Vi ho già fornito qualche informazione su questo evento nel post "JOSE' CHAPELLIER - Mostra per il decennale del gemellaggio San Miniato - Silly" (http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/03/jose-chapellier-mostra-per-il-decennale.html)
JOSÉ CHAPELLIER - mostra di pittura e scultura
Genere: mostra di pittura,
scultura
Artista:
José Chapellier
Titolo:
José
chapellier
Soggetti
organizzatori e promotori: Comune di San Miniato
In collaborazione
con:
Comune di Silly (Belgio), Fondazione
Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione San Miniato
Promozione, Teatrino
dei Fondi di San Miniato
Inaugurazione: giovedì 27 marzo 2014
ore 18.00
c/o: Palazzo Grifoni,
Piazza Grifoni, San Miniato (Pi)
Durata: 28 marzo – 27 aprile 2014
Orario: dal lunedì al venerdì 10.00
- 13.00 e 15.30 - 17.30; sabato e domenica
11.00 - 17.00; Domenica di Pasqua (20 aprile), Lunedì
dell’Angelo (21
aprile) e 25 aprile 14.30 - 18.00. Domenica 27 aprile 11.00-
18.00. Ingresso gratuito.
Info: Comune di San Miniato
0571 406740 ifrescura@comune.san-miniato.pi.it
San
Miniato Promozione 0571 42745
Con
il contributo di: Legnotan
Catalogo in mostra
SAN
MINIATO. Con la mostra di José
Chapellier (Chenèe, Liegi, 1946) a Palazzo Grifoni dal 27
marzo al 27 aprile,
il Comune di San Miniato esprime in concreto un principio
molto diffuso, ma in
realtà poco vissuto: creare, proporre uno strumento di
promozione culturale, e
conseguente turismo, capace di aprire un futuro più aperto e
vivibile, di
reciproco arricchimento sul piano dei rapporti umani interni
ed internazionali.
Questa occasione nasce dalle celebrazioni del primo decennale
del gemellaggio
di San Miniato con la città belga di Silly.
Palazzo
Grifoni, lo straordinario
biglietto da visita di San Miniato, ospiterà una mostra di
José Chapellier,
quale messaggio culturale di Silly, e San Miniato è fin da ora
impegnata a
ricambiare la visita con una rassegna dei suoi artisti più
rappresentativi.
Chapellier
è un artista – pittore e
scultore - di livello internazionale, portatore di valori che
lo impongono
all’attenzione di un pubblico ed una critica cosmopoliti.
Attento osservatore
del suo tempo, collabora con alcuni protagonisti della scena
internazionale,
come Jose Van Damme, Robert Hossein, Charles Aznavour, a fini
di beneficienza.
Le
opere di Chapellier sono apparse in
numerose mostre, fin dal 1989, in Europa e negli Stati Uniti,
in Italia, a
Venezia nel 1993.
Non
poteva mancare la sua citazione sul
fondamentale repertorio del francese Emmanuel Bènèzit, che dal
1948 ed in
successive edizioni, cataloga i più importanti pittori,
scultori, disegnatori
ed incisori di tutti i tempi e di tutti i paesi (per altri
essenziali repertori
di pittura v. P.G. Leo sul Bollettino dell’Accademia degli
Euteleti n.77/2010
p.423).
Una
delle più alte aspirazioni della
tecnica pittorica è quella di rappresentare gli effetti della
luminosità che
hanno il potere di vivificare i colori suggerendo tonalità
inedite e
suggestive. Siamo nella sfera della vera arte, lontano dalla
banalità. Ma il
percorso è difficile, richiede nel pittore sensibilità e
creatività. Nell’arte
moderna vi si sono cimentati i macchiaioli, gli impressionisti,
i divisionisti,
tutti con esiti positivi, senza tuttavia esaurire questo
ambizioso obiettivo.
È a
questo punto che giova ricordare il
caso José Chapellier il quale, arrivando dopo l’Otto- Novecento,
ha
tranquillamente ignorato il passato prossimo ed in molti quadri
si esprime con
la tecnica dell’eglomise, termine moderno per identificare una
tradizione che
affonda nei secoli fino all’antico Egitto. Via via riproposta
nel corso del
tempo l’eglomise (dal parigino Jean Baptiste Glomy, artigiano al
servizio di
Luigi XV e Luigi XVI, che valorizzava le incisioni con fili
d’oro pressato
sotto vetro e passe-partout nero) ha lasciato il segno in certe
soluzioni
dell’art déco.
Chapellier
(nato nella zona di Liegi,
dove una famosa fabbrica di Val- Saint Lambert produceva
cristalli a due strati
intagliati e molati alla boema, preludio all’art noveau: è
un’ipotesi di
coincidenza storica) dipinge la composizione dalla parte
opposta del vetro
rispetto all’osservatore e stende i colori iniziando dal primo
piano e
distendendosi verso il fondo, con effetti straordinari di
luminosità forniti
dal vetro e dal tono dei colori stessi, intensi e contrastati-
blu, rosso,
giallo, verde dalla gamma infinita, arancio, viola.
La
mostra è aperta, ad ingresso libero,
dal 27 marzo al 27 aprile presso i locali di Palazzo Grifoni
con il seguente
orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle
15.30 alle 17.30.
Il sabato e domenica dalle ore 11.00 alle 17.00 (per i giorni
20, 21 e 25
aprile dalle 14.30 alle 18.00). L’inaugurazione è prevista per
giovedì 27 marzo
alle ore 18.00.
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