RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






Vota questo blog

Siti

sabato 15 marzo 2014

Da Artribune: Il Pecci ha una paternità, forse...



Leggo su Artribune (http://www.artribune.com), questa notizia relativa al futuro del Museo Pecci di Prato... i "rumors" che giravano nei mesi scorsi troveranno conferma?

Fabio Cavallucci
 
 
di Helga Marsala 

Fabio Cavallucci nuovo Direttore del Pecci e Vittorio Sgarbi Alto Commissario per le Arti del Comune di Prato. Questo lo scenario che dovremmo avere tra circa una settimana. Al netto di nuovi colpi di scena

Giochi praticamente fatti per il Pecci di Prato. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma tra indiscrezioni e interviste a sorpresa, il quadro è ormai chiaro. Il tutto si sarebbe concluso lo scorso 10 marzo, con una decisiva stretta sul nome del direttore durante un rovente Cda: nome ancora non annunciato, ma da nostre fonti interne – che in sostanza possiamo dare per certe – corrispondente a quello di Fabio Cavallucci, tra i super preferiti insieme ad Alberto Salvadori, come da noi preannunciato giorni addietro. Sarebbe dunque l’ex direttore della Civica di Trento e attuale direttore del Castello Ujazdowski di Varsavia, il prescelto tra i 36 candidati, in attesa della proclamazione ufficiale.
 
Tutto perduto dunque per Vittorio Sgarbi? Affatto. Un altro incarico sarebbe infatti in arrivo per lui, e non certo una roba di second’ordine. Il contratto che l’amministrazione comunale starebbe per sottoporgli, come emerso dall’intervista rilasciata oggi dal critico ferrarese a Controradio, è infatti ancora più di peso e di prestigio. La definizione, addirittura, se la sarebbe scelta lui stesso: “Alto Commissario per le Arti”, con delega alla gestione di tutti i musei e tutte le attività culturali di Prato.

continua a leggere questo articolo su:

Nessun commento:

Posta un commento