Ivan Quaroni
DOMANDE
- Generalità (nome, cognome, età, professione ect.)
- Collaborazioni (principali collaborazioni, mostre ect.)
- Il tuo miglior pregio
- Il tuo peggior difetto
- Qual è il collega che stimi di più?
- E quello che ritieni meno interessante?
- Fammi tre nomi di artisti che ritieni in questo momento fra i più interessati
- La galleria, il museo o l’istituzione al top della tua classifica personale?
- Ed il fanalino di coda?
- Moderno o contemporaneo?
- Il ruolo del web nel mondo dell’arte
- Progetti importanti per il futuro
- Sogno nel cassetto
- Ricetta salva/crisi
- Una tua confessione (quello che nessuno sa di te)
RISPOSTE
Ciao Roberto, eccoti le risposte:
o Ivan Quaroni, 41 anni, critico d’arte, curatore, giornalista.
o Le riviste Arte e Flash Art, la casa editrice Johan & Levi e, naturalmente, diverse gallerie.
o Penso e scrivo bene.
o Tendo ad essere pessimista
o Ce ne sono diversi. Luca Beatrice, per il suo approccio scanzonato, la sua levità rock; Flavio Arensi per la sua inflessione testoriana, per il suo amore verso la storia e le figure marginali.
o Quello che non è capace di creare nuovi mondi e nuove visioni.
o Tutti sanno quelli che mi piacciono, ma tra quelli con cui non ho mai lavorato, in questo momento amo molto Giuliano Guatta, Pastorello, Filippo La Vaccara.
o La galleria Zwirner di New York e il Whitney Mueseum
o Anche chi sta dietro è importante. Non mi piace la mentalità esclusivista e snob.
o Entrambi. Non si vive di solo passato, né di solo presente.
o L’ho scritto più volte. Il web è una rivoluzione antropologica che nessuno può ignorare.
o Una imminente mostra pubblica di Vanni Cuoghi a Como e mostre pubbliche con il progetto Italian Newbrow.
o I sogni vanno custoditi, per non disperdere il loro potenziale.
o L’ottimismo. Non si può tornare mai indietro, ma si può e si deve costruire il futuro. Il miope si identifica con lo stato attuale e diventa pusillanime. Il sognatore costruisce il presente di domani.
o Quello che nessuno sa di me, probabilmente non lo so nemmeno io. E, in ogni caso, non lo confesserei in un’intervista.
o Ivan Quaroni, 41 anni, critico d’arte, curatore, giornalista.
o Le riviste Arte e Flash Art, la casa editrice Johan & Levi e, naturalmente, diverse gallerie.
o Penso e scrivo bene.
o Tendo ad essere pessimista
o Ce ne sono diversi. Luca Beatrice, per il suo approccio scanzonato, la sua levità rock; Flavio Arensi per la sua inflessione testoriana, per il suo amore verso la storia e le figure marginali.
o Quello che non è capace di creare nuovi mondi e nuove visioni.
o Tutti sanno quelli che mi piacciono, ma tra quelli con cui non ho mai lavorato, in questo momento amo molto Giuliano Guatta, Pastorello, Filippo La Vaccara.
o La galleria Zwirner di New York e il Whitney Mueseum
o Anche chi sta dietro è importante. Non mi piace la mentalità esclusivista e snob.
o Entrambi. Non si vive di solo passato, né di solo presente.
o L’ho scritto più volte. Il web è una rivoluzione antropologica che nessuno può ignorare.
o Una imminente mostra pubblica di Vanni Cuoghi a Como e mostre pubbliche con il progetto Italian Newbrow.
o I sogni vanno custoditi, per non disperdere il loro potenziale.
o L’ottimismo. Non si può tornare mai indietro, ma si può e si deve costruire il futuro. Il miope si identifica con lo stato attuale e diventa pusillanime. Il sognatore costruisce il presente di domani.
o Quello che nessuno sa di me, probabilmente non lo so nemmeno io. E, in ogni caso, non lo confesserei in un’intervista.
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