Lo Sfondo - Andrea Lunardi
a cura di Viola Invernizzi ed Alessio Moitre
La Galleria Moitre è
lieta di presentare il primo progetto del 2014 con la personale di
Andrea Lunardi, vincitore del Premio Ora 2012.
La concezione della pittura e del quadro come “terra di confine" fra il divenire dell'immagine e lo spazio dell'osservatore.
Il bordo della tela è la separazione e l'unione allo stesso tempo fra rappresentazione, immaginario e realtà.
L'inserimento di carte e tessuti sui margini del quadro indicano uno spazio oltre,travalicano la soglia fra la dimensione della pittura e quella dello spazio fisico.
La pittura, pertanto, è vista in continuità con l'ambiente che la ospita, i limiti sono cancellati e superati per indicare una lettura globale dell'immagine.
Il bordo diviene il luogo privilegiato d'intervento in rapporto ad un'immagine in procinto di generarsi sulla tela.
Il lavoro si delinea, pertanto, come un connubio concettuale e fisico fra pittura e installazione oggetto e contesto; il fondo della parete con carte da parati continua, talvolta, all'interno del quadro in un continuo oscillare fra opera e sfondo.
L'immaginario è quello derivante da foto trovate, immagini storiche di cui l’artista non è l’autore ma che hanno una carica evocativa rispetto al contesto o all'identità del soggetto; la scelta della pittura diventa necessaria per ribaltare il senso di queste immagini in quanto le rende sempre presenti a loro stesse mostrando forme mai finite in cui emerge il processo pittorico che le ha generate. L'immagine antica narra di un tempo passato, un attimo preciso di un tempo che non è più; la pittura, invece, nel suo farsi e nella sua materia è sempre presente, dilata il tempo antico e lo rende continuo rigenerando l'immagine fossilizzata nel tempo della memoria.
Esposizione a cura di Viola Invernizzi ed Alessio Moitre
Galleria Moitre
La concezione della pittura e del quadro come “terra di confine" fra il divenire dell'immagine e lo spazio dell'osservatore.
Il bordo della tela è la separazione e l'unione allo stesso tempo fra rappresentazione, immaginario e realtà.
L'inserimento di carte e tessuti sui margini del quadro indicano uno spazio oltre,travalicano la soglia fra la dimensione della pittura e quella dello spazio fisico.
La pittura, pertanto, è vista in continuità con l'ambiente che la ospita, i limiti sono cancellati e superati per indicare una lettura globale dell'immagine.
Il bordo diviene il luogo privilegiato d'intervento in rapporto ad un'immagine in procinto di generarsi sulla tela.
Il lavoro si delinea, pertanto, come un connubio concettuale e fisico fra pittura e installazione oggetto e contesto; il fondo della parete con carte da parati continua, talvolta, all'interno del quadro in un continuo oscillare fra opera e sfondo.
L'immaginario è quello derivante da foto trovate, immagini storiche di cui l’artista non è l’autore ma che hanno una carica evocativa rispetto al contesto o all'identità del soggetto; la scelta della pittura diventa necessaria per ribaltare il senso di queste immagini in quanto le rende sempre presenti a loro stesse mostrando forme mai finite in cui emerge il processo pittorico che le ha generate. L'immagine antica narra di un tempo passato, un attimo preciso di un tempo che non è più; la pittura, invece, nel suo farsi e nella sua materia è sempre presente, dilata il tempo antico e lo rende continuo rigenerando l'immagine fossilizzata nel tempo della memoria.
Esposizione a cura di Viola Invernizzi ed Alessio Moitre
Galleria Moitre
via santa giulia 37 bis, 10124 Torino
10 - 24 gennaio 2014
Vernissage: 10 gennaio dalle ore 18 alle ore 21.00
evento FB
Nessun commento:
Posta un commento