Corrado Zeni - Atlas
6 febbraio 2014
Guidi&Schoen
VIco Casana 31r, 16123 Genova
VIco Casana 31r, 16123 Genova
La galleria
Guidi&Schoen è lieta di annunciare l’inaugurazione di Atlas, la
nuova personale di Corrado Zeni, che si terrà negli spazi genovesi a
partire dal prossimo 6 febbraio.
Nei nuovi lavori l’artista ha abbandonato il suo abituale modello concettuale, le pratiche controllate, la parte più razionale dell’indagine pittorica per fondere, quasi oniricamente, ricordi, emozioni, disordine e sensazioni accumulate negli ultimi anni di vita e di viaggi.
Zeni inizia ora a dipingere senza un vero bozzetto preparatorio e le idee prendono forma mescolandosi direttamente sulla tela. Ripensa la pittura nel momento in cui essa prende corpo concedendosi infinite possibilità grazie a una libertà di espressione più fluida, quasi irrazionale, che scivola nell’inconscio senza controllo.
Nelle opere di grandi dimensioni bande e strisciate di colori s‘impastano e si sovrappongono e i volumi si moltiplicano creando piani spaziali e temporali sfalsati. Tensione intellettuale e senso di abbandono coesistono in questa nuova pratica pittorica che sembra ridefinire i suoi stessi meccanismi interni.
L’artista ci racconta dinamiche relazionali complesse attraverso un personale e raffinatissimo nuovo alfabeto. I soggetti di Zeni, a lungo senza precisa collocazione, hanno finalmente trovato uno spazio da abitare. Personaggi in cerca di una scena più che di un autore, hanno ora un’inedita unità narrativa tutt’attorno. L’equilibrio sembra tuttavia instabile, in bilico tra atto e potenzialità, presenza e ricordo.
Come un atlante, la nuova mostra di Zeni raccoglie storie, percorsi, tracciati dell’uomo contemporaneo.
Nei nuovi lavori l’artista ha abbandonato il suo abituale modello concettuale, le pratiche controllate, la parte più razionale dell’indagine pittorica per fondere, quasi oniricamente, ricordi, emozioni, disordine e sensazioni accumulate negli ultimi anni di vita e di viaggi.
Zeni inizia ora a dipingere senza un vero bozzetto preparatorio e le idee prendono forma mescolandosi direttamente sulla tela. Ripensa la pittura nel momento in cui essa prende corpo concedendosi infinite possibilità grazie a una libertà di espressione più fluida, quasi irrazionale, che scivola nell’inconscio senza controllo.
Nelle opere di grandi dimensioni bande e strisciate di colori s‘impastano e si sovrappongono e i volumi si moltiplicano creando piani spaziali e temporali sfalsati. Tensione intellettuale e senso di abbandono coesistono in questa nuova pratica pittorica che sembra ridefinire i suoi stessi meccanismi interni.
L’artista ci racconta dinamiche relazionali complesse attraverso un personale e raffinatissimo nuovo alfabeto. I soggetti di Zeni, a lungo senza precisa collocazione, hanno finalmente trovato uno spazio da abitare. Personaggi in cerca di una scena più che di un autore, hanno ora un’inedita unità narrativa tutt’attorno. L’equilibrio sembra tuttavia instabile, in bilico tra atto e potenzialità, presenza e ricordo.
Come un atlante, la nuova mostra di Zeni raccoglie storie, percorsi, tracciati dell’uomo contemporaneo.
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