GOLA - Arte e Scienza del gusto
31 Gennaio. 12 Marzo 2014.
Triennale di Milano
Orari
Martedi - Domenica
10.30 - 20.30
Giovedi
10.30 - 23.00
Martedi - Domenica
10.30 - 20.30
Giovedi
10.30 - 23.00
Ingresso
8,00/6,50/5,50 Euro
Gratuito per i gruppi prenotati con Fondazione Golinelli*
8,00/6,50/5,50 Euro
Gratuito per i gruppi prenotati con Fondazione Golinelli*
Il cibo è sempre stato fonte di uno dei maggiori piaceri
della vita. Il buon cibo gratifica, appaga, consola, ed è una risorsa
che ci sostiene persino quando i nostri affetti non lo fanno. Se tante
scuole morali ci hanno sempre messo in guardia dai suoi eccessi, è
proprio perché si tratta di un piacere universale, accessibile a tutti, a
ogni età, condizione sociale e livello culturale.
Se il gusto è sempre stato riconosciuto come un
ingrediente chiave della nostra vita emotiva, oggi la scienza sta
cercando di capire perché lo sia.
Anche molti artisti ne hanno fatto l’oggetto esplicito
della loro ricerca, della loro curiosità e del loro divertimento,
mettendone a fuoco aspetti che nelle nostre vite distratte spesso ci
sfuggono.
La risposta alla domanda “si può discutere del gusto?” è
dunque: sì, si può parlare del gusto. Non solo per celebrarlo o al
contrario per mortificarlo. Ma per capirlo. Forse, anzi, non solo si
può, ma si deve.
Prova certamente a farlo la nuova mostra di arte e scienza
“Gola. Arte e scienza del gusto”, prodotta da Fondazione Marino
Golinelli in partnership con La Triennale di Milano. Progetto di
Giovanni Carrada a cura di Giovanni Carrada e Cristiana Perrella.
La mostra si snoda attraverso cinque aree tematiche
all’interno di ognuna della quali viene sviluppato un tema mediante: un
video che presenta il racconto scientifico di base, una o più opere
d’arte, e uno o più exhibit che illustrano aspetti e curiosità
collaterali:
I dilemmi dell’onnivoroIn che modo e
perché l’evoluzione ci ha “nascosto” una scelta alimentare complessa e
difficile dietro un meccanismo emotivo basato sul piacere.
I sensi del gustoCome tutti i sensi
partecipano alla valutazione del cibo in base a criteri incisi nel
nostro DNA, quindi molto simili in ciascuno di noi, per poi integrare
tutte le informazioni in un’unica sensazione.
Buono da pensareDove non arriva la
biologia, arriva l’esperienza – nostra, ma soprattutto degli altri –
attraverso una serie di meccanismi di apprendimento dai quali dipendono
la straordinaria diversità delle culture alimentari del mondo e
l’identità stessa di ciascuno di noi.
I segreti dei cibi-spazzaturaOggi
alcuni cibi iper-appetibili, creati dall’industria in modo da risultare
“irresistibili”, grazie al loro mix di nutrienti stimolano in maniera
innaturale i meccanismi cerebrali della gratificazione e
dell’attenzione, fino a creare forme di vera e propria dipendenza.
La ri-costruzione del gustoCome superare il conflitto che si è creato fra meccanismi naturali del piacere a tavola e le esigenze di un’alimentazione sana?
Artisti presenti:
Cheryl Donegan, Marina Abramovic, Sophie Calle, Ernesto Neto, Anri Sala, Boaz Arad, Gabriella Ciancimino, Jørgen Leth, Sharmila Samant, Martin Parr, Christian Jankowski, Hannah Collins, Marilyn Minter.
Cheryl Donegan, Marina Abramovic, Sophie Calle, Ernesto Neto, Anri Sala, Boaz Arad, Gabriella Ciancimino, Jørgen Leth, Sharmila Samant, Martin Parr, Christian Jankowski, Hannah Collins, Marilyn Minter.
Per il pubblico la mostra sarà fruibile sia liberamente che attraverso percorsi di visite guidate (su prenotazione).
Per le scuole è previsto un intenso programma di visite e attività didattiche di laboratorio studiate (prenotazione obbligatoria).
Per le scuole è previsto un intenso programma di visite e attività didattiche di laboratorio studiate (prenotazione obbligatoria).
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