Alla Pinacoteca Agnelli, mercoledì 13 febbraio...
La
collezione Righi vanta un cospicuo gruppo di opere che spaziano dagli anni
‘70 fino ai giorni nostri. Comincia a svilupparsi nei primi anni '90 con
l'acquisizione di opere legate al " ritorno della figurazione"
americana e italiana per poi concentrarsi anche sulle altre tecniche
espressive: fotografia, scultura, video, performance e grandi installazioni.
Non manca però, di avere un occhio di riguardo al passato, a quegli artisti
considerati "punti di riferimento" per la giovane arte contemporanea.
Possiamo infatti trovare opere di artisti concettuali come Barry, Robert Breer,
David Lamelas, Lawrence Weiner, Daniel Buren, Hans Peter Feldman, Ian Hamilton
Finlay, William Anastasi, Carl Andre, Olaf Metzel, Wallace, Walther, Zaugg,
Dibbetz, Celmins; esponenti dell'arte povera come Alighiero Boetti, Giuseppe
Penone, Jannis Kounellis, Giulio Paolini; della anarchitettura o utopia
dell'architettura come Gordon Matta-Clark, Yona Friedman, Dan Graham; della
sperimentazione est europea come Koller, Stilonovic, Kovanda; dell'arte al
femminile con Marta Rosler, Anna Maria Maiolino, Joan Jonas, Jenny Holzer,
Louise Lawler, Louise Bourgeois.
Il
rapporto continuativo con i galleristi ha avuto un ruolo fondamentale nello
sviluppo della collezione in quanto figure necessarie e filtri indispensabili
nel vasto sistema dell'arte a testimonianza di una chiara presa di posizione e
di critica nei confronti dei nuovi e potenti sistemi alternativi quali le case
d'asta. Alla fondazione privata preferisce la collaborazione con le istituzioni
pubbliche, sostenendo progetti di giovani curatori o dando le opere in comodato
a lungo termine ai musei. “In questo momento di crisi economica
generale, che trascina con sé in maniera molto pesante le istituzioni, i
collezionisti dovrebbero coalizzarsi e aiutare il sistema pubblico, sostenerlo,
integrarlo. Sarebbe necessario trovare un nuovo modello di collaborazione, una
nuova forma di mecenatismo..." dichiara il collezionista in una
recente intervista. La collezione si caratterizza anche nel sostegno dei
singoli artisti nel tempo; ognuno di loro infatti é presente con numerose
opere, ottenendo così una visione più completa del loro lavoro, anche
attraverso la produzione di libri d'artista per la valorizzazione e la
contestualizzazione delle opere nella collezione. La collezione Righi é stata
esposta in "Teorema" alla Collection Lambert, ad Avignone nel 2005,
in "Che cosa sono le nuvole?” a Museion, Bolzano nel 2010.
Enea
Righi collabora con le principali istituzioni pubbliche italiane e americane.
Sostiene progetti con la Biennale di Venezia e Documenta a Kassel. Ha pubblicato
due cataloghi sulla collezione .
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