Dal prossimo 22 maggio, per la prima volta sarà esposta l'intera Collezione
Schulhof a Venezia. 80 capolavori d'arte italiana, europea e americana del secondo
Novecento recente e preziosissima acquisizione del museo veneziano.
L’arte è quasi una religione. È ciò in cui
credo. È ciò che dà alla mia vita una dimensione oltre il mondo
materiale in cui viviamo.
Hannelore B. Schulhof
Da ottobre la Collezione Peggy Guggenheim accoglie 80 preziosissime opere d’arte italiana, europea e americana del secondo dopoguerra, lascito della collezionista americana Hannelore B. Schulhof e del marito Rudolph B. Schulhof, e proprio per volontà della Sig.ra Schulhof le opere donate alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York sono destinate a rimanere esposte in maniera permanente a Palazzo Venier dei Leoni, accanto ai grandi capolavori collezionati da Peggy Guggenheim.
Hannelore e Rudolph Schulhof hanno condiviso con Peggy, conosciuta nel 1954 alla Biennale di Venezia e di cui ammiravano lo spirito affine al loro, la convinzione che dovessero collezionare le opere del loro tempo e riuscirono in questo con la stessa passione, dedizione e lungimiranza che avevano animato Peggy. Afro, Alberto Burri, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Willem de Kooning, Lucio Fontana, Jean Dubuffet, Jasper Johns, Donald Judd, Mark Rothko, Claes Oldenburg, Frank Stella, Antoni Tàpies, Cy Twombly, Andy Warhol, Sol Lewitt, Anish Kapoor sono alcuni degli artisti che grazie al lascito Schulhof arricchiscono la collezione della mecenate americana. Opere del movimento Color field, della Pop art, della Minimal art, insieme ad altri dipinti e disegni europei del secondo dopoguerra si trovano esposti accanto ai capolavori del Cubismo, Astrattismo, Surrealismo ed Espressionismo astratto americano, arrivando a lambire i confini della produzione artistica degli anni ’70 e ’80 del Novecento. Si tratta di lavori che mantengono vivo quel dialogo tra America e Europa, denominatore comune delle collezioni di Peggy e Hannelore B. Schulhof.
La Sig.ra Schulhof crebbe nella Germania prebellica, che lasciò poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Fu poi raggiunta a Bruxelles dal fidanzato Rudolph Schulhof, di origini ceche, dove si sposarono. Da quel momento, si trasferirono insieme negli Stati Uniti. Dagli anni ’60, gli Schulhof sono stati apprezzati come collezionisti per la raffinatezza e il discernimento che ispirarono il loro mettere insieme l’arte Europea e del Nord America. Celebrati mecenati delle arti, entrambi sono stati membri dei consigli di numerosi musei e fondazioni, tra cui il CIMAM e l’American Federation of Arts. Il Sig. Schulhof fu uno dei garanti della Fondazione Solomon R. Guggenheim dal 1993 al 1999, mentre la Sig.ra Schulhof nel 1980 divenne membro fondatore del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim di cui è stata socia emerito fino alla sua scomparsa, il 23 febbraio del 2012.
Hannelore B. Schulhof
Da ottobre la Collezione Peggy Guggenheim accoglie 80 preziosissime opere d’arte italiana, europea e americana del secondo dopoguerra, lascito della collezionista americana Hannelore B. Schulhof e del marito Rudolph B. Schulhof, e proprio per volontà della Sig.ra Schulhof le opere donate alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York sono destinate a rimanere esposte in maniera permanente a Palazzo Venier dei Leoni, accanto ai grandi capolavori collezionati da Peggy Guggenheim.
Hannelore e Rudolph Schulhof hanno condiviso con Peggy, conosciuta nel 1954 alla Biennale di Venezia e di cui ammiravano lo spirito affine al loro, la convinzione che dovessero collezionare le opere del loro tempo e riuscirono in questo con la stessa passione, dedizione e lungimiranza che avevano animato Peggy. Afro, Alberto Burri, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Willem de Kooning, Lucio Fontana, Jean Dubuffet, Jasper Johns, Donald Judd, Mark Rothko, Claes Oldenburg, Frank Stella, Antoni Tàpies, Cy Twombly, Andy Warhol, Sol Lewitt, Anish Kapoor sono alcuni degli artisti che grazie al lascito Schulhof arricchiscono la collezione della mecenate americana. Opere del movimento Color field, della Pop art, della Minimal art, insieme ad altri dipinti e disegni europei del secondo dopoguerra si trovano esposti accanto ai capolavori del Cubismo, Astrattismo, Surrealismo ed Espressionismo astratto americano, arrivando a lambire i confini della produzione artistica degli anni ’70 e ’80 del Novecento. Si tratta di lavori che mantengono vivo quel dialogo tra America e Europa, denominatore comune delle collezioni di Peggy e Hannelore B. Schulhof.
La Sig.ra Schulhof crebbe nella Germania prebellica, che lasciò poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Fu poi raggiunta a Bruxelles dal fidanzato Rudolph Schulhof, di origini ceche, dove si sposarono. Da quel momento, si trasferirono insieme negli Stati Uniti. Dagli anni ’60, gli Schulhof sono stati apprezzati come collezionisti per la raffinatezza e il discernimento che ispirarono il loro mettere insieme l’arte Europea e del Nord America. Celebrati mecenati delle arti, entrambi sono stati membri dei consigli di numerosi musei e fondazioni, tra cui il CIMAM e l’American Federation of Arts. Il Sig. Schulhof fu uno dei garanti della Fondazione Solomon R. Guggenheim dal 1993 al 1999, mentre la Sig.ra Schulhof nel 1980 divenne membro fondatore del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim di cui è stata socia emerito fino alla sua scomparsa, il 23 febbraio del 2012.
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