“EX
MARIS”
cinque sguardi
labronici nell’arte contemporanea
Genere:
mostra collettiva di pittura e scultura
Artisti:
Maurizio
Bini, Raffaele De Rosa, Franco Mauro Franchi, Mario Madiai, Angiolo
Volpe
Titolo:
“Ex
Maris”, cinque sguardi labronici nell’arte contemporanea
A
cura di: Rossana
Corsi e Filippo Lotti
Inaugurazione:
sabato 29 giugno 2013, ore 21.30
Luogo:
Castiglioncello (Li) - c/o ArtGallery Il Cesello, via Marconi 1/a
Durata: 30
giugno - 10 luglio 2013
Orario:
tutti
i giorni ore 18.00 - 20.00 e 21.30 - 24.00. Ingresso
libero.
Info:
www.artgalleryilcesello.com - 334 3445766 - info@artgalleryilcesello.com
Con
il patrocinio: Comune
di Rosignano Marittimo
In
collaborazione con:
FuoriLuogo
– servizi per l’Arte, Associazione Culturale “La Ruga”
Media
partner: Toscana
Tv
CASTIGLIONCELLO. Si inaugura
sabato 29 giugno, a Castiglioncello, alle ore 21.30, presso la Art Gallery Il
Cesello, la mostra collettiva di pittura e scultura dal titolo “Ex Maris”,
cinque sguardi labronici nell’arte contemporanea curata da Rossana Corsi e
Filippo Lotti. In mostra le opere di Maurizio Bini, Raffaele De Rosa, Franco
Mauro Franchi, Mario Madiai e Angiolo Volpe.
Cinque protagonisti, cinque
esperienze d’arte, mettono in mostra le loro opere e il loro pensiero di pittura
con la loro singolarità di linguaggio comunicativo. Artisti non scelti a caso
tra i molti operanti nell’ambito labronico, bensì si tratta di scelte fatte per
la serietà di lavoro che hanno dimostrato negli anni: un confluire, armonico, di
artisti ‘vestiti’ di autenticità.
Liberi da qualsivoglia
condizionamento esterno dettato dall’ambiente in cui vivono, quello di area
post-macchiaiola, hanno saputo scegliere e trovare un tratto caratteristico e
caratterizzante la loro produzione che esula da antichi condizionamenti dal
contesto culturale in cui lavorano. Diversi per genere e contenuto, in un
variegato campionario di stili e di linguaggi, i cinque artisti in mostra
propongono opere che partono da presupposti differenti ma che si intersecano tra
loro toccandosi in più punti in un’amalgama artistica molto forte e
significativa: il saper produrre opere d’arte con forti significati e capaci di
suscitare forti emozioni.
Maurizio Bini, livornese, nato nel 1940, si è
formato sul discrimine fra tradizione e i nuovi fermenti di ricerca, che
significavano Pop art, Arte Concreta e Informale. L’impostazione al “fare”,
tipica dell’Istituto d’Arte di quell’epoca, che l’artista aveva frequentato a
Lucca, ha certamente contribuito a rafforzare e definire l’assetto pittorico di
Bini, al di là dei vari “ismi” d’obbligo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Sempre a Lucca, dal 1970, è stato titolare della cattedra di discipline
pittoriche al Liceo Artistico e in seguito al Liceo sperimentale di Livorno. La
sua figurazione ha il calore del "vero", unito a un senso di sospensione.
Raffaele De Rosa nasce a Podenzana (Ms) nel 1940,
nei pressi dell’antico insediamento di Luni, e per sei anni vive in Lunigiana.
Un’infanzia isolata, con il disegno, praticato di nascosto. Poi si trasferirà a
Napoli, in una casa vicino a un cimitero, che forse avrà contribuito a suscitare
in lui il fascino per le atmosfere “gotiche” e risultare determinante nella
costruzione delle figure mitiche che affollano la pittura dell’artista toscano.
La pittura di De Rosa si sviluppa inizialmente sulla linea affine alla cultura e
agli artisti dell’area labronica, con i quali viene in contatto quando, a sedici
anni, si stabilirà a Livorno. Tutto questo ha certamente favorito l’immaginario
fantastico di De Rosa; nasce così la sua pittura volontariamente
“anacronistica”, fatta di città “possibili”, di eroi e cavalieri di mondi ed
epoche lontane.
Quello di Franco Mauro Franchi (Castiglioncello,
Livorno, 1951) è un percorso senza grandi deviazioni. Scultore formatosi prima
all’Istituto Statale d’Arte di Lucca e poi all’Accademia di Belle Arti di
Firenze. Costante il suo interesse allo sviluppo plastico dell’immagine,
affiancato, all’inizio, dall’esperienza di un maestro come Oscar Gallo. Franchi
ha costruito le sue forme su un segno corposo e ben strutturato: dipanato con
morbidezza nella pittura e sinuosamente avviluppato intorno alla materia nella
scultura. Inizia il suo intenso percorso espositivo alla fine degli anni
Sessanta, non ancora ventenne, esponendo nella galleria dell’artista e amico
Sirio Bandini a Cecina. Intanto prende corso la sua carriera d’insegnamento, che
lo porterà, nel 1989, a ottenere la cattedra di Scultura all’Accademia di Belle
Arti di Foggia, poi a Bologna e infine a Carrara, dove a tutt’oggi svolge il suo
magistero.
Mario Madiai (nato a Siena nel 1944, vive tra
Pisa e Livorno) come molti degli artisti informati alla pittura di area
labronica, utilizza i temi tradizionali del paesaggio o della natura morta per
approfondire un linguaggio individuale. La pagina di Madiai, a volte nitida e
squillante di luce, oppure ammantata di lievi umbratilità, rappresenta, in ogni
caso, lo stesso soggetto: l’emozione dello sguardo di fronte alle immagini, o
alla memoria delle immagini. In lui c’è un apparentamento tra genialità e
mestiere, sapendo affrontare e mettere in essere qualsivoglia tematica dove le
luci e i toni raggiungono una tale sintesi del reale, che non abbiamo
tentennamenti nel collocarlo tra i maestri contemporanei riusciti nell’intento
di coniugare il grande trascorso toscano al presente.
Angiolo Volpe (Livorno, 1943) ha iniziato a
dipingere giovanissimo e si è subito orientato verso la pittura come unica
attività professionale. I suoi primi lavori risentono della lezione apportata
dai Macchiaioli, pur evidenziando una propria linea espressiva originale che
avrà modo di imporsi sempre più con il trascorrere del tempo infatti riesce
tenacemente a portare avanti le proprie convinzioni artistiche modificando, col
passare degli anni, la propria iconografia pittorica sempre in continua ricerca.
Vive vicino a Castiglioncello, dove lavora in riservatezza, a contatto con il
mare e la natura, assecondando il suo mite temperamento.
Il vernissage sarà ripreso dalle
telecamere di Toscana Tv per la trasmissione “Incontri con l’arte” di Fabrizio
Borghini.
La mostra patrocinata dal Comune
di Rosignano Marittimo e realizzata in collaborazione con FuoriLuogo – servizi
per l’arte e con l’Associazione Culturale “La Ruga” sarà visitabile, ad ingresso
libero, fino al 10 luglio prossimo, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 20.00 e
dalle 21.30 alle 24.00. Per info: 334 3445766, info@artgalleryilcesello.com.
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