Della mostra dell'amico Marcello Scarselli al Museo Piaggio di Pontedera, vi ho già accennato qualcosa nel post "HUMANITAS MACHINÆ (Il lavoro dipinto) arriva al Piaggio... intevista a Marcello Scarselli" ( vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/humanitas-machin-il-lavoro-dipinto.html ). Ora il comunicato "ufficiale"!
PONTEDERA. Si inaugura sabato 8 marzo 2014 alle 17.30 al Museo Piaggio
di Pontedera la mostra di pittura, scultura e incisione dell’artista
Marcello Scarselli dal titolo “Humanitas Machinæ (il lavoro dipinto)”.
Terza e ultima tappa del percorso espositivo itinerante che l’artista
pisano ha portato in giro per la Toscana e che lo ha visto protagonista
nel gennaio dello scorso anno a Palazzo Medici Riccardi di Firenze e
poi, in settembre, in un’altra prestigiosa location, Palazzo Mediceo di
Seravezza.
L’esposizione, patrocinata da Regione Toscana, Provincia di Pisa e
Comune di Pontedera e fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi
per l’Arte, con l’associazione culturale “La Ruga” e Casa d’Arte San
Lorenzo è curata da Giupeppe Cordoni e Filippo Lotti (curatori anche del
catalogo) in collaborazione con Riccardo Ferrucci e Roberto Milani.
Il prezioso e importante lavoro artistico di Marcello Scarselli è
sancito anche dall’importanza di questa mostra che nel chiudere il ciclo
delle esposizioni ne è anche il fulcro ideale dato che tutto il
progetto è nato da qui: “L’Azienda Piaggio, nel cui indotto ho lavorato
per anni – dice Scarselli - e i suoi lavoratori sono stati la partenza
da cui ho tratto l’ispirazione, quindi questo per me è come un ritorno.
Ho dedicato diversi anni a questo progetto che mi sta molto a cuore ed
ho dipinto con impeto senza trovarmi mai senza argomenti. Spero che il
mio lavoro di oggi, da artista, venga apprezzato”.
Il ventaglio tematico di “Humanitas Machinæ” (Il lavoro dipinto) è
racchiuso in una serie di opere realizzate tra il 2005 e il 2013; sono
un resoconto artistico, un excursus, un viaggio attraverso il periodo
storico (gli anni Settanta e Ottanta) in cui Scarselli era operaio in
fabbrica, un momento decisivo, fondamentale, della sua formazione umana e
professionale.
Dalla “fabbrica”, dall’osservazione del lavoro, ha assimilato il suo
linguaggio e da essa si è nutrito di situazioni esistenziali intense
dalle quali è scaturita una linea pittorica che ha travalicato il
“reale” trasformandolo in astrazione informale. La sua “mano libera”,
scevra di stereotipi e pregiudizi, ha reso, attraverso la peculiarità
del linguaggio “scarselliano”, la sua poetica e la ricerca artistica e
stilistica, l’umanità del lavoro e delle macchine.
Il suo lavoro artistico (pittura, scultura, incisione e persino
installazioni) si è, indubbiamente, ispirato alla presenza del vissuto e
del suo ricordo, di quella quotidianità di un tempo che, sedimentata
nel ricordo, racchiude in sé anche momenti di sofferenza che il tempo ha
trasformato in deflagrazioni cromatiche capaci di rappresentare la
gioia di Marcello Scarselli, pittore, disegnatore e scultore. Inizia la
sua carriera artistica negli anni ’70 partecipando a numerose mostre
collettive intervenendo nell’animato dibattito estetico di quel periodo.
Al suo esordio improntata ad una rappresentazione d’un “vero”
tradizionalmente inteso, l’opera di Scarselli, volge sempre più verso
l’idea d’un “reale” pittorico ritrovato interiormente raccontato
attraverso tecniche e contenuti d’avanguardia, la cui evoluzione
espressiva è soggetta ad una costante ricerca.
“Credo di aver sempre cercato di esprimermi attraverso il disegno e la
pittura – aggiunge Scarselli. Ho iniziato ispirandomi a ciò che
realmente vedevo intorno a me, man mano che la mia esperienza cresceva
sentivo sempre di più il desiderio di esprimere i miei sentimenti e di
far vedere agli altri le cose reali attraverso la mia immaginazione fino
ad arrivare all’informale, al fascino del segno nella sua gestualità.
Ho continuato, ho portato sulle tele visioni dettate dalla memoria, ho
scavato dentro il mio interiore portandomi sempre al limite ed oltre ,
accarezzando la gioia e la sofferenza. Per me si fa arte quando si
dipinge ad occhi chiusi, si crea una strana sensazione ed è il
sentimento che guida”.
Come dice il critico Giuseppe Cordoni: “gran parte della critica ha più
volte già rimarcato la duttile complessità e l’eclettismo stilistico che
alimenta la sintesi a cui il linguaggio di Scarselli a mano a mano
perviene: espressionismo astratto ed informale, gestualità segnica e
onirismo infantile”. Dal canto suo Elena Capone sottolinea “quel suo
agile appropriarsi d’una modernità che prende in prestito tecniche e
procedure arcaiche, in un astrattismo ibrido in cui affiorano forme
riconoscibili e familiari; un’indagine artistica che fa del silenzio e
dell’introspezione il suo motivo conduttore complesso, infinito e mai
risolto”.
La sua professione di pittore si consolida negli anni sia attraverso una
costante attività espositiva sia in Italia che all’estero (Austria,
Belgio, Germania, Francia, Svizzera), con antologiche personali d’ampio
respiro fino all’ultima mostra in Portogallo organizzata dal Centrum
Sete Sois Sete Luas di Pontedera.
La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 5
aprile 2014.
Filippo Lotti con l'artista Marcello Scarselli al Museo Piaggio |
Scheda tecnica:
Genere: mostra di pittura,
scultura e incisione
Artista: Marcello Scarselli
Titolo: HUMANITAS MACHINÆ (Il lavoro dipinto) – opere 2005-2013
A cura di: Giuseppe Cordoni e Filippo Lotti
Con la collaborazione di: Riccardo Ferrucci e Roberto Milani
Inaugurazione: sabato 8 marzo 2014- ore 17.30
Luogo: Pontedera (Pi) - c/o Museo Piaggio,
Viale Rinaldo Piaggio 7
Durata: 9 marzo – 5 aprile 2014
Orario: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-13 e 14-18.
Apertura
straordinaria la seconda domenica del mese 10-18.
Ingresso gratuito.
Chiuso il lunedì.
Info: Fondazione Piaggio 0587 27171 - museo@museopiaggio.it
Con il patrocinio di:
Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di
Pontedera
In collaborazione con:
FuoriLuogo – servizi per l’Arte,
Casa d’Arte San
Lorenzo,
Associazione Culturale “La Ruga”
Con il contributo di: Geofor, BCC Pisa e Fornacette
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