Arianna Beretta |
Ho posto alcune domande ad Arianna Beretta, Co-Fondatrice di CircoloQuadro (http://www.circoloquadro.com/)...
1) Cos’è Circoloquadro
Circoloquadro
è un luogo fisico, tangibile, fruibile dove vedere nuove proposte, incontrare
artisti, critici e amici e dove è possibile il confronto e il dialogo. Mi sono
resa conto che è un luogo, molto amato sia da chi ci lavora sia da chi lo
frequenta, che attrae energie e creatività. Le persone “fanno” Circoloquadro.
Per intenderci: CQ non è una scatola bianca da riempire con opere d’arte. È
prima di tutto “persone” che con la loro fisicità, le loro esperienze e le loro
storia lo arricchiscono.
2) Raccontami perché e
come è nata l'associazione.
L’associazione
nasce da una idea, o sogno se vogliamo, mia e di Laura Calevo, una cara amica
con cui ho condiviso mostre e viaggi d’arte. Volevamo creare uno spazio dove
l’arte contemporanea fosse fruibile senza timori né paure. Dove entrare
volentieri, dove trovare sempre una atmosfera accogliente e calorosa. Insieme
al lavoro fondamentale di Massimo Dalla Pola, io e Laura pensiamo di avere
raggiunto questo obiettivo.
3) Quali sono i programmi
futuri.
Circoloquadro
lavora su due fronti: l’arte e la didattica, specificamente concentrata sul
sistema dell’arte contemporanea. Per quanto riguarda la programmazione
artistica, per quest’anno abbiamo voluto dedicarci ad artisti giovani, al di
sotto dei trent’anni, e abbiamo dunque inaugurato le personali di Patrizia Emma
Scialpi e, da pochissimo, quella di Irene Balia. Abbiamo in calendario una
mostra di Stefano Cozzi, un giovane e talentuosissimo videoartista e un altro
appuntamento ancora da definire.
A
proposito della nostre mostre mi preme sottolineare due cose: da un lato lo
sforzo di pubblicare dei cataloghi, ovviamente importanti per i giovani
artisti, e dall’altro il tentativo, ad oggi riuscito, di far crescere una nuova
leva di giovani curatori che possano crescere professionalmente insieme agli
artisti che seguono e fare quindi una esperienza completa e arricchente.
La
didattica è oggi l’altro versante su cui concentriamo le nostre fatiche. I
nostri workshop sono rivolti agli artisti che vogliono mettere a fuoco
il loro lavoro o che hanno bisogno di una riflessione sul proprio operare
artistico. In questo caso CQ diventa un vero e proprio laboratorio, una fucina,
in cui gli artisti si confrontano ed escono dall’empasse in cui molto spesso ci
si trova quando si lavora costantemente soli. I workshop, ideati e condotti da
Ivan Quaroni, hanno avuto un grande successo e i “ragazzi” sono ormai parte
integrante di CQ. Questo permette a tutti di fare sistema in un ambiente
davvero “vivo”.
4) Infine dimmi di te, hai
tutto lo spazio che desideri per raccontarmi chi è Arianna Beretta, i suoi
gusti in fatto di arte e cosa ti aspetti dal futuro.
Credo
che sia poco importante sapere chi è Arianna, perché la forza di Circoloquadro
è tutta nell’essere un luogo di unione e di creatività, dove certo l’elemento
umano che aggrega e concentra è importante, ma che poi passa in secondo piano
quando i rapporti e i legami tra le persone creano situazioni di scambio che
vanno al di là delle mura di CQ.
Se
proprio devo dire chi sono… Sono una storica dell’arte, che anni fa ha avuto la
fortuna di lavorare con Flavio Arensi a una mostra dedicata a Tino Vaglieri (da
qui la mia passione per l’arte che racconta dell’uomo e del suo tempo). Da lui
ho imparato molto e forse da lì è nata la necessità di provare a lavorare sul
campo in prima persona. Non so cosa aspettarmi dal futuro. Vorrei che
Circoloquadro, nonostante il periodo difficile e le difficoltà oggettive,
riuscisse a continuare le sue attività con lo stesso spirito che lo
contraddistingue oggi.
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