25
Milano

Quella che la galleria AICA | Andrea Ingenito Contemporary Art inaugurerà martedì 27 maggio 2014 alle ore 19.00 nei suoi spazi espositivi di Milano, sarà una mostra tutta declinata al femminile. Quattro le protagoniste: Alice Olimpia Attanasio, Odette Scapin, Valentina Biasetti e Suzanne Moxhay, che attraverso linguaggi assolutamente diversi tra loro ma equivalenti nell’intensità, interpretano l’intimo rapporto tra il loro essere donna e il macrocosmo della natura, tra il loro essere artiste e la percezione mutevole dell’alterità. La mostra, curata da Massimo Sgroi, segue la logica espositiva del gallerista Andrea Ingenito che nello spazio milanese presenta quelli che ritiene essere i più interessanti giovani artisti del panorama internazionale.
Alice Olimpia Attanasio, giovane talento che si è imposta all’attenzione di pubblico e critica con diverse mostre personali, presenta un’originalissima commistione tra estetica e rigore dal sapore neoclassico, e audace inventiva tutta contemporanea: all’interno di ieratici volti di donna ritratti nel candore della ceramica bianca trovano rifugio favolistiche creature del mondo animale e germogliano e crescono fiori, bacche, funghi. In questo, non sempre felice, sposalizio tra l’essere umano e la natura, solo quest’ultima si tinge di colore, un colore intenso, vibrante, il colore della vita. Una tematica cara, questa, all’artista, che ripropone anche nelle tele del ciclo Panopticon: su sfondi adimensionali, bambine in posa, pallide, dagli sguardi persi nel vuoto, sono circondate da rampicanti rosso sangue.
Da dosare con cura, è il potente elisir d’amore in edizione limitata proposto da Odette Scapin, artista emergente con già all’attivo numerose mostre e selezioni. I suoi lavori a matita su carta ecologica ci rimandano indietro nel tempo, ad un immaginario vintage ed estremamente romantico: rose, ibiscus, colibrì, cerbiatti, scoiattoli, farfalle, fanno da coro a dolci puttini che rievocano ricordi d’amore fanciullesco e prezioso. Incredibile la resa dei suoi lavori a pastello, con volti di donna sognanti e occulti messaggi simbolici, come il teschio e il serpente, o la rondine il cui canto risveglia ed esorta ad intraprendere il cammino verso il sacro cuore.
Sicuramente tra le artiste più fantasiose ed apprezzate degli ultimi anni, Valentina Biasetti con il ciclo Testamento formidabile ci invita ad intraprendere un viaggio verso luoghi misteriosi e sconosciuti, un viaggio nei meandri del nostro inconscio, un viaggio, per l’appunto, formidabile. Su vecchie lenzuola, che lavora con una tecnica che lei stessa definisce “necessaria”, un angelo caduto, un giullare e un vagabondo, varcano la metaforica soglia di passaggio verso un altro mondo, rappresentata da un hula hoop, per essere investiti da un arcobaleno di colori: i loro grossi piedi grigi, fardello di una vita terrena, abbandonano questa dimensione per rifugiarsi nella spensieratezza dell’infanzia, nella leggiadria onirica, nell’essere altro da sé.
Suzanne Moxhay, unica artista straniera, reduce dai grandi successi del suo battesimo italiano con la mostra Under Nature a Napoli prima, e all’Asia Contemporary Art Show ad Hong Kong dopo (entrambi gli eventi dovuti all’intuizione del gallerista Andrea Ingenito), rappresenta di certo un’eccezione nel campo della fotografia contemporanea. Il suo lavoro consiste nel realizzare dei veri e propri set all’interno del suo studio sovrapponendo vecchie foto, brochure turistiche, locandine di vecchi film di fantascienza e romanzi horror, per poi fotografarli e manipolarli in digitale creando scenari dalla forte resa pittorica e che ingannano l’occhio umano. Il risultato è un’ambientazione post-apocalittica che rimanda certamente all’immaginario cinematografico degli ultimi anni, in cui la natura ha preso il sopravvento, riappropriandosi dei suoi spazi e insinuandosi tra ciò che resta di un’umanità solo accennata.

mercoledì 5 febbraio 2014

Femminile, plurale Rassegna in due atti a cura di Alessandra Redaelli

Seconda tappa per "Femminile Plurale", una bella e raffinata mostra collettiva, curata da Alessandra Redaelli che vede come protagoniste 10 talentuose artiste dell'ultima generazione: Alice Olimpia Attanasio, Marina Calamai, Erica Campanella, Vania Comoretti, Tamara Ferioli, Angela Loveday, Anna Madia, Ilaria Margutti, Rossella Roli, Vania Elettra Tam.

Dopo la tappa da Biffi Arte (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/femminile-plurale-cura-di-alessandra.html), la rassegna arriva a Palazzo Pirola



Femminile, plurale
Rassegna in due atti a cura di Alessandra Redaelli

Primo Atto | L’interiorità, lo sguardo dentro

Nelle stanze del settecentesco Palazzo Pirola, a Gorgonzola, una rassegna in due tappe per raccontare le voci più nuove e originali dell’arte italiana al femminile.

Al di là degli stereotipi di genere, due appuntamenti per parlare di donne attraverso le voci delle donne. Una trentina di artiste dell’ultimissima generazione raccontano, con linguaggi diversi, questa metà del cielo. Spesso ironiche, talvolta dure, a tratti malinconiche ma mai leziose, queste donne si guardano dentro e guardano il mondo di oggi per poi reinterpretarlo e farlo storia.
Dal 15 febbraio al 9 marzo va in scena il primo capitolo. L’interiorità, lo sguardo dentro è un catalogo di pensieri intimi, ricordi raccolti qualche volta tra le lacrime, autoritratti, momenti di introspezione e attimi sospesi. Ci sono le ragazze di Tamara Ferioli, corpi sensuali e vulnerabili definiti da un tratto leggero sul fondo bianco, accesi solo dalla fiamma dei capelli (veri, i suoi) che l’artista applica al lavoro; ci sono le donne di Ilaria Margutti, teneri e struggenti autoritratti dell’artista che ricamano il proprio corpo ricucendo cicatrici; c’è Rossella Roli, che attraverso installazioni intrise di passato raccoglie i propri ricordi e le paure per un tempo che verrà. E poi c’è Erica Campanella, che sulla superficie lucente del rame e dell’ottone, così come sulla tela, dipinge seriche figure femminili colte in un attimo di malinconica solitudine, o nella preghiera. Se Angela Loveday costruisce scene teatrali, vagamente oniriche, per fotografie dalla tecnica impeccabile da cui la figura femminile esce ammantata di mistero, Vania Elettra Tam racconta nelle sue grandi tele attimi di quotidianità, per trasformarli nel sogno di un’evasione. E poi c’è Anna Madia, che con il pretesto del ritratto racconta un mondo segreto, evanescente, di malinconie, confidenze e rituali femminili. O Alice Olimpia Attanasio, che con un tratto leggero e una delicata ironia racconta un mondo femminile in bilico tra l’innocenza dell’infanzia e le insidie dell’età adulta. E se Vania Comoretti, con i suoi pastelli e le sue chine – precisi come bisturi – crea ritratti profondi, senza sconti, in cui l’anima femminile appare scritta sulla pelle, Marina Calamai racconta in tele sagomate dai colori zuccherini il potere consolatorio della panna soffice e del cioccolato fondente.

Lo sguardo sul mondo e Gli spazi del sogno saranno i temi della seconda mostra in programma. Attraverso pittura, scultura e fotografia le artiste racconteranno il mondo intimo della casa e i suoi spazi, accoglienti o claustrofobici, sicuri o pieni di incertezze. Racconteranno la folla delle ore di punta, l’amore per la natura e la passione per i piccoli oggetti che danno senso alla quotidianità, ma anche i desideri segreti, i sogni mai confessati, le fantasie.

L'evento è organizzato dalla galleria Biffi Arte di Piacenza in partnership con l'Associazione Culturale Palazzo Pirola e con la collaborazione, in qualità di media partner, di Frattura Scomposta Contemporay Art Magazine.

La mostra a Palazzo Pirola sarà visitabile dal 15 febbraio al 9 marzo.

Sede espositiva e contatti:
Associazione Culturale Palazzo Pirola
P.zza della Repubblica 1 (angolo con Vicolo Filippo Corridoni)
20064 Gorgonzola – MI

www.palazzopirola.com
info@palazzopirola.it

Partner organizzativo:
Galleria Biffi Arte Piacenza

galleria@biffiarte.it
www.biffiarte.it

Media partner:
Frattura Scomposta contemporary art magazine

info@fratturascomposta.it
www.fratturascomposta.it

Sede espositiva raggiungibile dalla Stazione Centrale di Milano con la linea metropolitana MM2 direzione Gessate

domenica 12 gennaio 2014

FEMMINILE, PLURALE a cura di Alessandra Redaelli

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Bel progetto e grandi giovani talenti, uniti sotto la preziosa guida di Alessandra Redaelli...
a Piacenza, da non perdere!




FEMMINILE, PLURALE
a cura di Alessandra Redaelli 

25 gennaio - 9 marzo 2014

Alice Olimpia Attanasio, Marina Calamai, Erica Campanella, Vania Comoretti, Tamara Ferioli, Angela Loveday, Anna Madia, Ilaria Margutti, Rossella Roli, Vania Elettra Tam

Biffi Arte racconta in tre mostre le voci più nuove e originali
dell’arte italiana al femminile.

Al di là degli stereotipi di genere, Biffi Arte presenta una rassegna di mostre tutta al femminile, per parlare di donne attraverso le voci delle donne. Trenta artiste dell’ultimissima generazione raccontano, con linguaggi diversissimi, questa metà del cielo. Spesso ironiche, talvolta dure, a tratti malinconiche e mai leziose, queste donne si guardano dentro e guardano il mondo di oggi per poi reinterpretarlo e farlo storia.
Dal 25 gennaio al 9 marzo va in scena il primo capitolo. L’interiorità, lo sguardo dentro è un catalogo di pensieri intimi, ricordi raccolti qualche volta tra le lacrime, autoritratti, momenti di introspezione e attimi sospesi. Ci sono le ragazze di Tamara Ferioli, corpi sensuali e vulnerabili definiti da un tratto leggero sul fondo bianco, accesi solo dalla fiamma dei capelli (veri, i suoi) che l’artista applica al lavoro; ci sono le donne di Ilaria Margutti, teneri e struggenti autoritratti dell’artista che ricamano il proprio corpo ricucendo cicatrici; c’è Rossella Roli, che attraverso installazioni intrise di passato raccoglie i propri ricordi e le paure per un tempo che verrà. E poi c’è Erica Campanella, che sulla superficie lucente del rame dipinge seriche figure femminili colte in un attimo di malinconica solitudine, o nella preghiera. Se Angela Loveday costruisce scene teatrali, vagamente oniriche, per fotografie dalla tecnica impeccabile da cui la figura femminile esce come una regina splendente e trionfante, Vania Elettra Tam dipinge quadri piccoli come sussurri, tele in cui la quotidianità si trasforma nel sogno di un’evasione che sa di rivincita. E poi c’è Anna Madia, che con il pretesto del ritratto racconta un mondo segreto, evanescente, di malinconie, confidenze e rituali femminili. O Alice Olimpia Attanasio, che con un linguaggio leggero, quasi infantile, trasforma in favole temi forti e duri come la malattia. E se Vania Comoretti, con i suoi pastelli e le sue chine – precisi come bisturi – crea ritratti profondi, senza sconti, in cui l’anima femminile appare scritta sulla pelle, Marina Calamai racconta le dolci consolazioni, le abbuffate piene di sensi di colpa per curare una pena d’amore. Le sue tele sagomate parlano di pasticcini e torte dalla glassa colante, di freschi sorbetti e gelati che si struggono lentamente. E poi ci sono i gioielli, da mangiare con gli occhi, e le installazioni interattive, profumate e accoglienti come un utero ritrovato.

Lo sguardo sul mondo sarà il tema della seconda mostra in programma. Attraverso pittura, scultura e fotografia dieci artiste italiane racconteranno il mondo intimo della casa e i suoi spazi, accoglienti o claustrofobici, sicuri o pieni di incertezze. Racconteranno la folla delle ore di punta, l’amore per la natura e la passione per i piccoli oggetti che danno senso alla quotidianità. L’ultimo appuntamento, infine, riguarderà Gli spazi del sogno. Desideri segreti e sogni mai confessati, fantasie e aspirazioni daranno vita a una mostra onirica, suggestiva e a tratti inquietante.

BIFFI ARTE
Palazzo Marazzani Visconti
Piazza S.Antonio angolo via Chiapponi
Piacenza
Tel. 0523-1720408


venerdì 13 dicembre 2013

“ISIDE CONTEMPORANEA” a cura di Ferdinando Creta

Un evento imperdibile!!! 


“ISIDE CONTEMPORANEA”
a cura di Ferdinando Creta

Benevento – 22 dicembre 2013 / 02 marzo 2014

Inaugurazione Domenica 22 dicembre 2013 ore 16,30
Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 18,00
Il sabato e la domenica dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00
Lunedì chiuso

COMUNICATO STAMPA
Venerdì 22 dicembre 2013, alle ore 16,30, nei suggestivi spazi ARCOS - Museo di Arte Contemporanea del Sannio di Benevento, sarà inaugurata la mostra “Iside Contemporanea”, curata dal direttore artistico Ferdinando Creta. L’evento, promosso dalla Provincia di Benevento con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Campania e della Camera di Commercio di Benevento, con il contributo della Liverini di Telese Terme e del Centro Commerciale Buonvento di Benevento, è sostenuto da sponsor del territorio ormai sensibili alle sollecitazioni culturali del Museo Arcos.
Dalla presenza della mostra “Iside la scandalosa e la magnifica”, negli spazi espositivi di Arcos, nasce il progetto di “Iside Contemporanea”, risposta attuale al culto della Donna Divina.
Mentre l’allestimento “antico” espone le sculture provenienti dal santuario beneventano di Iside, il “contemporaneo” propone opere di donne che parlano della donna.
Il dialogo fra antico e moderno si compie con i lavori di artiste contemporanee provenienti da tutto il territorio nazionale, che, partendo dalle loro radici culturali, caricano le loro creazioni di quella energia femminile che funge da medium fra il culto isiaco e quello della donna contemporanea, al di là di ogni provincialismo. La questione del “provincialismo italiano continua ad essere al centro di una controversa querelle della critica d’arte nostrana; Mario De Micheli, in anni non sospetti, già sottolineava che “la pittura italiana esiste e bisogna imparare, fuori di ogni giudizio euforicamente apologetico e altresì di ogni distorsione unilaterale, a collocarla in una prospettiva giusta nel contesto della situazione del tempo”.
Iside, modello femminile per eccellenza nel mondo antico, si affaccia prepotentemente come modello sociale anche oggi. Le artiste/donne presenti alla rassegna, si distinguono per la loro attenzione al tema della femminilità, soggetto e oggetto della rappresentazione artistica, fin dall’antichità. Una collettiva di 33 giovani artiste che, pur con opere diverse, per soggetti, tecniche e composizioni, rispondono all’unisono allo stesso richiamo.
La donna nell’arte associata dapprima alla fecondità, diventa con gli egizi sinonimo di bellezza e armonia. La figura femminile di Iside anticipa quelli che saranno i canoni di bellezza che ritroviamo nel contemporaneo: donna scandalosamente magnifica e oggetto del piacere; con i Greci, attraverso il nudo, abbiamo l'immagine della bellezza modernamente intesa; l’arte romana vede la donna dignitosa con vesti fluenti, mentre quella bizantina raffinata e con vesti ricchissime. Nel medioevo la donna diventa ieratica e sacra, per ritrovare i suoi connotati corporali dal rinascimento in poi. La mostra, dunque, è la sintesi di questa donna che, partendo da Iside, attraversa la storia fino ad arrivare alla odierna condizione di conflitto.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo contenente,oltre a un testo introduttivo di Ferdinando Creta curatore della mostra, i contributi di Paola Caruso, Patrizia Ada Fiorillo e Riccardo Lattuada, le immagini delle opere in mostra e la biografia delle artiste partecipanti.

Elenco artiste
Alice Olimpia Attanasio, Silvia Beltrami, Elisa Bertaglia, Claudia Bianchi, Desideria Burgio, Sara Cancellieri, Lucilla Candeloro, Linda Carrara, Sabrina Casadei, Sonia Ceccotti, Marisa Ciardiello,. Mary Cinque, Corina Elena Cohal, Martina Di Trapani, Debora Garritani, Marilisa Giordano, Agnese Guido, Giuliana Iannotti, Rosaria Iazzetta, Miriam Iervolino. Cristina Iotti, Arianna Lion, Savina Lombardo, Daniela Montanari, Ester Negretti, Virginia Panichi Donati, Eliana Petrizzi, Sam Punzina, Michela Ezekiela Riba, Sara Rizzo, Milena Sgambato, Vania Elettra Tam, Elisabetta Trevisan

Venerdì 20 dicembre, alle ore 11.00, presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento, si terrà la conferenza stampa della mostra a cui parteciperanno il commissario straordinario della Provincia Aniello Cimitile, il presidente della Camera di Commercio di Benevento Gennaro Masiello ed il curatore Ferdinando Creta. Nell’occasione sarà presentato anche il programma espositivo del Museo Arcos dell’anno 2014.

Sabato 21, alle ore 10.30, presso il centro commerciale Buonvento, il curatore Creta, con alcune artiste, presenterà in un salotto culturale il catalogo della mostra.

Domenica 22, infine, l’evento di inaugurazione sarà arricchito da una performance musicale del Duo di chitarre ROSARMONICA che proporrà il seguente programma:

D. Scarlatti: Sonata n. 104 (trascrizione per due chitarre di E. Pujol)
M. Castelnuovo-Tedesco: Preludio e Fuga in Mi Magg.; Preludio e Fuga in Fa# Magg.
I. Albeniz: Tango Op. 165, n. 2
F. Sor: Encouragement
F. Carulli: Ouverture de La Ludovisca
L. Brouwer: Musica incidental Campesina
M. LLobet: Canso del Lladre (da "Diez canciones populares catalanas")- chit.sola Rossella De Ioanni
J.K. Mertz: Unruhe, op. 13 - chit. sola Filomena Formato

Il Duo di chitarre ROSARMONICA, nato dall’incontro nel 2003 tra le chitarriste Rossella De Ioanni e Filomena Formato nell’ambito del corso di Musica da Camera presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, si fa apprezzare presto sullo scenario musicale grazie a numerosi concerti e alla partecipazione ad importanti rassegne musicali. Da Creare con la musica, rassegna promossa dal Conservatorio di Benevento in collaborazione con l’ Università degli Studi del Sannio nel 2003, alle edizioni della Settimana scientifica del 2004 e 2005, alla rassegna Venerdì: Musica nel 2010, all’edizione nazionale 2010 di Musei aperti, alla manifestazione Itinerari biblici: alle radici della Cultura Occidentale, promossa dall’Ufficio diocesano per i beni culturali dell’ Arcidiocesi di Benevento nel 2011 e nel 2012, all’edizione 2011 di Città Spettacolo – Serata Salomè – alla Festa della musica 2013, fino alle due conferenze-concerto tenute presso l’Unitre di Caserta nell’ambito del corso accademico “Incontri con strumenti e musicisti”. Le chitarriste si sono distinte per la presentazione di concerti vissuti non solo come momento musicale, ma anche culturale in senso lato: ogni concerto è infatti un’occasione per chi ascolta di conoscere anche storicamente lo strumento e il repertorio chitarristico. Recentemente il duo ha tenuto due concerti per la prestigiosa associazione Nuova Consonanza nell’ambito della manifestazione “I luoghi del suono: itinerari musicali dalla Valle dell’Aniene a Roma Capitale” a Subiaco nel 2012 e nel Museo delle culture -Villa Garibaldi di Riofreddo - nell’agosto 2013, inoltre è stato scelto per aprire il concerto del chitarrista Arturo Tallini nell’ambito del Festival “Federico Cesi” edizione 2013, curato da Paolo Lambiase e Piero Viti. Il duo ha riscontrato numerosi consensi da chitarristi di fama internazionale, tra cui Leo Brouwer, Angelo Gilardino, Guido Fichtner e Francois Laurent. Attualmente le due musiciste si stanno dedicando ad un progetto di ricerca ambizioso, rivolto alla riscoperta e alla pubblicazione di composizioni inedite per duo di chitarre del chitarrista-compositore settecentesco Ferdinando Carulli e alla pubblicazione della storia e del repertorio originale per duo di chitarre.
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA SANNIO arcos
Corso Garibaldi, 1
82100 Benevento
Tel. 0824 312465 - Fax 0824 312506
 

venerdì 26 aprile 2013

A proposito di Manifesto del Significativismo, una piccola anteprima....

A proposito di Manifesto del Significativismo vi ho già dato conto nel post: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2013/04/manifesto-del-significativismo-pittura.html

ora un po' di immagini...

prima però qualche numero:

5 artisti
Alice Olimpia Attanasio, Francesco Attolini, Erique LaCorbeille, Angela Loveday e Max Papeschi

un'idea
MANIFESTO DEL SIGNIFICATIVISMO
Pittura, video arte, fotografia, collage, installazione e oggetti
un luogo
Rizzordi Art Foundation
San Pietroburgo
1200 intervenuti

risultato? 
un successo senza precedenti!

l'invito

gli artisti
il luogo
la presentazione alla stampa

LA MOSTRA...

 








a breve altre news, altre immagini e...
tutto con un po' di pazienza...

martedì 9 aprile 2013

“La semantica delle pere” a cura di Claudio Cosma



“La semantica delle pere”
a cura di Claudio Cosma

Sensus, luoghi per l'Arte Contemporanea –
v.le Gramsci, 42a Firenze.
info@sensusstorage.com
www.sensusstorage.com

Inaugurazione: venerdì 19 aprile 2013 ore 18.
Sensus è aperto il venerdì e il sabato dalle ore 18 alle 20.
Questa mostra, col desiderio di riunire il piacere del racconto con la sapienza saper fare, costituisce un tentativo di esplorare gli ambigui confini di ciò che comunemente viene considerato bello, per trovare un possibile terreno comune e condivisibile alle emozioni ed al sentire che tale termine, l'abusato “bello”, fa scaturire dal nostro cervello per raggiungere zone talvolta sconosciute o ritenute inaccessibili e segrete.

Il risultato è una curiosa rassegna che rimane in bilico fra la contemporaneità delle idee e la omogenea costanza della collezione di “mirabilia”.
Gli artisti: Sabrina Muzi, Silvia Noferi, Erique LaCorbeille, Virginia Zanetti, Ivana Spinelli, Virginia Lopez, Stefania Balestri, Alice Attanasio, Virginia Panichi, Vairo Mongatti, Aldo Frangioni, Donatella Mei, Lisa Batacchi, Adele Török, Francesco Garnier Valletti.

“La semantica delle pere” è un piccolo saggio scritto da Claudio Cosma per la rivista Il Ponte e pubblicato a puntate (come i romanzi d'appendice) su Cultura Commestibile, settimanale online, con immagini commissionate a 14 artisti.
Il testo che ha dato il titolo alla mostra, usa lo stile proprio alla critica d'arte ed è svolto nella forma del racconto letterario. L'arte contemporanea ha da tempo interrotto quei fili, che per quanto esili, dopo le avanguardie storiche del 900', permettevano a tratti e con episodiche intermittenze di mantenere i due forti canali di interpretazione da sempre presenti nei linguaggi di tutte le arti. Queste due forme erano il racconto, la storia che ogni opera era in grado di comunicare, e questa per essere compresa da tutti, conservava una forte componente descrittiva e una sintesi di immediatezza iconica ed era ancora e sopratutto partecipe del “saper fare”. L'altra, più concettuale, ha sempre mantenuto un registro segreto, con simboli comprensibili ad un ristretto gruppo di colti iniziati. Queste strade hanno, da tempo, cominciato a divergere per arrivare, una lontano dall'altra, in un cul de sac.
Questa mostra, col desiderio di riunire il piacere del racconto con la sapienza del saper del fare, costituisce un tentativo di esplorare gli ambigui confini di ciò che comunemente viene considerato bello, per trovare un possibile terreno comune e condivisibile alle emozioni ed al sentire che tale termine, l'abusato “bello”, fa scaturire dal nostro cervello per raggiungere zone talvolta sconosciute o ritenute inaccessibili e segrete.

Il risultato è una curiosa rassegna che rimane in bilico fra la contemporaneità delle idee e la omogenea costanza della collezione di “mirabilia”. Tale duplice effetto e contrasto, che potrebbe suggerire la possibile e forse meritata accusa di stravaganza, è potenziato dalla convivenza di questa esposizione con parte della mostra precedente, contenente opere degli anni '80 unite a lavori di giovani artisti orientali entrati a far parte della collezione a partire dal 2010.
Questa è la seconda mostra di Sensus, in linea con il desiderio di accrescere l'interesse della città sulla collezione di Claudio Cosma che costituisce il vero motore di questo spazio.

Elena Ciappi

martedì 2 aprile 2013

MANIFESTO DEL SIGNIFICATIVISMO Pittura, video arte, fotografia, collage, installazione e oggetti

Consolato Generale d'Italia a Sanpietroburgo


MANIFESTO DEL SIGNIFICATIVISMO
Pittura, video arte, fotografia, collage, installazione e oggetti

25 aprile - 23 Giugno 2013

La "Rizzordi Art Foundation" con il sostegno del Consolato Generale d'Italia a San Pietroburgo e dell'Instituto Italiano di Cultura a San Pietrobrugo presenta per la prima volta insieme 5 artisti italiani in una mostra evento. Max Papeschi, Alice Olimpia Attanasio, Angela Loveday, Erique La Corbeille e Francesco Attolini daranno vita al "Manifesto del Significativismo" descrivendolo ed illustrandolo attraverso le immagini, le immagini di una vita, di un'opera d'arte totale.
Rendi la tua vita e il mondo un’opera d’arte.

"Ovunque mondo, ovunque arte. L’arte è ovunque, è eterna e indivisibile, al pari del senso delle cose, e come tale è alla portata di chiunque. L’arte s’infiltra anche involontariamente nelle fessure e negli interstizi del tempo e dello spazio vissuti: nelle pieghe dell’animo come nei gesti quotidiani, in porzioni di città come nei paesaggi naturali. In questa prospettiva, le gallerie d’arte sono solamente una frazione infinitesimale dei luoghi che accolgono l’arte, un piccolo serbatoio di creatività, essendo il luogo dell’arte il mondo intero, inclusa la possibilità di immaginare altri mondi. L’arte non deve – poiché di fatto non può – ritagliarsi un recinto protetto ed esclusivo, in cui gli unici a dettar legge siano i soliti volti noti del cosiddetto sistema dell’arte: galleristi e critici, giornalisti e mercanti, servi del marketing, operatori della riduzione dell’arte a dispositivo inoffensivo da commerciare assieme ad altri prodotti insignificanti, accomunati tra loro dall’essere una merce di scambio. L’arte, al contrario, s’insemina tra le persone, si scontra con esse, è pietra d’inciampo e «trabocchetto», come sosteneva Duchamp. L’arte è l’ostacolo che diviene pietra angolare d’una nuova visione del consueto, d’una inedita trasparenza, e va portata programmaticamente nei percorsi quotidiani di ognuno di noi (metropolitane, stazioni, parchi, piazze), per inframmezzarne il ritmo, riempirne i vuoti, e conferire all’uno e agli altri la musicalità piena del gesto già da sempre creativo del respiro. L’arte deve infatti mutare con il mutare delle persone, e al medesimo tempo trasformare i percorsi delle persone stesse".
La mostra evento si propone di creare un nuovo format di mostra\laboratorio creativo dove gli artisti e le persone diventano attori di una grande ed unica performance. Il Manifesto è statto scritto da Francesco Attolini nel 1999 a Buxelles sui banchi dell'Accademia di belle Arti della capitale belga; a Milano dal 2003 in poi è stato sviluppato ed ampliato dal filosofo e saggista Andrea Sartori ed anno dopo anno, mostra dopo mostra si arricchirà del contributo di tutti gli artisti e scrittori che vorranno lasciare una traccia, un significato. Perché il Significativismo è un manifesto aperto che cambia con le persone che ne fanno parte.

I partecipanti al progetto sono artisti italiani provenienti da tutto il mondo, le cui opere si trovano in musei e nelle collezioni private e pubbliche di New York, Milano, Berlino, Los Angeles, Pechino, Basilea, Roma, Bruxelles, Londra, Cracovia, Bari, Mosca e Nuova Delhi. Nel gruppo spiccano inoltre le partecipazioni alla Biennale di Venezia, Triennale di Milano, Biennale di Mosca e la vittoria di prestigiosi premi come il Premio Arte Laguna, il Festival del cinema di Torino e il Master Class di San Pietroburgo.

La maggior parte delle opere sono esposte in Russia per la prima volta, alcune di queste saranno progettate e realizzate dagli artisti in loco.

Rendi la tua vita e il mondo un’opera d’arte.
Manifesto del significativismo
Max Papeschi
Alice Olimpia Attanasio
Angela Loveday
Erique LaCorbeille
Francesco Attolini

Art director e Curatore del progetto Francesco Attolini
Manifesto scritto con Andrea Sartori
Inaugurazione - 25 aprile alle ore 19:00
Presentazione allla stampa e accoglienza alle ore 18:00
(Si prega di verificare l'accreditamento al numero +7 911 839 0777)

mercoledì 6 marzo 2013

ORGANIKA / di Alice Olimpia Attanasio ed Erique LaCorbeille // Vernissage

Assoluramente da non perdere!!!
ORGANIKA / di Alice Olimpia Attanasio ed Erique LaCorbeille // Vernissage 
DOMINA DOMNA, RASSEGNA CULTURALE AL FEMMINILE
II EDIZIONE l 23-30 MARZO 2013 l BERGAMO

ORGANIKA / di Alice Olimpia Attanasio ed Erique LaCorbeille
23 - 30 marzo 2013
Spazio Polaresco (Polarexpo)- Via del Polaresco 15, Bergamo
Vernissage: Sabato 23 marzo, ore 19.00
Orari d'apertura mostra: 19.00 - 23.00

mostra a cura di Associazione Estro
testo di Clarissa Tempestini

Ci sono bulbi che pur germinando dallo stesso suolo danno forma ad arbusti e chiome tra loro totalmente diverse, difformi, straordinarie, contorte, a volte fiorite, a volte spoglie come l’autunno intero. Esiste la natura, il cielo e la terra, e tutto intorno quel brancolare di stelle in un buio profondo, pregno di domande.
La natura è quel grande libro che sta davanti ai nostri occhi, ma che non è possibile leggere se prima non si impara la sua lingua, e soprattutto non si vede chiaro il suo gioco. Non esiste un giudizio universale, poiché lei stessa è universale, ma ogni essere umano è in grado di usare il suo alfabeto per dedicarle una storia privata, un finale lieto o disperato, perché lei, la natura, proprio come ogni donna, è volubile, incostante, mutevole e ammaliante.
C’è chi di lei si innamora, c’è chi per lei si fa tagliare la testa, c’è chi la rinnega sul letto di morte o che smaschera il suo incantesimo troppo in fretta. L’artista squarcia la realtà e mostra sempre un punto di vista diverso e inconsueto, una prospettiva altra, generalmente intima, a volte metodica e documentativa, ma sempre necessaria. Quando si scontra però con l’essenza del contesto naturale, con quella sfera che fluttua nell’universo e che noi comunemente chiamiamo “madre terra”, risulta impossibile scindere l’io lirico dalla produzione artistica, e si apre così un’argomentazione incline alle più diverse modalità di lettura, ma radicata nel sentimento personale di esperienze soggettive, esaltazioni estatiche, catastrofi emotive, gioie effimere, paure oscure, felicità incerte.
Nella mostra “Organika”, le due protagoniste sfidano la loro necessità primogenia di esprimere il loro essere donne in rapporto con il macrocosmo della natura, interpretandolo attraverso il microcosmo della loro preziosa, precaria e caduca esistenza. Il punto di partenza della ricerca è il medesimo, le interpretazioni agli antipodi, equivalenti nell’intensità ma distanti nei frutti.

...
Alice Olimpia Attanasio, nata a Milano ventisette anni fa, è un’artista dall’anima complessa e molteplice; le sue opere spaziano dalla pittura alle installazioni, dalla fotografia alla performance, passando sempre per il disegno e l’illustrazione, dai toni iperrealisti, ironici e narrativi. Recentemente tornata in Italia dopo una lunga residenza d’artista in Cina, questa è la prima mostra italiana dopo l’esperienza in estremo oriente.

Erique LaCorbeille è musicista, artista e curatrice. Le sue opere fotografiche sono spesso accompagnate da pitture digitali commoventi, dove il ruolo ironico del mondo del glamour fa da colonna portante per dare luce alla bellezza delle imperfezioni della normalità.

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Tutto il programma della rassegna su www.dominadomna.it
Per informazioni: info@dominadomna.it

mercoledì 27 febbraio 2013

Anteprima "OrganiKa" a marzo

Intanto una breve anteprima... Alice Olimpia Attanasio e Erique LaCorbeille, 
insieme per un progetto ambizioso, sotto l'attenta guida di Clarissa Tempestini...
a breve altre news...

martedì 29 gennaio 2013

Alice Olimpia Attanasio: un'intervista

E' di fatto una delle artiste fra le più interessanti che ho conosciuto negli ultimi anni. 
Ricerca, sperimenta, è intelligente ed efficace. 

Nelle pagine di questo blog ho parlato diverse volte del suo operato, ora una breve intervista per conoscere meglio lei e la sua Arte. A voi, Alice olimpia Attanasio!

Alice Olimpia Attanasio


- In dieci righe, chi è Alice Olimpia Attanasio?
1-A
2-li
3-ce
4-O
5-lim
6-pia
7-At
8-ta
9-na
10-sio
... questa è una domanda esistenziale che mi pongo dall'età di 4 anni e ancora non ho trovato la risposta, ma ci sto lavorando!

- Quali sono le prove più difficili che una giovane artista deve affrontare per conquistarsi le benevolenze dei critici, dei galleristi e del pubblico?
Già solo riuscire ad orientarsi in questo ambiente è una sfida; poi devi imparare ad unire la passione per il lavoro e la tua crescita personale con il saperla comunicare agli altri. Ma la verità è che nell'arte è tutto estremamente variabile e incerto, l'unica cosa che si deve fare è seguire il proprio istinto creativo senza scoraggiarsi o guardarsi troppo attorno.

- Raccontami un po’ delle tue ultime ricerche
Come si può capire dai miei lavori, sono molto curiosa e sempre alla ricerca di nuovi stimoli sperimentando diversi media, favorendo però installzione/scultura e pittura.
In quest ultimo periodo mi sto concentrando unicamente su queste tre, recuperando le tecniche classiche ma con il mio amore per la contemporaneità; la tematica è la mia preferita: esseri umani e natura, che da molto pensano di essere due cose distinte ma ovviamente, non è così.
Credo di essere stata molto influenzata dalla mia esperienza a Shanghai, che ho molto amato e che mi ha dato modo di riflettere su alcune cose.

- E come reagisci alle critiche?
Alzando il sopracciglio destro, se poi mi piacciono li alzo tutti e due.
E' normale che ci siano altri punti di vista,  soprattutto in un settore dove tutti vogliono realizzarsi e distinguersi, cerco quindi di capire se sono costruttive o gratuite.

- Qual è l'aspetto del tuo lavoro che ti intriga di più?

Che tutto sia possibile.

- Ed il rapporto con il mercato?
Ci conosciamo da qualche anno, solitamente ci piace prendere un thè con i biscotti per merenda e ce la contiamo su..
Una cosa su cui bisticciamo spesso è la chiusura mentale che c'è in Italia, che crea una distinzione di valore tra i media e ci lascia ancorati al passato, contrariamente a quel che succede nei grandi mercati mondiali.

- Dimmi una cosa di te che non hai mai detto pubblicamente

 Vorrei visitare il maggior numero di posti, vivere in altre città e conoscere più gente possibile. Mi arricchisce come nient altro può.
Ah! dimenticavo, non mangio i funghi.

- Un colore?
Verde Ottanio.

- Progetti per il futuro?

Al momento sto preparando una mostra per il 23 marzo a Bergamo, dove si potranno vedere alcuni dei miei ultimissimi lavori insieme ad altri già noti. Contemporaneamente porto avanti dei progetti per l'estero, ma questa parte alla prossima puntata!

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Solo Show

2012_ ‘Chinese Bubble’, solo exhibition curated by Luca Zordan, 
Sunhoo art & design innovation park, Hangzhou-Shanghai
_‘Treagedy Today n°0, The Flooding’, solo exhibition curated by 
Mario Maduzio, Silbernagl & Undergallery, Milan

2011_ ‘Handle with Care’, solo exhibition curated by Paolo De Grandis 
Giudecca 795 art gallery, Venice 
_ ‘Specialità della Casa’, solo exhibition curated by Clarissa Tempestini,
SourMilk art gallery, Varese
_ ‘The Last Supper’, solo exhibition curated by Paolo Meneghetti,
Paola rescio Gallery, Milan
_ ‘Panopticon’, solo exhibition curated by Emanuele Beluffi,
Maelstrom art gallery, Milan
2010_ ‘Medication’, solo exhibition curated by Roberto Milani,
San Lorenzo gallery, Milan

2009_ ‘Les joux, le caprices’, solo exhibition curated by Jean Blanchaert,
Blanchaert gallery, Milan
_ ‘I love Alice’, solo exhibition curated by Siva,
Artificio lab, Milan
2008_ ‘Pesieri Onirici’, solo exhibition curated by D.Beltran.
spazio Fitzcarraldo, Milan
Group show:

2012_ ‘Inside me, PlusArt’, curated by Anna Pezzin,
Palazzo Fogazzaro, Vicenza
_ ‘Artexperience’, curated by Igor Zanti,
Palazzo Visconti, Bergamo
_ ‘AAM’ , San lorenzo gallery,
Il sole 24 ore, Milan
_‘Affordable Art Fair 2012’, Maelstrom art gallery,
Superstudio – Milan

2011_ “Non rompete le scatole” , curated by Adriano Pasquali.
Spazio b-art contemporary, Seveso
_ “Bunga Bunga Republic”, curated by Clarissa Tempestini,
Abnormals Gallery, Berlin
_’Piu arte meno in disparte’, curated by Erika Rivolta,
Comune di Como, Como
_ ‘Artistic Colony of Tetove’, curated by Behar Ferati
Tetove Art Gallery, Tetove (Macedonia)
_ “Cerchio Poetico”, curated by Nino Abbate
Museo Epicentro Barcellona (ME)
_ ‘Feminine 70ml’, curated by Clarissa Tempestini,
SourMilk, Varese
_ ‘Fruit of the Room’, curated by Roberta Vanali,
Laboratorio 168 (LITTLE ROOM GALLERY), Cagliari
_Group exibition ‘Arte Laguna Prize under 25’ (2010/11),
Palazzo Correr, Venice
_ ‘Arte in Volo Prize’, curated by Viviana Siviera, in collaboration
with Porro & co, Filologica, Milan
_ ‘Affordable Art Fair 2011’, Maelstrom art gallery,
Superstudio – Milan

2010_ Group exibition ‘Premio Italian Factory’, curated by Chiara Canali
First Gallery, Rome
_ ‘Step’, curated by Francesco Gattuso, National museum of
science and of the technology da Vinci, Milan
_ ‘The Skull’, curated by Roberto Milani, Cristiana Pecile, Marzia
Altaira Grazzini, La Contemporanea Art Gallery, Torino
_ ‘Archiviarti’, curated by Fiordalice Sette,
Fabbrica Borroni, Bollate (Mi)
_ ‘Metropolitan Baby’, curated by Chiara Canali, Alessandra
Radaelli, Emma Gravagnuolo. Previtali Gallery, Milan in
collaboration with association ‘Mesopotamia Milanese’
_‘Cartacea’, curated by Albano Moranti,
Galleria delle Battaglie, Brescia
_ ‘Open’,international show of installations for Architecture Biennale
curated by Paolo De Grandis, Venice Lido
_ Group exhibition ‘Arte Laguna Prize under 25’ (2009/10),
Palazzo Correr, Venice
_ ‘Open the door’, curated by Chiara Carcano,
Spazio Concept, Milan
_ “Mangia le prugne”, curated by di Luigi Cavadini,
Villa Erba, Como
_ ‘Una donna senza tempo’, curated by Oddo De Grandis,
Mondadori gallery, San Marco / Venezia
_ ‘Butterflies Invasion’, curated by Siva, 
Atelier Colette, Lecco
Prizes:
2012_ Finalist ‘ArtGallery Prize’, Milan

2011_ Winner ‘Special prize Giudecca’, Giudecca gallery, Venice
_ Winner ‘Arte Laguna Prize, section under 25’, (2010/11), Venice
_ Finalist ‘Arte in Volo Prize’, Milan

2010_ Finalist ‘Italian Factory Prize’, Roma _
_Finalist ‘MyartSpace at Scope Miami’, Miami
_ Finalist Combat Prize, Livorno 
_ Finalist Arte Mondadori Prize, Milan 
_ Selected Celeste Prize, Catania

_ Winner ‘Arte Laguna Prize, section under 25’, (2009/10), Venice

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Immagini di alcuni lavori di Alice Olimpia Attanasio

sculture in ceramica grandezza naturale

donna incinta con ape è 100x100 olio su tela ('Naked')

disegno (dettaglio) 60 x 40 pastelli su carta da lucido

Installazione fiori in ferro battuto con cuori in resina alti circa 2 metr