RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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giovedì 30 aprile 2015

ARTURO SCHWARZ. Il Coraggio della Verità. Correlazioni empatiche di Lucrezia De Domizio Durini

 

Presentazione del libro di Lucrezia De Domizio Durini nelle due distinte versioni Italiano/inglese

ARTURO SCHWARZ. Il Coraggio della Verità. Correlazioni empatiche 
3 GIUGNO ore 17,00

TEATRO OUT OFF MILANO

Lucrezia De Domizio Durini, operatrice culturale, giornalista, editrice, collezionista, scrittrice e mecenate è un personaggio decisamente atipico nel mondo artistico e culturale italiano. Ma Arturo Schwarz, gallerista, editore, collezionista, studioso, saggista, poeta non è da meno. Insieme hanno dato vita a un libro sorprendente, che è insieme un ritratto intellettuale e la testimonianza di un impegno appassionato: Arturo Schwarz. Il coraggio della verità. Correlazioni empatiche.

Arturo Schwarz (che ha oltrepassato oggi la soglia dei novantun’anni) ha attraversato il ‘900 esprimendo una straordinaria creatività e vitalità culturale. La sua attività di gallerista ed editore, amico e compagno di strada di alcuni fra i maggiori artisti del secolo e di ogni tempo (Duchamp, Man Ray, Breton ecc.), di saggista, studioso di arte preistorica e tribale, alchimia, tantrismo e kabbalah, di poeta, è l’espressione di una personalità eccezionale, che non ha mai smesso di mettersi in gioco, con coraggio, determinazione e rigore.
 
Il ritratto che ne fa Lucrezia De Domizio Durini va del resto ben oltre i limiti di una classica biografia: è piuttosto l’analisi approfondita e partecipe realizzata con gli strumenti interpretativi di chi ha operato in campi paralleli e con la stessa dose di anticonformismo, energia e onestà. Da un certo punto di vista il libro è quindi un doppio ritratto: quello di Schwarz, ma anche quello di chi lo interroga e lo ritrae con tanta consapevolezza e perspicacia.
Il libro è arricchito da alcune rare immagini della casa milanese di Schwarz, che è l’illustrazione e il «deposito» di una intera vita di ricerca e di studio.
 
Il volume sarà presentato il 3 giugno p. v., alle 17,00, presso il Teatro OUT
OFF di Milano e successivamente il 26 giugno, a Bolognano, in apertura del Fifth Free International Forum. In questa occasione il poeta Gian Ruggero Manzoni presenterà la pubblicazione analizzando le Correlazioni empatiche che uniscono, nel differente iter culturale di vita vissuta, Arturo Schwarz e l’autrice.
 

 
Per informazioni, copie saggio e interviste agli autori:
Francesca Ponzetto | Ufficio stampa Edizioni Lindau, Torino, corso Re Umberto, 37
tel. +39 011 517 53 24 | cell. +39 347 08 11 304 | francesca@lindau.it  
 

TRE INAUGURAZIONI PER LE OPERE DI DARIO BREVI



TRE INAUGURAZIONI PER LE OPERE DI DARIO BREVI

Oltre alla mostra personale “Il giorno giusto” che inaugurerà il 9 maggio alle ore 17.00 alla Galleria Malagnini di Saronno, Dario Brevi esporrà alcune opere anche a Casale Monferrato e a Busto Arsizio.
 Il 10 maggio alle ore 11,30 nelle sale del Castello di Casale Monferrato si aprirà la mostra “I lumi di Chanukkah per Casale Monferrato”. Sarà un’occasione unica ed irripetibile per poter ammirare tutte le 172 opere di artisti internazionali che fanno parte della collezione del Museo dei Lumi che la Fondazione Arte, Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale ha concesso in prestito al Comune per la realizzazione dell’evento.
L’esposizione si terrà nel periodo 10 maggio -1 novembre 2015 e sarà visitabile tutti i fine settimana nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Sono previste inoltre aperture serali, attività musicali, conferenze, momenti conviviali con l’abbinamento di piatti di origine ebraica.
“Abbiamo reputato che l'eccellenza rappresentata dalla Collezione dei Lumi di Channukah e dalla Sinagoga stessa fosse un prodotto capace di distinguere l'offerta turistica di Casale Monferrato dagli altri luoghi interessati da Expo 2015,commenta l'Assessore al Turismo Daria Carmi, l’allestimento della mostra infatti permetterà per la prima volta di fruire la collezione che fino ad ora nessuno, ma proprio nessuno, ha mai avuto il piacere di vedere integralmente”.
La mostra ha avuto il patrocinio ufficiale dell’Ucei, Unione Comunità Ebraiche Italiane, del MIBACT che l'ha inserito nel proprio portale turistico culturale “VeryBello”, della Regione Piemonte che l'ha inserita nel calendario ufficiale per Expo, oltre che della Provincia di Alessandria.
L’opera di Brevi è stata, con altre selezionate, già esposta ad Amsterdam nella mostra “Chanukkah” curata da J. Cahen presso lo Joods Historisch Museum, il museo di storia ebraica più importante d’Europa.
Sempre il 10 maggio alle ore 18 verrà inaugurata la mostra “Rem Sbau Bam” al Magazzino dei Re di Busto Arsizio in via Varese 24 bis. Esposti lavori tra arte e design, in particolare Dario Brevi esporrà la grande installazione “Grazie al cielo” esposta alla recente personale di Bruxelles “Made in Italy”.   

Nella foto: “Chanukkah”

Una piccola anteprima...



Il prossimo 14 maggio, alle 18'00, alla galleria OFFBrera, via Rossini 3, Milano,
la prima mostra personale di Gianmaria Milani...



a breve tutte le info...

Questa sera a Milano...

Non c'era tanta gente ma c'era quella che conta! 
C'erano i critici, i curatori di Musei, i grandi collezionisti, gli appassionati ed i cultori della grande arte... dove? vi domanderete.

All'inaugurazione di uno dei più grandi artisti italiani del '900. 

Colui che ha partecipato a Documenta, che ha partecipato alla Biennale di Venezia che ha esposto ai musei Civici di Nervi ed è presente nella collezione del Mart, solo per citare alcune delle tappe della sua straordinaria carriera.

Colui che a vent'anni dalla scomparsa, finalmente sta ottenendo anche in Italia il successo meritato, cercato, sudato, sofferto e finalmente ottenuto: Claudio Costa.

Questa sera, a Milano, si è inaugurata da ArteValori “L´alfabeto del cuore e della mente”. 

Una retrospettiva di qualità che rende merito all'opera di uno dei grandi protagonisti del secondo dopoguerra, come già vi avevo comunicato in un post precedente (http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/04/claudio-costa-lalfabeto-del-cuore-e.html). 

Io c'ero! E questo mi rende felice!









Un'unica domanda, rimane senza risposta:
nel ventennale della morte di un così importante artista, i musei, le istituzioni, le fondazioni, dove sono?

con Marisol Costa, erede e co-detentrice dell'Archivio Claudio Costa e amica di sempre

lunedì 27 aprile 2015

STREET NOT ART. Una mostra che fa vivere l'arte di strada



Vi avevo accennato della mostra inaugurata sabato scorso a Certaldo "STREET NOT ART. Una mostra che fa vivere l'arte di strada" (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/04/tutto-pronto-per-street-not-art-una.html) qualche giorno fa.
Ovviamente quando si tratta di giovani, anzi giovanissimi, cerco sempre di essere presente. Lo faccio per curiosità, per sostenere ed incentivare. Lo trovo stimolante.
Se passate per la città di Boccaccio nei prossimi giorni, la mostra è aperta fino al prossimo 3 maggio, fate un giro da quelle parti, la Limonaia di Palazzo Giannozzi, merita. 







domenica 26 aprile 2015

A proposito do IGNIS - il mio gesto, di Marcello Scarselli a Certaldo

Questo pomeriggio a Certaldo si è inaugurata la personale di Marcello Scarselli, IGNIS - il mio getso, curata dal sottoscritto e da Filippo Lotti per il progetto #4elements1 palace, coordinato da Francesca Pinochi e l'organizzazione di Casa d'Arte San Lorenzo (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/04/ignis-il-mio-gesto-di-marcello.html)...
Nonostante il temporale quasi estivo, molti gli intervenuti... ecco le prime immagini












un momento della presentazione...

con Marcello Scarselli

con Riccardo Ferrucci

Scarselli intervistato da Fabrizio Borghini di Toscana TV

io, Filippo Lotti, Marcello Scarselli e l'Assessore Francesca Pinochi



da dx: R.Braida, io, F.Calvetti, F.Lotti, M.Scarselli e E. De Luca

il momento delle dediche...

Paolo Bacchereti, Presidente di Art Club - Casa d'Arte San Lorenzo e Filippo Lotti



P. Bacchereti, F. Lotti, R. Ferrucci ed io

venerdì 24 aprile 2015

Succede all'HangarBicocca...

John Tilbury e John Lely suonano bau bau, la mostra di Céline Condorelli
Un concerto per oggetti, soggetti e altri strumenti

HangarBicocca, martedì 28 aprile, ore 20.30. Ingresso libero


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HangarBicocca, lo spazio per l’arte contemporanea sostenuto da Pirelli, presenta martedì 28 aprile alle ore 20.30 un concerto per oggetti, soggetti e altri strumenti: John Tilbury e John Lely suonano bau bau, la mostra di Céline Condorelli (allestita fino al 10 maggio 2015).

L’evento, a cura di Céline Condorelli e Pedro Rocha, fa parte del Public Program, il calendario culturale di HangarBicocca legato alle mostre in corso che offre l’opportunità di indagare il lavoro degli artisti attraverso nuove prospettive.

Partendo dalla sua idea di rendere funzionali gli oggetti d’arte, Céline Condorelli ha invitato i due compositori e musicisti John Tilbury e John Lely a tenere un concerto all’interno della sua mostra utilizzando le sculture e le installazioni come strumenti musicali, mettendone così in luce un’ulteriore possibile funzione.  bau bau diventa al tempo stesso luogo e strumento della performance, attraverso l’utilizzo di diversi strumenti musicali che dialogano con gli spazi architettonici di HangarBicocca. In questo concerto, che rispecchia l’approccio trasversale all’arte di Céline Condorelli, i musicisti, suonando il piano e gli altri strumenti, accompagnano il pubblico in una passeggiata sonora attraverso lo spazio.

John Tilbury e Céline Condorelli condividono nelle loro rispettive pratiche un interesse per i processi di creazione collettiva nonché una ricerca sugli aspetti sociali e politici inerenti le relazioni di amicizia e di lavoro. A partire da queste esplorazioni l’artista ha realizzato le serie di sculture “Additionals” e “Intentionals”. Due opere di questa serie, Structure for Preparing the Piano e Spatial Composition 11 (to John Tilbury), sono state dedicate al compositore, che le ha utilizzate per le sue perfomance musicali.

Membro dal 1979 degli AMM, gruppo inglese di jazz sperimentale, insieme a Keith Rowe and Eddie Prevost, John Tilbury (1936) è considerato da molti uno dei più importanti pianisti contemporanei. In oltre cinquant’anni di carriera, John Tilbury ha lavorato con compositori quali David Bedford, Howard Skempton, Dave Smith, Michael Parsons, John White, John Cage, Christian Wolff, Terry Riley, oltre a Morton Feldman, considerato uno dei più importanti intepreti, e Cornelius Cardew (del quale ha anche scritto la biografia, A Life Unfinished, Copula, 2008).

John Lely (1976) è un compositore e curatore di concerti. Nel suo percorso professionale ha indagato il tema della varietà dei suoni, delle corrispondenze e delle esperienze che emergono dall’uso degli oggetti in chiave musicale. Ex studente di John Tilbury, si dedica alla musica sperimentale e collabora con complessi e compositori dagli stili più svariati quali, tra gli altri, Cornelius Cardew, Alvin Lucier e Michael Parson. È co-autore insieme a James Saunders di Word Events: Perspectives on Verbal Notation (Continuum, 2012).

Crediti dell’immagine
Céline Condorelli, Study for Additionals (Structure for Preparing the Piano, Structure for Communicating with Wind), 2012. Installation view: Céline Condorelli and John Tilbury “The Mind and The Tiger”. Performance with a piano and two sculptures, CAC Bretigny, 04.04.2013. Courtesy the artist.

Info utili
John Tilbury e John Lely
Un concerto per oggetti, soggetti e altri strumenti
A cura di Céline Condorelli e Pedro Rocha
Martedì 28 aprile 2015, ore 20.30
Ingresso libero fino esaurimento posti

Ufficio Stampa
Angiola Maria Gili/angiola.gili.ex@hangarbicocca.org/press@hangarbicocca.org/335.6413100

Tutto pronto per STREET NOT ART. Una mostra che fa vivere l'arte di strada



Tutto pronto per STREET NOT ART. Una mostra che fa vivere l'arte di strada

Ad un anno esatto dalla loro prima felice esibizione presso il “Frantoio” di San Miniato, gli studenti del Liceo Artistico “Virgilio” di Empoli sono nuovamente pronti a stupire con le loro opere insolite e multiformi, tutte all'insegna della street art.
Bombolette spray, collage, adesivi, graffiti, murales, stencil: questo e molto altro promette la mostra “STREET NOT ART”, allestita nei locali della Limonaia di Palazzo Giannozzi, nella suggestiva cornice del borgo medievale di Certaldo Alto.

La mostra, con il patrocinio del Comune di Certaldo, aprirà i battenti alle ore 17:30 di sabato 25 aprile e resterà visitabile gratuitamente fino al 3 maggio (orario 9.30 – 12.00 / 15.30 – 18.00), vedrà protagonisti oltre alle creazioni di ben 14 diversi studenti, anche i contributi esterni di quattro artisti di strada, i cui nomi individuano altrettante figure pienamente affermate nel variegato panorama della street art: Stelleconfuse (Firenze), Forma (Empoli), StencilNoire (Taranto) e Etnik (Firenze). In particolare, è proprio attraverso la mediazione quest'ultimo artista che gli studenti della scuola empolese hanno potuto cimentarsi nel genere ed elaborare i loro personali lavori, grazie ad un apposito corso libero di street art da lui tenuto. Ecco allora che “STREET NOT ART”, con questo suo titolo seducente che sembra nascondere una contraddizione in realtà solo apparente, si presenta come una kermesse di installazioni pronte a catturare lo sguardo dei visitatori, lasciando che quel luogo urbano degli scambi quotidiani si riscopra di una bellezza inedita, con spazi mai osservati sebbene presenti, che del presente si nutrono e che, come ogni altro linguaggio artistico, si fanno interpreti del bisogno umano di comprensione e di rappresentazione.

Opere insolite, costruite con le tecniche più diverse pura poesia urbana, dalle innumerevoli sfumature raggruppate sotto il nome “STREET NOT ART”. Il curioso titolo che apparentemente può sembrare un controsenso è in realtà il contenitore di tante sfumature, per dire che questo genere di Arte semplice e per tutti arriva spesso dritta al concetto che ne costituisce “l’anima “,della sua (mai banale) rappresentazione.

Questo l’elenco dei giovani artisti in mostra: Alessandro Scardigli, Daniele Biondo, Yuri Soldati, Fabio Siniscalchi, Francesco Zefferini, Federico Micheloni, Amedeo Martorana, Andrea Barucci, Gabriele Pizzo, Francesco Bachini, Oscar Mezzetti, Francesca Stefanelli, Yamael Martinello e Marco Mandorlini.

"Il Giardino del Té" Hidetoshi Nagasawa a Certaldo

A Certaldo, città Natale di Giovanni Boccaccio,  adiacente al prestigioso Palazzo Pretorio, trova spazio e visibilità una delle grandi manifestazioni artistiche di un grande del XX secolo: Hidetoshi Nagasawa

Hidetoshi Nagasawa

In queste ultime settimane, che mi ritrovo spesso a frequentare l'antico borgo toscano per via del progetto #4elements1palace (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/01/4elements1palace-acqua-fuoco-aria-terra.html), mi capita sovente di trascorrere qualche minuto del mio tempo di fronte all'opera, realizzata dallo scultore giapponese nel 2001 : "Il Giardino del Té". 

Questa installazione/scultura ha un qualcosa di magnetico. Merita di essere vista, vissuta ammirata. Un motivo pretesto in più per visitare Certaldo!








Claudio Costa "l´alfabeto del cuore e della mente” a Milano

Claudio Costa


Negli ultimi tempi, si è finalmente riaccesa l'attenzione per uno degli artisti più intelligenti e raffinati della scena artistica italiana: Claudio Costa (1942-1995). 
Raffinato certo più nel pensiero più che nell'estetica, 
è stato una eccellenza nel campo del contemporaneo.

Frequentando fin da adolescente la famiglia dell'artista, oggi eredi e detentori dell'Archivio Claudio Costa, ho sempre avuto nei confronti di questo protagonista della scena culturale, una sorta di ammirazione che va ben oltre l'interesse professionale.

Ora sono ben lieto di comunicarvi l'inaugurazione di una sua personale, dal taglio decisamente antologico, "l´alfabeto del cuore e della mente”, che si inaugurerà a Milano, 
il prossimo 29 aprile, presso la Galleria Artevalori

Claudio Costa, che vanta un curriculum di eccezionale importanza, ha vissuto l'ambiente dell'arte degli anni '60-'70 e '80 partecipando alle manifestazioni più importanti del settore: da Documenta di Kassel alla Biennale di Venezia. Osannato dalla critica di tutto il mondo, snobbato per anni dal mercato è finalmente stato riscoperto dal collezionismo più attento e qualificato, anche se le quotazioni di mercato sono pressochè vicine a quelle di un qualsiasi giovane artista emergente.


Alfabeto del cuore e del cervello, 1995 cm 52x146


Comunicato Stampa

La galleria Artevalori, in collaborazione con Archivio Claudio costa a cura degli eredi, è lieta di presentare “ L´alfabeto del cuore e della mente”, retrospettiva dedicata a Claudio Costa Promotore e artefice dell’arte antropologica alla quale approdò dopo un periodo iniziale legato al movimento delle “Mitologie Individuali“ che si caratterizzava dal desiderio di uscire dal presente per realizzare una nuova immagine del mondo.
La sua arte lo porta ad approfondire i riti e i miti delle popolazioni primitive, (arte Africana e Maori della Nuova Zelanda), il suo racconto è espresso come forza primordiale, fonte di realtà incontaminata con la quale confrontarsi. I suoi soggetti non sono né freddi né asettici ma raccontati portando con sé “ anima e pelle” come egli stesso scrisse. Continuando con le sue parole:“ l’arte è in grado di fornire il passaggio con il quale si possono liberare gli stati nascenti e puri dell’essere, vicini alle radici della commozione e della meraviglia.
Acqua, miele, cera, vetro, argilla, legno, ottone, piume, ruggine, colla di lepre, ossa, gusci di testuggine, minerali,spago, bucrani, feticci, utensili agricoli:Il rapporto di Claudio Costa con la natura è un processo di trasformazione della materia in concetto, un azzardo che trova negli elementi naturali l’alleato principe per contestualizzare o viceversa decontestualizzare l´ opera d´arte. La manipolazione della materia, da reperto ad oggetto scartato si arricchisce, diventando didascalia antropomorfa e comparendo all’improvviso come un´ epifania dell´ essere.
La distinzione tra la il reale e la magia è limitata da un sottile filo trasparente che quasi avesse un campanello attaccato e suonasse se si oltrepassa il confine ci impone una scelta.
L’ Energia che si coglie è frutto di un continuo movimento nascosto che gli ingredienti del fare mimetizzano sapientemente, innescando una fermentazione che da´ all´ oggetto un´ elevazione contenutistica e di rivalutazione “nobile”, creando dei flussi alchemici tipici di un trattamento sciamanico che ha nei simboli il messaggio chiave propiziatorio o catartico.
inagurazione: Mercoledi´ 29 Aprile 2015 ore 18:00
Orari mostra : martedì / venerdì
10:00 – 13:00 / 14:00 – 19:00
sabato 15:00 – 19:00 e su appuntamento