PAOLO DE BIASI
STOP MAKING SENSE vol 2
mostra a cura di Ivan Quaroni
Le opere di Paolo De Biasi di STOP MAKING SENSE sono nate dalla riflessione su una frase di Sheldon Kopp, l’autore di “Se incontri il Budda per strada uccidilo”. In particolare, l’idea che il nostro sia un “universo casuale al quale noi apportiamo un significato” ha suggerito a Paolo De Biasi un parallelismo con il suo lavoro, che in STOP MAKING SENSE porta all’estremo questo assunto, rinunciando completamente alla modalità narrativa e acquisendo al suo posto la totale libertà espressiva e formale, nella convinzione che il senso non sia da ricercare nel risultato finale, bensì nel cammino compiuto nel tentativo di raggiungerlo. I collage risultano appunto testimoni di questo percorso.
Osservando le opere della mostra, composta da collage e opere su tela, la mente vola alla modalità surrealista, rivisitata in chiave contemporanea: accomunando infatti la selezione delle immagini – prese da archivi che oggi risultano praticamente infiniti – e la post-produzione delle figure alla fase della preparazione in pittura. Come afferma De Biasi stesso, questa similitudine risulta possibile “se vedi i vari passaggi come tappe di un processo che si serve via via di strumenti diversi”.
Caratteristica dei lavori esposti di Paolo De Biasi è quella di combinare elementi contraddittori e all’apparenza molto lontani tra loro, operazione che “non vuole essere un taglio con il passato, ma anzi vuole lasciare spazio a tutte le forze in gioco”; e allora via a scorci di cielo, lampadari e tessuti al posto dei volti, grancasse al posto dei corpi, capelli sorretti da nuvole di fumo, e chi più ne ha più ne metta, perché come dice De Biasi : “Mess is more”.
Opening: 18 giugno 2013, h 18.30
Periodo mostra: dal 19 giugno al 26 luglio 2013
Galleria Area B
Via Cesare Balbo 3 – 20136 Milano
STOP MAKING SENSE vol 2
mostra a cura di Ivan Quaroni
Le opere di Paolo De Biasi di STOP MAKING SENSE sono nate dalla riflessione su una frase di Sheldon Kopp, l’autore di “Se incontri il Budda per strada uccidilo”. In particolare, l’idea che il nostro sia un “universo casuale al quale noi apportiamo un significato” ha suggerito a Paolo De Biasi un parallelismo con il suo lavoro, che in STOP MAKING SENSE porta all’estremo questo assunto, rinunciando completamente alla modalità narrativa e acquisendo al suo posto la totale libertà espressiva e formale, nella convinzione che il senso non sia da ricercare nel risultato finale, bensì nel cammino compiuto nel tentativo di raggiungerlo. I collage risultano appunto testimoni di questo percorso.
Osservando le opere della mostra, composta da collage e opere su tela, la mente vola alla modalità surrealista, rivisitata in chiave contemporanea: accomunando infatti la selezione delle immagini – prese da archivi che oggi risultano praticamente infiniti – e la post-produzione delle figure alla fase della preparazione in pittura. Come afferma De Biasi stesso, questa similitudine risulta possibile “se vedi i vari passaggi come tappe di un processo che si serve via via di strumenti diversi”.
Caratteristica dei lavori esposti di Paolo De Biasi è quella di combinare elementi contraddittori e all’apparenza molto lontani tra loro, operazione che “non vuole essere un taglio con il passato, ma anzi vuole lasciare spazio a tutte le forze in gioco”; e allora via a scorci di cielo, lampadari e tessuti al posto dei volti, grancasse al posto dei corpi, capelli sorretti da nuvole di fumo, e chi più ne ha più ne metta, perché come dice De Biasi : “Mess is more”.
Opening: 18 giugno 2013, h 18.30
Periodo mostra: dal 19 giugno al 26 luglio 2013
Galleria Area B
Via Cesare Balbo 3 – 20136 Milano
t. + 39 02 5831 6316,
info@areab.org
orari: lunedì-giovedì 9.30-18.00 – venerdì 9.30-17.00 – sabato su appuntamento
Nessun commento:
Posta un commento