Mercoledì 26 febbraio alle ore 17,30 in via della Braida 1 - Milano
presentazione del libro di Fulvio Chimento "ARTE ITALIANA DEL TERZO MILLENNIO: ALLA SCOPERTA DELLA SCENA ARTISTICA IN ITALIA DEI PRIMI ANNI 2000"
Nel volume, in libreria da gennaio, alcuni dei protagonisti del panorama artistico italiano conversano con l'autore sulle tendenze e le principali oscillazioni del gusto dell'arte contemporanea.
Lo presenteranno il critico Stefano Castelli e l'artista Emilio Isgrò, con l'autore Fulvio Chimento,
Arte italiana del terzo millennio (Mimesis, Milano, 2014) si compone di 37 interviste ¬- realizzate tra il 2011 e il 2013 - in cui artisti, curatori, critici, docenti universitari, galleristi, direttori di museo e di riviste d'arte contribuiscono con il proprio punto di vista a creare una chiave di lettura sull'arte contemporanea.
Il volume fornisce uno spaccato sul presente e il futuro del nostro Paese, uno "spazio culturale aperto", che accoglie personalità, stili e spunti differenti, talvolta contrastanti, sul modo di "vivere" e "pensare" i primi anni del nuovo secolo. Analizzare con lucidità il presente, infatti, rappresenta da sempre la sfida più complessa per chi tenta di riconoscere e interpretare i processi culturali, di cui l'arte contemporanea è sicuramente uno degli indici guida: una nuova fioritura in campo artistico passa attraverso un miglioramento complessivo della società in essere e un confronto serrato, e su più livelli, all'interno (e all'esterno) del mondo culturale italiano.
Tra i contributi si segnalano quelli di Gillo Dorfles, Renato Barilli, Enzo Cannaviello, Emilio Isgrò, Andrea Chiesi, Franco Guerzoni, Eva Marisaldi, Cuoghi Corsello, Walter Niedermayr, Nico Vascellari, Wainer Vaccari, Davide La Rocca, Umberto Chiodi, Chiara Pergola; i direttori del Mart (Rovereto), del Castello di Rivoli (Torino), della Galleria civica (Modena); alcuni docenti delle più prestigiose università italiane; i responsabili di importanti gallerie d'arte di Roma e Napoli; i direttori di riviste d'arte di settore.
Il volume contiene anche un'introduzione critica dell'autore (Il presente è già futuro) e un contributo del giornalista Sebastiano Colombini (Intervista: l'utile imperfezione), mentre la prefazione è firmata dal professor Guido Bartorelli (Mi interessa la verità), che si occupa di avanguardie del primo Novecento all'Università di Padova.
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