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venerdì 7 settembre 2012

Ester Grossi - "Sottovetro" a cura di Chiara Ronchini.

Giovane, fresca, brava ed intelligente. Serve qualche altro ingrediente?

"Sottovetro"
di Ester Grossi

L’esposizione, realizzata in collaborazione

con Mondo Bizzarro Gallery è a cura di Chiara Ronchini.

Salone Borromini
Giovedì 13 settembre 2012
ore 17.00
Biblioteca Vallicelliana
Piazza della Chiesa Nuova 18, 2° piano – 00186 Roma
tel. 0668802671 – fax 066893868
www.vallicelliana.it

b-vall@beniculturali.it


Ester Grossi, artista italiana classe 81’, si lascia incantare dall’eleganza della Biblioteca Valliceliana di Roma. Dopo l’incontro con la direttrice della biblioteca, Maria Concetta Petrollo Pagliarani, l’artista, stimolata dal magnifico complesso monumentale dell’oratorio dei Filippini, propone la personale “ Sottovetro”.

Nell’imponente salone di Francesco Borromini, classico e contemporaneo interagiscono con delicata ostentazione in un dialogo sussurrato a voce bassa, tra colori, immagini e poesie.
Attraverso un vetro, all’interno delle antichissime teche, ritroviamo una serie di opere create negli ultimi anni, appartenenti a importanti progetti in continua evoluzione, come Funeral e Plus-Ultra e una nuovissima serie per “Sottovetro”, dove l’artista usando la carta come supporto, anima personaggi e luoghi ispirati dalle poesie scritte dalla stessa direttrice, anche poetessa, Maria Concetta Petrollo Pagliarini, plasmando un forte legame con l’identità dello spazio espositivo.
La contemporaneità fatta di colori pop e immagini sospese tra un surrealismo paesaggistico e un realismo figurativo, reinterpretato nella singolare visione quotidiana dell’artista, incontra perfettamente il rigore classico del luogo, nell’equilibrio costante e duraturo che ritroviamo, da sempre, in ogni sua opera.
La magia percepita in queste piccole tele è equivalente a un indefinito sentire; invita a un viaggio mentale e visivo, in una perturbante percezione che agita, ma al contempo, attraverso la perfezione delle linee e della stesura del colore, rassicura.
Queste opere dotate di propria storia e identità, subiscono una nuova esperienza; il passato le avvolge in uno stato atemporale (dove solo lo spazio è ben definito), senza impedirne la loro autonomia, esaltando ancora di più il loro possente carattere d’indipendenza, perché appartenenti all’universo di Ester.
Lei, regista di sogni e di pensieri, usa volti estraniati e pensanti, in costante riflessione con un mondo al limite con il reale, riuscendo con precisione a dare sempre quel senso di ordine, portatore di un incontrollabile fascino.
Ancora una volta l’artista s’immedesima perfettamente in una delle sue creazioni, completamente, in ogni senso; dove la quiete di una biblioteca e il distacco imposto tra l’osservatore e l’opera, da quel fragilissimo vetro, sono suggestione totale e sollecitano tra insoliti impulsi, un’accurata osservazione.
Chiara Ronchini

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