RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 31 gennaio 2017

PAESAGGI ANTICHI Fabio Grassi

 
 
PAESAGGI ANTICHI  
esposizione di Fabio Grassi 
11 febbraio25 febbraio
 
Torna ad esporre a Massa l'amico Fabio Grassi con una selezione di opere su carta dal sapore unico e straordinario. 
Paessaggi antichi, della memoria e dell'anima.
 
Libreria La Galleria
Via Antonio Pacinotti, 26, 54100 Massa

sabato 28 gennaio 2017

Arte Fiera 2017 bella edizione. SetUp 2017 Ottima edizione!

Arte Fiera 2017 bella edizione. SetUp 2017 Ottima edizione!



Che la ricetta Angela Vettese funzioni? 
Beh, da quelle che sono le mie sensazioni si!
Nonostante lo scetticismo iniziale avuto, quando la ex assesore al Comune di Venezia, venne nominata direttore di Arte Fiera.

Non so cosa di fatto sia cambiato, ma ieri, alla visita della fiera bolognese ho avuto sensazioni positive. 

Un clima sereno e rilasssato (forse troppo), circondato da una esposizione di altissimo livello ed una fruibilità assoluta.

Poche le novità, ma la qualità delle opere sicuramente merita la visita. 

Ovviamente essendo una manifestazione commerciale, il verdetto finale sarà decretato dal volume di affari sviluppato in questi tre giorni di fiera e soltanto alla fine si potrà dire se oltre alla forma, assolutamente positiva di questa edizione 2017, ci sia stato un seguito anche legato alla concretezza degli affari. 

Il neo della 41^ edizione di Arte Fiera Bolagna? 
Inesistenti o quasi, le gallerie estere. 
E questo forse lancia un segnale negativo. 

E' la fiera emiliana che non ha più appeal nei confronti degli espositori oltre confine o è il mercato e la piazza italiana a non essere più interessante? 
Beh, qui si aprirebbe un dibattito interessante, forse troppo lungo e, vista la situazione economica/politica, legata ad una fiscalità troppo elevata nel commercio di opere d'arte, non riusciremo a risolvere in questo blog.
 






Per SetUp invece le cose sono differenti.

Un importantissimo balzo in avanti, a livello qualitativo conferma le capacità del duo Gavioli/Zannoni, straordinarie "padrone di casa" della oramai, non più tanto piccola, "alternativa" bolognese.

L'edizione 2017 di SetUp, ospitata come sempre all'interno dell'autostazione, ha carattaere, qualità e frescezza.
Un piglio che non sempre si riscontra in altre manifestazioni analoghe.

Giunta alla sua V edizione e passata nel giro di questi pochi anni ad essere considerata  da piccolo satellite a importante vetrina autonoma ed indipendente, offre una discreta ed interessante presenza di espositori provenienti da diverse nazioni (tra l'altro con una proposta assulutamente degna di considerazione), oltre ad una selezione di gallerie giovani, frizzanti e vivaci.

Informale e divertente, lascia molto spazio alla creatività e non mancano picchi di elevatissimo interesse all'interno della variegata proposta qui rappresentata.

Impossibile andare a Bologna in questi giorno e non fare un salto a visitare SetUp.
Sarebbe come andare al ristorante, sedersi e pagare il conto senza avere consumato il pranzo o la cena.
Quindi, buon appetito! 
Regalatevi questa scorpacciata di buona e giovane arte nella labirintica SetUp 2017.

giovedì 26 gennaio 2017

LOVE. L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’AMORE

C'è tempo fino al prossimo 19 febbraio e vi dico che merita!!!

 

LOVE. L’ARTE CONTEMPORANEA INCONTRA L’AMORE

Dal 29 settembre 2016 al 19 febbraio 2017 il Chiostro del Bramante di Roma ospita LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore, a cura di Danilo Eccher.

Il Chiostro del Bramante festeggia i suoi 20 anni di attività con una mostra dal carattere internazionale.

Una novità assoluta e imperdibile nel panorama delle proposte culturali capitoline degli ultimi anni che si candida a riportare la città di Roma in linea agli stessi livelli delle più stimate realtà espositive internazionali. Per la prima volta saranno riuniti tra i più importanti artisti dell’arte contemporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente e Joana Vasconcelos, con opere dai linguaggi fortemente esperienziali (All the Eternal Love I Have for the Pumpkins della Kusama tra le più instagrammate al mondo) e adatte a coinvolgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni.

L’arte incontra l’amore.

L’esposizione romana intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d’indagini e rappresentazioni, l’Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Un amore felice, atteso, incompreso, odiato, ambiguo, trasgressivo, infantile, che si snoda lungo un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi.

Love va oltre il concetto di museo.

Il vero protagonista della mostra è il pubblico che si riappropria degli spazi espositivi, divenendo fruitore e divulgatore allo stesso tempo, avendo la possibilità di fotografare liberamente tutte le opere esposte (hashtag ufficiale #chiostrolove). Un coinvolgimento sensoriale a 360° caratterizza l’esperienza museale, abbracciando il concetto di ‘open access’ e di museo in continua evoluzione.
Inoltre, in coerenza con il progetto scientifico voluto dal DART Chiostro del Bramante, il visitatore potrà vivere un’ esperienza di guida attiva assolutamente fuori dal comune, scegliendo per la prima volta tra 5 “partner audio”: John, Coco, Amy, David e Lilly saranno gli speciali compagni di viaggio, a seconda del tipo di esperienza che si vuole intraprendere, che racconteranno le opere esposte e aiuteranno il pubblico ad apprezzare le emozioni in esse contenute. Le audioguide sono state realizzate dalla Zeranta Edutainment s.r.l. società specializzata nell’educational ed entertainment.

Artisti presenti: Vanessa Beecroft, Francesco Clemente, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Tracey Emin, Gilbert & George, Robert Indiana, Ragnar Kjartansson, Yayoi Kusama, Mark Manders, Ursula Mayer, Tracey Moffatt, Marc Quinn, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Andy Warhol, Tom Wesselmann.

La mostra “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore” è prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante in collaborazione con Arthemisia Group.
La mostra vede come sponsor JTI e Generali Italia.
Il catalogo è edito da Skira.

GLI ARTISTI E LE OPERE

La mostra è una rassegna unica che esibisce le svariate sfaccettature dell’Amore, il cui percorso inizia proprio con l’opera Love (1966-1999), un quadrato di lettere che Robert Indiana ha tracciato agli inizi degli anni Sessanta e che da allora continua a rappresentare l’icona più forte e suggestiva di un’immagine che si fa parola, che invade lo spazio, che espone l’essenza dell’arte stessa.
Amore è anche il mettersi in gioco in prima persona, la scelta estrema fra ammirare e partecipare, la necessità, ancor prima del piacere, di esserci nell’opera e non più guardarla da fuori. È ciò che Yayoi Kusama chiede a chi “entra” nella sua ultimissima Infinity Mirrored room, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins (2016), dove lo spazio è ripetuto all’infinito in un caotico gioco di specchi nel quale bisogna immergersi, abbandonarsi, respirare la solitudine. Sono i confini tra uomo e mondo, tra verità e incanto che crollano nell’attimo in cui si chiude la porta dell’Infinity room e allucinati paesaggi di zucche restituiscono il mistero di atmosfere mentali, sogni psichedelici nei quali le dimensioni si falsano, le prospettive si capovolgono, gli oggetti e i personaggi si confondono.
Essenzialità stilistica e centralità assoluta dell’immagine sono poi protagoniste di Smoker #3 (3-D) del 2003 di Tom Wesselmann: un’immagine volutamente stereotipata e commerciale, dettata dalla cultura di massa che impone la propria grammatica, il proprio vocabolario che va a scardinare l’ordine sociale delle immagini attraverso un amore pop e coraggioso, che non teme di sfiorare anche la seduzione e l’erotismo.
Infido e paludoso è il terreno sul quale fluttuano gli acquarelli di Francesco Clemente: i suoi lavori respirano gli aromi delle spezie orientali e presentano infiniti volti, come Androgyne Selfportrait III (2005), dove sorriso e dolore convivono, dove la vita e la morte si abbracciano indissolubilmente. In queste immagini l’amore si riconosce in tutta la sua ambiguità, si riflette su una piccola barca alla deriva prima di affondare e alzare dal proprio cuore il simbolo della resa, come nell’opera Surrender (2015).
Allo stesso universo turbolento appartiene l’opera di Marc Quinn con le sue rappresentazioni vittoriose di una natura felice, colorati mazzi di fiori e quel tripudio abbagliante di luci che allontana il sospetto del male ma che lascia spiragli al biancore gelido della fine, del tempo scaduto: sono fiori recisi come in Thor in Nenga del 2009: colori bloccati dalla chimica, natura congelata, è il meraviglioso sorriso della morte che si affaccia, con arabeschi e pennacchi, in tutto il suo trionfo. Sono immagini dell’intensa bellezza dell’amore che custodisce la propria tragedia, la gioia di un sentimento profondo che affoga nelle lacrime di un inganno.
Ma è forse, in assoluto, l’immagine di Marilyn Monroe con One Multicoloured Marilyn (Reversal Series) del 1979-1986 a rappresentare, con più solida suggestione, il complesso ingorgo emotivo dell’amore. Marilyn è il volto stesso dell’amore, ed è naturale che la sua immagine sia diventata la firma di un artista come Andy Warhol: non solo l’icona più riprodotta della contemporaneità, ma un sogno visionario, allucinato di bellezza e disperazione, di eleganza e povertà, di infantile dolcezza e segreta perversione. Un’intera vita contorta e contraddittoria congelata nella santità di un volto, il silenzio di uno sguardo in cui convivono tutte le espressioni, tutti i sentimenti, tutte le immagini possibili.
Video-istallazioni raccontano nel percorso espositivo differenti linguaggi sperimentati da Ragnar Kjartansson, Tracey Moffatt, da Nathalie Djurberg e Hans Berg. L’amore è raccontato nell’ingannevole impianto teatrale di God (2007) di Ragnar Kjartansson e nelle romantiche e storiche scene dei baci cinematografici in Love (2003) di Tracey Moffatt; voci distorte di un mondo oscuro, fiori giganti di cartapesta che alludono a una bellezza inquietante, una struttura teatrale e filmica sono invece i protagonisti dell’opera The Clearing (Pastels and Red and Purple, 2015) di Nathalie Djurberg e Hans Berg.
L’arte e la scrittura raccontano indelebili frammenti di vita attraverso l’intima e luminosa grafia di Tracey Emin con My Forgotten Heart (2015); fragilità e timore si manifestano in tutta la loro evidenza nei corpi torturati e feriti delle sculture femminili di Mark Manders.
Con Francesco Vezzoli il linguaggio scultoreo e quello filmico si accarezzano in un dialogo sottilmente seducente: in Self Portrait as Apollo del Belvedere’s (Lover) del 2011 il silenzio marmoreo della statuaria romana imperiale e la cinematografia lussuosa e barocca alla Luchino Visconti si fondono nel gioco di un amore impossibile ricamato con lacrime, colto in sguardi intensi, profumato da labbra sfiorate.
E ancora un esercizio di equilibrio è quello espresso in Crystal Gaze (2007) da Ursula Mayer e l’algido involucro che avvolge le sue modelle eteree, bellissime e lontanissime, prive di respiro, manichini eleganti dai sentimenti impossibili sul vortice del peccato. Lo stesso feticistico rapporto con la statuaria classica è quello di Vanessa Beecroft che privilegia il corpo reale delle modelle e la fotografia come in VBSS.003.MP (2006). Altro azzardo è compiuto da Gilbert & George che in Metalepsy (2008) sfigurano i loro stessi corpi in un intreccio di immagini e in un gioco in cui è impossibile abdicare al grande sogno identitario di arte e vita.
E, perché l’arte è anche musica, a completare il caleidoscopico quadro di sensazioni Coração Independente Vermelho #3 (PA) [Red Independent Heart #3 (AP)] il gigantesco cuore fatto di posate di plastica rosse di Joana Vasconcelos canta, con la voce di Amalia Rodriguez, l’incanto del fado. Si contrappone così l’armonia della musica alla cantilena della tristezza, l’immagine simbolica dell’amore alla quotidianità ripetitiva raccontata dalle posate di plastica con cui la Vasconcelos rincorre ora gli aspetti più tormentati del simbolo, ora quelli più concettuali della grammatica compositiva.

Il 2017? Parte all'insegna di Karina Chechik



Karina Chechik è un'artista che seguo da molti anni oramai. 
Come Casa d'Arte San Lorenzo poi, abbiamo curato molte mostre e rassegne che l'hanno vista protagonista: dalla mostra Architetture di Luce (proposta in diverse sedi in Italia e all'estero), alla mostra a Lugano presso l'UBS fino ad arrivare alla grande esposizione "TERRA" in Palazzo Pretorio a Certaldo.

In questo inizio di 2017 sono molte le notizie che si rincorrono riguardo il suo operato.
Dalla partecipazione ad un evento collaterale legato ad ARCO - Madrid, nel prossimo febbraio, fino alla prossima Biennale di Venezia dove è stata invitata a partecipare all'evento organizzato dalla Fondazione Benetton, IMAGO MUNDI, al quale in passato hanno già aderito altri artisti che da sempre monitorizzo: da Christian Balzano a Thomas Berra e molti altri.

mercoledì 25 gennaio 2017

Giacomo Montanelli: un talento naturale!



Di Giacomo Montanelli in queste pagine ho già parlato diverse volte. 
E' un artista toscano, ora milanese di adozione per gli impegni assunti a Brera, che si è già fatto notare in diverse occasioni. Personalmente lo considero un talento naturale e lo seguo da diverso tempo oramai.

Oggi su l'edizione on line di Repubblica.it Firenze gli vengono dedicate ben 9 pagine, relative alla sua partecipazione all'iniziativa della Libreria Brac di Firenze nel progetto Brac's art on table visibile fino al prossimo 5 febbraio (vedi http://firenze.repubblica.it/tempo-libero/2017/01/25/foto/firenze_alla_brac_i_paesaggi_di_giacomo_montanelli-156861116/#1).

A breve, tra l'altro, il magazine SMALL ZINE, sembra pubblicherà una sua intervista rilasciata a Gregorio Raspa...

Giacomo Montanelli: un talento naturale!

A Milano per Jean–Michel Basquiat al Mudec



Era il 2006 quando in Triennale a Milano venne allestista la grande mostra "The Jean–Michel Basquiat Show" a cura di Gianni Mercurio (vedi http://old.triennale.org/it/mostre/passate/504-the-jeanmichel-basquiat-show#.WIimO5KOVE4).

Ricordo che fu un evento eccezionale.
Anche perchè era la terza esposizione di una trilogia dedicata ad altrettanti protagosnisti della scena di New York, animatori artistici fra gli anni '80 e '90: Keith Haring, Andy Warhol e lui, Jean–Michel Basquiat.

Fu una grande mostra con pezzi straordinari. Sia per numero di opere esposte che per qualità.

Eravano però ad un passo da quella grande crisi che ha di fatto cambiato i connotati a buona parte del "sistema arte" in Italia.
Una serie di mostre così ricche ed importanti sarà difficile poterle avere di nuovo per molti anni. Purtroppo!

Ogni tanto però, uno spiraglio si apre.

Ed allora ecco che qualcosa di buono, anzi ottimo, viene fuori.

Lo scorso ottobre, al MUDEC, al distanza di oltre 10 anni, ha aperto una nuova grande mostra dedicata sempre a Basquiat ( vi avevo già dato comunicazione in un post precedente, vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/09/jean-michel-basquiat-al-mudec-milano.html). 

Curata sempre da Gianni Mercurio, in compagnia questa volta di Jeffrey Deitch, offre la possibilità di rileggere in maniera approfondita la genialità di questo ultimo "maledetto". 

Un percorso fra circa 140 opere che colma un periodo storico, il nostro, dove qualcosa di fatto è mancato: La grande Arte contemporanea. 

Merita la visita, ma rimane poco tempo. Chiude il prossimo 26 febbraio...

Tour di Treviso fra mostre e musei... Goldin docet



Come molti sanno, di recente sono stato a Treviso in occasione della mostra personale di Giovanni Maranghi RUMORE DI FONDO curata da Ivan Quaroni, organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo ed ospitata presso Ca' dei Carraresi (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2017/01/inaugurata-treviso-rumore-di-fondo.html).

Trascorrendo alcuni giorni nella splendida cittadina veneta, ho approfittato di girare per la città e godermi la proposta culturale. 

Ottima, anche se degli impressionisti non se ne può più, la mostra "Storie dell'impressionismo - I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin" ospitata al Museo di Santa Caterina e aperta fino al prossimo 1 Maggio curata da Marco Goldin che in questa città, come potrete leggere di seguito, ha una sorta di "monopolio"

Sempre nel medesimo Museo e sempre curata da Goldin, trova spazio un'altra esposizione, dedicata questa volta al '900: "Da Guttuso a Vedova a Schifano - Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento (vedi http://www.lineadombra.it/ita/mostre/da-guttuso-a-vedova-a-schifano/gvs-la-mostra/gvs-introduzione.php). Mostra a mio parere che meritava più spazio (visto la quantità di opere presenti) ed un allestimento migliore anche se i dipinti esposti sono nella maggior parte dei casi, di qualità.

Di altissimo livello e ancora una volta curata da Marco Goldin, merita la visita la mostra "De Pictura - Dodici pittori in Italia" allestita in Palazzo Giacomelli (vedi http://www.lineadombra.it/ita/mostre/de-pictura/de-pictura-la-mostra/dp-introduzione.php) anche questa visitabile fino al prossimo 1 maggio.

E sempre al Santa Caterina, per completare il poker siglato Goldin, l'espopsizione "Tiziano Rubens Rembrandt - L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo" ( vedi http://www.lineadombra.it/ita/mostre/tiziano-rubens-rembrandt/tizianorubensrembrandt-la-mostra/trr-introduzione.php). 

Per completare il Tour trevigiano, consiglio anche la visita anche al MUSEO LUIGI BAILO (http://www.museicivicitreviso.it/index.php?it/120/museo-luigi-bailo)

41^ edizione di ARTE FIERA Bologna

 

 

Diretta da Angela Vettese, edizione rinnovata: Main Section, Solo Show, Nueva Vista, Special Projects e una sezione di fotografia. “Arte è natura”: una nuova e innovativa veste grafica


Con la nuova direzione affidata ad Angela Vettese, Arte Fiera arriva alla sua 41esima edizione in una versione rinnovata, confermando la propria identità di fiera d'arte italiana maggiormente consolidata e ricca di storia.  Dal 27 al 30 gennaio 2017, la più longeva kermesse di arte moderna e contemporanea d’Italia porterà nei padiglioni di BolognaFiere numerose novità.
Sono stato un assiduo visitatore di Arte Fiera – dichiara Franco Boni, Presidente di BolognaFiere - e quest’anno, alla mia prima Arte Fiera da Presidente di BolognaFiere, ho potuto toccare con mano la grande energia che questa manifestazione mette in circolomobilitando attorno alla Fiera tutta la città e le sue Istituzioni. Sono anche particolarmente felice che la mia prima Arte Fiera coincida con l’insediamento del nuovo Direttore Artistico, Angela Vettese, che ha delineato i confini di un’Arte Fiera fortemente rinnovata. Colgo l’occasione per ringraziare il lavoro dei precedenti Direttori artistici perché il loro contributo è stato essenziale per accreditare la manifestazione nel circuito internazionale delle Fiere dedicate all’arte moderna e contemporanea”.

NUOVA VESTE GRAFICA
La prima novità di Arte Fiera 2017 è la nuova veste grafica, completamente rinnovata, che punta a mettere in evidenza ciò che da sempre contraddistingue il fare artistico: da un lato la natura nelle sue molteplici forme, dall'altro la capacità umana di circoscriverla e ripensarla, accettandone con flessibilità mentale anche i lati più perturbanti.
Il progetto grafico è di Andrea Lancellotti dello Studio Lancellotti, Milano.

LE SEZIONI
Layout rinnovato per Arte Fiera 2017 che si sviluppa in due grandi padiglioni del Quartiere fieristico di Bologna in cui si articola la proposta delle 153 Gallerie espositrici.
Sono previste una MAIN SECTION e una serie di SOLO SHOW, scelte entrambe dal direttore artistico e da un Comitato di selezione composito. I galleristi coinvolti nel Comitato, equamente distribuiti per i loro interessi nel moderno e nel contemporaneo nonché per la loro provenienza territoriale, sono stati: Laura Trisorio, Studio Trisorio, Napoli; Marco Niccoli, Galleria Niccoli, Parma; Massimo Di Carlo, Galleria dello Scudo, Verona, Alessandra Bonomo, Galleria Alessandra Bonomo, Roma. A ulteriore garanzia della qualità delle proposte, sono state coinvolte figure estranee al mercato dell'arte: il curatore Roberto Pinto (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Bologna) e la storica dell'arte Maria Grazia Messina (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Firenze e Presidente del Comitato Tecnico Consultivo Arte e Architettura contemporanee Periferie Urbane, Ministero dei Beni Culturali e del Turismo). 
Arte Fiera mercato sarà completata da una piccola sezione di nuove proposte a cura di Simone Frangi, intitolata NUEVA VISTA e dedicata ad artisti meritevoli di una rilettura critica e non necessariamente giovani.
Sarà presentata una sezione di FOTOGRAFIA, curata da Angela Vettese.
“L'analisi attenta e severa degli esperti ha portato alla scelta di una edizione della fiera più compatta, con un numero minore di partecipanti rispetto al passato nonostante l'aumento delle domande di ammissione. Arte Fiera intende proporsi come un luogo di esposizione e vendita di arte moderna e contemporanea, che si è deciso esplicitamente di presentare mescolate tra loro, e al contempo come sede di proposta e di riflessione su temi e linguaggi di stringente attualità”, commenta il nuovo direttore artistico Angela Vettese.
Ad accogliere il visitatore di Arte Fiera 2017 sarà anche un nuovo Bookshop “Printville” curato da A+Mbookstore; uno spazio innovativo che propone libri rari, da consultare, e remainder provenienti dalla libreria König di Colonia accanto a una scelta più consueta di libri e cataloghi d'arte.
Attigua al Bookshop l’area TALK ospiterà un ricco programma di incontri, alcuni fra i quali dedicati alle più interessanti proposte editoriali del Bookshop. 

NUEVA VISTA a cura di Simone Frangi
Pensata come un’edizione pilota - a carattere profondamente esplorativo - la sezione Nueva Vista mette le basi per lo sviluppo di un progetto curatoriale in contesto fieristico; un progetto che rifletta sull’intricata e controversa relazione tra ricerca artistica e mercato, producendo allo stesso tempo uno sguardo critico preciso, capace di percorrere trasversalmente provenienze generazionali e geografiche degli artisti e delle gallerie coinvolte. 
Nueva Vista è pensata, infatti, per mettere a fuoco, all’interno di una fiera commerciale, il punto di equilibrio tra discorsività e vendibilità di ricerche artistiche emergenti, tra processo critico e formalizzazione, tra impegno progettuale nella sfera sociale e politica e sostenibilità. Un’attenzione particolare è stata riservata, e sarà riservata in futuro, a quelle gallerie che, attraverso la programmazione, indagano e riflettono criticamente su quella soglia ideologicamente imposta tra pratiche artistiche western e non-western.

SPECIAL PROJECTS a cura di Chiara Vecchiarelli
Una nuova sezione dal titolo Special Projects, a cura di Chiara Vecchiarelli, porterà la performance in fiera, al MAMbo e nei musei scientifici della città con una serie di artist lectures – opere in forma di conferenza, lezione e visita guidata – articolata in Time Specific Artist Lectures, che declineranno il rapporto tra il contemporaneo e la storia dell'arte proponendo un dialogo temporale tra opere e una serie di Site Specific Artist Lectures, in cui il dialogo si terrà invece tra le opere e le collezioni dei musei scientifici della città.

UN NUOVO SGUARDO AL MONDO INDIPENDENTE
Arte Fiera 2017 intraprende un esperimento che mette in luce il mondo indipendente della fotografia e dell’arte, nel tentativo di non tracciare un confine tra le discipline ma di trovare tra queste uno spazio di condivisione.
L’esperimento intende proporre all’interno di una consolidata fiera d’arte un momento dedicato alla produzione e alla discussione rivolta a esperti del settore, autori e studenti.
Il pensiero che orienta lo sguardo a questo settore della produzione, all’interno del mondo dell’arte, della fotografia e dell’editoria, è guidato dall’idea che nella storia più recente buona parte del dibattito provenga dagli spazi indipendenti e underground.
Per cercare di trasformare questa posizione in un prodotto visibile con il quale il pubblico possa interagire, Arte Fiera ha scelto quattro momenti:

Mostra GENDA – THE BODY AS PACKAGING, Genda è un progetto editoriale indipendente e curatoriale, è una rivista con una doppia redazione in Italia e in Cina ed è edito da A+Mbookstore. Raccoglie contributi di artisti cinesi e occidentali nella ricerca di produrre e verificare l’esistenza di un reciproco dialogo. www.gendamagazine.com

PRINTVILLE, è il bookshop che intende mostrare le produzioni contemporanee italiane e straniere più attuali nel mondo dell’arte e della fotografia, produzioni che provengono per la maggior parte da editori indipendenti, che, in genere, lavorano in piccoli team e con tirature di stampa che raggiungono al massimo i 500 esemplari. Il bookshop sarà curato da A+Mbookstore con Humboldt Books. Le postazioni di lettura della Printville saranno illuminate grazie a Leucos, azienda italiana leader nel settore dell’illuminazione in vetro e partner tecnico di Arte Fiera 2017, con uno dei suoi modelli iconici, la lampada Leva disegnata da Massimo Iosa Ghini nel 2012.

TALKS, autori, curatori, editori, galleristi e collezionisti discutono la questione del progetto contemporaneo;  come le collaborazioni, le traduzioni e i linguaggi della produzione indipendente hanno trovato spazio all’interno delle istituzioni e del mercato.

AGENDA INDIPENDENTS
Agenda Independents è una mostra che presenta le opere di Franco Ariaudo, Alessandro Calabrese, Stefano Canto, Feng Chen, Kenta Kobayashi, Giuseppe De Mattia, Pedro Hernandez, Joanna Piotrowska, e Alberto Sinigaglia.
Con il tentativo di mappare una serie di esperienze riconosciute come fondamentali all’interno del panorama artistico contemporaneo, la mostra nasce dall’incontro tra alcune gallerie italiane ed internazionali, accomunate da una stessa particolare sensibilità ed attenzione nei confronti della fotografia e dei suoi recenti sviluppi. Selezionate sulla base della qualità della loro ricerca, Capsule, Colli Independent, G/P Gallery, Madragoa, Materia, Metronom, Pedro Alfacinha e Viasaterna, sono state invitate a prendere parte a un’esposizione che da un lato si pone come una vera e propria ricognizione per indagare le sempre più frequenti contaminazioni tra la fotografia e gli altri linguaggi dell’arte, e dall’altro mira a rendere prova della positiva frammentazione di uno scenario decisamente unico.

I PREMI
Confermati anche quest’anno i Premi di Arte Fiera.
Il Gruppo Euromobil, main sponsor di Arte Fiera Bologna, promuove la 11esima edizione del Premio Euromobil under 30 riservato agli artisti presentati dalle gallerie della Fiera.  Il Premio della Giuria di Esperti sarà assegnato sabato 28 gennaio alle ore 16.00. Un secondo riconoscimento verrà attribuito, direttamente dal pubblico (Premio Speciale del Pubblico), all’opera (e quindi all’artista) che avrà ottenuto il maggior numero di voti dai visitatori di Arte Fiera sommati ai voti che chiunque potrà esprimere, visionando le immagini delle opere in concorso pubblicate sul sito www.gruppoeuromobil.com.   
Alla terza edizione, torna il Premio della Fondazione Videoinsight® che sarà assegnato da Rebecca Russo - Presidente della Fondazione Videoinsight, collezionista mecenate e ideatrice del Metodo Videoinsight® – e andrà all’opera esposta che più promuove negli spettatori la “cura di sè” e la vita come ricerca, secondo il pensiero di Michel Foucault. Videoinsight® significa presa di coscienza profonda ed evolutiva che coinvolge mente e affettività, ottenuta attraverso la visione di selezionate opere d'arte contemporanea.
All’installazione più creativa presentata ad Arte Fiera è dedicata la sesta edizione del Premio Rotary Valle del Samoggia. Il Premio, istituito per promuovere la cultura dell’arte contemporanea fra le giovani generazioni e per divulgare i principi del Rotary, si avvale di una stretta collaborazione con il Distretto Rotary International 2072 Emilia-Romagna e San Marino, con il Rotaract Bologna e con la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi “Francesco Maria Cardinal del Monte”. Il premio consta di un riconoscimento e di una somma in denaro che verranno consegnati alla galleria vincitrice.

ART CITY Bologna
Accanto all’offerta espositiva di Arte Fiera 2017, da venerdì 27 a domenica 29 gennaio la città tornerà protagonista per la quinta edizione di ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative culturali nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere per offrire nuove opportunità di scoperta e conoscenza del patrimonio artistico diffuso attraverso la contaminazione con il contemporaneo.
Nel 2017 ART CITY Bologna innova la propria formula progettuale con la nuova sezione ART CITY intitolata Polis, coordinata dalla Istituzione Bologna Musei, sostenuta e proposta da Arte Fiera con l'intento di promuovere rassegne e interventi di artisti contemporanei specificamente concepiti in dialogo con le caratteristiche peculiari degli spazi espositivi e dei luoghi storici in cui si inseriscono. Ne saranno parte mostre ed eventi che si interrogano a vario titolo sui temi della convivenza, della nuova identità delle città italiane, della necessità di concepire, anche attraverso l'arte, una nuova sensibilità civica. Le iniziative di ART CITY Polis si terranno in Fiera e in Città, attivando così un dialogo ancora più serrato fra la manifestazione e la città. Tra le iniziative in programma ricordiamo in Fiera l'esposizione fotografica Genda, in collaborazione con il master in fotografia dell'università IUAV di Venezia; presso il Museo Civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei la mostra di film che rivisitano l'identità nazionale  Viva l'Italia a cura di Mark Nash; nei musei scientifici della città al museo MAMbo e in fiera il programma Special Projects: Time Specific Artist Lectures, Site Specific Artist Lectures a cura di Chiara Vecchiarelli; la rassegna di video documentari Corpo Sensibile di giovani artisti italiani a cura di Marco Bertozzi
Numerose altre iniziative saranno proposte dai musei cittadini e da soggetti privati quali l'Opificio Golinelli e il MAST.
Come di consueto, inoltre, in occasione di ART CITY Bologna le energie creative di istituzioni, enti pubblici e operatori culturali saranno coordinate in un virtuoso sistema di rete integrata che animerà una programmazione culturale di alto profilo qualitativo. Sarà confermata la prioritaria attenzione verso l'accessibilità ai luoghi di ART CITY Bologna attraverso la linea del trasporto pubblico locale ART CITY Bus, la guida tascabile ART CITY Map con le informazioni utili sugli eventi in programma, e l'ampliamento degli orari di apertura. Per favorire un avvicinamento ai linguaggi dell'arte contemporanea da parte di pubblici eterogenei saranno inoltre disponibili strumenti di mediazione come la diffusione di materiali informativi, servizi di prima accoglienza e orientamento divulgativo a cura di operatori didattici e attività di edutainment rivolte ai bambini con il programma ART CITY Children.
E sabato 28 gennaio torna l’Art City White Night, la Notte bianca dell’Arte con centinaia di iniziative e migliaia di visitatori in città per una notte dedicata all’arte unica in Italia. Il programma completo degli eventi sarà disponibile a gennaio 2017 sui siti web www.bolognagendacultura.it e www.artefiera.it.

VIVA L’ITALIA a cura di Mark Nash
La rassegna cinematografica Viva l'Italia, visibile dal 26 al 30 gennaio nella sala mostre del Museo Civico Archeologico e curata da Mark Nash, rivisita l'identità nazionale attraverso una serie di proiezioni di lungometraggi che affrontano i conflitti politici, sociali e personali con un approccio inedito. I film selezionati presentano e criticano in particolare mitologie in cui, in qualche modo, si manifesta l'“Italia”. Non l'Italia da unificare in fretta di Viva L’Italia di Roberto Rossellini (1961), ma l'Italia della fine degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70 di Bertolucci, Pasolini e altri, quando gli eventi di Parigi del 1968 erano ancora molto attuali. Per la consolidata tradizione che Bologna ha costruito nell'immaginazione e nelle realizzazioni che vanno verso nuove forme sociali, politiche (comunismo) o individuali (femminismo, psicanalisi, emancipazione di gay e lesbiche), questa selezione di opere cinematografiche è da considerarsi anche come una sorta di immaginario psichico della città.

SPECIAL PROJECTS: TIME SPECIFIC ARTIST LECTURES, SITE SPECIFIC ARTIST LECTURES  a cura di Chiara Vecchiarelli
Intreccia un'intensa relazione con gli spazi in cui si inserisce anche Special Projects: Site Specific Artists Lectures, Time specific Artists Lectures, il programma di artist lectures ideato e curato da Chiara Vecchiarelli che porta l'esperienza dell'artist lecture a Bologna. L’artist lecture - o conferenza d’artista - è un’opera performativa che utilizza i dispositivi della conferenza, della visita guidata e della lezione come mezzi artistici. Il programma presenta una serie di Special Projects: Time Specific Artist Lectures, ovvero performance specifiche in relazione al tempo, che declinano il rapporto tra il contemporaneo e la storia dell'arte alla luce di un dialogo interno alle opere, e Special Projects: Site Specific Artist Lectures, performance pensate per entrare in dialogo con le collezioni, i luoghi e i dispositivi di organizzazione del sapere dei musei scientifici della città. Ciò avverrà nei musei scientifici della città, tra cui il Museo di Palazzo Poggi, il Museo della Musica, il Museo Geologico "Giovanni Capellini", il Museo delle Cere anatomiche "Luigi Cattaneo" e il Teatro Anatomico dell’Archiginnasio. Insieme al MAMbo e al padiglione di Arte Fiera, questi luoghi preziosi verranno animati dalle performance di Walter Benjamin, Julie Béna, David Bernstein, Roberto Fassone, Chiara Fumai, Gabriel Lester, Olof Olsson e Giulio Squillacciotti.

CORPO SENSIBILE a cura di Marco Bertozzi
Dal 26 al 29 gennaio, negli spazi della Collezione Permanente del MAMbo, il progetto Corpo Sensibile. Barlumi del documentario, a cura di Marco Bertozzi, presenta un ciclo di otto presentazioni, declinate nel formato della proiezione accompagnata da talk, per indagare le forme al confine fra video arte e cinema documentario. Una frontiera porosa, esplorata da giovani autori italiani nell’idea di film come performance, luogo in cui l’apparenza del reale si carica di lacerazioni e slittamenti autobiografici, sino a produrre sguardi originali, capaci di questionare l’apparenza realistica delle immagini. Gli artisti invitati sono Milo Adami (Roma, 1981), Virginia Eleuteri Serpieri (Roma, 1974), Luca Ferri (Bergamo, 1976), Riccardo Giacconi (Tolentino, 1985), Chiara Malta (Roma, 1977), Caterina Erika Shanta (Landstuhl, 1986), Cosimo Terlizzi (Bitonto, 1973), Danilo Torre (Catania,1978).

INFO E PRENOTAZIONI
tel. +39 051 282111

lunedì 23 gennaio 2017

SETUP ART FAIR 2017

L'unico neo di questa manifestazione fieristica, giunta oramai alla V edizione, è che si svolge una volta all'anno. 
Cresciuta in maniera esponenziale, grazie al lavoro svolto dalle impareggiabili Simona Gavioli e Alice Zannoni, con l'intero loro staff, è diventata oramai un realta di livello internazionale! 
A Bologna si va per SetUp e poi, se avanza tempo, si va anche ad Arte Fiera.



SetUp Contemporary Art Fair è pronta per la Vª edizione!
La Fiera d'Arte Contemporanea Indipendente vi aspetta dal 27 al 29 Gennaio con tantissime novità: special projects, area talk aperta e gratuita, 61 gallerie di cui 15 straniere.
L’EQUILIBRIO è il tema guida di SetUp 2017.

Venerdì 27: 17.00 - 01.00
Sabato 28: 17.00 - 01.00
Domenica 29: 12.00 - 22.00

Ingresso: 7 €
Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore a 10 anni

Scopri di più su espositori, programma culturale, collectors lounge, area kinder, bookshop, Setup Plus, ristorante, area lounge,… e tanto altro su:
www.setupcontemporaryart.com
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Autostazione - Piazza XX Settembre, 6

www.setupcontemporaryart.com
info@setupcontemporaryart.com

domenica 22 gennaio 2017

Souvenir d’Italie - Arte Fiera Bologna da una idea di Vanni Cuoghi

La generosità del popolo dell'arte...
Souvenir d’Italie
da una idea di Vanni Cuoghi



Souvenir d’Italie

ArteFiera
40127 Bologna
27 gennaio30 gennaio
 


Il terremoto che ha sconvolto il Centro Italia è una ferita aperta e profonda per l’intero Paese con centinaia di vittime e di gente che ha perso tutto, borghi rasi al suolo o edifici storici resi inagibili e che hanno riportato danni gravissimi.

Credo che tutta la Nazione si debba muovere per cercare di escogitare un futuro per queste persone e per queste terre, ognuno con le proprie competenze e capacità.

Sono un artista e ho imparato la Storia dell’Arte Italiana sui libri e viaggiando a bordo di una Panda 45 negli anni ottanta.

Ho visto, tra Marche, Umbria e Abruzzo i paesaggi di Giotto, Piero della Francesca, Perugino e tanti altri pittori sconosciuti che hanno accarezzato le pareti di chiese e palazzi con le storie di Santi e cavalieri.

Il mio amore per la pittura è nato da queste parti e ho un debito con questi luoghi.
Forse, come me, molti altri artisti sentono, dopo questi tragici eventi, di aver perduto qualche cosa che ha a che fare con l’identità e l’appartenenza a questo Paese.

Ho pensato che sarebbe bello fare una mostra, durante Artefiera a Bologna, nello stand di Giuseppe Pero, intitolata "Souvenir d’Italie" in cui, io, altri artisti e il gallerista, mettiamo a disposizione delle opere. Parte del ricavato, andrebbe a restaurare un frammento di queste terre che in tanti abbiamo amato.

L’attenzione dei media è incentrata sui grandi capolavori danneggiati, io vorrei invece che, quello che riusciamo a raccogliere, fosse destinato al restauro di un’opera minore: una tela devozionale di uno sconosciuto, un altare di una chiesetta di campagna, un ex voto…

Io vorrei che i miei nipoti, Alessandro e Elena, studiassero la storia dell’Arte viaggiando, magari su un’auto più comoda, e potessero ritrovare, al loro posto, quelle piccole Italie che sono la nostra identità e la nostra ricchezza.


Vanni Cuoghi

A proposito di THOMAS BERRA - DOPO IL DILUVIO



Vi avevo comunicato qualche giorno fa dell'imminente inaugurazione della personale di Thomas Berra, DOPO IL DILUVIO, curata da Simona Squadrito allestita a Villa Vertua Masolo a Nova Milanese (vai al link http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2017/01/thomas-berra-dopo-il-diluvio-cura-di.html).

Oggi pomeriggio ha aperto i battenti.

Una mostra di altissimo livello (e non lo dico perchè da sempre sostengo Thomas Berra ma lo affermo con coscenza e senso critico), dove emerge una crescita esponenziale da parte dell'artista costituita da una maturità oramai raggiunta e un rigore formale che in poche altre occasioni ho riscontrato in Berra.
Bravo Thomas!

THOMAS BERRA
DOPO IL DILUVIO

22 gennaio 2017 - 5 febbraio 2017
Inaugurazione domenica 22 gennaio - ore 16.30 fino alle 21.00

a cura di Simona Squadrito 

Villa Vertua Masolo - Nova Milanese
Via Garibaldi n. 1

orari:
tutti i sabati dalle / 15.30 alle 18.30
tutte le domeniche / 10.00 alle 12.00 - dalle 15.30 alle 18.30
anche su appuntamento

Alcune immagini della mostra





venerdì 20 gennaio 2017

Temporaneamente Stati transitori dell'essere

Al Castello Visconteo di Abbiategrasso succede...

 

Temporaneamente
Stati transitori dell'essere

Temporaneamente. Sabato 4 febbraio al Castello Visconteo di Abbiategrasso
l'inaugurazione della mostra collettiva sullo spazio-tempo.

Opening: 04 febbraio, ore 18.30
Castello Visconteo, piazza Castello - Abbiategrasso


Abbiategrasso, 04 febbraio 2017_Lo spazio e il tempo sono i protagonisti della mostra collettiva Temporaneamente - Stati transitori dell'essere che inaugurerà sabato 4 febbraio alle ore 18.30 al Castello Visconteo di Abbiategrasso (piazza Castello), a cura di Alex Sala e con la presentazione di Sonia Patrizia Catena.

I tredici artisti in mostra hanno lavorato e fatto ricerca su un tema tanto complesso, quanto importante. La genesi di questa esposizione nasce dagli artisti stessi che, in maniera incessante, si sono relazionati e confrontati in uno territorio virtuale, quello del web, dando vita a una mostra collettiva, ricca di spunti di riflessione sull’esistenza umana e sull'assioma spazio-tempo. Un modo virtuoso di fare rete fra artisti per riflettere sugli aspetti della temporaneità e dello spazio attraverso il filtro linguistico dell'arte contemporanea e della contaminazione reciproca.

Questa mostra diventa, per questi artisti, il terreno su cui si incontrano poetiche stilisticamente differenti, ma convergenti in un tema comune. Una collettiva site specific e time specific che gli permette, da un lato, di confrontarsi in maniera autonoma, dando ampio respiro alle ricerche personali, ma dall'altro le avvicina, non in un mero accostamento di opere, quanto piuttosto alla ricerca di un approccio condiviso su un argomento che è stato occasione di scambio nei mesi precedenti. All’interno della riflessione ogni artista ha riversato la propria esperienza soggettiva, che è stata alla base della progettazione dei lavori esposti. Un interessante corpus di opere che si interroga su cos'è il tempo e lo spazio, su come li percepiamo e in che modo il nostro essere precari e fuggevoli incide sulla relazione con tali entità immateriali.

Siamo in presenza di un sistema di connessioni artistiche infinite in cui i segni linguistici transitano in maniera libera e si sganciano da una visione statica. L'artista, oggi, è in costante viaggio, virtuale o reale, ma pur sempre in perenne cammino, così come il suo pensiero, in cui i codici artistici si trasformano e cambiano durante i suoi spostamenti, entrando a far parte del suo modo d'essere. L'arte qui scardina il tempo, lo libera dalla narrazione lineare, incondizionata e consequenziale per restituirla alla dimensione del proprio intimo e infinito sentire.

Artisti erranti, nomadi per vocazione, si sono trovati a confrontarsi, durante il loro viaggio esistenziale, con identità, culture, ricordi, esperienze e paesaggi che hanno condotto a nuove consapevolezze, grandi interrogativi e di conseguenza ad altrettanti tentativi di risposta.

In programma due eventi collaterali durante la giornata di sabato 11 febbraio: alle ore 18.00 LIVE MUSIC con il gruppo Sesquialtera e alle 19.00 la performance ETERNITy di Alex Sala


In mostra: Giuseppe Apollonio, Dora Ayala, Paolo Balboni, Marco Bellomi, Claudia Canavesi, Andrea Cereda, Dario Cogliati, Irene Cornacchia, Sam Franza, Antonella Gerbi, Pol Palli, Alex Sala, Edi Sanna.





Palazzo Visconteo
Piazza Castello, Abbiategrasso

Opening: Sabato 04 febbraio - ore 18.30/20.30
La mostra resterà aperta fino al 12 febbraio
Orari: Domenica 5 febbraio 15.00/19.00
Mart. Merc. Giov. Ven. 16.00/20.00
Sabato 11 febbraio 14.00/21.00
Domenica 12 febbraio 14.00/18.00

Mostra a cura di Alex Sala - Presentazione di Sonia Patrizia Catena

Eventi collaterali
Sabato 11 febbraio
ore 18.00 LIVE MUSIC con il gruppo Sesquialtera
ore 19.00 ETERNITy - Performance di Alex Sala

Ingresso: Libero

martedì 17 gennaio 2017

Al Teatro Oscar di Milano arriva Roberto Ciufoli


Con grande piacere comunico la notizia relativa ad un caro amico: 
Roberto Ciufoli 
L'attore romano arriva a Milano per quattro serate al Teatro Oscar.


 
Teatro Oscar di MIlano

“Tipi”

Recital comico-antropologico

Con: Roberto Ciufoli e “Quartet” di Dario Pinelli (chitarra ritmica, acustica , contrabbasso e batteria)

Disegno luci, elaborazioni sonore e vocalizzazioni: David Barittoni



Secondo appuntamento con gli spettacoli comici del Teatro Oscar, l’esilarante spettacolo “Tipi” dell’attore romano Roberto Ciufoli, sarà in scena da giovedì 19 gennaio a domenica 22 gennaio 2017



Ciufoli propone diverse tipologie umane muovendosi attraverso monologhi poesie sketch, balli e canzoni, giocando e alternandosi con “Quartet” di Dario Pinelli (chitarra ritmica, acustica , contrabbasso e batteria)

I “tipi” portanti in scena mostrano come una particolare caratteristica psicologica corrisponda ad un atteggiamento fisico ben preciso, un modo di parlare e di scegliere le parole, in un divertente percorso che porta il “timido” a diventare un “supereroe”: Tanti personaggi, un attore, una grande band, un vero “multi one man live show” 


Biglietto intero 15.00€ ridotto 10.00 (sotto 25 anni e sopra 65)

Orari:

GIOVEDI 19 GENNAIO ORE 21.00

VENERDI 20 GENNAIO ORE 21.00

SABATO 21 GENNAIO ORE 21.00

DOMENICA 22 GENNAIO ORE 16.00



Teatro Oscar
Via Lattanzio 58 - 20137 Milano
www.teatrooscar.it
Informazioni: - Tel. 02 36522916

Per prenotazioni: arbor@spiovmi.it

info@teatrooscar.com

MM linea 3 Stazione LODI t.i.b.b.
Tram 16
Autobus 84, 90, 91, 92



La Segreteria del Teatro Oscar sarà attiva:

Lunedì/Mercoledì/Venerdì 10.00/12.00 e 17.00/19.00
Martedì/Giovedì 17.00/19.00
Sabato10.00/12.00

Un’ora e mezza prima di ogni evento