Susy Manzo. Preview di "giochi di ruolo"
Studio dell'artista, via Bellini 2, Cusano Milanino (MI)
mercoledì 5 giugno ore 18'30
Susy Manzo apre il
proprio studio per presentare in anteprima il progetto artistico “giochi
di ruolo” avviato nel corso del 2012.
Le opere sfidano lo status quo della società patriarcale e la definizione convenzionale della famiglia come istituzione sociale e forma stereotipata dei ruoli maschile/femminile. La frequente ambiguità figurale di questi nuovi lavori ha un significato di rinnovamento: una proposta, piuttosto che una protesta, con cui l’artista trascende in modo apparentemente lieve ma in realtà forte e deciso i limiti imposti dall’edu-castrazione di massa.
Susy Manzo ha realizzato opere inedite che sono al contempo giocose (perché è nella fase ludica dello sviluppo infantile, che si cristallizzano i ruoli di genere consolidati in età adulta) e drammatiche (perché il “diverso” fa paura).
Nel descrivere la capacità delle opere di racchiudere stati diversi, Susy Manzo dice: ‘Se qualcosa è “senza etichetta” e non si può inquadrare in una struttura convenzionale, allora questo “qualcosa” crea subito disagio ’.
Seguendo i suoi molteplici mezzi espressivi (pittura, disegno, scultura), Susy Manzo esplora continuamente i limiti della società patriarcale fallocratica e delle sue stesse idee.
(Emanuele Beluffi)
Le opere sfidano lo status quo della società patriarcale e la definizione convenzionale della famiglia come istituzione sociale e forma stereotipata dei ruoli maschile/femminile. La frequente ambiguità figurale di questi nuovi lavori ha un significato di rinnovamento: una proposta, piuttosto che una protesta, con cui l’artista trascende in modo apparentemente lieve ma in realtà forte e deciso i limiti imposti dall’edu-castrazione di massa.
Susy Manzo ha realizzato opere inedite che sono al contempo giocose (perché è nella fase ludica dello sviluppo infantile, che si cristallizzano i ruoli di genere consolidati in età adulta) e drammatiche (perché il “diverso” fa paura).
Nel descrivere la capacità delle opere di racchiudere stati diversi, Susy Manzo dice: ‘Se qualcosa è “senza etichetta” e non si può inquadrare in una struttura convenzionale, allora questo “qualcosa” crea subito disagio ’.
Seguendo i suoi molteplici mezzi espressivi (pittura, disegno, scultura), Susy Manzo esplora continuamente i limiti della società patriarcale fallocratica e delle sue stesse idee.
(Emanuele Beluffi)
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