E' stata pubblicata sul sito Il Pickwick.it (http://www.ilpickwick.it/), la doppia intervista fatta a me e all'amico Filippo Lotti, compagno di viaggio in questa avventura, rilasciata ad Alessandro Toppi, in occasione della grande asta di beneficenza a favore della ricerca per FiorGen (www.fiorgen.net), che si terrà il prossimo sabato, 11 gennaio, al Museo Archeologico di Firenze...
ecco un breve stralcio:
-“Voglio che ai miei disegni, alle
mie incisioni, ai miei oggetti, ai miei quadri, insomma ad ognuna delle
cose che hanno reso felice la mia vita, sia risparmiato lo sguardo vacuo
di un passante indifferente; voglio invece che vengano sparpagliate dal
martello di un banditore”.
Edmond de Goncourt, contemplando la Bellezza con la quale aveva arredato la propria casa, la destinava non alla freddezza professionale di qualche pubblica esposizione affollata bensì al tepore della contemplazione privata, familiare, intima, personale. Per questo – perché quadri e statue ed ogni altro oggetto forgiato dall’Arte potessero viaggiare dalla propria stanza alla stanza di qualcun altro – era solito immaginare un’asta immaginandone gli sguardi puntuali dei partecipanti, la silenziosa tensione, l’attesa fremente, gli sbalzi improvvisi, le mani alzate ad indicare l’offerta, il timore della sconfitta, l’ebbrezza dell’acquisto e certi sbuffi, certi sorrisi, certe piccole o grandi gioie; il tutto ritmato dal secco rumore del martelletto di legno, battuto con forza dal banditore.
Edmond de Goncourt, contemplando la Bellezza con la quale aveva arredato la propria casa, la destinava non alla freddezza professionale di qualche pubblica esposizione affollata bensì al tepore della contemplazione privata, familiare, intima, personale. Per questo – perché quadri e statue ed ogni altro oggetto forgiato dall’Arte potessero viaggiare dalla propria stanza alla stanza di qualcun altro – era solito immaginare un’asta immaginandone gli sguardi puntuali dei partecipanti, la silenziosa tensione, l’attesa fremente, gli sbalzi improvvisi, le mani alzate ad indicare l’offerta, il timore della sconfitta, l’ebbrezza dell’acquisto e certi sbuffi, certi sorrisi, certe piccole o grandi gioie; il tutto ritmato dal secco rumore del martelletto di legno, battuto con forza dal banditore.
È ripensando a Goncourt – ed al suo
amore per quella che definiva la “più nobile forma di vendita, così
tripudiante, graziosa, incantata” – che scriviamo dell’asta pubblica che
– ponendo in offerta le opere di Arte per la Ricerca FiorGen
che sono state in mostra presso la Fortezza da Basso (30 novembre – 8
dicembre 2013) e presso la Loggia dei Luni del Museo Archeologico di
Firenze (18 dicembre 2013 – 11 gennaio 2014) – permetterà di finanziare
borse di studio per la ricerca biomedica, per l’applicazione
farmacologica, per la cura delle malattie degenerative e genetiche.
Accadrà l’11 gennaio, alle ore 15.00, presso il Museo Archeologico di Firenze. Accadrà perché, alla generosità degli artisti, segua la generosità di collezionisti e curiosi; perché la solidarietà generi altra solidarietà; perché la Bellezza diventi Scienza e la Scienza diventi Salute. ...-
Accadrà l’11 gennaio, alle ore 15.00, presso il Museo Archeologico di Firenze. Accadrà perché, alla generosità degli artisti, segua la generosità di collezionisti e curiosi; perché la solidarietà generi altra solidarietà; perché la Bellezza diventi Scienza e la Scienza diventi Salute. ...-
Per chi volesse leggere l'intero articolo, può andare direttamente all'indirizzo:
Vi aspetto sabato 11 gennaio!
vedi anche
http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/il-catalogo-per-fiorgen.html
e
http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/attesa-per-lasta-fiorgen-artisti.html
vedi anche
http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/il-catalogo-per-fiorgen.html
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http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/attesa-per-lasta-fiorgen-artisti.html
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