Sul sito del Mibac (http://www.beniculturali.it/) arrivano gli auguri al Ministro, colpinto da un malessere ieri: "I dirigenti e tutti i lavoratori del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo augurano al Ministro Dario Franceschini una rapida e completa guarigione e attendono con ansia il suo ritorno al Collegio Romano al fine di impegnarsi insieme a lui con orgoglio e speranza in un programma di grande respiro per rilanciare il Paese attraverso la cultura, il patrimonio culturale e il turismo", su Artribune (http://www.artribune.com) appare questa sconcertante notizia, pubblicata da Christian Caliandro:
Pompei, autoritratto italico
È l’icona del nostro passato e di come non siamo in grado di gestire il nostro presente, figuriamoci il nostro futuro. Così Pompei rischia di non essere più uno dei patrimoni dell’Unesco. Può essere utile una disfatta del genere?
Pompei è l’autoritratto più efficace dell’identità collettiva italiana in questo momento: è lo specchio del nostro degrado, che riflette fedelmente quanto poco ci vogliamo bene. Ciò che potrebbe servire di più sarebbe forse proprio l’attuazione della (ventilata) procedura di cancellazione di Pompei dalla lista dei siti Unesco. Sarebbe uno shock salutare, l’occasione per rendersi finalmente e integralmente conto della gravità della situazione: un Paese che non riesce a garantire la minima conservazione, protezione e manutenzione del patrimonio ereditato dal proprio passato è un Paese che sta realmente mettendo in discussione il proprio futuro. Che si sta condannando all’impermanenza...
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