Anna Caterina Bellati
(ritratto di Fulvia Zambon)
DOMANDE
- Generalità (nome, cognome, età, professione ect.)
- Collaborazioni (principali collaborazioni, mostre ect.)
- Il tuo miglior pregio
- Il tuo peggior difetto
- Qual è il collega che stimi di più?
- E quello che ritieni meno interessante?
- Fammi tre nomi di artisti che ritieni in questo momento fra i più interessati
- La galleria, il museo o l’istituzione al top della tua classifica personale?
- Ed il fanalino di coda?
- Moderno o contemporaneo?
- Il ruolo del web nel mondo dell’arte
- Progetti importanti per il futuro
- Sogno nel cassetto
- Ricetta salva/crisi
- Una tua confessione (quello che nessuno sa di te)
RISPOSTE
Rispondo al tuo questionario benché il mondo di internet non mi entusiasmi affatto. Mi sembra in generale un grande pollaio male informato che comunica soprattutto informazioni inesatte.
Comunque:
Anna Caterina Bellati
Chiavenna (SO) italia 16-01-1959
Editore, scrittrice, critico d'arte, giornalista, storico dell'arte.
Ho fondato Bellati Editore oggi considerata una casa editrice d'avanguardia sui temi dell'arte.
Ho collaborato ad Antiquariato per 4 anni e ad Arte per 6.
Ho promosso e realizzato oltre 150 mostre in Italia, Francia e Svizzera, fra cui OPEN XI, OPEN XII, 12. Biennale di Architettura, Un'Idea di Mare con il CNR/ISMAR. E pubblicato oltre 140 saggi su artisti dal Quattrocento ai giorni nostri, fra i quali importanti i saggi su Antonello da Messina, Luca Cambiaso, Canova, Picasso, Modigliani, Giacometti, Cézanne, Morlotti, Cassinari, Longaretti. Inoltre ho pubblicato circa un migliaio di articoli su svariati artisti e temi dell'arte. Curo il catalogo generale e il fondo di alcuni importanti artisti lombardi dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, tra i quali Emilio gola, Riccardo e Alberto Brambilla, Donato Frisia.
Non prendo mai in giro le persone.
Divento furibonda davanti agli arroganti e non riesco mai a frenare la lingua. Risultato, rissa.
Stefano Crespi.
Tutti quelli che fanno scrivere i propri testi da altri che invece restano nell'ombra. I primi mi fanno tristezza per la loro ipocrisia, i secondi per la loro poca autostima.
Stefano Bombardieri, Ugo Riva, Fulvia Zambon.
Più che una galleria direi le gallerie di Berlino, molte coraggiose e in prima linea.
Mentre nella nostra città, Milano, nessuno tenta qualcosa di trasversale, tutto ripete schemi e situazioni già viste. Per l'EXPO' bisognerebbe inventare un linguaggio più adeguato alla grande varietà del nostro tempo.
Antico.
L'web toglie alla gente la voglia di andare alle vernici, di entrare nei musei, di leggere, di guardare. Non si discute più d'arte, si spettegola. Le persone parlano attraverso il computer, non si toccano. Un grande pollaio dove fatico a capire chi fa cosa e perché. Più ci chiudiamo in casa più diventiamo stupidi e manipolabili.
Una grande mostra in Algeria.
Un importante progetto ancora sul Mediterraneo.
Un progetto molto politico sugli individui.
Una grande mostra allestita sulle creste delle mie montagne.
Abbassare i prezzi e non gridare al miracolo davanti a qualunque cosa venga dagli STATES.
Vorrei vivere a 2.500 metri di altezza, ma è difficilissimo trovare i giornali del mattino...
Comunque:
Anna Caterina Bellati
Chiavenna (SO) italia 16-01-1959
Editore, scrittrice, critico d'arte, giornalista, storico dell'arte.
Ho fondato Bellati Editore oggi considerata una casa editrice d'avanguardia sui temi dell'arte.
Ho collaborato ad Antiquariato per 4 anni e ad Arte per 6.
Ho promosso e realizzato oltre 150 mostre in Italia, Francia e Svizzera, fra cui OPEN XI, OPEN XII, 12. Biennale di Architettura, Un'Idea di Mare con il CNR/ISMAR. E pubblicato oltre 140 saggi su artisti dal Quattrocento ai giorni nostri, fra i quali importanti i saggi su Antonello da Messina, Luca Cambiaso, Canova, Picasso, Modigliani, Giacometti, Cézanne, Morlotti, Cassinari, Longaretti. Inoltre ho pubblicato circa un migliaio di articoli su svariati artisti e temi dell'arte. Curo il catalogo generale e il fondo di alcuni importanti artisti lombardi dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, tra i quali Emilio gola, Riccardo e Alberto Brambilla, Donato Frisia.
Non prendo mai in giro le persone.
Divento furibonda davanti agli arroganti e non riesco mai a frenare la lingua. Risultato, rissa.
Stefano Crespi.
Tutti quelli che fanno scrivere i propri testi da altri che invece restano nell'ombra. I primi mi fanno tristezza per la loro ipocrisia, i secondi per la loro poca autostima.
Stefano Bombardieri, Ugo Riva, Fulvia Zambon.
Più che una galleria direi le gallerie di Berlino, molte coraggiose e in prima linea.
Mentre nella nostra città, Milano, nessuno tenta qualcosa di trasversale, tutto ripete schemi e situazioni già viste. Per l'EXPO' bisognerebbe inventare un linguaggio più adeguato alla grande varietà del nostro tempo.
Antico.
L'web toglie alla gente la voglia di andare alle vernici, di entrare nei musei, di leggere, di guardare. Non si discute più d'arte, si spettegola. Le persone parlano attraverso il computer, non si toccano. Un grande pollaio dove fatico a capire chi fa cosa e perché. Più ci chiudiamo in casa più diventiamo stupidi e manipolabili.
Una grande mostra in Algeria.
Un importante progetto ancora sul Mediterraneo.
Un progetto molto politico sugli individui.
Una grande mostra allestita sulle creste delle mie montagne.
Abbassare i prezzi e non gridare al miracolo davanti a qualunque cosa venga dagli STATES.
Vorrei vivere a 2.500 metri di altezza, ma è difficilissimo trovare i giornali del mattino...
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