Simona Gavioli - Copyright:Robin T Photography 2013 www.robintphotography.com |
A pochi giorni dall'apertura della seconda edizione di SetUp, ho posto alcune domande a Simona Gavioli, curatrice e critico d'arte, co-ideatore di questa fresca e vincente kermesse bolognese, che spalancherà le porte il prossimo 23 gennaio,
in contemporanea con Arte Fiera...
Cosa è SetUp e come nasce l’idea?
SetUp è una fiera di arte contemporanea che rivolge l'attenzione agli “emergenti”, siano essi artisti, gallerie, curatori.
Ma dare peso solo all'aspetto fieristico, e pertanto commerciale, della definizione di SetUp non è sufficente: preferiamo sottolineare sopratutto la natura culturale dell'operazione. SetUp, infatti, è costruito con un fitto programma di talk e tavole rotonde (quest' anno con 15 appuntamenti), c'è la rassegna performativa (con 7 interventi), ci sono aree per il dialogo tra professionisti ma aperte a tutti (il SetUp Blab), laboratori creativi per l'infanzia (area Kinder) e uno spazio per il divertimento attraverso la dimensione ludica ma “trattata” ad arte (il Ricretorio), il tutto in tre giorni di fiera ovvero, tecnicamente, 24 ore.
L'idea nasce semplicemente guardando ciò che accade nel resto del mondo dove le fiere collaterali sono collaudate e considerate di notevole apporto (sia culturale che economico). A Bologna c'è la fiera d'arte più importante d'Italia ma non c'era una collaterate: ci abbiamo pensato noi!
Fiera satellite o evento di forte identità autonoma?
Entrambe. SetUp è satellitare ad ArteFiera e può esistere, ora, perché esiste ArteFiera, ma allo stesso tempo nasce con una intenzionale indipendenza rispetto al sistema tradizionale delle fiere: il format, per esempio, che mette in relazione le figure di artista, galleria, curatore, non si era mai visto prima; anche il vincolo per le gallerie partecipanti di presentare almeno un artista under 35 dà un forte carattere a SetUp che in questo modo mette in moto il meccanismo virtuoso di dare credito e fiducia ai giovani artisti. Anche l'orario di apertura serale ci contraddistingue, abbiamo operato delle scelte nella direzione dell'autonomia e del rafforzamento dell'identità sempre, in assoluto, ponendo attenzione al profilo qualitativo di che ciò facciamo e senza dimenticare dell'obbiettivo primo, fare “setup” ovvero predisporre le basi per riavviare il sistema attraverso la cultura.
Seconda edizione, cosa è cambiato rispetto alla precedente?
Prima di tutto il nostro background con l'esperienza acquisita nella prima edizione! E la credibilità rispetto ad un progetto che l'anno scorso è stato per molti una scommessa.
Dal punto di vista tecnico la seconda edizione parte con il presupposto del segno più: più spazio, 2200 mq al posto di 1600 mq; più espositori (29 rispetto a 23 del 2013); una rassegna culturale più strutturata con un filone tematico di indagine (il tema della Ri-Qualificazione); più “Special Project”, più servizi e aree (nuovo il salottino per le conversazioni chiamato SetUp Blab e un area dedicata alla creatività dei bambini, il Kinder SetUP); più Premi (4: “Premio SetUp” sostenuto dai Giovani Imprenditori di Bologna, “Premio Talent Scout La Molisana”, Premio “Casa Falconieri/Fig Bilbao”, “Premio Dispensa”); più connessioni con il tessuto urbano (con la collaborazione, per esempio, con i Giovani Imprenditori Bologna che quest'anno hanno organizzato il Contemporary Party a SetUp e anche con la partnership con il roBOt festival), ma anche connessioni fuori regione (con i panificatori genevosi che prepareranno per tre giorni la focaccia ligure). Inoltre quest'anno abbiamo organizzato un contest Instagram, sperimentato il crowdfunding e lanciato il progetto “Una sedia per SetUp” per fare un allestimento d'interni partecipato.
Ma è importante anche sottolineare ciò che non è cambiato, ovvero il format che si è dimostrato vincente fin da subito mettendo in sinergia le figure chiave del mondo dell'arte, il format è la vera scommessa di SetUp.
Obbiettivi?
Immediati: grande partecipazione a SetUp, vorremo aumentare il numero di visitatori rispetto agli 8200 della prima edizione.
Medio termine: implementare il network, consolidare il progetto e potenziare l'attrattiva rispetto a stakeholders locali e non.
A lungo termine: Art Miami.
Perché un visitatore di Arte Fiera dovrebbe “fare un salto” anche a SetUp?
Perché non dovrebbe farlo?
A SetUp c'è arte, ricerca, riflessioni critica, ma anche si mangia e ci si diverte, abbiamo pensato a tutto perchè il pubblico possa stare bene. Cosa è SetUp e come nasce l’idea?
SetUp è una fiera di arte contemporanea che rivolge l'attenzione agli “emergenti”, siano essi artisti, gallerie, curatori.
Ma dare peso solo all'aspetto fieristico, e pertanto commerciale, della definizione di SetUp non è sufficente: preferiamo sottolineare sopratutto la natura culturale dell'operazione. SetUp, infatti, è costruito con un fitto programma di talk e tavole rotonde (quest' anno con 15 appuntamenti), c'è la rassegna performativa (con 7 interventi), ci sono aree per il dialogo tra professionisti ma aperte a tutti (il SetUp Blab), laboratori creativi per l'infanzia (area Kinder) e uno spazio per il divertimento attraverso la dimensione ludica ma “trattata” ad arte (il Ricretorio), il tutto in tre giorni di fiera ovvero, tecnicamente, 24 ore.
L'idea nasce semplicemente guardando ciò che accade nel resto del mondo dove le fiere collaterali sono collaudate e considerate di notevole apporto (sia culturale che economico). A Bologna c'è la fiera d'arte più importante d'Italia ma non c'era una collaterate: ci abbiamo pensato noi!
SetUp è una fiera di arte contemporanea che rivolge l'attenzione agli “emergenti”, siano essi artisti, gallerie, curatori.
Ma dare peso solo all'aspetto fieristico, e pertanto commerciale, della definizione di SetUp non è sufficente: preferiamo sottolineare sopratutto la natura culturale dell'operazione. SetUp, infatti, è costruito con un fitto programma di talk e tavole rotonde (quest' anno con 15 appuntamenti), c'è la rassegna performativa (con 7 interventi), ci sono aree per il dialogo tra professionisti ma aperte a tutti (il SetUp Blab), laboratori creativi per l'infanzia (area Kinder) e uno spazio per il divertimento attraverso la dimensione ludica ma “trattata” ad arte (il Ricretorio), il tutto in tre giorni di fiera ovvero, tecnicamente, 24 ore.
L'idea nasce semplicemente guardando ciò che accade nel resto del mondo dove le fiere collaterali sono collaudate e considerate di notevole apporto (sia culturale che economico). A Bologna c'è la fiera d'arte più importante d'Italia ma non c'era una collaterate: ci abbiamo pensato noi!
Fiera satellite o evento di forte identità autonoma?
Entrambe. SetUp è satellitare ad ArteFiera e può esistere, ora, perché esiste ArteFiera, ma allo stesso tempo nasce con una intenzionale indipendenza rispetto al sistema tradizionale delle fiere: il format, per esempio, che mette in relazione le figure di artista, galleria, curatore, non si era mai visto prima; anche il vincolo per le gallerie partecipanti di presentare almeno un artista under 35 dà un forte carattere a SetUp che in questo modo mette in moto il meccanismo virtuoso di dare credito e fiducia ai giovani artisti. Anche l'orario di apertura serale ci contraddistingue, abbiamo operato delle scelte nella direzione dell'autonomia e del rafforzamento dell'identità sempre, in assoluto, ponendo attenzione al profilo qualitativo di che ciò facciamo e senza dimenticare dell'obbiettivo primo, fare “setup” ovvero predisporre le basi per riavviare il sistema attraverso la cultura.
Seconda edizione, cosa è cambiato rispetto alla precedente?
Prima di tutto il nostro background con l'esperienza acquisita nella prima edizione! E la credibilità rispetto ad un progetto che l'anno scorso è stato per molti una scommessa.
Dal punto di vista tecnico la seconda edizione parte con il presupposto del segno più: più spazio, 2200 mq al posto di 1600 mq; più espositori (29 rispetto a 23 del 2013); una rassegna culturale più strutturata con un filone tematico di indagine (il tema della Ri-Qualificazione); più “Special Project”, più servizi e aree (nuovo il salottino per le conversazioni chiamato SetUp Blab e un area dedicata alla creatività dei bambini, il Kinder SetUP); più Premi (4: “Premio SetUp” sostenuto dai Giovani Imprenditori di Bologna, “Premio Talent Scout La Molisana”, Premio “Casa Falconieri/Fig Bilbao”, “Premio Dispensa”); più connessioni con il tessuto urbano (con la collaborazione, per esempio, con i Giovani Imprenditori Bologna che quest'anno hanno organizzato il Contemporary Party a SetUp e anche con la partnership con il roBOt festival), ma anche connessioni fuori regione (con i panificatori genevosi che prepareranno per tre giorni la focaccia ligure). Inoltre quest'anno abbiamo organizzato un contest Instagram, sperimentato il crowdfunding e lanciato il progetto “Una sedia per SetUp” per fare un allestimento d'interni partecipato.
Ma è importante anche sottolineare ciò che non è cambiato, ovvero il format che si è dimostrato vincente fin da subito mettendo in sinergia le figure chiave del mondo dell'arte, il format è la vera scommessa di SetUp.
Obbiettivi?
Immediati: grande partecipazione a SetUp, vorremo aumentare il numero di visitatori rispetto agli 8200 della prima edizione.
Medio termine: implementare il network, consolidare il progetto e potenziare l'attrattiva rispetto a stakeholders locali e non.
A lungo termine: Art Miami.
Perché un visitatore di Arte Fiera dovrebbe “fare un salto” anche a SetUp?
Perché non dovrebbe farlo?
A SetUp c'è arte, ricerca, riflessioni critica, ma anche si mangia e ci si diverte, abbiamo pensato a tutto perchè il pubblico possa stare bene. Cosa è SetUp e come nasce l’idea?
SetUp è una fiera di arte contemporanea che rivolge l'attenzione agli “emergenti”, siano essi artisti, gallerie, curatori.
Ma dare peso solo all'aspetto fieristico, e pertanto commerciale, della definizione di SetUp non è sufficente: preferiamo sottolineare sopratutto la natura culturale dell'operazione. SetUp, infatti, è costruito con un fitto programma di talk e tavole rotonde (quest' anno con 15 appuntamenti), c'è la rassegna performativa (con 7 interventi), ci sono aree per il dialogo tra professionisti ma aperte a tutti (il SetUp Blab), laboratori creativi per l'infanzia (area Kinder) e uno spazio per il divertimento attraverso la dimensione ludica ma “trattata” ad arte (il Ricretorio), il tutto in tre giorni di fiera ovvero, tecnicamente, 24 ore.
L'idea nasce semplicemente guardando ciò che accade nel resto del mondo dove le fiere collaterali sono collaudate e considerate di notevole apporto (sia culturale che economico). A Bologna c'è la fiera d'arte più importante d'Italia ma non c'era una collaterate: ci abbiamo pensato noi!
Ed ora in breve, cosa ci sarà da vedere quest’anno a SetUp? Un po’di info in più… ad esempio: luoghi, orari, sito; insomma, se dovessi dire tutto SetUp in dieci righe...
Bene, siamo dotate del dono della sintesi.
Setup si svolge presso l'Autostazione di Bologna in Piazza XX Settembre 6 dal 23 al 26 gennaio con orario serale: giovedì 23 apertura al pubblico dalle ore 22.30 fino al 1.00, 24 e 25 gennaio delle 17.00 al 1.00 e domenica 26 anticipazione dell'apertura alle 14.00 fino alle 22.00.
Saranno presenti 26 espositori provenienti da tutta Italia di cui due dalla Germania e una galleria da Cipro.
Tutte le sere la manifestazione è cadenzata da una programmazione culturale serrata nell'area Talk e nel SetUp Blab.
Sul sito www.setupcontemporaryart.com si possono trovare tutte le informazioni.
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