Succede oggi a Taranto...
FABIO CALVETTI
Le 30 opere (oli su tela e installazioni in metallo) esposte in occasione
di questa personale dell'artista FABIO CALVETTI (Firenze, classe'56)
esprimono il succo estremo dell'esistenza umana, spogliata di tutte le
sovrastrutture fittizie che alimentano la vacuità del quotidiano. L'assenza
o la presenza, il rapporto conflittuale con la propria identità e con gli
altri, la difficoltà di vivere gli spazi della società che ci assorbe e del
paesaggio urbano che ci circonda e ci accoglie, sono i temi che l'artista
toscano va sondando da anni con chirurgica precisione e con sempre
rinnovato interesse.
Il luogo pittorico di Calvetti è atemporale, dove situazioni e personaggi sembrano appartenere più ad una rappresentazione teatrale che alla vita quotidiana. Prepotente ed incisivo l'impatto visivo delle sue opere, dal disegno netto ed essenziale e dai colori saturi e furenti del rosso, del giallo, del verde, del viola e del blu, intrappolati tra le dominanti tonalità del bruno e del nero, a voler sottolineare l'assenza del giorno, perchè la luce che invade la scena è innaturale. Nei dipinti di Calvetti è sempre notte, e i protagonisti sono quasi sempre donne abbandonate a se stesse, dal volto inespressivo, sensuali e semisvestite, alle quali è dato di partecipare alla sottile inquietudine dell'attesa di un sogno che probabilmente non vivranno mai.
La solitaria tristezza degli interpreti e la nota metafisica del "rito dell'assenza" nelle opere di Calvetti rievocano il messaggio di Hopper e di Sironi, narrato attraverso una nuova personalissima ed affascinante lettura, che ha qualificato l'artista toscano tra gli esponenti più interessanti ed intriganti nel circuito dell'Arte Contemporanea internazionale.
Dal 1987 in poi inizia la sua grande ascesa d'artista soprattutto all'estero, in Europa, negli Usa e in Giappone. Notevoli le sue mostre e partecipazioni a Fiere internazionali a Ginevra, Amsterdam, Strasburgo, Gand, Den Haag e Kortrijk; ma anche le sue bellissime personali in Italia presso alcune tra le più prestigiose gallerie di Milano, Genova, Napoli, Padova, Firenze, etc.
Inaugurazione sabato 8 giugno ore 20
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea La Saletta dell'Arte
via Giovinazzi 67 (ang. via Anfiteatro), Taranto
Orari: 10.00-13.00 / 17.00-20.30; tutti i giorni, compresa la domenica - chiuso il lunedì mattina
Ingresso libero
Il luogo pittorico di Calvetti è atemporale, dove situazioni e personaggi sembrano appartenere più ad una rappresentazione teatrale che alla vita quotidiana. Prepotente ed incisivo l'impatto visivo delle sue opere, dal disegno netto ed essenziale e dai colori saturi e furenti del rosso, del giallo, del verde, del viola e del blu, intrappolati tra le dominanti tonalità del bruno e del nero, a voler sottolineare l'assenza del giorno, perchè la luce che invade la scena è innaturale. Nei dipinti di Calvetti è sempre notte, e i protagonisti sono quasi sempre donne abbandonate a se stesse, dal volto inespressivo, sensuali e semisvestite, alle quali è dato di partecipare alla sottile inquietudine dell'attesa di un sogno che probabilmente non vivranno mai.
La solitaria tristezza degli interpreti e la nota metafisica del "rito dell'assenza" nelle opere di Calvetti rievocano il messaggio di Hopper e di Sironi, narrato attraverso una nuova personalissima ed affascinante lettura, che ha qualificato l'artista toscano tra gli esponenti più interessanti ed intriganti nel circuito dell'Arte Contemporanea internazionale.
Dal 1987 in poi inizia la sua grande ascesa d'artista soprattutto all'estero, in Europa, negli Usa e in Giappone. Notevoli le sue mostre e partecipazioni a Fiere internazionali a Ginevra, Amsterdam, Strasburgo, Gand, Den Haag e Kortrijk; ma anche le sue bellissime personali in Italia presso alcune tra le più prestigiose gallerie di Milano, Genova, Napoli, Padova, Firenze, etc.
Inaugurazione sabato 8 giugno ore 20
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea La Saletta dell'Arte
via Giovinazzi 67 (ang. via Anfiteatro), Taranto
Orari: 10.00-13.00 / 17.00-20.30; tutti i giorni, compresa la domenica - chiuso il lunedì mattina
Ingresso libero
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