OSA
Organizzazione Sperimentale Artisti
OSA è un progetto di condivisione di spazi per
l’arte visiva. Un laboratorio condiviso per interagire con altri
artisti e creativi.
Per l’artista l’elemento fondamentale che oggi manca, soprattutto in città come Milano, dove non esistono realtà gratuite dove poter lavorare liberamente e dove i costi per una propria indipendenza sono elevati e dunque poco fruibili dall’artista, è appunto lo SPAZIO. OSA vuole essere un luogo di aggregazione, un laboratorio/factory dove l’artista, con una piccola quota d’affitto cumulativa, può ritagliarsi uno studio personale in totale libertà.
OSA diviene in questo modo una struttura unica composta da piccoli studi d’artista, dunque luogo di creazione, ma successivamente di condivisione di idee, e infine di esposizione libera. Lavorìo costante in studi aperti/ eventi come concerti, riunioni, lezioni, laboratori/ mostre ed esposizioni artistiche. Il tutto documentato da un sito internet dedicato e una parte cartacea per un archivio futuro. Una vera e propria Factory alla Andy Warhol, ma nata da un’idea da condividere collettivamente. Perché il singolo ha bisogno in questo caso di un gruppo per potersi esprimere liberamente.
Per l’artista l’elemento fondamentale che oggi manca, soprattutto in città come Milano, dove non esistono realtà gratuite dove poter lavorare liberamente e dove i costi per una propria indipendenza sono elevati e dunque poco fruibili dall’artista, è appunto lo SPAZIO. OSA vuole essere un luogo di aggregazione, un laboratorio/factory dove l’artista, con una piccola quota d’affitto cumulativa, può ritagliarsi uno studio personale in totale libertà.
OSA diviene in questo modo una struttura unica composta da piccoli studi d’artista, dunque luogo di creazione, ma successivamente di condivisione di idee, e infine di esposizione libera. Lavorìo costante in studi aperti/ eventi come concerti, riunioni, lezioni, laboratori/ mostre ed esposizioni artistiche. Il tutto documentato da un sito internet dedicato e una parte cartacea per un archivio futuro. Una vera e propria Factory alla Andy Warhol, ma nata da un’idea da condividere collettivamente. Perché il singolo ha bisogno in questo caso di un gruppo per potersi esprimere liberamente.
-alcune immagini dello spazio-
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