RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 28 aprile 2014

Calvetti per Toscana TV

Della mostra di Fabio Calvetti a Certaldo vi ho già parlato in diverse occasioni, vedi ad esempio http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/04/oggi-certaldo-per-la-mostra-world-in.html.
Ora voglio proporvi il servizio televisivo andato in onda su Toscana Tv per la trasmissione "Incontri con l'Arte" della amaco Fabrizio Borghini


sabato 26 aprile 2014

Oggi a Certaldo per la mostra “The world in one room / Il mondo in una stanza” di Calvetti

Oggi sono stato a Certaldo per la mostra di Calvetti. 
Curata da Maurizio Vanni, nella splendida conrnice del neo restaurato Palazzo Pretorio, si è inaugurata la prima tappa di “The world in one room / Il mondo in una stanza” (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/04/fabio-calvetti-world-in-one-room-il_17.html).
Mostra articolata e di raro spessore. Una mostra che merita di essere visita, gustata e scoperta. Un Fabio Calvetti nuovo ed estremamente convincente. 
Una inaugurazione con tanta gente, tanti amici e tanta arte...

un po' di immagini...





Maurizio Vanni e Fabio Calvetti



















con Fabio Calvetti

giovedì 24 aprile 2014

Maurizio Biagini Il mio lavoro democratico (opere pittoriche 2009 – 2014) a cura di Filippo Lotti e Roberto Milani

Vi avevo già informato su questa mostra qualche giorno fa, con una piccola anteprima... 
Ora il comunicato "ufficiale"


Maurizio Biagini 
Il mio lavoro democratico (opere pittoriche 2009 – 2014) 
a cura di Filippo Lotti e Roberto Milani 
Si inaugura venerdì 2 maggio 2014 alle 18.30 al Museo Piaggio di Pontedera la mostra di pittura dell’artista Maurizio Biagini dal titolo “Il mio lavoro democratico”. Irriverente, geniale, vulcanico sempre istintivo. Questo è il gesto artistico di Biagini, artista livornese che approda al Museo Piaggio con una mostra che raccoglie una quarantina di lavori dal 2009 ad oggi. Un percorso che colma il desiderio del visitatore di conoscere l’opera di questo artista labronico che con la tradizione livornese a poco a che fare. La scelta, da parte dei due curatori Filippo Lotti e Roberto Milani, di portare questa selezione di lavori al cospetto degli ormai molti appassionati d’arte, abituali frequentatori delle proposte, sempre più di livello in mostra alla Fondazione, può risultare coraggiosa, ma in realtà è solo una piccola parte di un enorme universo dell’emisfero Biagini. Una sorta di riassunto ideale di una vasta produzione fatta di ricerca, esperimenti ed energia. Un figlio d’arte che passa con assoluta disinvoltura dalla pittura d’azione all’arte concettuale, dal pensiero colto e citazionista alla poesia visiva. “Ho avuto modo, nel corso degli anni, di seguire il lavoro e le mostre di Maurizio – dice Lotti - e, quindi, di apprezzarne le doti artistiche ed umane che sono indissolubilmente legate fra loro. E ancor di più le si apprezzano quando qualità pittorica e stima verso la persona coincidono. La malinconia dolente che pervade le sue opere è senz'altro diretta emanazione di un vissuto fatto di cadute e riscatti, delusioni e speranze, frustrazioni e riconoscimenti. Una vita artistica e personale che condivide con molti suoi “maledetti” conterranei. Quasi che a forgiare lo spirito di un uomo di mare, di un toscano, di un artista a tutto tondo sia la voglia, la necessità di raccontare. Dal suo gesto artistico si capisce un bisogno di immediatezza e spontaneità dove la verità la fa da padrona.” “Bianco e nero, luce e ombra, positivo e negativo – dice Milani - e così via fino ad arrivare ad un equilibrio dalle antiche origini, quasi naturale. Questo è il campo di lavoro dell’artista labronico che ha poco a che fare con la tradizione tipica livornese ma molto da condividere con un gesto di natura contemporanea. La mostra allestita nello spazio della Fondazione Piaggio non si discosta molto da questo ipotetico e tangibile equilibrio anche se, come noterà il visitatore, si tratta evidentemente di un percorso; un tracciato che nasce nel contrasto e finisce nelle cuciture. Opere che si offrono a colui che guarda in maniera semplice, quasi elementare ma che di fatto vengono percepite dal fruitore come dirette, schiette, efficaci.” Organizzata dalla Fondazione Piaggio e fortemente voluta dal suo Presidente Riccardo Costagliola, la mostra è patrocinata dal Comune di Pontedera e realizzata in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo. Una mostra tutta da scoprire e da vivere. Come sempre, d’altronde, andrebbe vissuta l’arte: con passione. 
Sarà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 25 maggio con il seguente orario: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-13 e 14-18. Apertura straordinaria la seconda e la quarta domenica del mese 10-18. Chiuso il lunedì. 
Per info: Fondazione Piaggio 0587 27171 - museo@museopiaggio.it. 
Uff. St. Filippo Lotti
Fondazione Piaggio
www.museopiaggio.it

Genere: mostra di pittura Artista: Maurizio Biagini 
 Titolo: Il mio lavoro democratico (opere pittoriche 2009 – 2014) 
A cura di: Filippo Lotti e Roberto Milani 
Con la supervisione di: Riccardo Costagliola 
Progetto e coordinamento operativo: Sabrina Caredda 
Relazioni esterne: Annalisa Rossi 
Allestimento mostra: 
per Casa d’Arte San Lorenzo, Celeste Carilli; 
per la Fondazione Piaggio, Nicolino Di Carlo e Sergio Galli 
Inaugurazione: venerdì 2 maggio 2014 - ore 18.30 
Luogo: Museo Piaggio, Viale Rinaldo Piaggio 7 - Pontedera (Pi) 
Durata: 6 – 25 maggio 2014 
Orario: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-13 e 14-18. 
Apertura straordinaria la seconda e la quarta domenica del mese 10-18.
 Ingresso gratuito. 
Chiuso il lunedì. 
Info: Fondazione Piaggio 0587 27171 - museo@museopiaggio.it - www.museopiaggio.it 
Con il patrocinio di: Comune di Pontedera 
In collaborazione con: 
Casa d’Arte San Lorenzo, 
C.R.A. - Centro Raccolta Arte, 
FuoriLuogo – servizi per l’Arte, 
Associazione Culturale “La Ruga”, 
Creativa - Ass. Cult. 
Media partner: Toscana Tv, Radio Bruno 

mercoledì 23 aprile 2014

Cose di Natura di Luisa Menazzi Moretti e Marco Maria Zanin a cura di Fortunato D'Amico e Maria Flora Giubilei



MUSEI DI NERVI
Galleria d'Arte Moderna di Genova

Cose di Natura
di Luisa Menazzi Moretti e Marco Maria Zanin

Mostra di arte fotografica
Rassegna NaturaconTemporanea
a cura di Fortunato D'Amico e Maria Flora Giubilei

26 aprile – 22 giugno 2014

inaugurazione venerdì 25 aprile, ore 17
conferenza venerdì 25 aprile, ore 17.30
(interverranno gli artisti, i curatori, Paolo Mighetto AIAPP e Renucio Boscolo)

La Galleria D'Arte Moderna di Genova, uno dei quattro Musei di Nervi, dal 25 aprile al 22 giugno accoglie la mostra fotografica Cose di Natura.
Luisa Menazzi Moretti e Marco Maria Zanin con diverse opere site specific, frutto di un dialogo creato in loco con le raccolte museali e il paesaggio circostante.
L'evento è il sesto appuntamento della rassegna "Natura ConTemporanea" ideata e curata da Fortunato D'Amico e Maria Flora Giubilei per due musei di Genova Nervi - la Galleria D'Arte Moderna e le Raccolte Frugone - ed è incentrata sulla lettura delle differenze espressive degli artisti in rapporto alle collezioni esposte e al suggestivo contesto naturale dei parchi storici e della costa.
L'esposizione approfondisce il tema della natura e istituisce un dialogo tra l’arte contemporanea e i lavori esposti nelle collezioni permanenti della Galleria d'Arte Moderna di ambito otto-novecentesco, particolarmente legati al tema del paesaggio.


Orari di apertura martedì - domenica 10-18
Ingresso mostra Intero € 6,00 - Ridotto € 5,00
Info e prenotazioni visite guidate
tel.010 3726025 / 010 5574739-18
biglietteriagam@comune.genova.it www.museidigenova.it

Ufficio stampa
Irma Bianchi Comunicazione
info@irmabianchi.it

"L'ARTE SPAGNOLA A PALAZZO GALLIO : INCISIONI DI GOYA, LITOGRAFIE DI PICASSO E OPERE DI JOSÉ MOLINA "



"L'ARTE SPAGNOLA A PALAZZO GALLIO : INCISIONI DI GOYA, LITOGRAFIE DI PICASSO E OPERE DI JOSÉ MOLINA "

Inaugurazione: Sabato 26 aprile  2014 ore 18.30

26 aprile – 11 maggio 2014

a cura di Mariella Casile

Il Palazzo Gallio di Gravedona ed Uniti (CO), sede della Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio, e presente nella lista dei Monumenti Nazionali, ospita nelle sale, dal 26 aprile al 11 maggio 2014 la mostra “L’arte Spagnola a Palazzo Gallio : incisioni di Goya, litografie di Picasso e opere di Josè Molina” a cura di Mariella Casile.
La mostra sarà al centro di una serie di eventi e di iniziative collaterali tra cui varie conferenze e lo spettacolo di flamenco in concomitanza al finissage di domenica 11 Maggio 2014.
" Il percorso espositivo della mostra ci offre l’occasione di un viaggio nella tradizione spagnola grazie alla presenza delle opere di Francisco Goya e Pablo Picasso che accompagneranno la produzione di Jose Molina. (...) Goya e Picasso ,difatti,sono due tra gli artisti che meglio hanno rappresentato il loro secolo precorrendolo, svelandoci ciò che abbiamo in comune con il passato… i loro temi sono i nostri, attuali e immediati, satirici brutali e raffinati insieme. In comune non hanno, banalmente, i natali spagnoli: Goya e Picasso ieri e Josè oggi, si nutrono della cultura popolare che è una presenza costante nell’arte contemporanea con le loro opere dedicate al territorio spagnolo quali la Tauromachia, che è  parte del percorso della mostra.

Saranno presenti le litografie di Picasso, incisioni di Goya delle serie "Los Caprichos", e "Tauromaquia"  e la "Tauromachia" di Josè Molina.
La mostra inoltre metterà in luce lo stretto legame estetico dell’artista con la natura del luogo che lo ospita, con i suoi elementi, come il lago, intesi come fonte inesauribile d’ispirazione ricorrente nelle sue opere.

La mostra è supportata dal patrocinio del Consolato Generale di Spagna a Milano,dall’ Istituto Cervantes Italia, Comune di Gravedona ed Uniti; con il supporto di Proloco Gravedona ed Uniti, Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, con lo sponsor  Visit Gravedona ed in collaborazione con Pisacane Arte e Deodato Arte.

Biografia

José Molina  nasce a Madrid nel 1965. Attualmente vive in Italia sul Lago di Como. All’età di undici anni ha inizio la sua formazione in  diverse scuole d’arte. A diciotto anni inizia a lavorare in pubblicità e nel frattempo completa i suoi studi all’ Università di Belle Arti di  Madrid. Tiene la sua prima personale “Morir para Vivir” nel 2004 a Milano. Questa prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca introspettiva e psicologica molto intensa. Tra il 2005 e il 2007 completa la sua seconda collezione “Predatores” dove sposta la sua analisi sulla relazione uomo-società.  La collezione vive una ricca stagione espositiva, tra cui, a Milano una  personale presso il Museo della Scienza a cura di Vittorio Sgarbi. Dopo tre anni di bianco e nero, nel  2010 realizza 12 opere ad olio su tavola di grandi dimensioni “Cosas Humanas”, che espone alla Fondazione Mudima e in diversi spazi pubblici e privati. Nel 2011 pubblica il suo secondo libro “Sentimentos” edito da Logos. Il libro che raccoglie, oltre alle opere pittoriche i primi disegni a matita dell’artista, rappresenta un atlante psicologico dell’essere umano. Le ultime due collezioni, “Los Olvidados” e “AnimaDonna”, diverse tra loro per tecnica e tematica,  sono caratterizzate da un ancor più forte impegno “collettivo” da parte dell’artista e come è accaduto in passato le opere sono il frutto di una collaborazione “creativa” con altri artisti.  Le attività espositive più recenti del 2014 includono una prima personale di "Los  Olvidados"  presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano, la partecipazione a “Wunderkammer: arte, Natura. Meraviglia ieri e oggi." al  Museo Poldi Pezzoli di Milano, "Non di solo pane" presso lo Spazio Oberdan di Milano e “Arte, crisi e rinascita nel mediterraneo” presso la Triennale e in ultimo la mostra antologica presso la Real Academia de España a Roma. Ad Hong Kong, Molina parteciperà ad Honk Kong Contemporary Art Fair di Maggio e avra’ luogo la sua prima mostra personale presso Fabrik Gallery.


Coordinate Mostra:

Titolo: " L'arte Spagnola a Palazzo Gallio : Incisioni di Goya, litografie di Picasso e Opere di Josè. Molina"

A cura di: Mariella Casile

Date: 26 aprile - 11 Maggio 2014

Inaugurazione: Sabato 26 Aprile 2014 ore 18,30
Visita guidata: Domenica 27 Aprile ore 10
Finissage: Domenica 11 Maggio ore 18.30

Orari: Tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.00

Ingresso mostra: 5 Euro (il ticket d’ingresso include la partecipazione a tutti gli eventi correlati alla mostra). Il programma completo è visibile sul sito: www.visitgravedona.it

Info pubblico: Tel. 0344 85005 - info@visitgravedona.it

Come arrivare:
In auto: da Milano prendere l’ autostrada A9 Milano-Como-Chiasso e poi prendere la Strada Statale Regina SS340 per Menaggio; superstrada per Sondrio, fino a Lecco, e continuare lungo la SS36 verso Colico, alla fine della statale seguire per Menaggio-Como. In treno: da Milano la linea per Sondrio vi porterà fino a Colico e da qui potete raggiungere Gravedona in battello o autobus.


LA CHIAVE CONTEMPORANEA DEL LIBERTY



LA CHIAVE CONTEMPORANEA DEL LIBERTY 

Mostra degli artisti
Matteo Galvano, Marco Minotti, Giulio Mantovani e Sara Piazza.

A cura di ROBERTA MACCHIA e LUCIA MAGATTI

Con il Patrocinio e la Collaborazione del COMUNE
DI CERNOBBIO 


Dal 16 maggio all’ 8 giugno 2014 

INAUGURAZIONE Venerdì 16 MAGGIO dalle ore 20.30

il Bouffet sarà offerto da Pasticceria Mignon di Lurate Caccivio in collaborazione con gli studenti del corso di 

Pasticceria del Centro Formazione Professionale di MonteOlimpino (CO). 

ORARI DI APERTURA:
lunedì martedì mercoledì giovedì e domenica
14.00 19.00
10.30
13.00 / 14.00 19.00 10.30 13.00 / 17.00 23.00

venerdì e sabato 

INGRESSO LIBERO 


DOMENICA 25 maggio a partire dalle ore ore 16.30 IL TANGO ARGENTINO in Villa con i migliori maestri e ballerini argentini dell’Academia Nacional del tango de Buenos Aires.
GIOVEDÌ 29 maggio ore 18.00 presso la Gioielleria Lopez di Via Vitani, 26 centro storico di Como.

I CANONI DEL RESTAURO: osservazione, studio e valutazione.
Dibattito e riflessioni su come eseguire il restauro, secondo le regole dell’arte, restituendo all’oggetto il fascino e l’identità storica ad esso appartenenti. 



EVENTI COLLATERALI:
Durante le tre settimane l’Associazione Guide e Accompagnatori turistici di Como e Provincia realizzerà due itinerari con punto di partenza Villa Bernasconi.

Gli itinerari si svolgono in ITALIANO e INGLESE. PER INFO SU PREZZI E PRENOTAZIONI
Prenotazione obbligatoria al +39 335 67 59 319 E-mail: info@guidecomo.it


LA LOCATION:
Con questa mostra vorremmo dar vita ad un RINNOVAMENTO DELLA FRUIZIONE di Villa Bernasconi.
Chi deciderà di visitarla, infatti, si accorgerà facilmente di quanto l’intero percorso espositivo rimandi, seppur in chiave contemporanea, al periodo storico in cui venne edificata la location a noi concessa.
Il progetto, dunque, è mirato all’accostamento delle scoperte che gli stessi artisti hanno avuto modo di fare studiando lo stile Liberty e "vivendo" la villa nei momenti precedenti all’esposizione.
Essi, infatti, si sono lasciati ispirare da essa e da ciò che in essa è contenuto, non riproducendone fedelmente i dettagli, ma curandone soltanto alcuni elementi con la piena libertà di andare oltre il periodo storico a cui la villa appartiene. 


MOTIVAZIONI SULLA SCELTA DELLA LOCATION:
Con il presente progetto, vorremmo realizzare un armonioso concerto delle arti, così come è stato per il Liberty, facendo convivere in un solo ed unico evento pittura, scultura, architettura, arredamento e diversi oggetti di uso quotidiano tra i quali saranno presenti anche elementi d’arredo propri dell’epoca grazie all’Associazione culturale ARS RESTAURO di Merone. 

Villa Bernasconi è il gioiello ARTISTICO, TECNICO, STORICO e SOCIALE del Liberty.
Per questo abbiamo portato avanti il progetto al fine di realizzare una
mostra d’arte in cui esporranno affermate personalità, le quali usano innovative tecniche pittoriche, in un contesto storico che si potrà rispecchiare nelle particolarità delle loro opere e che, proprio per questi motivi, potrebbe suscitare vasto interesse sociale.

Aprire le grandi porte della storia alla contemporaneità ci permetterà di pensare all’iniziativa anche in chiave turistico-culturale, data l’intima coerenza presente tra l’odierno progetto artistico, lo storico progetto architettonico ed il contesto sociale in cui è nato ed oggi continua ad esistere.
Potrete scoprire i dettagli e le novità sull’evento tramite la pagina facebook 

https://www.facebook.com/lachiavecontemporaneadelliberty

Alla conferenza stampa per la mostra di Calvetti “The world in one room / Il mondo in una stanza”

Questa mattina, sono stato a Firenze, nella sede Provincia di Firenze, alla conferenza stampa della doppia mostra “The world in one room / Il mondo in una stanza” dell'amico Fabio Calvetti, curata da Maurizio Vanni, che si terrà prossimamente a Certaldo e a Pontassieve e della quale Casa d'Arte San Lorenzo è partner (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/04/fabio-calvetti-world-in-one-room-il_17.html)

Presentazione molto efficace di un progetto ambizioso e curato nei minimi particolari.
A presiedere la conferenza: Maurizio Vanni, curatore; Alessandro Sarti, Assessore alla Cultura del Comune di Pontassieve; Giacomo Cucini, Assessore alla Cultura del Comune di Certaldo ed ovviamnete, l'artista: Fabio Calvetti

alcune immagini...
 
la sede della Provincia di Firenze intitolata ad Oriana Fallaci

Fabio Calvetti di fronte alle TV

idem per Maurizio Vanni

con l'artista

Gadget

un momento della conferenza...

Maurizio Vanni

a tutti i presenti un'opera del Maestro

nel dettaglio

cartella stampa e gadget

martedì 22 aprile 2014

SILENTI STANZE a cura di Carmelo Cipriani

Anche il grande Matteo Tenardi... 



SILENTI STANZE

Giovanni Carpignano, Pierluca Cetera, Francesco Cuna, Luigi De Rinaldis, Jolanda Spagno, Giuseppe Sylos Labini, Matteo Tenardi, Cosimo Damiano Tondo

La mostra, curata da Carmelo Cipriani, è organizzata dall'Associazione Culturale De la da mar. Centro Studi sulle Arti Pugliesi in collaborazione con il Comune di Nociglia.
Promossa nell’ambito del progetto “Maggio Salentino”, organizzato dall’Associazione Ce.le.stass. di Lecce, la rassegna gode del patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Lecce.

Inaugurazione: mercoledì 30 aprile 2014, ore 19.00
PALAZZO BARONALE, Via Roma, Nociglia
Vin d'honner offerto da Masseria Torre dei Padri - Campi Salentina

Testi critici: Carmelo Cipriani

Catalogo: in mostra
Il catalogo è realizzato con il contributo di
Art&Park Hotel - Lecce
Il Tesoretto Hotel e Ristorante - Poggiardo
B&B I Vignali - Diso

Orari: visitabile tutti i giorni (fino al 15 maggio) dalle 18.00 alle 21.30.


“A Nociglia – scrive Carmelo Cipriani – il tempo sembra rallentare, fino ad assecondare un ritmo vitale lento ma perenne: in certi giorni di sole appare un luogo metafisico. Nella piazza principale, tra la Chiesa Matrice e il Castello, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria de Itri, capolavoro celato, quasi dormiente, la vita scorre tranquilla, le membra si rilassano e il tempus mentis si amplia. Qui, nel cuore del Salento, ci si sottrae alla frenesia dei tempi moderni, facendo affiorare condizioni dimenticate e storie sommesse. Requisito indispensabile è il silenzio, attesa o riposo, principio o conclusione, sempre foriero di riflessioni e primigenia condizione generativa.
Alla genesi della contingenza meditativa ambisce la collettiva allestita al piano terra del Palazzo Baronale, storica dimora della famiglia Gallone, oggi promettente polo comunale di aggregazione e di promozione culturale. Le “Silenti stanze” sono innanzitutto quelle del castello, contesti sopravvissuti di una storia che fu, fatta di cortesi galanterie e accese passioni, di attivismo imprenditoriale e parassitismo nobiliare, ma anche gli scenari del pensiero, che, in luoghi come questo, si aprono a recuperi memoriali e, non di rado, a condizioni fantastiche. Otto gli artisti invitati a raccontare il loro passato e il loro presente, a lasciare nuovi segni, esaltando la storicità del contesto, la sua intrinseca e sopita vitalità. Ciascuno di loro espone uno o più lavori, testimonianze di ricerche singolari, alcune radicate nella realtà, altri tendenti al sogno e all’ascesi. Un percorso dialogico capace di travalicare il puro risultato estetico in favore di un’accorta ponderazione”.


Ufficio stampa:
Associazione De la dà Mar
Info: 320.77.14.234
samfrancis@libero.it

Premio Nazionale Città di Novara



Mi è stato chiesto di far parte della giuria della prossima edizione del 
Premio Nazionale Città di Novara... 
ovviamente ho accettato!

a breve altre news...

Verena D’Alessandro - BiancoNeve



Verena D’Alessandro

BiancoNeve

Galleria d’Arte L’Acquario, via Giulia 178, Roma
Inaugurazione: giovedì 8 maggio 2014 ore 18.00

La Galleria d’Arte l’Acquario presenta dall’8 al 29 maggio le più recenti opere pittoriche di Verena D’Alessandro. Dopo il successo dell’esposizione antologica dell’artista a Palazzo Valentini  a Roma lo scorso anno, viene mostrato al pubblico nello spazio espositivo di via Giulia l’ultimo ciclo di lavori della pittrice: una ventina di dipinti ad olio di grandi e piccole dimensioni, molti dei quali inediti. Sono paesaggi creati unicamente dalla memoria visiva e dall’immaginazione della pittrice: luoghi di invenzione, dunque, in cui domina un’opalizzante luminosità BiancoNeve nelle sue diverse forme e composizioni, sfumature e bilanciamenti, come  peraltro suggerisce il titolo della mostra. Dipinti fortemente evocativi che conducono lo spettatore verso atmosfere silenziose ed appartate, caratterizzate dai ritmi lenti e suoni ovattati che fanno da  attraente contrappunto alla velocità e al frastuono in cui siamo solitamente immersi, ma che mettono anche in scena suggestive vedute di una natura forte ed estrema.
Sono opere composte secondo gli stilemi tipici della figurazione dell’artista: spazi immensi, ricorrenti visioni dall’alto, dinamiche fughe verso orizzonti lontani, quiete irreale, atmosfere sospese. Come scrive Leonardo Caboni nell’intervista introduttiva al catalogo, da queste pitture traspare un suggestivo senso di “isolamento senza solitudine”: è questo il filo rosso che percorre tutte le opere dell’ultimo ciclo e che caratterizza fortemente la poetica dell’autrice.
Chiaramente riconoscibile lo stile pittorico di Verena D’Alessandro: una gestualità fluida che con veloci colpi, raschiature, striature e lisciature di spatola riesce a raggiungere un’essenzialità del segno al limite dell’informale.
Realizzati tutti in tricromia - in bianco e nero con l’aggiunta di una gamma di grigi o di bruni - questi ultimi lavori si collocano efficacemente sul confine tra reale e irreale ed arricchiscono la personale e originale ricerca pittorica sulla ricomposizione visiva del paesaggio che l’artista sta portando avanti da diversi anni.

Info:
BiancoNeve di Verena D’Alessandro
Mostra personale di pittura
Inaugurazione: giovedì 8 maggio ore 18.00/21.00
Dall’8 al 29 maggio 2014

Galleria d’Arte L’Acquario
Via Giulia 178, 00186 Roma; tel 06.64760353
Orario: 11.00/13.00 e 16.30/20.00; festivi e lunedì chiuso
Ingresso gratuito

lunedì 21 aprile 2014

Milano in Arte 1945-2015 seconda tappa allo Spazio Tadini

Della prima tappa vi ho già parlato tempo (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/milano-in-arte-1945-2015-allo-spazio.html)... ora arriva la seconda... dove allo Spazio Tadini...



Milano in Arte 1945-2015 seconda tappa allo Spazio Tadini

Ercole Pignatelli, Lucio Del Pezzo, Valerio Adami, Emilio Tadini – MILANO IN ARTE a Spazio Tadini, a cura di Francesco Tadini. Dal 15 maggio al 4 luglio 2014 alla Casa Museo Spazio Tadini di via Niccolò Jommelli 24, la seconda tappa del ciclo di mostre MILANO IN ARTE 1945 – 2015 che proseguiranno fino al periodo di Expo 2015.  La mostra di Pignatelli, Del Pezzo, Adami e Tadini è resa possibile grazie alla collaborazione di Fondazione Marconi Arte Moderna e Contemporanea e Galleria Tega.  I protagonisti dell’arte, dell’architettura, della fotografia, del design e della moda che hanno fatto grande Milano dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a Expo 2015 rappresentati e raccontati con una serie di mostre e incontri a Spazio Tadini curati da Francesco Tadini e Anna Daelli. L’Expo 2015 a Milano rappresenta un’occasione unica per una retrospettiva sul mondo artistico e culturale della città. Milano, oggi, deve la sua immagine internazionale in particolare a settant’anni di idee, di interconnessioni tra fatti e protagonisti che, dal Dopoguerra hanno accresciuto il suo ruolo culturale ed economico nel cuore dell’Europa e nel mondo. Una storia fatta da tanti professionisti, qualcuno non sempre riconosciuto dal grande pubblico e dal mercato, nonché da movimenti di pensiero, organizzati e teorizzati, che hanno cambiato il nostro modo di vivere. La Rassegna Milano in Arte dal 1945 al 2015 si propone dunque lo scopo di ripercorrere alcune tappe, di riscoprire alcuni personaggi fino a porre i riflettori sul nuovo. >
“La prima tappa della Rassegna Milano in Arte - inaugurata a Spazio Tadini il 15 gennaio 2014 – ha preso in considerazione il periodo 1945 / 1956. Al culmine della crisi economica globale che stiamo attraversando, la scelta è stata di ripartire proprio dall’epoca della ricostruzione e della rinascita di quel complesso e vasto tessuto culturale che ridiede slancio e centralità alla metropoli lombarda – sottolinea Francesco Tadini – Il destino di una grande metropoli deriva dalla storia delle idee e della bellezza non meno che dalle mutevoli fortune economiche”.
Dal 15 maggio al 4 luglio 2014, presso la Casa Museo Spazio Tadini di Milano si ricapitoleranno gli anni Sessanta partendo da un gruppo di artisti – Valerio Adami, Lucio Del Pezzo, Ercole Pignatelli, Emilio Tadini – che hanno vissuto, attraverso vie anche differenti, il centro della scena milanese in particolare di quegli anni e che sono stati veri innovatori dell’arte in una carriera più che quarantennale. Di tale carriera si da esempio con una selezione di opere che, comprendendo i decenni successivi arrivando fino ai nostri giorni.
La mostra si amplierà, dal 4 giugno fino al 4 luglio 2014, con i lavori di più di trenta artisti con opere del periodo compreso tra il 1957 al 1967 per rileggere la storia attraverso il linguaggio dell’arte.

Valerio Adami (Bologna, 17 marzo 1935)
Valerio Adami, tra i grandi protagonisti dell’arte europea contemporanea è ideatore di uno stile originale che definisce la struttura degli oggetti contrapponendo colori puri privi di chiaroscuro, delineati da un contorno nero e netto. Paolo Fabbri – “Nel nitore delle linee e nella saturazione del colore il lessico di Valerio Adami è enigmatico. Non è un segreto che si nasconde nelle profondità dell’io, nello spessore del mondo o nelle pieghe della cultura. È un enigma che risiede nella superficie della rappresentazione, nelle unità e nelle regole della composizione che il pittore indica e schiva. Il mistero non è nel profondo, ma nelle pieghe dell’evidenza planare del testo che Adami ci dà a vedere”.

Lucio Del Pezzo (Napoli, 13 dicembre 1933)
Gillo Dorfles
– “Lucio Del Pezzo si è foggiato, ormai, un suo preciso universo formato di oggetti personali elevati a potenza di alfabetario privilegiato: mensole, cubi, losanghe, piani inclinati, bersagli, birilli, manichini, che non hanno più il loro iniziale valore di riferimento semantico a una realtà, sia pur metamorfosata, ma che sono, invece, un gergo privato, quasi un’etichetta, a testimonianza della continuità nel tempo della sua invenzione figurativa. Dell’antico rapporto con la pittura metafisica italiana è rimasto ben poco: forse soltanto un aggettivo, utile come richiamo e anche come argine di fronte all’incalzare di altri eventi dai quali Lucio Del Pezzo vuole difendersi e tutelarsi. Tutte le recenti vicende dell’arte visiva: dal pop all’op, dall’arte povera a quella concettuale, hanno lasciato scarse tracce sul suo lavoro appunto perché lo stesso ha potuto svolgersi al riparo d’uno robusta matrice partenopea e d’una presunta ascendenza storica.”

Ercole Pignatelli (Lecce, 28 aprile 1935)
Salvatore Veca
– “L’opera di Ercole Pignatelli ci consegna, nell’intrico dei suoi percorsi e dei suoi intrecci polimorfi, al sogno ricorrente di una felicità possibile. La sua selva di forme,di segni e di metamorfosi è come una foresta onirica e visionaria, in cui la piega barocca del tratto di fondo sembra a volte spezzarsi ed evaporare. Per dirci al tempo stesso, la prossimità e la distanza di un mondo aurorale e sorgivo destinato alla perdita e alla dissipazione. Vi è un contrassegno che mi colpisce nell’ambito dell’osservazione, nella meditazione e nell’indagine sull’opera di Pignatelli: è il contrassegno di una essenziale libertà dell’artista, che coincide con la fedeltà a se stesso, e con la sua voglia di verità. In questo senso preciso, l’opera di Ercole Pignatelli è il promemoria di una passione vorace, funambolica e acrobatica, per le forme e le metamorfosi, nel tempo della memoria, che è il tempo dell’attesa.”

Emilio Tadini (Milano, 1927 – Milano, 25 settembre 2002)
Arturo Carlo Quintavalle
– “Emilio Tadini ha dipinto con gioia e ironia e questa gioia e ironia, e insieme questa profonda consapevolezza dell’artista come ideologo e creatore di organiche visioni del mondo, ne fanno la figura più rilevante dell’arte della sua generazione in Italia e una delle maggiori in Europa, una figura che è stata finora da molti citata e imitata. (…) Forse il contributo più importante che Emilio Tadini lascia all’arte di oggi è l’idea che si possa ancora, in pittura, costruire un racconto. Non un racconto proposto con immagini della tradizione realista, e neppure un racconto pensato attraverso le memorie, le stratificazioni dell’informale, e neppure un racconto pensato attraverso la dilatazione delle dimensioni, l’analisi materica e il trasferimento di questa sull’opera come nel caso della pop americana. No, Tadini ha proposto un altro tipo di esperienza e una differente sintesi e proprio per questo, per la sua capacità incredibile di mettere insieme una complessa, storica esperienza delle immagini, ma anche delle parole, per la capacità di operare attraverso la musica, che conosce e sperimenta, e insieme per la volontà di porre l’artista come uomo della storia e quindi presente nel dibattito dell’oggi, per tutto questo Tadini ha lasciato e lascia, ben oltre tanti altri pittori del presente e del recente passato, un’impronta importante nell’arte.”