La pittura analitica è uno di quei movimenti artistici che ami perchè ti arriva o che rifiuti perchè non lo comprendi... ma questo è un problema tuo!
Pinelli 1985 |
Confronto a tre fra assoluti
protagonisti della Pittura Analitica, tendenza di ricerca nata in Europa
nei primi anni Settanta, l’esposizione si compone di quindici opere
realizzate in un arco di tempo esteso tra quegli anni e il primo
decennio Duemila.Appoggiata sul nascere da critici di prim’ordine quali
Filiberto Menna, Italo Mussa e Klaus Honnef, la Pittura Analitica (o
Pittura-Pittura) focalizzava l’attenzione sulla centralità di elementi
primari quali la tela e il telaio, il segno, la luce e il colore, in
costante meditazione sul procedimento creativo dell’artista, rigoroso e
disciplinato in ogni sua fase. Il fare pittura, svincolato da simboli,
contenuti e sovrapposizioni, è principio e processo assoluto; prende
corpo nelle tele naturali di Griffa, percorse da tratti di colore e
ombre di geometrie; nei flussi evanescenti di luce-colore di Olivieri;
nelle superfici tattili e nelle vibranti cromie di Pinelli. Il processo,
tuttavia, non dà mai luogo a fenomeni “freddi”, piani distanti a priori
dalla sensibilità dello spettatore: è semmai il fascino del colore a
sollecitare la mente e l’occhio, se è vero che, riprendendo un pensiero
di Honnef (1973): “E’ difficile ricavare un concetto razionale dai
quadri. Essi liberano effetti emozionali, a volte anche irrazionali”.
“Ogni parte dell’opera è struttura-colore spazialmente qualificata”, scriveva Olivieri parallelamente al critico, nel medesimo anno (1973): a fare da contraltare a tale dichiarazione, le partiture cromatiche di Pinelli il quale, precisa ancor oggi, armonizza colori puri accostandoli come note di un pentagramma.
A testimoniare, infine, del preciso equilibrio del segno di Griffa, concorrono non solamente i lavori a breve in mostra a Caserta, ma anche le recenti e prestigiosi occasioni espositive nelle quali il maestro ha esplicitato il suo riferimento alla sezione aurea, antico canone ritmico sotteso alla matematica come alle arti.
“Ogni parte dell’opera è struttura-colore spazialmente qualificata”, scriveva Olivieri parallelamente al critico, nel medesimo anno (1973): a fare da contraltare a tale dichiarazione, le partiture cromatiche di Pinelli il quale, precisa ancor oggi, armonizza colori puri accostandoli come note di un pentagramma.
A testimoniare, infine, del preciso equilibrio del segno di Griffa, concorrono non solamente i lavori a breve in mostra a Caserta, ma anche le recenti e prestigiosi occasioni espositive nelle quali il maestro ha esplicitato il suo riferimento alla sezione aurea, antico canone ritmico sotteso alla matematica come alle arti.
Le opere saranno in mostra alla galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea fino al 10 dicembre 2012.
TRILOGIA ANALITICA / Giorgio Griffa, Claudio Olivieri, Pino Pinelli
a cura di Teresa Lucia Cicciarella
10 novembre-10 dicembre 2012
Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta via Don Bosco 7
Cell evento:3926793401
orari di apertura: martedì/sabato h. 10.00-13.00, 16.30-20.00; venerdì h. 16.30-20.00
ingresso gratuito
a cura di Teresa Lucia Cicciarella
10 novembre-10 dicembre 2012
Nicola Pedana Arte Contemporanea, Caserta via Don Bosco 7
Cell evento:3926793401
orari di apertura: martedì/sabato h. 10.00-13.00, 16.30-20.00; venerdì h. 16.30-20.00
ingresso gratuito
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