RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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giovedì 31 agosto 2017

OPEN 20 Tanti auguri!

I miei più sinceri auguri all'amico Paolo De Grandis che festaggia i vent'anni del suo OPEN

Un'edizione ricchissima, con ospiti illustri e tanti amici invitati:
dalla giovane Reverie all'indimenticato Salvatore Fiume, dall'amico Max Papeschi all'insotituibile Gianfranco Meggiato passando per Yoko Ono, Igor Mitoraj, Luigi Ontani e tanti altri




COMUNICATO STAMPA

OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea. Venti anni di sculture, installazioni, happening e performance a testimonianza di quanto l’arte possa irrompere nell’ambiente esterno per attirare l’osservatore.
La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Veneto.

OPEN ripercorre la sua storia attraverso alcuni dei nomi più significativi dell’arte contemporanea che hanno partecipato a OPEN come Yoko Ono che presenterà in anteprima mondiale INVISIBLE PEOPLE un progetto dalla lunga elaborazione: una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare. Il ritorno all’Hotel Excelsior ed il ritorno di ORLAN con un’installazione site specific basata su Le Plan du Film, una serie importante concepita nel 2001 alla ricerca di quello che Jean-Luc Godard ha chiamato “l’inverso del cinema”: un’opera sulla creazione di un film all’inverso partendo dalla comunicazione e dalla pubblicità di un’opera cinematografica, unici aspetti, in questa geniale finzione, che rendono il film reale. E ancora Igor Mitoraj, Luigi Ontani, Federica Marangoni, Marco Nereo Rotelli, Gianfranco Meggiato, Amin Gulgee, Ferruccio Gard e Marianne Heske che in occasione di OPEN 1999 fece viaggiare un enorme sasso di 4000 anni fa dal villaggio di Tafjord e che ancora oggi staziona al Lido di Venezia.
Una tappa, un punto d’arrivo e di ripartenza, più consapevole e più rigoroso, sempre in linea comunque con la filosofia curatoriale del suo ideatore Paolo De Grandis. Diversamente infatti da ogni altro evento a carattere annuale, dal quale ci si potrebbe aspettare sempre qualcosa di nuovo, OPEN propone la sua linearità e la sua integrazione, aspetti maturati grazie alla semplicità dell’idea di fondo ed al suo contesto espositivo a cielo aperto: territori di esplorazione, punti di scambio e di confronto, spazi coreografici spesso aperti alla loro stessa trasformazione, luoghi in cui il visitatore negozia, in termini sia fisici che mentali, i contenuti delle opere esposte.
OPEN costituisce un grande parco pubblico, un intreccio di natura e cultura, interno ed esterno, biologico e tecnologico, pittura e multimedialità, sintesi dei caratteri e delle tendenze contemporanee. In tal modo il territorio diventa un osservatorio privilegiato, come mostra l'organizzazione di questo importante evento che si proietta in una dimensione nazionale e internazionale.
OPEN si avvale quest’anno della collaborazione curatoriale di Jon Hendricks per la partecipazione di Yoko Ono, Philippe Daverio per Giuseppe Verri, Luca Beatrice per Gianfranco Meggiato e poi ancora Chang Tsong-zung, Niilofur Farrukh, Tamara Li, Nevia Capello, Serena Mormino, Bianca Laura Petretto, Elga Wimmer, Umberto Zampini e Flavia Vago.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentata la performance della giovane artista Reverie che con PourOntani farà una dedica a occhi aperti al Maestro Luigi Ontani che non prevede alcun tipo di ri-citazione/recitazione, artificio o espediente. Si tratta di necessità e di vita: i tableaux-vivants, i lavori dal vivo e soprattutto la viva eco di “VivArte”. Parallelamente Richard Humann presenterà Ascension che per OPEN 20 si arricchisce di nuove costellazioni che si sovrappongono a quelle già esistenti nel nostro cielo notturno. L’opera di Humann sfrutta con grande maestria la tecnologia: è sufficiente che lo spettatore rivolga lo smartphone o il tablet verso il cielo per godere di questo spettacolo di realtà aumentata.
Sarà inoltre indetta l’ottava  edizione del Premio Speciale Arte Laguna che sarà assegnato ad un giovane artista selezionato dalla giuria del Premio Arte Laguna. Tale premio offrirà al vincitore la possibilità di figurare tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2018 ed esporre nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione.
OPEN con la forza di questa sua formula straordinaria contribuisce a modificare il tessuto di una città, rendendola piattaforma internazionale di opere a cielo aperto, per insegnare ad un pubblico stupito una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata fuori da pareti e perimetri troppo connotati e contenitivi che poi muta nella visione il suo contenuto.

ARTISTI PARTECIPANTI

Nutopia
Yoko Ono
Belgio
Phil Akashi
Francia
ORLAN
Germania
Günter Sponheuer
Giappone
Kengiro Azuma
Islanda / Cina
Inga Svala Thorsdottir e Wu Shanzhuan
Italia
Giancarlo Bozzani, Stefano Bressani, Nando Crippa, Gillo Dorfles, Marco Fioramanti, Laura Fiume, Salvatore Fiume, Ferruccio Gard, Resi Girardello, Alessandro Manfredini, Gaspare Manos, Federica Marangoni, Davide Medri, Gianfranco Meggiato, Lucio Micheletti, Luigi Ontani, Max Papeschi, Antonio Paradiso, Gabriele Polidori, Maurizio Radici, Reverie, Marco Nereo Rotelli, Giuseppe Verri, Nanda Vigo, Laura Zeni
Norvegia
Marianne Heske
Pakistan
Amin Gulgee
Perù
Ana Maria Reque
Polonia
Igor Mitoraj
Ucraina
Yana Rusnak
USA
Richard Humann

sabato 26 agosto 2017

A Milano: #INSTACITY personale di Andrea Gnocchi a cura di Melina Scalise

Come promesso, ecco i primi approffondimenti di ciò che avverrà nel prossimo futuro.

Arriva a Milano, alla Casa Museo Spazio Tadini la personale di 
Andrea Gnocchi: #INSTACITY.

Artista della provincia di Varese, che curo oramai da anni e del quale posso vantarmi di avere seguito il suo intero percorso di crescita, sia stilistico che di mercato e che ritengo estremamente interessante sia da un punto di vista formale che iconografico.
Se vorrete, vi aspetto a Milano il giorno 19 settembre.



personale di Andrea Gnocchi
a cura di Melina Scalise
19 settembre - 15 ottobre 2017

COMUNICATO STAMPA

#INSTACITY
personale di Andrea Gnocchi
a cura di Melina Scalise
19 settembre - 15 ottobre 2017
inaugurazione 19 settembre ore 18.30 Casa Museo Spazio Tadini, via Niccolò Jommelli, 24 Milano

“La rappresentazione pittorica della città nella storia dell’arte ha assunto ruoli diversi. Per esempio nel Quattrocento è stata sfondo della scena umana e divina per esaltare il potere religioso e politico. Nel Settecento la sua raffigurazione spesso documentava il viaggio prima dell’invenzione della fotografia. Nel primo Novecento i centri urbani venivano dominati da prospettive aeree in un tripudio di dinamicità, tecnologia e positività per poi veder spegnere ogni esaltazione alla fine dello stesso secolo, quando la città diventa luogo di alienazione, di vita sopraffatta dal1 cemento indisciplinato e irrefrenabile delle costruzioni e custode di cattedrali industriali abbandonate.
Della città, di questo paesaggio antropizzato, dove la natura addomesticata e la progettazione umana hanno avuto il sopravvento sulla scelta abitativa della popolazione mondiale, Andrea Gnocchi ha scelto di farne un suo racconto contemporaneo. Si è cimentato in un’impresa difficile quanto mai necessaria per esprimere quel cambiamento di inizio del terzo Millennio che porta a una nuova visione del paesaggio urbano ormai definito metropolitano e cosmopolita.
La sua ricerca pittorica l’ha portato ad una sintesi rappresentativa in cui domina un concetto di tempo, di segno attraverso la luce, di struttura e di racconto socio-politico della città che passa attraverso una visione iconografica. Potremmo definirlo un architetto del pensiero, il costruttore di una mappa concettuale del territorio dell’uomo contemporaneo che trova i suoi punti nevralgici nella permanenza illuminante di alcune costruzioni simbolo (…) (stralcio dal testo critico a cura di Melina Scalise).
Una ricerca quanto mai attuale perché oggi qualunque città ha ormai individuato una serie di luoghi e architetture simbolo, elementi di identificazione di una nazione, di un popolo, di una cultura.
La mostra a Spazio Tadini presenta l’ultima produzione di Andrea Gnocchi e dei suoi riflettori puntati sulle città. La mostra è realizzata in collaborazione con Casa D’arte San Lorenzo.

GNOCCHI ANDREA nasce nel 1975 a Gallarate (VA). Inizia la sua formazione artistica fin da bambino nello studio del padre, anch’egli pittore. La sua vocazione lo spinge ad intraprendere un percorso di studi professionale prima con il Liceo Artistico, poi con l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi nel corso di Decorazione con una valutazione di 110 e lode.
Dopo varie esperienze di lavoro decide di dedicarsi a tempo pieno alla professione artistica come pittore. Dal 2001 inizia a collaborare con diversi mercanti d’arte che divulgano i suoi lavori tramite esposizioni e fiere. La notorietà sempre crescente e il suo successo professionale lo rendono presto interessante anche per le gallerie d’arte nazionali e internazionali, che ne prendono la rappresentanza e lo espongono in mostre collettive e personali. Questa nuova fase professionale lo mette in contatto con importanti firme della critica e il suo lavoro viene esposto in ambiti sempre più prestigiosi. Oggi, diversi lavori di Andrea Gnocchi sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.


Spazio Tadini - Casa Museo
Via Niccolò Jommelli, 24, 20131 Milano MI
Orari di apertura e ingressi
da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 e domenica dalle 15 alle 18.30. La Casa Museo si riserva aperture anche in altre fasce orarie per eventi specifici. L'ingresso alla Casa Museo è con biglietto (5 euro).
Organizzazione Casa d'Arte San Lorenzo
in collaborazione con C.R.A. (Centro Raccolta Arte)
www.arte-sanlorenzo.it
galleria@arte-sanlorenzo.it
Ufficio stampa
Melina Scalise cell.3664584532
ms@spaziotadini.it

venerdì 25 agosto 2017

Estate 2017... quasi al termine



Rieccomi dopo la lunga pausa estiva...

Un'estate intensa e colma di appuntamenti con Casa d'Arte San Lorenzo ed uno "spiegamento di forze" non indifferente, distribuito fra Sicilia e Sardegna, nei vari punti vendita della Galleria aperti come di consueto da giugno a settembre.

Un impegno, caratterizzato da grandi esposizioni, presentazioni, mostre e proposte, legate alla giovane arte, a quella degli artisti orami consolidati ed ovviamente al quella dei grandi protaginisti del '900. 

Ma non solo...

Nel corso di questo periodo abbiamo assistito alla partecipazione del giovane Montanelli e del grande Matteo Nuti alla residenza d'artista Materia Prima. 
La mostra di Giovanni Maranghi prima a Matera e poi a Stoccarda. Quella di Gianfranco Meggiato al Museo Marca di Catanzaro ed ora, proprio mentre sto scrivendo queste poche righe, l'invito a ufficiale alla 20^ edizione di Open - Venezia.   
E poi ancora la partecipazione della giovane Claudia Dellaclà ad una importante collettiva ed il continuo girovagare dell'ormai imprendibile Thomas Berra lungo tutto l'Europa. Le mostre dedicate a Giuliano Giuggioli e le partecipazioni internazionali a vari eventi di Pier Toffoletti e le altrettanto importanti presenze di Karina Chechik in varie esposizioni nel lontano continente sudamericano. Il collocamento di una straordinaria scultura/installazione di Christian Balzano nella piazza principale di quella che fu la città di Boccaccio: Certaldo e la straordinaria presenza di Roberto Braida in Sardegna con le sue imperdibili performance e la personale a Villasimius.


Ma ora è giunto il momento di iniziare a pensare ed organizzare l'autunno e l'inverno 2017/2018.

Quello che ci aspetta sarà un periodo frenetico,
con mostre, eventi, fiere ed appuntamenti dedicati ai collezionisti della Galleria.

Solo per ricordarne qualcuno (dei quali nei prossimi giorni parlerò in maniera più approfondita), avermo la possibilità di vedere l'inaugurazione del grande murales di Nespolo a Pisa, la personale di Gnocchi a Milano, quella di Tenardi a Roma, quella di Barlettani ancora a Milano e quella di Nuti a Firenze e tante altre ancora che ci porteranno all'annuale appuntamento di Artimino per poi avviarci verso l'inverno con la mostra di Giuggioli, quella della De Castro e la riapertura delle sedi invernali della Galleria. Senza ovviamente, dimenticare la riapertura delle attività del C.R.A. di San Miniato che offrirà un calendario decisamente "intenso".
 
Di "carne al fuoco" ne abbiamo... basta sapere attendere!

Buona arte, buona vita!