RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 22 ottobre 2012

FUORI DALLA PELLE, mostra personale di Ilaria Margutti

La prima volta che notai i suoi lavori, l'ho feci alla Wannabee di Milano. 
Mi colpirono immediatamente. 
La brava ed originale Ilaria Margutti ora in mostra a Roma...



FUORI DALLA PELLE, mostra personale di Ilaria Margutti
L'Associazione culturale "Lavatoio Contumaciale", diretta da Tomaso Binga, è lieta di presentare la mostra personale di Ilaria Margutti "Fuori dalla Pelle" a cura e testo critico di Manuela De Leonardis
Dal 13 al 24 novembre 2012
Piazza Perin Del Vaga 4, Roma
Con orario di apertura: 17,30 – 20,00
Solo su appuntamento tel. 06 36301333

Inaugurazione martedì 13 novembre ore 18,00


Questa tua pelle

E dopo le ossa, ai piedi, di una norma
Quelle ossa che apri quando taci.
(Paolo Fichera)

Il lavoro di Ilaria Margutti parte dalla pelle per tornare di nuovo alla pelle. Il tessuto è metaforicamente usato come un’epidermide da scoprire, ma non da oltraggiare, la pelle si rammenda e si impreziosisce di perline, fili, nastri, da cucire ed arricchire, come se solo attraverso i segni della vita passi la bellezza: dunque la pelle non è altro che il setaccio della nostra esistenza.

Quasi un invito a non temere le esperienze, “passando volontariamente attraverso il dolore per superare il limite del corpo, confinato sotto lo strato tutto umano del tessuto epidermico: affrontare la pelle e oltrepassarla.”, come afferma Ilaria Margutti. “Così che ogni nostro gesto, ogni elemento del nostro esistere, riconoscerà la funzione stessa per la quale esiste.”.
In un breve, ma intenso percorso, si snodano all'interno del Lavatoio Contumaciale, i quattro momenti di “Fuori dalla Pelle” (il titolo è ispirato ad una poesia di Paolo Fichera, poeta milanese) che accompagneranno l'osservatore nel percorso esistenziale, attraverso le opere Catalogo inutile di esistenze: Segni, Useless Box, E Corpore Medendo (sindoni), e l’installazione de Il Filo dell’Imperfetto.
I media usati dall'artista partono dalla pittura per approdare al ricamo, all'installazione e al video.

Ilaria Margutti (Modena 1971, vive e lavora a Sansepolcro, dove svolge parallelamente l’attività artistica e quella di docente di disegno e storia dell’arte). Nel 1997 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Comincia ad esporre i suoi lavori a partire dal 1996: Janinebeangallery Berlino, Wannabeegallery San Diego/
Milano, MLBhomegallery Ferrara, Bontadosi ArtGallery Montefalco (PG). Segue progetti per la diffusione dell’arte contemporanea presso il Museo Civico di Sansepolcro, di cui è consigliera nella Commissione; nel 2012 è curatrice, insieme all'artista Enrique Moya Gonzales, del progetto MICROPISCIN[..]RCHEOLOGICA ad Arezzo.
Dal 2007 inizia ad inserire la tecnica del ricamo nei suoi dipinti, che nel tempo diventa il linguaggio in cui sente meglio rappresentata la propria poetica. Nel 2008 le sue opere sono finaliste in tre premi internazionali: Arte Laguna, Arte Mondadori e premio Embroideres’ Guild di Birmingham. Nel 2010 è in Costa d’Avorio per un progetto “De L'Esprit e de L'Eau” sostenuto dal Consolato Italiano in uno scambio tra artisti per il ripristino della cultura nei paesi travolti dalla guerra civile.
Tra le sue mostre più recenti: 2010 -il filo dell’imperfetto, Festival dell’Arte Contemporanea di Bitonto; Museo di Emilio Greco, Latina; Otto marzo a cura di Iginio Materazzi Via Oberdan, 61 ex chiesa della Madonna del Duomo; 2011 - Pelle|Muta (a cura di Viviana Siviero), Wannabee Gallery di Milano; 54. Biennale di Venezia, Padiglione Italia presso la Sala Nervi di Torino; 2012 – Biennale di FiberPhiladelphia, Philadelphia.

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