RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 13 agosto 2011

Chi muove l'arte: Carta d'identità di... Maria Chiara Valacchi


Maria Chiara Valacchi


DOMANDE

  • Generalità (nome, cognome, età, professione ect.)
  • Collaborazioni (principali collaborazioni, mostre ect.)
  • Il tuo miglior pregio
  • Il tuo peggior difetto
  • Qual è il collega che stimi di più?
  • E quello che ritieni meno interessante?
  • Fammi tre nomi di artisti che ritieni in questo momento fra i più interessati
  • La galleria, il museo o l’istituzione al top della tua classifica personale?
  • Ed il fanalino di coda?
  • Moderno o contemporaneo?
  • Il ruolo del web nel mondo dell’arte
  • Progetti importanti per il futuro
  • Sogno nel cassetto
  • Ricetta salva/crisi
  • Una tua confessione (quello che nessuno sa di te)
RISPOSTE

Ecco qua!
Spero siano soddisfacenti, mi sono concessa piccole libertà. perdonami..
Buona giornata e grazie per avermi interpellata.
Speriamo di conoscerci presto di persona
Buona Giornata

- Maria Chiara Valacchi, 31 anni, curatrice e giornalista indipendente

- Curo la programmazione di Cabinet, spazio no profit milanese volto alla ricerca e al dialogo tra pittura e scultura internazionale e la residenza per giovani artisti, Studiolo, inoltre collaboro con diverse testate giornalistiche di settore e mi occupo di curatele per spazi pubblici e privati.

- Prendo le cose con il giusto peso.

- Sono una gran rompiscatole.

- Stimo chiunque faccia questo lavoro con serietà e passione, senza mercificare e mercificarsi, nonostante sia perfettamente cosciente che la questione finanziaria non sia di secondaria importanza.

- Non reputo necessari i curatori che non fanno ricerca e non hanno un proprio raggio d’azione. Quelli che appoggiano tutto, basta che siano pagati per il compitino svolto.

- Tra i giovani italiani: Marco Bonafè, Maia Sambonet, Michele Tocca
Tra i giovani stranieri : Marc Bijl, Klodin Erb, David Keating, Dan Shaw-Town

- Tralasciando i mostri sacri mondiali scelgo la Barbican Gallery di Londra e il Palais de Tokio di Parigi. Trovo però interessante la proliferazione e concretizzazione di spazi no-profit che offrono spunti di discussione più opportuni e freschi rispetto a istituzioni già in essere.. In Italia ci sono bei musei ma purtroppo il mal costume e i tagli incidono molto sulla loro gestione.

- Fanalino di coda a quelle gallerie o istituzioni che non svolgono il proprio lavoro con dignità, penso che sia molto più decoroso esporre la “crosta” del maestro in cui si crede che spingere mostre di artisti solo per un proprio tornaconto.

- Contemporaneo, anche se grazie ad un maestro come Riccardo Cebulli (responsabile per oltre 40 anni del settore arte contemporanea alla Finante) sono molto appassionata di moderno.

- Il ruolo del web è fondamentale per ogni libertà di espressione, l’arte non è esclusa. Diversamente da quanto si scrive, non credo però, nell’imprenditoria d’arte via rete. Per supportare un’artista non basta vendergli le opere, occorre un attento lavoro di sostegno e divulgazione che non è possibile relegare all’invio di semplici mail e immagini su uno schermo.

- Ad ottobre un interessante progetto da Cabinet con David Keating e Molly Zuckerman-Hartung e a breve collaborazioni con importanti artisti come: Katrin Plavcak, Paul Housley, Lorenza Boisi e Reneé Soo, inoltre da maggio un programma di residence per artisti all’ombra della valle dei Templi di Agrigento.

- Avere la capacità e la preparazione di curare una mostra che offra vera materia di discussione per critici, artisti e collezionisti.

- Serietà, dignità e meritocrazia.

- Se non avessi dei genitori alle spalle e un marito non potrei svolgere questo lavoro con la stessa tranquillità e devozione.

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