Massimo Scaringella
DOMANDE
- Generalità (nome, cognome, età, professione ect.)
- Collaborazioni (principali collaborazioni, mostre ect.)
- Il tuo miglior pregio
- Il tuo peggior difetto
- Qual è il collega che stimi di più?
- E quello che ritieni meno interessante?
- Fammi tre nomi di artisti che ritieni in questo momento fra i più interessati
- La galleria, il museo o l’istituzione al top della tua classifica personale?
- Ed il fanalino di coda?
- Moderno o contemporaneo?
- Il ruolo del web nel mondo dell’arte
- Progetti importanti per il futuro
- Sogno nel cassetto
- Ricetta salva/crisi
- Una tua confessione (quello che nessuno sa di te)
RISPOSTE
Massimo Scaringella, 58 anni e vivo tra Roma e Buenos Aires - curatore indipendente di arte contemporanea e organizzatore di eventi culturali
Durante i circa trenta anni di attività in Italia e all’estero ho presentato moltissimi artisti italiani e stranieri, molti di essi appartengono alle nuove generazioni ma già apprezzati oggi nel panorama internazionale. Attualmente collaboro con la Francis Bacon Drawing Fundation, con il Centro Cultural Borges e il Museo LAENE di Buenos Aires e altre Istituzioni pubbliche italiane e argentine.
Essere sempre curioso su chi propone creatività
Non sopporto l’intolleranza a nessun livello
Ce ne sono molti per fortuna ma per paura di dimenticare qualcuno preferisco non fare nomi
Quelli come Sgarbi, provinciali da strapazzo, purtroppo ce ne sono molti, che a parole fanno i puristi e poi opinano su tutto e il contrario di tutto e intanto l’arte contemporanea italiana è lo zimbello nel mondo.
Christian Boltanski, Michelangelo Pistoletto e Ernesto Neto a cui aggiungo tutti i giovani che sto presentando nel mondo e in questo momento permettetemi di aggiungere il grande Vettor Pisani.
Anche qui la lista sarebbe lunga ma prediligo quelle istituzioni pubbliche e private che portano avanti il lavoro delle nuove generazioni di artisti e non solo i grandi nomi internazionali.
Tutte quelle che presentano mostre inutili finto culturali con grandi nomi di richiamo di cui poi non si vedono le opere o se ne vedono gli scarti
Contemporaneo ma senza dimenticare il filo che lo unisce al moderno e al passato
Sicuramente è molto importante per la diffusione ma attenzione a non pensare che è l’unica strada
da prendere o per proporre
Oltre a continuare a proporre in Sud America una mostra di disegni di Francis Bacon e di opere di Omar Galliani, è in fase avanzata un progetto sulla “poesia visuale” che vedrà la Collezione Palli di Prato proposta insieme a grandi nomi dell’arte argentina inaugurare i nuovi spazi del Museo di Arte Moderna di Buenos Aires, inoltre sto lavorando ad un progetto su Arte e Design contemporaneo argentino a Torino in occasione di Artissima.
Incontrare il modo di poter presentare con continuità l’arte italiana contemporanea e tentare di dargli il posto che le spetta
L’unica ricetta possibile è quella di fare “sistema paese” e andare avanti uniti senza pregiudizi e orticelli inutili da proteggere
Che so anche giocare a scacchi
Durante i circa trenta anni di attività in Italia e all’estero ho presentato moltissimi artisti italiani e stranieri, molti di essi appartengono alle nuove generazioni ma già apprezzati oggi nel panorama internazionale. Attualmente collaboro con la Francis Bacon Drawing Fundation, con il Centro Cultural Borges e il Museo LAENE di Buenos Aires e altre Istituzioni pubbliche italiane e argentine.
Essere sempre curioso su chi propone creatività
Non sopporto l’intolleranza a nessun livello
Ce ne sono molti per fortuna ma per paura di dimenticare qualcuno preferisco non fare nomi
Quelli come Sgarbi, provinciali da strapazzo, purtroppo ce ne sono molti, che a parole fanno i puristi e poi opinano su tutto e il contrario di tutto e intanto l’arte contemporanea italiana è lo zimbello nel mondo.
Christian Boltanski, Michelangelo Pistoletto e Ernesto Neto a cui aggiungo tutti i giovani che sto presentando nel mondo e in questo momento permettetemi di aggiungere il grande Vettor Pisani.
Anche qui la lista sarebbe lunga ma prediligo quelle istituzioni pubbliche e private che portano avanti il lavoro delle nuove generazioni di artisti e non solo i grandi nomi internazionali.
Tutte quelle che presentano mostre inutili finto culturali con grandi nomi di richiamo di cui poi non si vedono le opere o se ne vedono gli scarti
Contemporaneo ma senza dimenticare il filo che lo unisce al moderno e al passato
Sicuramente è molto importante per la diffusione ma attenzione a non pensare che è l’unica strada
da prendere o per proporre
Oltre a continuare a proporre in Sud America una mostra di disegni di Francis Bacon e di opere di Omar Galliani, è in fase avanzata un progetto sulla “poesia visuale” che vedrà la Collezione Palli di Prato proposta insieme a grandi nomi dell’arte argentina inaugurare i nuovi spazi del Museo di Arte Moderna di Buenos Aires, inoltre sto lavorando ad un progetto su Arte e Design contemporaneo argentino a Torino in occasione di Artissima.
Incontrare il modo di poter presentare con continuità l’arte italiana contemporanea e tentare di dargli il posto che le spetta
L’unica ricetta possibile è quella di fare “sistema paese” e andare avanti uniti senza pregiudizi e orticelli inutili da proteggere
Che so anche giocare a scacchi
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