SABATO 1 MARZO 2014 77ARTGALLERY
Corso di Porta Ticinese, 77
alle ore 18'00
In concomitanza con la mostra LINGUAGGI DEL CORPO ( vedi il post http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/02/linguaggi-del-corpo-la-fotografia-milano.html) sarà presentata la performance "L'Anarchia del Potere" di Chiara Mazzocchi e Giulio Valentini.
Tratto dal testo di Pier Paolo Pasolini " Nulla è più
anarchico del Potere", si lega al concetto di potere del consumismo sul
nostro rapporto con il corpo e di come condizioni il nostro modo di
vivere.
A seguire spettacolo "L'uomo ponte" dell'attore e autore
Giulio Valentini
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"Nulla è più
anarchico del Potere"
Nulla è più anarchico del potere. Il potere fa praticamente ciò che
vuole, e ciò che il potere vuole è completamente arbitrario, o
dettatogli da sue necessità di carattere economico che sfuggono alla
logica comune. Io detesto soprattutto il potere di oggi. Ognuno odia il
potere che subisce, quindi odio con particolare veemenza il potere di
questi giorni. E’ un potere che manipola i corpi in un modo orribile,
che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da
Hitler. Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore,
istituendo dei nuovi valori che sono dei valori alienanti e falsi, i
valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama un genocidio
delle culture viventi, reali, precedenti. Sono caduti dei valori, e sono
stati sostituiti con altri valori. Sono caduti dei modelli di
comportamento e sono stati sostituiti da altri modelli di comportamento.
Questa sostituzione non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono
stati imposti dal nuovo potere consumistico, cioè la nostra industria
italiana pluri-nazionale e anche quella nazionale degli industrialotti,
voleva che gli italiani consumassero in un certo modo, un certo tipo di
merce, e per consumarlo dovevano realizzare un nuovo modello umano. Il
regime è un regime democratico, però quella acculturazione, quella
omologazione che il fascismo non è riuscito assolutamente ad ottenere,
il potere di oggi, cioè il potere della civiltà dei consumi, invece
riesce ad ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà
particolari. E questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che noi non
ce ne siamo resi conto. E’ avvenuto tutto in questi ultimi anni. E stato
una specie di incubo, in cui abbiamo visto attorno a noi l’Italia
distruggersi e sparire. Adesso risvegliandoci, forse, da questo incubo, e
guardandoci intorno, ci accorgiamo che non c’è più niente da fare.
Pier Paolo Pasolini
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