RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 30 aprile 2011

In anteprima, la mostra di Minotti su Playboy

Sul numero di maggio, a giorni in edicola, del celebre magazine "Playboy", la segnalazione della mostra di Marco Minotti, presso la San Lorenzo "Favole: fantastiche realtà"... da comprare!
vedi anche: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/04/marco-minotti-alla-san-lorenzo-dal-12.html


Un altro articolo su Thomas Berra...

Mi hanno segnalato un altro articolo,  uscito il giorno 28 aprile scorso, sul quotidiano "Libertà" di Piacenza, che parla di Thomas Berra. L'articolo si riferisce all'evento svolto alla "Frick Collection" del quale avevo già dato notizia qualche tempo fa ( vedi: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/02/thomas-berra-alla-frick-collection-new.html ). Buona lettura...

giovedì 28 aprile 2011

Pier Toffoletti: "Venustas et Materia" a Milano a cura di Giovanni Serafini

In attesa dell'autunno, dove vedremo l'artista Pier Toffoletti, presentare integralmente il progetto legato alla filosofia orientale del Tao ( dove il Tao rappresenta il Perfetto Equilibrio che regola l'Universo  e non puo' essere raffigurato se non attraverso il binomio Yin e Yang ), attraverso il suo tipico gesto stilistico che unisce l'antico (con il mezzo espressivo dell'affresco) ed il contemporaneo (attraverso figure femminile caratterizzate da pose prettamente fotografiche), avremo la possibilità, il prossimo 5 maggio, di vederne un'anteprima a Milano. Dove? alla SpaziArte Ungallery.
Dal 5 al 26 maggio 2011 a cura di Giovanni Serafini.   



TWELVE dopo 12 anni il ritorno di Flycat da Orea Malià

Conosco Flycat da anni, mi ha chiesto di introdurlo a questo suo grande ritorno. Cosa che faccio con grande piacere!
Di seguito al comunicato qua sotto, la breve intro che ho scritto per questo evento. 

TWELVE 
dopo 12 anni il ritorno di Flycat da Orea Malià

Era il 1999, e per la prima volta il fenomeno Graffiti Writing - Street Art entrava 
in contatto con il mondo fashion. Accadeva a Milano dai parrucchieri e truccatori 
Orea Malia'. In quell’occasione Flycat espose opere su tela e sculture, e si esibiì 
in una “performing art”, in cui l’artista esegui' uno show artistico-musicale con 
dee-jay al seguito. 

Il 27 maggio 2011, a distanza di 12 anni Flycat si presenterà di nuovo negli spazi 
di Orea Malià per continuare il suo percorso artistico, attraverso la contaminazione 
utilizzando la musica, la poesia, la recitazione, il ballo e la moda. Anche in questa 
occasione Flycat si circonderà dei suoi amici artisti, per dare vita a una performance 
in cui si proiettera' in anteprima il video-rap dal titolo: Our Father, tratto dal suo 
ultimo album Our Sign. Registrato negli States e girato a Los Angeles. 
In mostra saranno esposte 40 tele della misura di 40x40 cm, (ed eccezionalmente 
proposte ad un prezzo speciale per volere dell’artista.) più altre opere provenienti 
da esposizioni nazionali ed internazionali. 
A far da cornice alla serata verrà proiettato un video realizzato da Fabrizio Fardin 
che ripercorrerà le fasi salienti dal 1999 a oggi, con l’ausilio di immagini di 
repertorio scattate nel corso degli anni da Miky Degni, che da anni segue l’attività 
di Flycat. 
L’evento è presentato dall’associazione artistica: Stravagart, fondata da Francesco 
Facchinetti (di cui Flycat ne è un cavallo di battaglia), e coordinata dalla BitSugar 
productions 
La serata si aprirà con un cocktail di benvenuto alle 19,30 - e seguirà fino a tarda 
notte. 


27 maggio - 29 giugno 2011 
Orea Malià 
via Marghera, 18 Milano (cortile interno) tel. 02.4694976


Fly c’è
di Roberto Milani

L’arte di Flycat non ha recinti, è libera! Da sempre.

Spazia dalla musica alla poesia, dalla performance al Dj-set fino alla scultura ed al gioiello, ma è nella pittura che raggiunge la propria identità massima.

Affonda le proprie radici nella Street e nella Spray Art, ed oggi il suo gesto diviene cult-ura.

Una crisalide che dopo un lasso di tempo, il suo giusto tempo, si trasforma in farfalla. Oggi Flycat è farfalla!

Ha volte mi pongo un quesito, mi domando se ha ancora senso parlare di street-art, spray-art, graffiti e cultura hep-hop?

La riposta che trovo ogni volta, è la stessa: sì!

Lasciando da parte tutte le solite e vecchie polemiche su Street-Art: legalità ed illegalità, ritengo che ancora oggi questa cultura sia una delle più riuscite espressioni artistiche giovanili degli ultimi trent’anni.

Lo stesso Sgarbi, quando ricopriva il ruolo di Assessore alla Cultura del Comune di Milano, accompagnato da Alessandro Riva, vide per la prima i graffiti dal Leoncavallo, affermò (enfatizzando molto la cosa ma rendendola così ancora più efficace), “…di essere davanti ad una moderna Cappella Sistina…”.

Nasce ufficialmente negli States, ma di fatto, l’espressione artistica su di una parete, affonda le radici nelle caverne di Altamira circa 17'000 anni fa.

Allora le strade ovviamente non c’erano e non esistevano neanche le bombolette spray, eppure era insita nell’animo dell’artista di allora (forse più sciamano che artista),  di voler lasciare un segno del suo passaggio, aggraziarsi il proprio divino e parlare agli altri attraverso un linguaggio “non convenzionale”

Oggi, ovviamente, sono cambiate tante cose da quando dall’America abbiamo importato l’idea di graffiti come espressione artistica.
A Milano erano i favolosi ed indimenticabili “80” da bere.
Alcuni addirittura non ci sono più, altri, molto probabilmente, si dedicano ad altre faccende, ma la cultura “Spray” ancora catalizza l’attenzione di  migliaia di ragazzi.

Fly c’è,
E’ considerato per molti un “mito”.
Ora più che mai è maturo, dotato.

Non urla più sui muri la sua rabbia di adolescente, anzi arriva a dialogare con le istituzioni ( è del 2009 la sua lezione di graffiti con il Ministro Meloni), ed ha imparato a fare arte per tutti.

La sua cifra artistica ha toccato vette importanti, traguardi ambiti, considerazioni inaspettate.

Quando mi ha chiesto di scrivere questa breve intro alla sua prossima mostra, ne sono stato lusingato.

Lo seguo da tempo, dai tempi dove lui seguiva, o meglio inseguiva, con fantastiche visioni, il gesto del suo primo maestro, il writer “Spider 7”.

Da allora ci siamo incontrati in diverse occasioni. In ordine di tempo, l’ultima, durante la scorsa edizione di AAM (Arte Accessibile Milano), dove mi ha invitato a seguirlo in questa sua ennesima “spruzzata di colore”.

Anche in passato abbiamo “rischiato” di lavorare insieme, ad esempio all’ambizioso progetto -Stravagart- che ritrovo in questa occasione con molto piacere.
Poi più nulla. 
Lui negli States a diventare grande. Un grande. Ed io in giro a fare “arte”. Promuovere, produrre e divulgare arte in ogni sua espressione.

Ora, come nei migliori gialli, l’assassino torna sulla scena del delitto, così Fly torna dopo 12 anni nel luogo dove ha già esposto allora e lo fa alla grande, proponendo fra gli altri una serie di nuovi lavori di dimensioni contenute ad un prezzo calmierato (sempre al passo coi tempi…).

Lavori su tela, dove il colore è l’assoluto protagonista insieme ai vari concetti che porta avanti da sempre.
Libertà e movimento. Musicalità e vibrazione.

Non c’è da aspettarsi altro da questa esposizione se non Flycat. Sempre più vero e coinvolgente.









The Golden Age - Max Papeschi Solo Exhibition - 14 May/1 June - BERLIN 2011

Che noia... mi tocca ancora scrivere di Max Papeschi... eheheh
Irriverente come sempre, geniale e provocatorio più che mai, il Papeschi arriva a Berlino.
Una mostra personale alla Abnormals Gallery, curata da Clarissa Tempestini, che porta l'artista ad esporre nella città che per molti, in questo momento è considerata la capitale ideologica dell'arte contemporanea. 
In attesa di un autunno "caldissimo" (che ci vedrà insieme per un evento "fuori dal normale"), approfittate di fare un giro nella capitale tedesca, che comunque merita sempre, e fatevi "papeschetizzare"!
14 lavori inediti in mostra dal 14 maggio al 1 giugno...


Abnormals Gallery Berlin is pleased to present the upcoming exhibition of the destabilizing artist Max Papeschi, that will take place the 14° of May 2011 at 19,00, in the headquarter of Linienstraße 154, Berlin Mitte.

Papeschi will exhibit in exclusive for Abnormals and for the city that supported his art from the very beginning, “The Golden Age”, a show made of 14 totally new pieces.
An absolute Preview. Absolute Abnormals.


Abnormals Gallery Berlin
Linienstraße 154

l'artista della settimana: Karina Chechik

Karina Chechik (1966) è argentina, di Buenos Aires.
Mi piace definirla una pittrice che fotografa. La sua arte è fatta di strutture, luce, aria e atmosfere. Atmosfere impalpabili, fatte di luminosità e polvere, che ferma con un "click" della sua macchina fotografica e trasforma con il colore ed il pennello al cavalletto, in emozioni vibranti.
Indaga la natura ed i luoghi della spiritualità. Per lei, questo è un'esigenza, una ricerca interiore, quasi un mandala.

Le metropoli, invece,  con le loro stazioni, i movimenti delle persone e i loro spostamenti, sono la metafora che utilizza per una citazione quasi autobiografica. Rappresentano in parte, i suoi continui migrare, quasi un racconto di viaggio.

Di origine Russa, la sua famiglia arrivò in Argentina all'inizio del XX secolo. Oggi Karina, si può assolutamente definire "cittadina del mondo".
Personalmente l'ho conosciuta a Miami, anni fa. Allora viveva fra gli Stati Uniti e la Spagna. Oggi è tornata in Argentina ma la sua seconda patria è l'Italia. A breve una personale al Museo della Cattedrale a La Plata (Argentina) e a novembre una sua personale al Museo del Design a Torino. Raffinata e colta, è riuscita a caratterizzare la sua creatività dando una modernità al concetto di figurativo. Un'arte fatta di contaminazione fra fotografia e pittura.

Notre Dame de Paris - 2011- tec.mista su tela
vedi anche: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/search/label/Karina%20Chechik

Su La Nazione di oggi...

Ogni ultimo giovedì del mese, a partire da oggi, sulle pagine della Nazione trovate un inserto, all'interno della rubrica Carnet, che si chiama "Art&Cultura".
Sul numero odierno, una intera pagina dedicata alle attività della Galleria San Lorenzo, fra cui: la futura mostra di Armodio al Bramante, l"'operazione" Minotti a Milano ed in particolare all'opera del giovane artista Thomas Berra...









mercoledì 27 aprile 2011

Thai Italy Art

Continuano nel loro percorso internazionale Christian Balzano e Francesco Attolini, in ottima compagnia, ora in Thailandia all'Art Gallery of Silpakorn Universety, a maggio, cura di Maurizio Vanni

lunedì 25 aprile 2011

Armodio - Entità incombenti - a Roma al Chiostro del Bramante

Armodio nello studio

Oramai è cosa certa. 
Come già vi avevo accennato in un precedente intervento 
( http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/search/label/Armodio ) nel prossimo mese di luglio, dal 2 al 31, a Roma, nella prestigiosa sede del Chiostro del Bramante, si terrà la mostra antologica "Armodio - Entità incombenti" curata dall'amico Gionanni Faccenda con il contributo critico del Prof. Antonio Paolucci. 

L'esposizione, organizzata con il supporto di Casa d'Arte San Lorenzo, sarà accompagnata da un prestigioso volume edito per Editolriale Giorgio Mondadori e si svilupperà su un nucleo centrale di circa 25 lavori che hanno visto impegnato l'artista negli ultimi tre anni di attività, oltre ad alcune opere che testimonieranno la fortunata ed importante carriera del Maestro.


Stralcio del comunicato stampa:

Armodio
Entità incombenti

Roma, Chiostro del Bramante, 2 -  31 luglio 2011

Ulteriori informazioni e  immagini: www.studioesseci.net

Vernice per la Stampa: sabato 2 luglio 2011 ore 12 

"NATURA MORTA I°" 24x30 tempera su tavola -1984-
courtesy Casa d'Arte San Lorenzo

....“Bisogna tornare all’Arcimboldo e alla Wunderkammer di Ambrasz per intendere il genio di Armodio. Un artista che si inventa universi paralleli costruiti però con i sapori e i colori di questo mondo e che li immagina popolati di gioiosi ironici enigmi” è l’opinione di Paolucci... 

...Armodio, all'anagrafe Vilmore Schenardi, autore piacentino nasce il 4 ottobre 1938 e già dalla tenera infanzia è travolto da una intensissima pulsione artistica. A 13 anni incontra Luciano Spazziali, una delle prime persone che incoraggia attivamente la sua passione, invitandolo in un piccolo laboratorio di artisti locali, qui incontra Gustavo Foppiani, che diverrà per Armodio un valido promotore nonchè un caro amico. Tra il 1951 ed il 1952 frequenta l'Istituto Gazzola di Piacenza, pur non riconoscendovi grande importanza. Ben altro peso avrà lo Studio Spazziali o Scuola di Piacenza (come la definirà il giornalista Gaetano Pantaleoni) dove il giovane artista apprende sempre nuove tecniche trovando una propria identità e creatività. Nel 1954 abbandona il laboratorio di Spazziali e si trasferisce con Foppiani in uno scantinato dove si concentra sulla pittura, successivamente, dopo aver cambiato studio, si unisce anche Carlo Berté. Grazie all'interessamento di Foppiani, nel 1964 Armodio espone alla Galleria Obelisco di Roma, dove incontra il favore del pubblico ma non un effettivo guadagno economico, che arriverà invece quando Lily Shepley riuscirà a vendere le sue opere negli Stati Uniti. Nel 1969 si reca a Londra dove viene a contatto con la pittura indiana, persiana e giapponese, delle quali apprezza soprattutto i colori e l'assenza di prospettiva. Nel 1972 espone con successo le sue opere a Bruxelles. La fama di Armodio lievita e, dopo un fruttuoso soggiorno a Parigi torna in Italia.
         Oggi Armodio vive e lavora a Piacenza. 


"DUE SOLI" 50x70 tempera su tavola -2009-
courtesy Casa d'Arte San Lorenzo

"Good kids/bad kids?" Pittura e disegni di Maurizio L'Altrella

Il lavoro di Maurizio L'Altrella è molto interessante. Da stappare e fare decantare come un buon vino. A me è capitato così: la prima volta che ho guardato i suoi lavori li ho dovuti mettere un po' lì, da parte... solo dopo ne ho colto la completezza. Bravo!



"Good kids/bad kids?"
a cura di Olga Sgobio e Adriano Pasquali

Nell’epoca contemporanea l’arte subisce di continuo molteplici suggestioni. Viviamo in un tempo in cui la comunicazione ci sommerge di immagini, suoni, sensazioni che più delle volte ci assalgono passivamente. Le opere di Maurizio L’Altrella, ogni giorno, vengono ossigenate e intossicate da tutto ciò che ci circonda. Lo sguardo di L’Altrella si concentra sulla figura 
del fanciullo che, inerme, vive sospeso sulla superficie delle sue tele.
La sua arte figurativa si caratterizza attraverso la figura del bambino. I suoi non sono bambini immortalati solo per la loro freschezza e genuinità, ma su di loro l’artista si sofferma per sottolineare il dualismo esistenziale che abita in ognuno di noi: diventeranno buoni o cattivi? Non è la narrazione di una favola destinata a finire con il lieto fine, anzi, quello che interessa all’artista è cogliere queste creaturine quando in loro non si è ancora manifestata la coscienza del bene e del male. Da quel momento in poi tutto è possibile, l’artista afferma: “quell’età rappresenta un momento in cui la personalità è ancora molto plasmabile e il carattere dell’individuo non si è ancora consolidato. E’ anche per questo motivo che tendo a non dare fisionomie definite, cercando di rappresentare i corpi come involucri che custodiscono un’essenza”. Quell’essenza, prima o poi, verrà contaminata da qualcosa, ne determinerà il futuro. Il fanciullo è ripreso nelle sue gesta da infante che fa linguacce, che gioca, piange e si dimena e che, ancora, non sa cosa diventerà. Le sue opere vivono realtà oniriche e i bambini, dai corpi svuotati, fluttuano in una densa materia cerulea.


28/4 - 11/5
PISCINACOMUNALE spaziodarteincopisteria-via Campiglio, 13 Milano

Pronti per il MIA (Milan Image Artfair)?

I preparativi fervono. Fra poche settimane, al via la prima di MIA (Milano Image Artfair), la fiera della fotografia e della videoarte, tanto voluta da Fabio Castelli e sostenuta da un interessante progetto curatoriale. Tanti espositori, un centinaio di artisti e, si spera molti visitatori....
Al SuperStudio di via Tortona a Milano


domenica 24 aprile 2011

"Fisiognomica" di Simone Gilardi da Bocca, a Milano, fino al 1 maggio

Simone Gilardi è bravo. E' dotato e sa cosa vuol dire dipingere. L'ho conosciuto durante le selezioni della prima edizione del Premio Barlettani. Selezionato fra i trenta finalisti, è risultato assolutamente fra i più interessanti di quella kermesse. Oggi, fino al 1° maggio, è ospitato in uno dei templi sacri della cultura: la Libreria Bocca con una sua personale. Merita la scoperta!   

Libreria Bocca, Locale Storico d'Italia con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Medaglia d'oro della Camera di Commercio di Milano.
Orari di apertura
10:00 - 14:00 15:00 - 19:00

Ricercatore per scelta e elezione, Simone Gilardi, prosegue il suo percorso artistico lasciandoci tracce indelebili su lamiere contorte, piegate e arrugginite dagli anni, che stigmatizzano la sua opera. Giovane artista di area l
ombarda dalla tecnica diligente e sagace, sin dai primi lavori ha dimostrato una notevole capacità espressiva nell’indagare la fisiognomica umana. Oggi ci accompagna in questa nuova galleria di volti, e lascia al tempo e alla natura il rendere incisivi e accattivanti le superficie pittoriche. Interessante è il percorso intrapreso, e questa breve rassegna sarà l’occasione per meglio apprezzare i primi passi mossi nel tortuoso mondo dell’arte di un promettente, eclettico, sagace Artista! Giorgio Lodetti

ARTISTA FINALISTA AL IV PREMIO MOVIMENTO SEGRETE DI BOCCA


SpazioBoccainGalleria
Galleria Vittorio Emanuele II, 12
Milan, Italy

sabato 23 aprile 2011

Un compleanno speciale...

Lo so, non c'entra niente con gli argomenti trattati abitualmente in questo blog... o per lo meno, ci può entrare se parliamo di Design. Oggi è il "compleanno" della "Vespa".
Qualcuno che mi conosce sa della mia passione per l'oggetto di culto della Piaggio. Beh oggi, è il suo natale, nel 1946 usciva il primo modello. Da allora, suscita interesse a livello mondiale conquistando la passione di milioni di persone.
Quindi:
BUON COMPLEANNO VESPA!!! 


A Milano, "PAPER SWAN" - Personale di Emila Sirakova a cura di Emanuele Beluffi

La qualità non è messa in discussione. L'efficacia del gesto, in questo caso, non è solo teoria. La bellezza è assoluta protagonista. Così potrei riassumere la personale di Emila Sirakova (già finalista della prima edizione del Premio Patrizia Barlettani - Next_Generation) che si accinge a vivere e condividere l'emozione di una "prima". La sua prima personale milanese, in una nuova Galleria, sotto la guida preziosa di Emanuele Beluffi. 
Tratto deciso e femminile per una serie di disegni di rara qualità. Per lei, la Sirakova, che naviga a vista nelle acque dell'arte contemporanea, spaziando dalla performance alla pièce teatrale, dal costume di scena al lavoro a quattro mani con Giovanni Piazzalunga, un passo decisivo: mostrare una sorta di rinascimento-avanguardistico, dove la riscoperta del segno sta alla base di tutto. Lei ora è pronta e voi?


a cura di Emanuele Beluffi
mercoledi 25 maggio dalle 18.30 alle 21

Nei suoi lavori Emila Sirakova declina la proteiforme identità femminile esaltandone il fascino primordiale racchiuso in un modello archetipo ricco di complessità e sfaccettature, esulando tuttavia dall’iconografia tradizionale della femme fatale nella direzione di un tributo a quella moltitudine d’anime che alberga in ogni donna.



Deodato Arte
Nino Bixio 34
Milan, Italy

giovedì 21 aprile 2011

FABBRIC/A-ARTISTOWN-"Linea Continua"

Ho già parlato di questo evento più volte (http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/04/proposito-lineacontinua-cura-di.html ) ma ritengo opportuno tornarci sopra. Trovo che in questo momento, la Sicilia e le sue tante iniziative private e non, sia la regione che meglio stia reagendo a questo periodo di "sonnolenza" culturale che attanaglia l'Italia. Bravi a tutti gli attori di questa scena!!!

23 aprile - 07 maggio 2011
Canicattini Bagni- Sitacusa -Italia

Art is Town si sposta dalla provincia di Ragusa a quella di Siracusa. Dopo l’inaugurazione dei propri eventi nel contesto della XIII Settimana della Cultura a Modica (la collettiva Young Forever, la personale di Sebastiano Mortellaro Geografi(c)amente, la rassegna video Vplatform#2, la mostra Dialogues di Carmelo Nicosia e canecapovolto, l’inaugurazione del C.o.C.A. con Arturo Schwarz e l’installazione di Filippo Leonardi La scultura è l’opposto della cultura), Artistown si trasferirà a Canicattini Bagni, dove sabato 23 aprile alle ore 19.00 nello spazio della Galleria Fabbric/a sarà inaugurata la mostra Linea Continua.

Linea Continua, curata da Giuseppe Bombaci in collaborazione con Arturo Schwarz e Francesco Lucifora, vedrà esporre gli artisti Cordova, Roberto Di Bello, Gianni Cuomo, Carlo Cane, Manlio Sacco. Cordova è un pittore sardo, che attualmente vive e lavora a Milano. È un ricercatore assiduo di un mondo che non esiste, fatto di labirinti mentali che si strutturano in celle claustrofobiche, che potrebbero assomigliare a paesaggi devastati da una guerra atomica. Roberto Di Bello è un fotografo e videomaker campano, che attraverso semplici ma geniali scatti ironici coglie gli aspetti più oscuri della realtà di cui si nutre. Gianni Cuomo, anche lui campano, si è formato artisticamente a Milano. La sua ricerca attuale è concentrata sulla sperimentazione della scultura attraverso la carta per la creazione di “ominidi” le cui caratteristiche sono semplificazioni genetiche: sui loro corpi ci sono i segni di un’evoluzione disarmonica ed invasivamente iper-tecnologica. Carlo Cane è un eccezionale artista, creatore di paesaggi che vanno dall’onirico al dramma reale, case volanti, macchine che fanno riflettere sulla condizione dell’uomo. Manlio Sacco è un pittore palermitano. Per lui la pittura è poesia e la figura il viatico per il viaggio che l’artista compie all’interno della psiche umana: un fascio di emozioni che determina la
sospensione tra interiorità ed esteriorità.

mercoledì 20 aprile 2011

Da La Nazione...

Leggo su la Nazione di oggi (http://qn.quotidiano.net/cultura/2011/04/20/493302-venezia_addio.shtml ) e la notizia è riportata su altri quotidiani una notizia sconcertante. Praticamente a pochi giorni dall'inaugurazione, il Padiglione Italia della Prossima Biennale di Venezia, potrebbe restare "orfana"... mah che bella Italia...


Venezia addio Il ministro Galan 'silura' Sgarbi

Verrà scelto un altro soprintendente al polo museale della città lagunare. Il critico furioso: "Tradito dai funzionari"


Continua a leggere su: http://qn.quotidiano.net/cultura/2011/04/20/493302-venezia_addio.shtml#ixzz1K4vcJhFg
Roma, 20 aprile 2011 - Galan 'silura' Sgarbi. Non sarà lui il soprintendente al polo museale speciale di Venezia. Lo annuncia in tarda serata il ministero: "Non sussistono le condizioni per poter attivare le procedure all’articolo 19, comma 6", quello che avrebbero permesso il ricorso a una figura esterna. Una presa di posizione che escluderebbe la designazione di Vittorio Sgarbi dalla poltrona del polo lagunare, in linea con quanto deciso dalla Corte dei Conti.
"La direzione generale del Mibac — sottolinea la nota del ministero — provvederà ad avviare il procedimento di conferimento del predetto incarico a un dirigente interno alla nostra amministrazione".
"Galan è stato tradito dai suoi funzionari, che non gli hanno detto la verità — tuona Vittorio Sgarbi — . Il ministro mi ha appena telefonato per comunicarmi la sua decisione: stasera (ieri, ndr) lo vedrò a cena da Vespa, e gli spiegherò che gli hanno mentito, che può benissimo far ricordo al comma 6".
Non intende mollare, il critico furioso, e già annuncia di fare ricorso. Poco gli importa che la Corte dei Conti lo scorso 8 marzo abbia nuovamente invalidato la sua nomina veneziana. "Non hanno niente contro di me, vogliono solo che vangano rispettate le procedure: cosa che adesso è stata fatta", sottolinea lo storico dell’arte e opinionista tv.
Ieri la direzione generale per gli Affari generali (nella persona di Antonia Pasqua Recchia) ha provveduto a valutare i curricula dei candidati al bando — con Sgarbi concorrono quattro dirigenti (e storici dell’arte), Stefano Casciu (soprintendente di Modena e Reggio Emilia), Giovanna Damiani (che ha l’interim per Parma e Piacenza), Mario Scalini (soprintendente di Siena e Grosseto) e Fabrizio Vona (soprintendente della Puglia), oltre all’architetto e soprintendente della Liguria Giorgio Rossini e Giovanna Bertoldo, preside del liceo classico 'Mameli' di Roma — per dare le opportune indicazioni al neoministro. E Galan, ieri sera, ha preso la decisione finale.
In tutta risposta Sgarbi annuncia il ricorso e ripete che, se non potrà riprendere il timone della soprintendenza veneziana, si dimetterà anche da curatore del Padiglione Italia della Biennale.
Sgarbi, conferma?"Certo. Si tratta di due incarichi che vanno di pari passo: se non sono soprintendente, non posso assicurare sedi e progetti per le mostre, come ho fatto fino a ora".
Proprio in seguito a questo suo annuncio la Uil dei beni culturali l’accusa di fare “vere e proprie proprie interferenze e pressioni’’ sul ministro Giancarlo Galan..."Non sono nuovo alle intimidazioni dei sindacati, per questo ho dato mandato al mio legale di querelare il portavoce della Uil. Per quanto riguarda gli attacchi personali, ribadisco, anche al ministro, che ho più titoli di chiunque altro".
Si riferisce all’accusa che le è stata mossa di “essere un semplice funzionario e non un dirigente generale”?"Esattamente: io sono alto commissario per l’area di Piazza Armerina, in Sicilia. Chiunque sostenga che non abbia la qualifica di dirigente, è in malafede. E sia chiaro che la Corte dei Conti, non ha niente da eccepire sui miei titoli, ma esclusivamente sulla procedura del bando, e che la mia nomina può esser fatta, purché sia regolare. Ma, anche se così non fosse, il ministro avrebbe comunque tutto il diritto di effettuare la mia nomina per “chiara fama”, in quanto io afferisco a una norma pari agli istituti di cultura, il comma 6, che riguarda figure particolari. E non è tutto".
Che altro c’è?"Sono l’unico in grado di garantire prestigio alle mostre in programma: Galan mi ha chiesto di fare la Biennale più bella degli ultimi anni. Sul fronte soprintendenza, se non torna sui suoi passi (e può ancora farlo), invaliderò il concorso. Anche se, visti i buoni rapporti, credo ci siano margini per un accordo".
In via del Collegio Romano qualcuno, convinto che l’improvvisa apertura di Galan a Sgarbi fosse dovuta al diretto interessamento del premier, trasecola. Stamani è attesa, la resa dei conti: il ministro e il critico si incontreranno per presentare il Festival di Spoleto. 
di Letizia Cini