Riprendo da Exibart ( http://www.exibart.com ) la notizia di Giovanna Melandri neo presidente del MAXXI... mah... lascio a voi ogni commento. Personalmente come Ministro non mi è piaciuta, e non è un criterio politico quello che utilizzo, non mi è piaciuto il suo operato e basta, come del resto però, non mi sono piaciuti quelli che l'hanno seguita...
Giovanna
Melandri, nuova Presidente del MAXXI. Finisce l'epoca Pasqua Recchia,
in
congedo a fine mese
La notizia è arrivata poco fa: Giovanna Melandri, 1962, deputato
PD, ex Ministro per i Beni e le attività culturali, dall'ottobre 1998 al
giugno 2001, è stata nominata da Lorenzo Ornaghi presidente del museo
MAXXI di Roma.
Una decisione che ha sollevato un immenso polverone nella destra
italiana, una scelta che è stata definita da Gasparri come
"inaccettabile". Perché? Ovviamente per il peso politico che l'ex
Ministro porta con sé. La conferenza stampa, però, è già annunciata per
il 23 ottobre, e in quella sede verranno illustrate le future linee di
azione del museo, attualmente sotto il commissariamento di Antonia
Pasqua Recchia, che solo tre giorni fa aveva illustrato programmazione
futura e dati del museo in fatto di finanziamenti e sponsorizzazioni,
con un bilancio approvato chiuso con un avanzo di oltre mille euro.
"La Melandri ha incontrato ieri sera Ornaghi e Pasqua Recchia, e
sono stati valutati la situazione di bilancio al termine del
commissariamento, il nuovo Statuto, le concrete possibilità di
rafforzamento del Maxxi nel sistema internazionale dei grandi musei di
arte contemporanea" si legge in una nota del Ministero.
Ma di fronte ai ringraziamenti della Melandri e ai suoi "lavorerò
con passione", oltre ai complimenti del PD, Legambiente e associazioni
varie, nel PdL monta la polemica: «Quello che ha fatto il ministro
Ornaghi ha dell'incredibile. Ho la massima stima per l'onorevole
Melandri, ma proprio per questo e per il riconoscimento della sua
caratterizzazione politica molto marcata certamente reputo la nomina
fatta da Ornaghi un autentico fuor d'opera» ha dichirato Fabrizio
Cicchitto. Beatrice Lorenzin, sempre del Pdl, è ancora più perentoria:
«Che sia un governo tecnico nato su un'emergenza economica ad
individuare per la presidenza del Maxxi una figura fortemente politica e
di parte come quella della Melandri è un controsenso senza logica». Ora
però, prima di fasciarsi la testa senza essere caduti, forse sarà il
caso di aspettare le novità presentate nella conferenza stampa
della settimana prossima, per un museo costantemente al centro di tiri
infuocati.
La notizia è arrivata poco fa: Giovanna Melandri, 1962, deputato
PD, ex Ministro per i Beni e le attività culturali, dall'ottobre 1998 al
giugno 2001, è stata nominata da Lorenzo Ornaghi presidente del museo
MAXXI di Roma.
Una decisione che ha sollevato un immenso polverone nella destra
italiana, una scelta che è stata definita da Gasparri come
"inaccettabile". Perché? Ovviamente per il peso politico che l'ex
Ministro porta con sé. La conferenza stampa, però, è già annunciata per
il 23 ottobre, e in quella sede verranno illustrate le future linee di
azione del museo, attualmente sotto il commissariamento di Antonia
Pasqua Recchia, che solo tre giorni fa aveva illustrato programmazione
futura e dati del museo in fatto di finanziamenti e sponsorizzazioni,
con un bilancio approvato chiuso con un avanzo di oltre mille euro.
"La Melandri ha incontrato ieri sera Ornaghi e Pasqua Recchia, e
sono stati valutati la situazione di bilancio al termine del
commissariamento, il nuovo Statuto, le concrete possibilità di
rafforzamento del Maxxi nel sistema internazionale dei grandi musei di
arte contemporanea" si legge in una nota del Ministero.
Ma di fronte ai ringraziamenti della Melandri e ai suoi "lavorerò
con passione", oltre ai complimenti del PD, Legambiente e associazioni
varie, nel PdL monta la polemica: «Quello che ha fatto il ministro
Ornaghi ha dell'incredibile. Ho la massima stima per l'onorevole
Melandri, ma proprio per questo e per il riconoscimento della sua
caratterizzazione politica molto marcata certamente reputo la nomina
fatta da Ornaghi un autentico fuor d'opera» ha dichirato Fabrizio
Cicchitto. Beatrice Lorenzin, sempre del Pdl, è ancora più perentoria:
«Che sia un governo tecnico nato su un'emergenza economica ad
individuare per la presidenza del Maxxi una figura fortemente politica e
di parte come quella della Melandri è un controsenso senza logica». Ora
però, prima di fasciarsi la testa senza essere caduti, forse sarà il
caso di aspettare le novità presentate nella conferenza stampa
della settimana prossima, per un museo costantemente al centro di tiri
infuocati.
notizia in originale su
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