RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 31 maggio 2014

NAUGURAZIONE INTRACORPI... ET NOS CEDAMUS AMORI




NAUGURAZIONE INTRACORPI... ET NOS CEDAMUS AMORI

Inaugura sabato 14 giugno alle ore 18.00 al Museo Vignoli di Seregno la personale di Giancarlo Marcali dal titolo “INTRACORPI... et nos cedamus amori”. La serata vedrà la partecipazione straordinaria della poetessa e performer Paola Turroni, accompagnata dal chitarrista Carlo Monti e dallo stesso Giancarlo Marcali, in un reading multimediale di grande intensità emotiva: parola, musica e immagini per interpretare e presentare “... et nos cedamus amori”, uno dei progetti inediti realizzati dall’artista per la mostra.

Una mostra fortemente voluta dall'artista e che come lo stesso Giancarlo racconta: “... potrei dire che è la quadratura del cerchio! Dopo un lungo periodo di viaggi ed esperienze all’estero, la circolarità degli eventi mi ha riportato nel luogo in cui sono cresciuto, nella stessa casa dove hanno vissuto i miei genitori e a due passi dal Museo Vignoli... È un’occasione importante sia a livello emotivo e personale sia a livello professionale. Un'opportunità per mostrare il mio percorso di artista alle persone con cui condivido la vita di tutti i giorni e un fare il punto, considerare la strada percorsa per proiettarmi in avanti”.

In mostra, sette installazioni a grandezza naturale, di cui due realizzate per l’occasione. Grafia su cartoncino, radiografie, foto incisioni su pellicola Agfa, scatole specchio: i differenti mezzi espressivi dell'artista in-seguono la necessità di ri-velare un istante, quello in cui “tutto cambia, esplode e implode, per sempre”. Quell’istante che ha l’apparenza del momento doloroso che accompagna una fine, ma che si manifesta come l’apparizione della forza vitale di un inizio.

In una lotta corpo a corpo con la percezione ordinaria, in un’apertura delle dimensioni spazio-tempo, Giancarlo mette in movimento le emozioni, le azioni e le sensazioni corporee dello spettatore. Una “visione immaginale” che dischiude mondi diversi di immagini e livelli diversi di esperienza, per creare un orizzonte di senso in cui il visibile e l’invisibile, il tangibile e l’immateriale, la presenza e l'assenza si ri-congiungono nel segno di un amore universale.

La mostra, organizzata da Mikeroart (Michelangelo Anastasi e Lucyna Erosa Marelli Raska) e patrocinata dal Comune di Seregno, sarà visitabile da domenica 15 giugno secondo i seguenti orari: mer-gio-ven: dalle 19.00 alle 21.00; sab: dalle 16.00 alle 20.00; dom: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (ingresso gratuito). Catalogo in mostra, con testi di Stefano Migliorini e Flavia Lanza.






 


 Sponsor: Biemme srl; Computer Dream; K-KLASS; Moregallo; Impresa Edile Scozzari; EGE Costruzioni di Grillo Maurizio; Love Bar; Artephoto; Diva Design S.a.s. di Confalonieri Moris & C. Media partner: Giornale di Seregno, Seregno TV.

venerdì 30 maggio 2014

Arriva “Art Life”, la campagna social per promuovere e valorizzare il patrimonio artistico italiano



Arriva “Art Life”, la campagna social per promuovere e valorizzare il patrimonio artistico italiano 

Al via la nuova campagna social in condivisione, ideata da Libreriamo (www.libreriamo.it), con gli utenti di Facebook, Twitter ed Instagram chiamati a fotografare opere e beni artistici italiani in stato d’abbandono o poco valorizzati. Scopo della campagna promuovere la lettura e far emergere l’importanza del patrimonio artistico italiano, non sempre valorizzato a dovere

Adesso i social network scendono in campo per tutelare il patrimonio artistico italiano. Parte su Facebook, Twitter ed Instagram “Art Life”, l’iniziativa inedita rivolta agli utenti delle celebri piattaforme social, chiamati a vestire i panni di “Art hunter”, ovvero cacciatori di opere d’arte e beni artistici in stato d’abbandono o poco valorizzati e conosciuti da immortalare in una foto o in un selfie per poi pubblicarle, accompagnate  da una breve didascalia o aforisma, sulle pagine Facebook, Twitter ed Instagram di Libreriamo, la piazza virtuale di chi ama i libri e la lettura (www.libreriamo.it). Il tutto per un fine sociale molto importante, far emergere la sempre l’importanza del patrimonio artistico italiano, non sempre valorizzato a dovere.
“Il nostro vuole essere un nuovo modo di sensibilizzare su cio’ che riteniamo un grande problema sia economico che culturale – afferma Saro Trovato, mood maker e fondatore di Libreriamo – L'Italia è sinonimo di arte, storia e cultura dalla più lontana antichità. Innumerevoli sono le testimonianze del passato raccolte in musei, collezioni private o siti archeologici che ancora fanno parte del panorama della nostra civiltà moderna e che, purtroppo, non vengono abbastanza valorizzate sia dalle istituzioni pubbliche, sia dai privati. Ecco perché, con Art Life, vogliamo che questo senso di responsabilità parta dal basso, dalla gente comune, chiamata a fotografare e dare maggiore visibilità alle opere d’arte italiane e ai beni monumentali di cui la nostra terra è ricca”.
Un'opera d'arte presente all'interno di un museo o galleria e poco conosciuta, un monumento in stato d'abbandono, uno scavo archelogico non tutelato o qualsiasi raprpesentazione artistica che necessiti di maggiore visibilità e di tutela. Ognuno potrà scattare la foto  ofare il proprio Selfie e pubblicare l'immagine, accompagnata da una breve didascalia, aforisma o poesia Facebook di Libreriamo (https://www.facebook.com/libreriamo) e Fotografiamo (https://www.facebook.com/FotografiamobyLibreriamo), su Twitter (https://twitter.com/Libreriamo) e su Instagram. Oltre a pubblicare le foto, occorrera’ inserire sui diversi canali social l’hashtag #Artlife e la mention @Libreriamo. Alla fine verra’ realizzato un unico “Book fotografico” che raccogliera’ tutte le immagini che saranno inviate.
Un’opera di sensibilizzazione ma anche di impegno, in cui tutti coloro che partecipano possono contribuire a far emergere come le opere d’arte ed i beni monumentali italiani siano una risorsa fondamentale per il nostro Paese. L'Italia ha il maggior numero di beni artistici e culturali dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO; sono ben 49, infatti, i siti italiani inseriti nella Lista del Patrimonio dell'Umanità, la Unesco World Heritage List. Roma, Firenze, Assisi, Venezia, Siena, Pisa, Napoli, invece, sono solo le più note città d’arte del Paese, ma il territorio è disseminato di centri storici di incomparabile bellezza. I numeri lo confermano: 95.000 chiese monumentali, 40.000 fra rocche e castelli, 30.000 dimore storiche con 4.000 giardini, 36.000 fra archivi e biblioteche, 20.000 centri storici, 5.600 musei ed aree archeologiche, 1.500 conventi. Ecco perché, con la campagna Art Life, vogliamo stimolare alla condivisione e far emergere come i beni culturali italiani siano protagonisti della vita del nostro Paese.

Kiki Smith torna in Valdelsa



Kiki Smith torna in Valdelsa


 
 
Kiki Smith torna in Italia; dal 31 maggio al 30 agosto, la Galleria Continua di San Gimignano ospiterà infatti, l’attesissima mostra dell’artista statunitense dal titolo “Path”, allestita in contemporanea con “Update!' dell’artista camerunese Pascale Marthine Tayou. L’artista americana tra le più affascinanti e originali interpreti della scena contemporanea, è arrivata in Valdelsa in questi giorni e parteciperà al progetto Fenice Contemporanea 2014 incontrando - venerdì 30 maggio - gli studenti che hanno preso parte ai laboratori didattici. Per i ragazzi, conoscerla e apprezzarne più da vicino il lavoro, sarà un’esperienza unica ed entusiasmante. Figlia d’arte (suo padre Tony Smith era un scultore minimalista), Kiki Smith è una delle artiste più apprezzate dalla critica. La sua produzione artistica spazia dalla scultura al disegno – principalmente su carta - e affronta tematiche forti come l’identità, gli stereotipi sessuali e il corpo, in particolare quello femminile. In tempi più recenti, la sua riflessione e ricerca si è concentrata maggiormente sul rapporto tra l’uomo e la natura, tra il corpo e il mondo. Ma il suo interesse si è rivolto anche altrove: al mito, alla favola e alla letteratura di cui ci offre una lettura molto originale.

L’appuntamento con Kiki Smith è l’ultimo degli incontri d’arte previsti dal progetto Fenice Contemporanea 2014 che ha già ospitato i workshop degli artisti Massimo Ricciardo e Maria Pecchioli e la residenza artistica del Collettivo di illustratori e fumettisti Delebile. Fenice tornerà ad ottobre con tante novità prima fra tutte la mostra dei lavori prodotti durante il progetto e la presentazione della “Contemporary Art Map” della Valdelsa, la prima mappa delle installazioni d’arte contemporanea presenti sul territorio rilette in chiave illustrativa e fumettistica.

Nato da un’idea di Comincon, Associazione Arte Continua e CultureAttive che hanno messo a frutto le precedenti esperienze di Fenice Nine Arts International Festival e Interferenze - promossa dai Comuni di Poggibonsi (capofila), San Gimignano e Colle di Val d’Elsa, Fondazione Monte dei Paschi Di Siena, Vernice Progetti Culturali e Fondazione Elsa nell’ambito delle iniziative culturali di Siena 2019 Capitale Europea della Cultura-città candidata, realizzato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito di ToscaninContemporanea2013 - Fenice Contemporanea è una proposta culturale e formativa innovativa, che ha dato la possibilità ad un gruppo di giovanissimi individuati tra gli oltre 100 studenti che hanno partecipato agli incontri preliminari, di incontrare artisti di fama internazionale e diventare così protagonisti di un percorso di conoscenza e sperimentazione dei linguaggi del contemporaneo incentrato sulla scoperta e rilettura delle installazioni presenti nel territorio: dalle opere di Mimmo Paladino a quelle di Antony Gormley, fino alle tante testimonianze artistiche ormai impresse nella geografia della Valdelsa.

Le mostre “Path“ di Kiki Smith e “Update!' di Pascale Marthine Tayou, inaugureranno presso la Galleria Continua di San Gimignano, sabato 31 maggio alle ore 18 e resteranno aperte fino al 30 agosto.

GALLERIA CONTINUA / San Gimignano

Via del Castello 11 - 53037 San Gimignano (SI)

Tel.: +39.0577.943134

www.galleriacontinua.com info@galleriacontinua.com

aperto lunedí-sabato ore 10-13 e ore 14-19 o su appuntamento.

Chiuso i giorni festivi.

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Ufficio Stampa Fenice Contemporanea 2014
Natascia Maesi

Giornalismo&Comunicazione

mobile +39 338 3423462 - 335 1979414

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Per Comune di Poggibonsi
Ufficio stampa: 0577 986240/3351979766 (Giuseppe Gori Savellini)

Le Mura di Lucca negli scatti di Nicola Ughi



COMUNICATO STAMPA
Le Mura di Lucca negli scatti di Nicola Ughi
Inaugura il 5 giugno la mostra alla Fondazione Banca del Monte di Lucca

Le Mura di Lucca negli scatti di Nicola Ughi. Inaugura giovedì 5 giugno alle 18  nelle sale del Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) Around the Wall - Lucca on Twincamera”, la mostra fotografica di Nicola Ughi, fotoreporter toscano conosciuto per i suoi lavori nel mondo dell’equitazione e per la sua ricerca sul paesaggio e le persone che lo abitano, che in questa occasione presenterà una serie di immagini dedicate alle Mura di Lucca, ennesimo importante omaggio al loro Cinquecentenario.

Gli scatti sono stati effettuati con Twincamera®, un nuovo sistema di ripresa fotografica, da Ughi ideato e brevettato nel 2013, che si compone di due macchine sincronizzate e che consente di realizzare grandi foto panoramiche senza perdita di definizione o distorsioni dell’immagine. Definito dal fotografo anche “banco ottico digitale panoramico”, Twincamera® risulta particolarmente efficace e suggestivo quando utilizzato per riprendere in simultanea folle o azioni.

Dopo il master in fotoreportage alla Kaverdash di Milano, Ughi ha iniziato la sua avventura nel professionismo dedicandosi alla fotografia di ippodromi e cavalli, al ritratto ambientato, alla fotografia industriale, di paesaggio e di reportage. Ha pubblicato quattro libri e si è aggiudicato numerosi riconoscimenti importanti, come il terzo premio della sezione “Advertizing – Calendars” nell'International Photography Awards (2009) e il secondo premio della sezione “People - Portraits” (2013), vinto con un ritratto di Andrea Bocelli che tiene in braccio un puledrino. Nel settembre scorso ha vinto il primo premio della sezione “Memoria e litorale pisano” dell’XI Premio nazionale di narrativa e saggistica “Il delfino”, per il progetto editoriale “Tra Foce e Pineta” realizzato in occasione degli anniversari delle città di Tirrenia e Marina di Pisa (80 e 140 anni). La sua ricerca è infatti concentrata sul paesaggio e sul ritratto, come espressione narrante del territorio che va ad esplorare.

“Da anni impegnata nella promozione dell’arte contemporanea, la Fondazione Banca del Monte di Lucca ritorna nuovamente alla fotografia, confermando l’importanza che merita nella rosa delle arti visive - spiega il presidente della Fondazione BML Alberto Del Carlo. Questa mostra è un’anteprima mondiale per questa innovazione tecnologica, brevettata e già ampiamente celebrata da siti internet specializzati e riviste di settore nazionali ed internazionali. Il sistema consente di ottenere suggestive immagini di formato panoramico così da rappresentare l’oggetto, nel caso le mura urbane, da un punto di vista che si avvicina a quello dell’occhio umano: sorpresa dell’incontro felice tra abilità tecnica e afflato artistico.”

“Le Mura sono così interpretate con uno sguardo diverso non soltanto dal punto di vista dell'innovazione tecnologica: Nicola Ughi non cerca semplicemente il monumento, la sua architettura o la sua storia, ma è soprattutto alla ricerca del Tempo, della sua manifestazione concreta e mutevole attraverso l'alternarsi delle stagioni. Un tempo che dà una veste sempre nuova ad uno stesso luogo e che, dilatandosi all'infinito, si fa primo testimone della vita degli uomini e della loro emozione di stare al mondo”, è il commento del critico d’arte Marco Palamidessi, curatore della mostra.

La mostra resterà aperta fino al 29 giugno a ingresso libero rispettando il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15:30-19:30; sabato e domenica 10-13, 15:30-19:30
Per info: www.fondazionebmluccaeventi.it;  info@fondazionebmluccaeventi.it


NICOLA UGHI

Nicola Ughi scatta fotografie fin dall'infanzia, quando si dilettava a fotografare con una Kodak Instamatic tutte le Alfa Romeo che trovava per strada. Lascia che la fotografia lambisca la sua vita, durante gli studi e la laurea in Storia e durante i dieci anni spesi a lavorare in settori completamente diversi. Nel 2006 si iscrive al Master in fotoreportage alla John Kaverdash di Milano. Diventa professionista nel 2007 ed inizia a lavorare insieme ai colleghi Alessandro Fasolo Garzia e Alberto Campi ad un reportage sul famoso cavallo Varenne, pubblicato poi da Sportweek e Capital. Ha realizzato fino ad ora quattro libri fotografici: “San Rossore - Reportage da un ippodromo” edito da Pacini Editore, con Renzo Castelli, nel dicembre 2007; “TERRA di Giacomo Puccini”, sempre con Pacini Editore, per l’amministrazione provinciale di Lucca, nel 2009; “TRA FOCE E PINETA”, con Marco Malvaldi e Cristina Barsantini, edito da ETS e presentato nel novembre 2012 in occasione dei centenari di Marina di Pisa e Tirrenia (diventato poi una mostra che è stata presentata in Italia e all'estero); infine ,“Pisa nell'Anima”, con Cristina Barsantini: 23 ritratti di pisani illustri, edito da ETS nel dicembre 2013. Si specializza in questi anni sul ritratto ambientato e sul reportage “industriale”, lavorando per riviste di Custom Publishing come STREAM di Perini Navi e Benetti Magazine e con riviste come EQUESTRIO magazine. Suoi sono i ritratti dello scrittore pisano Marco Malvaldi (edito da Sellerio), pubblicati su vari quotidiani, oltre che su Class e Sette del Corriere della Sera. Ottiene varie menzioni d’onore presso l’International Photography Awards e nel 2013 un second place nella sezione “People - Portraits”, con un ritratto di Andrea Bocelli che tiene in braccio un puledrino nella sua tenuta di Lajatico. Si specializza negli anni nella fotografia equestre e collabora con importanti aziende del settore. Il 5 giugno 2013 deposita la domanda di brevetto per TWINCAMERA®, un sistema che permette, attraverso due macchine fotografiche identiche affiancate e sincronizzate, di scattare immagini panoramiche di azioni o folle. La sua prima mostra in TWINCAMERA®, curata da Marco Palamidessi, viene organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e presentata non casualmente il 5 giugno 2014.



EPIDERMIDE | Le Chiese di Taranto



EPIDERMIDE | Le Chiese di Taranto

Notte della Cultura a Taranto.
31 maggio 2014
Start ore 18:00.

EPIDERMIDE
A cura di ROSSOCONTEMPORANEO
Testi critici:
Amelì Liana Lasaponara | Angelo Raffaele Villani

In mostra:
Silvio Giordano
Gino Sabatini Odoardi
Max Papeschi

Location:
CATTEDRALE DI SAN CATALDO
CHIESA DI SAN DOMENICO
CHIESA DEL CARMINE

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Tre chiese, inizio e fine, di un percorso artistico tra città a confronto: il Borgo e l’Isola.
Linguaggi espressivi che rivelano la rappresentazione nella storia dell’arte.
Dall’abbandono della tradizione pittorica, quale unico mezzo espressivo pre-tecnologico, all’evoluzione fotografica di fine ‘800, fino ad arrivare alla video art di fine anni sessanta con Nam June Paik, artista statunitense di origini sudcoreane.
Epidermide è una pelle in continua mutazione, un’opera dinamica che sottolinea la trasformazione del fare arte attraverso la multicanalità contemporanea.

Un momento di confronto e di interazione sensoriale, dove le emozioni si mescolano attraverso l’uso, e quindi la percezione, di linguaggi differenti, lungo un raccordo narrativo video che si svolgerà sulle superfici interne delle chiese simulando il concetto contemporaneo di affresco.

La novità è qui: riproporre il mezzo artistico come narrazione, tra Bellezza e Spiritualità dei luoghi. Le pareti, il soffitto, le concavità dell’intradosso delle volte, sono elementi architettonici di chiusura e di delimitazione di uno spazio, una pelle, una membrana viva, nella quale si concentrano le energie dinamiche di spinte e pesi del costruito. Un luogo fisico dinamico, concentrato di tensioni, ansie, speranze, racconti, palesati dalla figurazione che si muove e che trascende verso l’alto.
La volta è il cielo.
L’EPIDERMIDE, come lo strato più esterno e delicato della pelle, diventa limite tra terra e cielo, tra ciò che è materia e ciò che trasuda spiritualità. Limite impalpabile tra uomo e ultraterreno, tra sentimento e sublimazione.
La pelle quale confine che delimita ogni essere come marchio indelebile della propria unità ed unicità. Unicità amplificata dal tatuaggio che il tempo imprime su di essa illustrando, ogni giorno che passa, le proprie imprese. Le impronte digitali, le cicatrici, le rughe sono l’opera unica del nostro essere. Epidermide è l’identità, rappresentazione di un IO possibilista, capace di cambiare.
Spogliarsi della propria pelle significa dunque rinunciare alla propria identità. Ma è anche un atto liberatorio che può servire ad ampliare la propria coscienza per raggiungere uno stato comparabile a quello divino. E’ ciò che rappresenta il mito di Marsia: il satiro che aveva osato sfidare in musica Apollo. Ovviamente sconfitto, Marsia viene legato ad un albero e scorticato dal dio delle Muse. Lo scorticamento subito dal fauno è dolore, ma anche catarsi poiché egli, privato della propria pelle, trasmigra dalla condizione terrena ad uno stato di coscienza infinito per raggiungere l’ascesi divina.
A testa in su, l’osservazione di Epidermide ci avvolgerà nella sua ascesi contemporanea fatta di arte e storia immortali. Ogni tensione rappresentata si fa narrazione di istanze diverse e di microcosmi intimi.
Il concetto di “arte proiettata”, non limitata alla semplice sequenza a parete di immagini o della narrazione di una storia, la ritroviamo già nella locuzione cinema espanso (dal’inglese expanded cinema), dove l’esperienza visiva diventava totalizzante, convogliando arti differenti. E’ precisamente con Gene Youngblood, critico cinematografico statunitense, nel 1970, che si teorizzava il superamento della proiezione cinematografica tradizionale, verso una sfera visiva allargata, precorrendo l’era informatica e la realtà virtuale, sfiorando, forse inconsapevolmente, i concetti attualmente istituzionalizzati di “cyberspazio”, passando attraverso il video, l’elettronica, il laser. Una espansione sensoriale della coscienza, in cui i limiti tra arte e vita si superano in un divenire virtuale, in un processo di immaginario allargato e multisensoriale.
La sinestesia della percezione viene liberata in un continuum spaziotemporale che genera un’immagine psichedelica, di un occhio liberato dalle leggi della fisica.

[Amelì Liana Lasaponara | Angelo Raffaele Villani]

"LIBECCIO" - Maurizio Biagini a Barga...



Il prossimo 7 giugno a Villa Libano, a Barga (LU), si inaugura "LIBECCIO", mostra personale di Maurizio Biagini interamente dedicata al ciclo "mare solo".

Mi ha chiesto di contribuire con una piccola testimonianza... 

Mare solo…

L’immagine più poetica del mare è senza ombra di dubbio “il mare d’inverno”. Celebrato in poesie, canzoni e tanta, tanta arte.

Quel momento, a fine stagione, che lui, il grande blu, torna ad avere la sua dignità. Una dignità naturale, che, ripetutamente, anno dopo anno, gli viene estorta con l’arrivo della bella stagione, in un prolificare di strutture, ombrelloni, chioschi e poi umanità, tanta umanità.

Spesso priva del minimo senso civico, che spunta ed arriva in ogni litorale a qualsiasi latitudine e che all’unisono concorre ad una violenza immane, fatta di grida, immondizie ed ogni genere di nefandezza. contro di lui, che taciturno attende, con la saggezza di un grande vecchio, il ritorno dell’autunno.

Ma anche durante la stagione più calda, c’è un momento che “lui” sembra quasi sorridere. La sera, quando anche l’ultimo dei bagnini (oggi si deve dire assistenti bagnanti), ha svolto le sue mansioni: ha ripulito, riordinato, riassettato.
Allora torna ad essere solo. E fiero. E generoso.
“Lui”, il mare, maestoso e quieto per comunque accontentare quella folla che gioisce nei quattro mesi estivi e che educatamente e rispettosamente, rimanda ad altri momenti le sue ire e le sue impetuosità.

Ecco: è quello il momento, quell’attimo, magico ed unico, dove il mare con fare quasi irriverente sembra fare l’occhiolino alla prima oscurità, che interessa a Maurizio Biagini. Che con fare d’artista, cerca di fermare e rendere universale.
Ma non indaga le onde, il continuo salire e scendere delle maree, anzi focalizza la sua attenzione su sdraio ed ombrelloni. Vuoti, ordinati, finalmente silenziosi. E allora ecco nascere “mare solo”.
Un ciclo pittorico di grande spessore, anche se seriale, ripetuto come fosse un mantra, come se fosse un onda. Eppure, sono opere uniche, le sue. Ognuna con una forza ed un equilibrio risolto con grande maestria.
Realizzate di getto con quel gesto che lo contraddistingue, e quello stile che collocano queste sue opere in una “via di mezzo”: quasi metafisiche, quasi pop. Eppure poetiche. Eppure sue.

Un’arte istintiva, vibrante, degna e dignitosa quella di Maurizio, “ragazzaccio” di Livorno dal cuore grande e artista vero.

Roberto Milani


mercoledì 28 maggio 2014

Domenico Conforte - Radici e germogli - a cura di Andrea Mancini



Domenico Conforte - Radici e germogli - a cura di Andrea Mancini

Si inaugura sabato 7 giugno 2014 alle 18, nello storico Palazzo Grifoni, la mostra di pittura dell’artista Domenico Conforte dal titolo “Radici e germogli”.
Una pittura segnica, carica di significato, un’arte che arriva da lontano quella di Conforte. Composizioni che appartengono alla tradizione ma che hanno una forte impronta innovativa, contemporanea, dove la pittura è ancora dipinta. Un racconto attraverso immagini che riassumono l’intera vita artistica di questo uomo che si è fatto pittore.
L’intera esistenza, l’appartenenza alla sua terra, la Lucania, le sue radici hanno modellato (mai termine fu più giusto) il suo lavoro artistico.
Lavoro che approda nelle sale della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato con una mostra antologica, ma in sé anche la sua prima vera e propria mostra, che raccoglie una sessantina di lavori dall’inizio degli anni ‘70 ad oggi.
La scelta, da parte del curatore Andrea Mancini, è stata quella di “riscoprire” e portare questo artista con anni di lavoro pittorico (e non solo) al cospetto del grande pubblico.
“Domenico Conforte – scrive Mancini - è un importante pittore italiano, lo scopriamo solo adesso, visto che la prima esposizione della sua opera è di questo 2014, quasi fuori tempo massimo.”
Ancor più importante perché questo lavoro è portato in uno dei più belli e rinomati palazzi signorili di San Miniato, sua terra d’adozione.
Infatti Conforte, classe 1947 nasce a Ruoti, un paese in provincia di Potenza ma ventenne, nel 1968, poco dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Salerno, si trasferisce in Toscana, a San Miniato.
Figlio di pastori e agricoltori, trascorre l’infanzia e l’adolescenza nelle campagne circostanti. Studiare richiede da parte sua molta volontà e caparbietà, per i disagi, i ritardi e le interruzioni durante la scuola dell’obbligo, provocati dalla presenza degli edifici scolastici in centri troppo lontani e dalla mancanza di strade e mezzi.
Le origini contadine, la vita giovanile trascorsa fra i pastori e i boschi della Lucania determinano una passione per il mondo della natura che rimane viva e si arricchisce fra le colline e i boschi del paesaggio toscano, divenendo una delle sue fonti ispiratrici.
Nel 1970 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola di Pittura di Afro Basaldella e di Vinicio Berti. Approfondisce gli interessi e la ricerca in pittura e fa esperienze di Estetica Sperimentale con il professor Carmelo Genovese. Si diploma col massimo dei voti nel giugno 1974, con una tesi su Paul Klee.
Un anno dopo inizia l’attività di insegnante, con la nomina a docente di Disegno dal vero all’Istituto d’arte di Volterra. In seguito passa alla scuola media ed insegna Educazione Artistica in diverse località della provincia pisana (Ponte a Egola, Monteverdi Marittimo, Riparbella, Castellina, Montopoli Val d’Arno, Santa Maria a Monte, Pontedera); nel 1982 ottiene il trasferimento a San Miniato, dove rimane fino al 2011.
Questa lunga esperienza con gli alunni, attraverso il contatto con la loro freschezza creativa, è un’importante occasione di arricchimento per l’attività di artista.
Un artista che ha ben chiaro il rapporto tra natura, arte e uomo. Amori, legami che quotidianamente invadono la sua esistenza.
“Una mostra – scrive Mancini - può raccontare molte cose, ma difficilmente può restituire l’immagine di un uomo, un uomo della natura come Domenico Conforte, rustico e discreto, ma anche poeta e cantore dell’incrocio misterioso che unisce uomo animale pianta, che la maggior parte di noi ha irrimediabilmente perduto.”
Una mostra tutta da scoprire e da vivere come andrebbero vissuti e scoperti gli artisti, ma ancor di più con l’arte di Domenico Conforte.

La mostra, organizzata in collaborazione con il Comune di San Miniato, è accompagnata da un catalogo edito da “La conchiglia di Santiago” e curato da Andrea Mancini con testi di Luciana Dottore e dello stesso Mancini.
Esposizione che sarà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 30 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 15 – 18, sabato e domenica 9 - 13 e 15 – 19. Chiuso il lunedì.
Per info: domenico.conforte@gmail.com, Domenico 339 6470712, Andrea 333 5925005.

Genere: mostra di pittura
Artista: Domenico Conforte
Titolo: Radici e germogli
A cura di: Andrea Mancini
Relazioni esterne: Filippo Lotti
Allestimento mostra: Ilaria e Silvia Conforte
Fotografie: Luca Lupi
Inaugurazione: sabato 7 giugno 2014 ore 18.00
Luogo: Palazzo Grifoni, Piazza Grifoni 12, San Miniato (Pi)
Durata: 8 - 30 giugno 2014
Orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 15 - 18; sabato e domenica 9 - 13 e 15 - 19; Ingresso gratuito.
In collaborazione con: Comune di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato
Media partner: Toscana Tv, Radio Bruno Toscana
Ufficio stampa: FuoriLuogo – servizi per l’Arte
Info: domenico.conforte@gmail.com, Domenico 339 6470712, Andrea 333 5925005.
 

Come il mare in un bicchiere - performance di Giovanna Lacedra



Come il mare in un bicchiere

MAG
presenta
Come il mare in un bicchiere
Performance di Giovanna Lacedra
Da una poesia di Vittorio Varano e con la partecipazione di ILV
Con il Patrocinio dell’Associazione Archivio Luigi Russolo
(Photo courtesy Alessio Bolognesi)

giovedì 29 maggio dalle 19:00

Ore 19:00 Inizio dei festeggiamenti con aperitivo
Ore 20:00 Riflessione e dibattito
Ore 21:00 Performance di Giò Lacedra e ILV
Ore 21:30 Party a oltranza

SurREALE, la mostra personale di Franco Donaggio proseguirà fino al 2 giugno 2014

MAG, Via Vitani 31, Como
Tel:+39 328 7521463
info@marsiglioneartsgallery.com
www.magcomo.it

In occasione del primo lustro della galleria (2009-2014) e come evento collaterale alla mostra personale di Franco Donaggio “SurREALE” in esposizione fino al 2 giugno, vi vogliamo regalare un esperienza emotiva e surreale.

Come il mare in un bicchiere
Performance di Giovanna Lacedra, da una poesia di Vittorio Varano e con la partecipazione di ILV.

In me sto bene
come il mare in un bicchiere
ma se sono confinato in questo calice
qualcuno mi può bere.
(Vittorio Varano)


Capita, a volte, che il corpo stringa.
Capita, a volte, che il corpo sia sordo allo sconfinato mare che ci portiamo dentro.
E capita, poi, che quel mare diventi tumultuoso proprio perché inascoltato.

Capita che quanto di noi offriamo al mondo,
spesso non sia che una una minimissima parte di quello che siamo.
E a volte capita che la paura di essere diventi una prigione.
Cella asfissiante. Claustrofobico spazio in cui contorcersi e tacere.
Fino a diventare un pugno di sale.

Il sale.
Tutto quello che resta del mare.
Laddove il mare è stato asciugato dall’impossibilità.


Il mare di cui scrivo è quello che io per prima amo definire maredentro.
Maredentro è per me la mia stessa sconfinatezza.
È l’autentica danza dell’anima. È energia vitale destinata a fluire.

Ma quando il dolore genera paura
e la paura genera distanza
e la distanza genera rinuncia
e la rinuncia genera repressione…
il mare – dentro – si chiude in un nodo.
Si ritrae. Smette di sconfinare.
Si asciuga.
E allora il corpo diventa un nemico.
Tiene avvinta l’anima, perché non si ribelli.
E corteggia il baratro della follia.

Quando il corpo non agisce secondo i nostri impulsi,
quando non prende e non dona, quando non ama e non freme,
diventa un calice che chiude il mare in una morsa innaturale.
I sentimenti restano inespressi, gli slanci diventano immersioni,
e le emozioni vengono respinte giù, sotto il livello della percezione.
Quando il corpo non ubbidisce alla libertà del desiderio,
si trasforma in una camicia di forza per l’anima.
Un bicchiere che racchiude l’incontenibile.

Il mare in un bicchiere è l'anima sottovuoto.
È l'amore che si vergogna, che si nasconde da se stesso, nella semioscurità.
Il mare in un bicchiere è un sogno che svapora, e cade sul pavimento,
strizzato dalle mani di un duce interiore,
come se la vita potesse ridursi ad un misero pugno di sale.
Nel corpo agiscono forze emotive contrastanti:
l'immenso e il suo contrario, il vento ed il cemento, il duce e il prigioniero.
Il mare, congelato da una razionale severità.
Il bicchiere appare utile se non si desidera ascoltare.
Appare utile perché l’essenziale resti piccolo, inutile e inespresso.
Il bicchiere dona l’illusione che tutto sia più o meno in ordine.
Eppure,
una lotta tacita si consuma
tra ciò che spinge e si ribella
e ciò che invece lo recinta.
Il mare – dentro –
ingovernabile,
è una tempesta alla Turner
tra le cui onde i sogni muoiono,
come naufraghi aggrappati
alla Zattera di Gericault.
(testo di Giovanna Lacedra)

CENTRO PECCI, IL MUSEO DI TUTTI



CENTRO PECCI, IL MUSEO DI TUTTI

Giovedì 29 maggio ore 18.00 primo incontro fra il direttore Cavallucci e le varie realtà del territorio pratese

Ingresso libero

Giovedì 29 maggio 2014, alle ore 18,00, presso l’auditorium del Centro Pecci, si svolgerà il primo di una serie di incontri in cui il nuovo direttore Fabio Cavallucci, insieme al curatore Stefano Pezzato e ai membri del Consiglio Direttivo del Centro, intende confrontarsi con associazioni, gruppi, persone del territorio pratese, che abbiano voglia di dialogare sulle finalità dell’istituzione.

Sono invitati tutti coloro che ritengono di avere qualcosa da dire sullo sviluppo del territorio e su come il Centro Pecci, attraverso il mezzo dell’arte, possa essere uno degli strumenti fondamentali.

Ingresso libero

L’invito è aperto a tutti con gentile preghiera di partecipazione e diffusione

Dadamaino. Volumi 1958 - '60


Dadamaino. Volumi 1958 - '60

29 maggio - 27 settembre 2014

Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea
Via Senato 24, 20121 Milano

martedì 27 maggio 2014

ONE & ONLY personale di Susan Leyland alla Tornabuoni di Firenze


Si inaugura venerdì, 30 maggio, la personale dell'ottoma Susan Leyland, presso la Galleria Tornabuoni di Firenze... Una buona occasione per capire cosa è l'eleganza!

Galleria Tornabuoni, Borgo San Jacopo 53/r, Firenze

14° Premio Nazionale d'Arte Città di Novara - il bando

Onorato di fare parte della Giuria, pubblico il bando ufficiale del 
14° Premio Nazionale d'Arte Città di Novara
 
 



14° PREMIO NAZIONALE D’ARTE CITTÀ DI NOVARA 

22 - 30 NOVEMBRE 2014
PARTECIPA AL PREMIO NAZIONALE D'ARTE CITTÀ DI NOVARA
A NOVEMBRE I VINCITORI DI OGNI SEZIONE E I FINALISTI
CHE ESPORRANNO LE PROPRIE OPERE IN UN GRANDE EVENTO ESPOSITIVO 


3 SEZIONI

PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA 

2 CATEGORIE

UNDER 35 E OVER 35
LA MANIFESTAZIONE SARÀ AMPLIATA DA VISITE GUIDATE, LABORATORI DIDATTICI, PRESENTAZIONE DI LIBRI, PERFORMANCE E VIDEO PROIEZIONI
NOVITÀ DEL 2014 SARÀ IL PREMIO DEL WEB
LE OPERE PIÙ VOTATE PARTECIPERANNO ALLA MOSTRA DEI FINALISTI 

PER RICEVERE IL REGOLAMENTO SCRIVERE ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

premioartenovara@hotmail.com

OPPURE SEGUICI SU

WWW.ARTACTION.IT WWW.FACEBOOK.COM/PREMIONOVARA
REGOLAMENTO 

Art. 1 Destinatari del Premio, tecniche, formato e tema

Il Premio è rivolto ad artisti di tutte le nazionalità operanti in Italia nelle discipline di PITTURA, SCULTURA e FOTOGRAFIA. Ciascun artista può partecipare con una sola opera per sezione, in piena libertà stilistica e tecnica (tempera, olio, inchiostro, acrilico, vinile, acquerello, grafite, collage, etc. su qualsiasi supporto (tela, carta, legno, ferro, plastica, etc.). Per la sezione fotografia sono ammesse fotografie digitali e analogiche, bianco e nero o a colori e tutte le modalità espressive dell’arte fotografica. Le dimensioni sono libere purché dentro le misure massime di cm. 100X100. Le sculture o installazioni non dovranno superare cm. 100X100X200h e 50 Kg di peso. Il tema è libero.

Art. 2 Come partecipare

E’ necessario compilare il modulo di partecipazione ed allegare una sola fotografia a colori di un’opera di dimensioni non inferiori a cm 18X24. Sul retro di ogni fotografia indicare autore, titolo, tecnica, misure, mail e contatto telefonico.
Fotografia e modulo dovranno pervenire entro il
19 ottobre 2014 a: Premio Arte Novara c/o Fondazione Novara Sviluppo, Palazzo Renzo Piano Via Bovio, 6 - 28100 Novara. (Le fotografie inviate nonsaranno restituite).E’AMMESSAANCHELAPARTECIPAZIONETRAMITEPOSTAELETTRONICA. Inviare il modulo e la foto dell’opera via e-mail in formato jpeg (almeno 300 dpi) corredata dalle relative didascalie (autore, titolo, tecnica, anno e misure) all’indirizzo di posta elettronica: premioartenovara@hotmail.com

NOVITÀ DEL 2014 sarà il PREMIO WEB attraverso il social network Facebook. Le 10 opere più votate parteciperanno direttamente alla mostra dei finalisti. Gli artisti interessati dovranno inviare il modulo e la foto dell’opera via e-mail in formato jpeg (almeno 300 dpi) corredata dalle relative didascalie (autore, titolo, tecnica, anno e misure) all’indirizzo di posta elettronica: premioartenovara@hotmail.com (La foto dell'opera inviata per partecipare al Premio Web se non rientrerà tra le 10 più votate parteciperà comunque al Premio attraverso la normale selezione del Comitato scientifico - ISCRIZIONI ENTRO SUBITO DALLA PUBBLICAZIONE UFFICIALE DEL PRESENTE REGOLAMENTO). 

Art. 3 Contributo spese

E’ richiesto un contributo di € 30.00 a parziale copertura delle spese di segreteria ed organizzative.
Il versamento potrà essere effettuato con bonifico bancario intestato a: Associazione Culturale Art Action, Banca Intesa-San Paolo 01079 Corso Risorgimento, 44 Novara. C.C. 1000/4423 - IBAN IT64 M030 6910 1201 0000 0004 423 (La ricevuta di avvenuto pagamento dovrà essere spedita o inviata via e-mail insieme alla foto dell’opera e al modulo di partecipazione. In caso di mancata selezione per l’evento espositivo dei finalisti il contributo spese non sarà restituito). 


Art. 4 Prima selezione

La selezione degli artisti finalisti che parteciperanno al grande evento espositivo nel mese di novembre avverrà attraverso il vaglio del Comitato scientifico del Premio il cui giudizio è insindacabile e inoppugnabile, ogni possibilità di ricorso è perciò esclusa. I criteri di valutazione saranno: Capacità di utilizzare modalità espressive contemporanee; Qualità estetica; Innovazione e sperimentazione; Valore della ricerca artistica; Creatività; Originalità; Utilizzo dei linguaggi in modo trasversale. Il modulo di partecipazione è scaricabile dal sito: www.artaction.it oppure www.facebook.com/premiarteonovara. Altre informazioni potranno essere richieste alla direzione artistica o alla segreteria del Premio. 

Art. 5 Presentazione delle opere

Agli artisti selezionati sarà richiesta l’opera originale. L’opera dovrà essere senza vetro, senza cornice e provvista di attaccaglia. Le opere dovranno giungere presso: Premio Arte Novara c/o Fondazione Novara Sviluppo, Via Bovio, 6 - 28100 Novara o consegnate direttamente dagli artisti entro la data che sarà successivamente comunicata. Le opere saranno accettate solo con spese e rischio a carico del partecipante. 

Art. 6 Mosra

Tutti gli artisti finalisti parteciperanno al grande evento espositivo che si terrà dal 22 al 30 novembre 2014 presso Palazzo Renzo Piano e Palazzo Tornielli a Novara. 

Art. 7 Premi

Il Comitato scientifico del Premio sceglierà le opere vincitrici e il suo giudizio sarà insindacabile e inoppugnabile, ogni possibilità di ricorso è perciò esclusa.
Saranno individuati tra i Finalisti
TRE VINCITORI PER OGNI SEZIONE E CATEGORIA. I primi classificati di ogni sezione e di ogni categoria riceveranno la MEDAGLIA D’ORO del Premio Arte Novara edizione 2014. I secondi e i terzi classificati di ogni sezione e di ogni categoria riceveranno la TARGAPREMIOARTE NOVARA 2014. Sarà realizzato il CATALOGO della mostra con le opere di tutti gli artisti finalisti che riceveranno anche un ATTESTATO DI MERITO per l’avvenuta selezione. Le opere vincitrici resteranno di proprietà degli artisti. Altri PREMI DI SEGNALAZIONE saranno assegnati dal Comitato scientifico grazie alla collaborazione di enti pubblici e privati.

Gli organizzatori si riservano di individuare tra i vincitori, artisti cui proporre possibilità espositive personalizzate nell'ambito di EXHIBITION PROJECT 2015. Alcuni PREMI ACQUISTO di valore non inferiore a € 500.00 saranno precedentemente concordati con gli artisti interessati e saranno resi noti il giorno della premiazione. 

Art. 8 Premiazione

La premiazione avverrà presso il Palazzo Renzo Piano alle ore 17 di domenica 30 novembre 2014 alla presenza delle autorità e di personalità di spicco del mondo artistico e culturale. 

Art. 9 Restituzione delle opere

Le opere ammesse alla mostra potranno essere ritirate personalmente dall’artista, o da un suo incaricato munito di delega, subito dopo la premiazione o nei tre giorni successivi contattando la segreteria. Le opere che non saranno ritirate verranno restituite a spese degli artisti incaricando il corriere Mailboxes di Novara della rispedizione. 

Art. 10 Liberatoria

Gli organizzatori, pur avendo la massima cura delle opere, non si assumono alcuna responsabilità civile e dolosa per eventuali danni di trasporto, manomissioni, incendio, furto o altre cause durante il periodo della manifestazione, del magazzinaggio, dell’esposizione e della giacenza. Agli Artisti è demandata la facoltà di stipulare eventuali assicurazioni contro tutti i danni che le opere potrebbero subire. 

Art. 11 Accettazione delle condizioni

Gli Artisti sono garanti dell’originalità dell’opera che presentano e partecipando al 14° Premio Nazionale d’Arte Città di Novara accettano implicitamente tutte le norme contenute nel presente regolamento, nessuna esclusa. Ogni possibilità di ricorso è perciò esclusa. 

Art. 12 Immagine delle opere

Il Premio sarà largamente pubblicizzato sia in ambito locale sia nazionale e, a tal fine sarà realizzato il video della manifestazione, lo sfruttamento delle immagini delle opere esposte resterà pertanto ad esclusivo vantaggio degli organizzatori. 

Art. 13 Privacy

Le informazioni ricevute verranno utilizzate per la partecipazione al Premio e per l’invio del materiale informativo. E’ prevista la possibilità di richiederne la rettifica o cancellazione, come previsto dalla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali.
Il sottoscritto, presa visione del regolamento per partecipare al 14° Premio Nazionale d’Arte Città di Novara, dichiara di accettare integralmente tutte le sue disposizioni nessuna esclusa e, con la presente, esonera l’organizzazione dal risarcimento di ogni qualsiasi eventuale danno di natura
civile o dolosa che dovesse avvenire a persone o cose derivanti dalla manifestazione.
FIRMA 

INFO UTILI

Direzione artistica:
Vincenzo Scardigno, Tel. 347 2536848
Coordinamento organizzativo:
Emilio Mera, Tel. 333 4314191 Domenico Minniti, Tel. 349 8643212 Emanuela Fortuna, Tel. 349 3401575
Periodo espositivo:
22 - 30 novembre 2014
Inaugurazione:
Palazzo Renzo Piano, sabato 22 novembre 2014 - ore 17.00
Premiazione:
Palazzo Renzo Piano, domenica 30 novembre 2014 - ore 17.00
Palazzo Renzo Piano:
F.N.S. Via Bovio, 6 - 28100 Novara
Palazzo Tornielli:
Via Greppi, 7 - 28100 Novara
Termine iscrizione sezione web:
Entro subito dalla pubblicazione ufficiale del presente regolamento (La foto dell'opera inviata per partecipare al Premio Web se non rientrerà tra le 10 più votate parteciperà comunque al Premio attraverso la regolare selezione del Comitato scientifico).

Termine iscrizione:
19 ottobre 2014
C.C. Bancario:
MailBoxes Novara:
Viale Dante 17 - 28100 Novara, Tel. 0321626557 

SEGUICI SU

Associazione Culturale Art Action, Banca Intesa-SanPaolo 01079 Corso Risorgimento, 44 Novara
1000/4423 - IBAN IT64 M030 6910 1201 0000 0004 423 

WWW.ARTACTION.IT // WWW.FACEBOOK.COM/PREMIOARTENOVARANOVARA 

LORIS DI FALCO - LA CITTA' CON LA CASA DI VETRO

LORIS DI FALCO
LA CITTA' CON LA CASA DI VETRO
Dal 28 maggio al 14 giugno 2014
77artgallery- corso di Porta ticinese 77
vernissage 29 maggio 2014 dalle ore 19 alle ore 23
da lunedì a sabato dalle ore 15 alle ore 19
77artgallery@gmail.com

Testi critici di Emanuele Beluffi e Giovanni Frangi


Vestigia, rovine personali. L’ultima serie di Loris Di Falco, La città con la casa di vetro¸ non è solo un tributo a questa città che sale nel corso del rinnovamento urbanistico/architettonico occasionato dal grande evento (che non è il judgement day bensì la grande exposition universelle), ma anche e soprattutto il riconoscimento (e l’esaltazione) della sua vita silente, che palpita dalle rovine di luoghi dismessi dove le ataviche vestigia parlano il loro affabile silenzio. Che è anche il silenzio di un fare arte in cui il personale si trasfigura nell’ universale. Perché questo, e non altro, è fare arte. Stille leben, traduzione del Tedesco che l’Italiano, incarnando una tradizione mortifera, traduce con natura morta. Fotografia ma non solo. Vita silente ma non solo.
Emanuele Beluffi

Sull'ultimo numero di Arte&Arte: Pier Toffoletti

la copertina di Arte&Arte

Pier Toffoletti


Sull'ultimo numero, ora in distribuzione, copertina dedicata al grande e prezioso amico Pier Toffoletti ed all'interno, l'articolo scritto dal sottoscritto....

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Un antico proverbio orientale recita più o meno così: “è impossibile guardare due volte lo stesso fiume”. E così avviene per l’opera di Pier Toffoletti. In continuo movimento, in continua ricerca, in continua evoluzione. 
L’artista friulano (classe 1957), riesce sempre a stupire.

E’ così anche nell’ultima evoluzione del suo percorso stilistico.
E’ lì che troviamo l’ennesima metamorfosi.
Corpi e forme che si fondono in un armonico abbraccio. 
C’è dinamismo, c’è forza, c’è teatralità. 

Le recenti esperienze di arte performativa hanno, senza ombra di dubbio, partecipato alla nascita di questo nuovo ciclo espressivo intitolato “Body Splash”. 



Le figure indagate, ancora una volta femminili (e come poteva abbandonare quel soggetto a lui tanto caro che di fatto ha contribuito al consolidamento del suo successo) sono risolte in maniera gestuale, istintiva.
Nascono da un ideale ed ipotetico caos che tutto genera. Un lessico potente che permette a colui che guarda di immergersi completamente nella tela, diventando a sua volta partecipe e non più solo spettatore. Di fatto, la struttura filosofica dell’arte di Toffoletti rimane immutata. 

C’è spazio però all’innovazione. Il colore sostituisce le biacche, le calci
che riempivano i lavori di solo pochi anni fa come possiamo ben constatare nell’opera “senza tempo” che qui ho voluto riproporre.
In quel ciclo il rimando ad un classicismo era ben evidente, tangibile e tutto si risolveva con un ipotetico ponte fra moderno, antico e contemporaneo. 


In “Body Splash” è il colore a fare la parte del leone. Tinte forti, a volte violente che danno forza e movimento al tutto, che altrimenti risulterebbe statico.


Una volta c'erano correnti di pensiero nell'arte (e nella letteratura) che spalancavano i cervelli come fossero porte e tutto prendeva forma, e i pensieri volavano come volano a volte i sogni. Ora con i “pensierini” che ci sono, si può al massimo aprire una finestra per fare un po’ di corrente d'aria.
Per fortuna oggi c'è ancora qualche artista senza tempo che veleggia e volteggia sul proprio sogno.
Pier è uno di questi.
Uno fuori dal coro, che fa tesoro prezioso degli insegnamenti della grande storia dell’arte e dai grandi temi in essa contenuti per farli propri.

Le sue, sono figure sospese: luce della mente, della memoria, della vita.

Dal 95 ad oggi, ho visto uscire dallo studio dell’artista il 90% delle opere e per chi è alla ricerca di qualcosa di reale  e concreto, l’opera di Toffoletti è la giusta applicazione.
Un percorso corredato da successi internazionali che lo ha visto protagonista da una all’altra sponda dell’atlantico, passando per la terra degli zar e quella del sol levante.
Mostre, fiere, biennali e pubblico sempre pronto a rimanere ammirato davanti al suo ultimo dipinto.
Il segreto del suo successo? Inarrestabilità e curiosità.
Sempre alla ricerca di una relazione fra uomo e ambiente. Una esperienza che affonda le radici nelle sue esperienze speleologiche che lo hanno portato naturalmente a guardare dentro le cose della vita, nelle viscere più profonde della terra e del genere umano.
Non essere oggetto di indagine ma indagatore. Senza mai porsi domande ma sempre alla continua ricerca di risposte.
Sono fresche, intriganti, coinvolgenti queste ultime creazioni, dove la decorazione lascia posto alla pittura, quella vera, quella dipinta senza però tradire le origini antiche della preparazione “a fresco” che hanno caratterizzato da sempre la sua cifra stilistica.
Non c’è firma della cultura dell’arte che non si sia interessata al lavoro di Pier Toffoletti e certamente non potrà esimersi dal farlo ora che ha toccato il vertice più alto della sua carriera produttiva.