Massimo Bray, il Ministro dei Beni Culturali, che forse fra poche ore non sarà più tale, come "capo" della cultura italiana, tutto sommato non mi è dispiaciuto. Lo avrei apprezzato magari un po' più "inciso" ma rispetto alla media dei suoi predecessori è stato sicuramente il meno peggio. Ci lascia però, se non verrà riconfermato dal rimpasto (e qui, su questo argomento, stenderei un velo pietoso) con un colpo di coda che non piace a nessuno... leggete un po' qui...
da Exibart
BRAY, MA DOVE VAI?
La riforma per dare un
nuovo assetto all’attuale MIBACT voluta dal ministro in carica
scontenta tutti. Cancella la direzione dell’Antichità e accorpa l’Arte e
l’Architettura contemporanee allo Spettacolo. Un regalo a un politico
potente o un’autentica insensatezza? Ne parliamo con chi al Ministero ci
sta, ben sapendo che non si tratta solo di Beni da tutelare ma anche di
Attività Culturali da fare. Mentre oggi i sindacati rincontrano il Capo
di gabinetto del Ministro [A.P.]
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