Welcome Work / arti occupate - 1-2 giugno CoCA Modica
soffermatevi e leggete
48 ore per mostrare tutta la forza e la necessità della presenza
paritaria delle professioni intellettuali, dell'arte e della cultura
dentro il sistema sociale, economico e politico. Non è più tollerabile
la discriminazione tra le professioni, non è più tollerabile la totale
mancanza di politiche culturali specifiche e dirette da figure
competenti. Non è accettabile, in una società civile, vivere senza
biblioteche, musei, teatri, sale per la
musica, spazi espositivi, centri culturali, laboratori, contratti Non ha
nessun senso pagare tasse scolastiche e universitarie per discipline,
accademie e corsi specialistici per scoprire che gli studi umanistici,
artistici e dei beni culturali non hanno reale sbocco professionale. Che
questi indirizzi e percorsi di studi vengano chiusi se la nazione, le
regioni e i comuni non sono capaci di porre i cittadini in condizione di
svolgere un lavoro in relazione a sforzi e competenze conquistate.
Le condizioni e lo stato del bene culturale moderno e contemporaneo
sono disperate e creano una reazione anti etica che vede guerre
intestine per quei minimi residui economici a disposizione, la
situazione ben visibile a coloro che operano e che si sforzano di far
evolvere città e territori porta a comportamenti e strategie speculari
al sistema che ci ha consegnato lo stato attuale delle cose. E'
delirante osservare una Sicilia che giovane per anagrafe è costretta ad
usare modalità desuete e fallimentari per sgomitare e riuscire.
Riaffermare la presenza artistica e umanistica dentro la società civile
porterebbe invece ad un naturale ed umano equilibrio che cancella e
sgombra il campo da atteggiamenti anacronistici e di visibilità a tutti i
costi, tra l'altro a scapito dei contenuti.
Francesco Lucifora
primo contributo
il titolo di questa "2 giorni" non è uno scherzo. Non è un gioco di
parole o una trovata grafica. Vogliamo parlare esattamente di LAVORO.
Una parola, uno status, un concetto che avvelena la mente e il cuore di
chi lo pensa mentre guarda al proprio futuro ; di chi lo desidera o di
chi lo elemosina. I motivi di questo avvelenamento sono tanti , di
natura economica, sociale ed etica : si lavora per mangiare, per vivere ,
per sopravvivere; ma si lavora anche per avere un “posto”fisso nella
società : un’identità; si lavora anche per essere accettati e per trarre
conforto dal calduccio stagnante e appiccicaticcio di una routine
normale e sicura. Ed è così che il lavoro da arte, madre del termine
stesso dal quale si è “forzatamente” separato, si trasforma in incubo;
un incubo in cui tra l’altro siamo tutti abituati a vivere e al quale
tutti addirittura aneliamo.
Welcome Work ha come obiettivo
quello di demolire definitivamente questa idea di lavoro che non solo è
morta ,perché oltretutto di fatto lavoro non ce n’è, ma che è anche
strumento di paralisi delle coscienze: non abbiamo più paura di morire ,
abbiamo paura di non esistere. E la paura blocca, ferma , appiattisce,
logora. welcome work è un invito (ma anche un monito) volto a
ricostruire il senso e il significato del lavoro come arte
e,soprattutto, a recuperare l’idea delle arti come lavoro. Necessario.
Perché è attraverso la cultura, la bellezza e la competenza che si
creano e si coltivano (verbo da cui deriva,non a caso, il termine
cultura) le identità, che poi diventano forza lavoro. E viceversa. Il
rapporto è reciproco, non univoco. E se separiamo , se creiamo dualismi
fra cultura e lavoro , fra arte e società ,fra etica ed economia , ci
ritroviamo in condizioni che non appartengono per natura all’uomo.
Disumane, appunto, come quelle in cui ci siamo ritrovati e in cui ci
siamo persi .Le quarantotto ore di “occupazione” di un luogo che già
lavora per l'arte e la cultura quale è il CoCA, vogliono essere una
spinta che contribuisce a gettare nel vuoto proprio questi inutili
,banali e pericolosi dualismi.
Durante queste 48 ore viene
invitato a Modica, tutto il popolo creativo possibile, spazi no profit,
operatori culturali, artisti, attori, curatori, musicisti, scrittori,
storici dell'arte, architetti e cittadini rendendo evidente e chiaro il
segnale che si vuole emettere a tutto vantaggio di coloro che sono
chiamati ad amministrare e decidere nei luoghi deputati. Dato che il
progetto del CoCA ha preso piede nella città di Modica, l'altro invito è
rivolto a coloro che aspirano ad amministrare questa come altre città,
un invito a tutti per rispondere alle questioni sollevate, un confronto
inevitabile, ma anche una dimostrazione tangibile di dialogo.
Mariangela Schiavo
Esiste una artworking class ed è invitata a transitare al
CoCA, a Modica, tra il 1 e il 2 giugno
CoCA
Center Of Contemporary Art
C.so Umberto I 420 zona S3
97015 Modica
C.so Umberto I 420 zona S3
97015 Modica
info
Il C.o.C.A., archivio arti contemporanee, nasce a Modica, nel Sud-Est
della Sicilia. Il progetto, condotto dal Laboratorio Autonomo Potenziale
associazione no profit, si presenta quale biblioteca con riferimento
specialistico alle Arti Contemporanee e risponde a precise esigenze di
ricerca artistica e culturale da parte di addetti ai lavori,
ricercatori, artisti e studenti impegnati in ricerche relative al presente e di circolazione di opere di intelletto umano.
C.o.C.A. rappresenta un progetto trasversale ed un connettore di idee tra le nuove esigenze del sapere condiviso, la disponibilità immediata dello stesso nonché l’allargamento di visibilità per tutte le forme di pubblicazioni riguardanti le arti del contemporaneo.
La biblioteca raccoglie materiali cartacei, magnetici e video provenienti da acquisizioni dirette di testi e da donazioni di enti privati, riviste di settore, autori, artisti,gallerie d’arte, fondazioni, musei e case editrici che si andranno ad aggiungere alle unità librarie già possedute dal L.A.P. L’istituzione del progetto prevede il parallelo sviluppo di un archivio digitale dei materiali presenti e in entrata. L’archivio sarà disponibile in rete e consultabile on-line dal sito del C.o.C.A. o dal Sistema Bibliotecario e Archivistico della provincia di Ragusa.
Il C.o.C.A. ha aperto al pubblico il 4 Ottobre 2009 e si appresta ad accogliere donazioni e formulazioni di acquisizioni.
C.o.C.A. rappresenta un progetto trasversale ed un connettore di idee tra le nuove esigenze del sapere condiviso, la disponibilità immediata dello stesso nonché l’allargamento di visibilità per tutte le forme di pubblicazioni riguardanti le arti del contemporaneo.
La biblioteca raccoglie materiali cartacei, magnetici e video provenienti da acquisizioni dirette di testi e da donazioni di enti privati, riviste di settore, autori, artisti,gallerie d’arte, fondazioni, musei e case editrici che si andranno ad aggiungere alle unità librarie già possedute dal L.A.P. L’istituzione del progetto prevede il parallelo sviluppo di un archivio digitale dei materiali presenti e in entrata. L’archivio sarà disponibile in rete e consultabile on-line dal sito del C.o.C.A. o dal Sistema Bibliotecario e Archivistico della provincia di Ragusa.
Il C.o.C.A. ha aperto al pubblico il 4 Ottobre 2009 e si appresta ad accogliere donazioni e formulazioni di acquisizioni.
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