RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 31 luglio 2015

I miei pensieri sull'arte 0




Che tristezza constatare ogni giorno, che la maggioranza degli italiani non conosce nulla dell'arte e non fa nulla per migliorarsi... 
E pensare che basterebbe solo guardarsi intorno ed avere un po' di curiosità...

mercoledì 29 luglio 2015

SULL'UTILITÀ E IL DANNO DELL'ARTE PER LA VITA (intervista kritika di Emanuele Beluffi a Camillo Langone)

Ringraziamento dovuto all'amico Emanuele Beluffi per la citazione nella sua ultima intervista a Camillo Langone... 



SULL'UTILITÀ E IL DANNO DELL'ARTE PER LA VITA 

(intervista kritika di Emanuele Beluffi a Camillo Langone)

opinione di emanuele beluffi sul sistema dell'arte:
Ma, allora (e questo il senso della domanda posta a Camillo Langone) l’arte contemporanea è cosa di tutti o cosa loro? Qual è, veramente, il ruolo dei fruitori nell’arte contemporanea? Mia opinione: non è come guardare un film, una partita di scherma o il lancio di un satellite in orbita. Credo che il rapporto pubblico/arte contemporanea sia simile al rapporto lettori/quotidiani, o al rapporto cittadini/parlamentari.
Siamo veramente sicuri, per citare Francesco Bonami curatore della Biennale 2003 con titolo La dittatura dello spettatore, che il pubblico possa esercitare un tale potere in arte? O non saranno piuttosto vere le parole di Bertolt Brecht, per cui “Se votare servisse a qualcosa, non ce lo farebbero fare”?
CONTINUA A LEGGERE http://wp.me/p2Ogdp-2x7



Il MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) presenta Sguardi eterni tra la terra e il cielo di Ciro Palumbo a cura di Alessandra Redaelli



Sguardi eterni tra la terra e il cielo di Ciro Palumbo
a cura di Alessandra Redaelli



Il MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) presenta Sguardi eterni tra la terra e il cielo, personale di Ciro Palumbo a cura di Alessandra Redaelli. Il vernissage si terrà venerdì 7 agosto, alle ore 21.00, al Castello di Schisò (Giardini Naxos), nuova e suggestiva sede espositiva del MacS, per concludersi giovedì 10 settembre.


Giuseppina Napoli, (Direttrice Macs) – “La mostra personale Sguardi eterni tra cielo e terra di Ciro Palumbo al Castello di Schisò di Giardini Naxos è il completamento e seguito della mostra che dal 28 Giugno 2015 ha sede al Castello Carlo V di Monopoli. Due preziosi luoghi scelti per accogliere un affascinante ed antico racconto le cui sinuose trame, ordite di arte e sentimento, giungono fino in Sicilia a Naxos, dove approdarono i Greci che ne fecero la prima colonia e dove oggi storia e mito si incontrano e trovano contemplazione nelle mura del Castello di Schisò, che diventano lo specchio delle storie figurate e degli eventi mitici di Palumbo, ne amplificano il senso e lo restituiscono con immediatezza al nostro contemporaneo. In questo Ciro è maestro, nel saper cogliere le memorie delle gesta, nel saperle rendere in efficaci metafore e nel sublimarle poi in colori brillanti, vibranti e sognanti. Il suo totale coinvolgimento con i soggetti, la cultura nel genere che ha acquisito, la sua instancabile voglia di trasmettere e comunicare, ne fanno un narratore ed un pittore dedito all'arte con la passione di chi ne ha fatto lo scopo ed il fine nella vita. Per queste sue qualità noi gli siamo grati, per riuscire a parlare a tutti, tramite le sue opere, di una mitologia che nel nostro frenetico contemporaneo non è scontato conoscere, ripercorrendo lo sviluppo della civiltà e del pensiero, coinvolgendoci nei suoi percorsi mentali ancorché di materia pittorica. A Ciro Palumbo siamo grati per aver eliminato le distanze riuscendo a farci riappropriare di un mito antico che appartiene a tutti noi”.


Uno stralcio dal testo critico di Alessandra Redaelli - “[…] Palumbo è un affabulatore, un cantastorie, qualche volta un giocoliere, qualche altra volta uno chef sopraffino che si diverte a mescolare gli ingredienti più assurdi, più impensabili, riuscendo a far scaturire dalla loro unione profumi e sapori sublimi. Il suoi dipinti potenti, ipnotici, capaci di intrappolare lo sguardo in una spirale infinita di stimoli percettivi, di catturarlo e sedurlo fino a farlo capitolare, sono come scatole cinesi, come sfide sottili. Il paesaggio è spazio e personaggio, anima capace di incarnare pensieri ed emozioni. Il cielo è come lo sguardo di Dio, limpido di gioia o fosco di collera. Il mare si alza in tempeste misteriose, in onde dalle creste affilate come coltelli, che sembrano poter tagliare in due la piccola imbarcazione che le solca impavida. La costa si fa di volta in volta tenero abbraccio, utero accogliente, rifugio del naufrago oppure quinta oscura dai mille nascondigli bui e fitti di minacce. La roccia è al tempo stesso natura selvaggia e lascito dell’uomo, un uomo forse passato di lì più di mille anni prima: resta del suo passaggio una porta, una finestra incerta, una presenza remota fantasmatica e inquieta. E poi c’è lui. L’eroe. Forse un dio, forse un semidio. E la sua presenza incombente fa vibrare l’aria rarefatta del dipinto. Può essere Prometeo accasciato su una roccia – la fronte virile corrugata in un’espressione di sconforto – affranto per l’uso sconsiderato che l’uomo ha fatto della conoscenza. Può essere Vulcano, possente e fiero, seduto come un re compiaciuto sul suo trono di pietra. Oppure è Polifemo, battuto, sì, ma non sconfitto, con l’occhio che, ancora, caparbio si fissa in quello dello spettatore attraversando la fascia che dovrebbe oscurarlo. O Ulisse, non più persona, ma portatore di pensieri, di sogni, di memorie e di esperienze. Figure possenti, scolpite in un marmo dalle tinte gelide, gli occhi ciechi della pietra a dichiarare, al di là di ogni ragionevole dubbio, che di marmo si tratta, di materia dura, eterna e indissolubile. Ma non è così. Basta uno sguardo per capire che non è così. Ed è qui, in questa squisita ambiguità, che si gioca la magia di Palumbo. Perché al di là di ogni ragionevole dubbio è carne morbida, cedevole, sottilmente sensuale quella di Proserpina, stretta nell’abbraccio del suo rapitore. Così come è carne quella delle tre Grazie di Piccole estasi, dipinto di un erotismo languido, estenuante, a dispetto dei perfetti ovali dei visi e delle capigliature rubate alla statuaria classica. E con un pizzico di ironia è carne quella dell’Hermes che si gira di tre quarti, quasi sorpreso, mentre lo spettatore ne scopre le grazie liberate dal morbido panneggio. E carne, e anche emozione, addio, tristezza rispecchiata da un cielo crepuscolare, è quella di Amore e Psiche […]”.



Sede: Castello di Schisò
Indirizzo: via Lungomare Schisò – 98035 Giardini Naxos (ME)
Telefono MacS: 095 715 2207 - 342 301 7376
Vernissage: venerdì 7 agosto 2015, ore 21.00, Castello di Schisò, via Lungomare Schisò, Giardini Naxos (ME)
Orari Mostra: Dal martedì alla domenica 10.00-13.00/17.00-22.00.
Chiuso il lunedì.
Ingresso: € 5,00.
Web: www.museomacs.itwww.castellodischiso.it
Mail: info@museomacs.it - info@castellodischiso.it
Ufficio Stampa: ufficiostampa@museomacs.it

giovedì 16 luglio 2015

“La Vespa e la farfalla. Un secolo di Butterfly al Museo Piaggio”



Dal 18 luglio all’11 ottobre 2015 il Museo Piaggio ospiterà la mostra “La Vespa e la farfalla. Un secolo di Butterfly al Museo Piaggio”, che a poco più di 100 anni dalla sua prima rappresentazione (1904) celebra una delle opere più amate di Giacomo Puccini. L’esposizione scaturisce dalla volontà di “fare rete” tra le varie realtà di eccellenza del territorio toscano (e non solo) e il Museo Piaggio di Pontedera, tempio di un’altra indiscussa icona del made in Italy, la Vespa. In mostra una raffinata selezione di costumi di scena, figurini ed elementi di scenografia provenienti dagli archivi e dalle collezioni dei prestigiosi partner della Fondazione Piaggio, che faranno ripercorrere su un simbolico red carpet un secolo di rappresentazioni di Butterfly.

mercoledì 15 luglio 2015

Il Balletto di Milano con “BOLERO”




Il Balletto di Milano con “BOLERO” 
tra i protagonisti di PADIGLIONE DEI TEATRI
LA COMPAGNIA PRESENTA AL TEATRO ELFO PUCCINI
IL CELEBRE BALLETTO DI RAVEL NELLA SUA ESCLUSIVA VERSIONE

C'è anche il Balletto di Milano nel cartellone di “Padiglione dei Teatri – Expo in Città”, l'iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che unisce e valorizza le Compagnie milanesi attraverso un programma articolato nei Teatri Elfo Puccini e Franco Parenti.

Si tratta di un'occasione straordinaria per poter apprezzante anche fuori sede l'importante realtà cittadina, considerata tra le più prestigiose a livello nazionale e sempre più proiettata verso esclusivi palcoscenici internazionali. Prossimamente, dopo i recenti successi in Marocco, Svizzera, Francia ed Estonia, sarà presente ai Festival di Tzindari (Lettonia), Saaremaa Opera Festival (Estonia) e a San Pietroburgo (Russia) dove è attesissimo. Il Balletto di Milano nel 2015, oltre ad aver ottenuto da Regione Lombardia l'importante riconoscimento di rilevanza regionale per l'attività di spettacolo, è tra le Compagnie premiate anche da MIBACT.

Al Teatro Elfo Puccini il 20 luglio, nell'unica data prevista a Milano anche per la stagione 2015/16, la Compagnia presenterà La vie en rose... Boléro, rappresentazione briosa, coinvolgente, con un ritmo crescente che culmina in un finale esplosivo con una delle danze più sensuali e travolgenti del 900.

La prima parte è dedicata ai famosi chansonnier con coreografie su alcune tra le più belle canzoni di Charles Aznavour, Jacques Brel, Edith Piaf e Yves Montand. Sognare sulle note de La vie en rose, emozionarsi con Ne me quitte pas, divertirsi con Les Comediens, sorridere con Sur la table... Tanti successi indimenticabili in uno straordinario lavoro che, passando dall'ironia alla nostalgia e giocando con gli stereotipi culturali, ha già conquistato migliaia di spettatori.
Nella seconda parte Boléro di Maurice Ravel nella sorprendente coreografia creata per il Balletto di Milano: non solo gioco di seduzione, ma l'eterna storia di una nascita, di un'attrazione inevitabile verso un essere simile, di un moltiplicarsi di incontri.

La serata, nella quale ben si mettono in luce le caratteristiche tecniche e artistiche nonché la grande versatilità degli interpreti, ha per protagonisti loro, gli straordinari danzatori del Balletto di Milano tra i quali l'eclettico Federico Veratti e Angelica Gismondo, seducente danzatrice dalle linee sinuose, protagonisti di Bolero.

BALLETTO DI MILANO in LA VIE EN ROSE... BOLERO
Milano - Teatro Elfo Puccini – lunedì 20 luglio ore 21.00
prezzo biglietto € 10.00
Informazioni e prevendita:  www.elfo.orgwww.vivaticket.it



Balletto di Milano - Via Fezzan 11 - 20146 Milano – Tel. 02 42297313 - info@ballettodimilano.it

Nelle foto di Carla Moro e Aurelio Dessi
La Compagnia in "la vie en rose..."    "Bolero "- 
primi ballerini Angelica Gismondo e Federico Veratti


Teatro Elfo Puccini 
Corso Buenos Aires 33 MIlano 
Sala Shakespeare | ore 21.00
Balletto di Milano | LA VIE EN ROSE... BOLÉRO
Posto unico 10 euro
Informazioni: www.elfo.org

Milani&Cadeo
Comunicazione&PR
Patrizia Milani 339.65.61.812 
Caterina Cadeo 333.700.53.50

sabato 11 luglio 2015

Nuovo record di Cattelan... povera Italia!


 
Lo scorso 30 giugno da Christie's si è aggiudicata un'opera di Maurizio Cattelan a 1 milione e mezzo di sterline (quasi due milioni e mezzo di dollari).
In Italia c'è ancora qualcuno che sostiene che questa non sia arte, che sia tuttta una presa per i fondelli ect. ect. 
Per molti, l'acquirente, è solamente un coglione che ha buttato via del denaro... tanto denaro...
Ahimè, la povertà italica affonda le radici nella sua beata ignoranza! 
Scommetto che se ora facessi un giro sotto gli ombrelloni di centinaia di spiagge italiane, in molti saprebbero dirmi di chi è l'amante di Tizio e cosa ha fatto ieri sera Caio ma ben pochi saprebbero dirmi chi sia Cattelan!

Evviva!

giovedì 9 luglio 2015

“Vele al Vento” personale dell’artista Alfredo Pieramati



“Vele al Vento” 
personale dell’artista Alfredo Pieramati


Le opere del Maestro Alfredo Pieramati, ritornano nell’incantevole Portofino, dopo 25 anni dal primo “approdo” con la famosa opera “Portofino-Calata Marcoli” .
Si inaugurerà domenica 19 luglio,alle ore 18.30, con il Patrocino del Comune di Portofino, la personale “Vele al Vento” negli spazi dello storico locale “Pitosforo”,
Le opere, una quindicina, realizzate con la ricercatezza che contraddistingue da sempre quest’artista, si inseriscono, in perfetta armonia, nella atmosfere del celebre locale, rendendo più concreti i sogni di viaggi e libertà che trapelano dalle grandi barche, con vele dai mille colori traslucidi, fulcro dell’esposizione.
Se le vele sono il centro dell’ opera non meno importanti sono i colori dei cieli, la sensazione del vento che agita mari burrascosi dalle molteplici tonalità, dove le pennellate del maestro si trasformano in grosse sferzate di energia pura.
L’esposizione sarà aperta al pubblico, ad ingresso libero, fino al 30 settembre 2015.
La Federazione Italiana Vela unisce gli amanti del mare e dell’ arte anche in questa personale del maestro Pieramati.

“Vele al Vento” 
personale dell’artista Alfredo Pieramati
Inaugurazione e presentazione catalogo: domenica 19 luglio 2015 dalle 18.30
Curatore: Professor Giancarlo Telloli

Patners: MilaniCadeo,- Emmegigroup, Fonica International, C.R.A.

Le opere saranno in esposizione dal 10 luglio al 30 settembre 2015
Spazio esposito: Pitosforo – Yacht Club Portofino
Indirizzo: Molo Umberto 1 N° 9 - 16034 Portofino (GE) Italia
Contatti sede espositiva: 0185 269020-3483521027
Orari ad ingresso libero: tutti i giorni dalle 11:00 alle 21:00 – Chiuso il lunedì

Contatti: www.milanicadeo. info@milanicadeo.it - milani.cadeo@gmail.com

Catalogo in Mostra: Edizione Emmegigroup Pensiero Attivo
Contributo Critico: Prof. Giancarlo Telloli

Sponsor Istituzionali
patrocinio del Comune di Portofino e della FIV (Federazione Italiana Vela)

mercoledì 8 luglio 2015

Raccolta sentimentale - personale di Giuseppe Bombaci

Proprio nell'ultimo post che ho scritto, vi ho comunicato della partecipazione alla mostra collettiva dal titolo "11 x H '15" , allestita nei locali del prestigioso Hemingway Caffè Letterario di Modica, dell'amico Giuseppe Bombaci, che subito, mi ritrovo ad annuciare la sua personale Raccolta sentimentale ad Agrigento presso Spazio Espositivo


Raccolta sentimentale

Mostra personale di

Giuseppe Bombaci

[…] ho sempre considerato l'elemento storico importante: la mia pittura lo considera sempre... essa diventa un archivio "sentimentale", una sorta di collezione privata che si lega alla memoria dell'opera stessa. Dipingo come se il mio lavoro dovesse conservare l'idea del quadro stesso.[…]

Spazio Espositivo di Francesco Siracusa
Via Papa Luciani 52, 92100 Agrigento


Opening | Venerdì 10 luglio 2015 ore 18,30
Dal 10 luglio al 19 settembre 2015 

 

lunedì 6 luglio 2015

Della Croce, Lopez de Castro e Bombaci in mostra...

La scorsa settimana, mentre ero "completamente escluso", non avendo a disposizione alcun collegamento alla rete, si sono inaugurate alcune importanti mostre.



Martine Della Croce, ha inaugurato la seconda "tappa" di RITMO (per le notizie relative alla prima vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/05/ritmo-personale-di-martine-della-croce.html), visibile fino al prossimo 3 agosto presso la prestigiosa sede del Castello San Giorgio di La Spezia


Irene Lopez De Castro ha inaugurato a Siracusa, all'interno della Galleria Civica Montevergini, di Siracusa, la personale "FROM AFRICA TO SICILY - i colori del mediterraneo", visitabile fino al prossimo 2 agosto


Nei locali del prestigioso Hemingway Caffè Letterario di Modica, l'amico Giuseppe Bombaci ha preso parte alla collettiva "11 x H '15", mostra anch'essa visitabile fino al prossimo 3 agosto