RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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giovedì 31 marzo 2011

"Dialogo silenzioso" Vanni Cuoghi e Ilaria Del Monte



Da Cart ContemporaryArt, una interessante indagine utile a tutti...

Cart ContemporaryArt (http://www.facebook.com/contemporaryartnetwork#!/contemporaryartnetwork?sk=info ) è un social che svolge un ottimo e prezioso lavoro per chi, come le persone che leggono questo blog, sono interessate ai fatti dell'arte...
In questi giorni sta svolgendo un interessante sondaggio, vi invito ad dargli un'occhiata... e perchè no a rispondere...
Il sondaggio lo potete trovare a questo indirizzo: http://www.surveymonkey.com/s/YZP57ZQ
Votate gente, votate...

mercoledì 30 marzo 2011

A Casa Testori, Andrea Mastrovito presenta: "Easy come, easy go" a cura di Julia Draganovic

A Casa Testori la personale del vincitore dell'ultima edizione di -Giorni Felici-, Andrea Mastrovito con la personale "Easy come, easy go" a cura di Julia Draganovich. Da Vedere!


Sono in corso i lavori in Casa Testori per la grande mostra antologica di Andrea Mastrovito dal titolo Easy come, easy go. Il giovane artista bergamasco, vincitore della scorsa edizione di Giorni felici, fa irruzione nelle stanze della casa novatese con 17 progetti, molti inediti, altri rimodulati. Stanza per stanza, Andrea mette in mostra i suoi lavori più importanti (dal 2002 ad oggi) ricostruendo l'intenso percorso artistico che, in non troppi anni, lo ha portato a sfruttare le più diverse tecniche artistiche con esiti sorprendenti. La casa è invasa da sculture di carta, installazioni, disegni, video e storie raccontate nelle pareti che svelano parte delle vita che tra quelle pareti si è svolta.

La mostra, curata da Julia Draganovich, sarà inaugurata giovedì 31 marzo alle ore 18.30 e rimarrà aperta fino all'8 maggio.
Casa Testori - Largo Angelo Testori 13, 20026 Novate Milanese
Orari: martedì-mercoledì 16.30-20.00 / giovedì-venerdì 16.30-22.00 / sabato-domenica 11.00-20.00
Chiusura: lunedì, Pasqua, 1 maggio.
INGRESSO GRATUITO


Andrea Mastrovito
classe 1978, bergamasco di origine, Andrea Mastrovito lavora tra Bergamo e New York. Prima di essere stato eletto dal pubblico (più di 3500 visitatori) miglior artista della seconda edizione di Giorni Felici, Mastrovito ha allestito importanti mostre in Italia e all'estero. Dal 4 al 10 aprile sarà ospite del Museo del Novecento di Milanocon un'inedita performance e sarà uno dei giovani protagonisti della prossima Biennale di Venezia. Tutti i retroscena e anteprime della mostra in Casa Testori suAtWork , blog ufficiale dell'Associazione.

lunedì 28 marzo 2011

Riccardo Gavazzi - intervista su Lobo di Lattice


Da LoboDiLattice (http://www.lobodilattice.com/arte/intervista-riccardo-gavazzi ), l'intervista a Riccardo Gavazzi. Vero come la sua pittura!!!



Ogni mese chiediamo ad un artista di confrontarsi con alcuni temi, cerchiamo di scoprire cosa pensa dell'arte contemporanea, quali sono i suoi gusti e quali metodologie di lavoro utilizza...

Lobodilattice incontra RICCARDO GAVAZZI

Dove sei nato e in che città vivi?
Nato nel 1982 a Milano, dove vivo e lavoro.

Un aggettivo per definire la tua arte?
Vorace, istintiva e passionale!

Qualche parola sulla città in cui vivi?
Città con un grande potenziale artistico……anche se un po’ bloccata in una masturbazione autoreferenziale.(Ma ci sono dei bravi artisti con le “palle”)

Qualche parola, o anche un aggettivo, per definire il tuo temperamento?
Caldo d’inverno e fresco d’estate.

Potresti descrivere come costruisci un’opera, che materiali usi, e come? 
Parto quasi sempre da un idea che scaturisce da ciò che vedo o vivo…..qualcosa che mi colpisce e mi incuriosisce.In seguito inizio a cercare di creare un discorso, una specie di filone o tematica su cui creare ogni singolo quadro.
Come materiali utilizzo principalmente l’olio su tela di cotone o di lino, o su tavola di legno.
Tecnicamente non parto sempre nello stesso modo, dipende da molti fattori.Procedo per sovrapposizioni e strati di colore.

Cosa rende un artista affermato? il consenso della critica, il consenso del pubblico, o le vendite?
Direi l’intreccio di tutte queste tre cose……ma quella piu importante credo sia la potenza e la qualità del lavoro dell’artista, la sua ricerca.

Arte è anche o sopratutto vernissage e mondanità?
Diciamo che lo è diventato.

Che musica ascolti? 
Di tutto!
Amo molto i Radiohead, la musica classica ( Sergei Rachmaninoff, Mozart….), Janins Joplin, i Led Zeppelin, Il Teatro Degli Orrori…..e un’infinità di altri gruppi musicali.
La musica è l’unica a cui permetto di assistere alla creazione delle mie opere.

Secondo te, cos'è un collezionista e come fa le sue scelte?
Bisognerebbe chiederlo direttamente a lui, anche se secondo me molti non saprebbero rispondere.

I - 180x140cm,olio su tela

Che libri leggi? 
Leggo spesso libri e saggi d’arte oltre che a biografie degl’artisti che amo.
Adoro leggere libri storici e che trattano temi esoterici.

Cosa guardi in televisione?
Non guardo la televisione da anni ormai…..a volte il telegiornale, ma anche li mi stufo presto in quanto non è vera informazione, ma semplice biada per menti semplici che credono che in Italia vada tutto bene perché lo dice il Capò!

Curatore o Critico d'Arte, pensi ci siano differenze, se si, quali?
L’unica differenza a mio avviso è che non esistono piu i critici d’arte……tutti curatori, fa piu cool e ti prendi meno responsabilità.

Cos'è il contemporaneo?

Un’etichetta.

Leggi riviste d’arte? Quali?
Lobodilattice, Espoarte, Inside Art, ogni tanto Flash Art, La Stanza dell’arte(anche se non è una rivista)……evito di leggere la rivista Arte.

Destra, Sinistra, o Centro, oppure lasciamo perdere?
No Comment o lasciamo perdere (gli inulti diventerebbero troppi e non ho voglia di innervosirmi stasera ).

Cosa pensi della diffusione dell’arte attraverso le nuove tecnologie, il binomio arte/internet,
aiuta o penalizza?

Credo che come tutti i mezzi tecnologici possa essere molto d’aiuto, soprattutto per abbattere le distanze e le formalità d’incontro o di presentazione.Ovviamente bisogna affidarsi ad esse in modo intelligente, senza lasciare al mezzo l’unico metodo di contatto.Anche perché credo che il contatto umano tra un artista e un collezzionista, piuttosto che un gallerista sia un punto molto importante, perchè crea un rapporto, uno scambio di idee.
Senza questo l’arte e l’opera diventerebbe meno interessante, perderebbe qualcosa.

In una intervista,  quale domanda ti piacerebbe che ti facessero?
Sei innamorato?

Dai anche la risposta:
Si.

Giuseppe Linardi "D-jungle" alla Pinacoteca Civica di Follonica a cura di Ivan Quaroni


Giuseppe Linardi gioca in casa, a Follonica, a cura di Ivan Quaroni

La mostra pubblica di Giuseppe Linardi, patrocinata dal Comune di Follonica, dai Musei della Maremma e dalla Civica Pinacoteca di Follonica, intende rappresentare un riflessione allegra, per alcuni versi irriverente e carnevalesca, ma pur sempre critica, sui rapporti tra ambiente e consumismo. L’artista presenta una serie di opere pittoriche e scultoree che indagano i cambiamenti in atto nel rapporto tra uomo e natura.

Con una sorta di languorosa nostalgia per un ambiente sempre più minacciato dall’incombere di annunciati, ancorché mai realizzati, disastri apocalittici, Linardi ha fatto della natura il soggetto principe delle opere di D-Jungle.
Si tratti di dipinti oppure di sculture, l’artista sembra, infatti, fornirci la rappresentazione di un mondo in divenire, dove la vita prolifera e si moltiplica in ogni sua forma, ora contaminandosi con l’ambiente urbano, ora potenziandosi attraverso le più recenti tecniche di manipolazione genetica. D-Jungle è una sigla che accorpa i concetti di natura (qui identificata con il paesaggio incontaminato della giungla) e di tecnologia (la D che sta per digitale). D è però anche l’iniziale di un altro termine caro a Linardi, Decodificazione, che dà il titolo a tutte le sue opere pittoriche. L’artista usa la parola Decodificazione per descrivere il suo particolare modus operandi, consistente nella frammentazione delle immagini in una miriade di segmenti, simili ai pixel che compongono le immagini digitali. La realtà, così come la descrive Linardi, è il prodotto di una scomposizione atomica, di una parcellizzazione ottica che coniuga certe intuizioni del Divisionismo italiano, come ad esempio il frazionamento dei soggetti in particelle di pura luce, con l’influsso della nuova cultura digitale che, attraverso gli schermi a cristalli liquidi, ci restituisce immagini sorprendentemente nitide. Linardi assume la fisiologia percettiva dell’uomo contemporaneo come punto di partenza per una rilettura del paesaggio naturale, che nelle sue mani diventa un’estensione di quel tipo d’immagini mediatiche che caratterizzano il landscape urbano delle moderne metropoli. E così, i boschi, le foreste, i branchi di zebre e di gazzelle che popolano le tele dell’artista, riflettono la struttura a pixel dei bitmap digitali e ci privano, dunque, di quel senso originario di unità che avvertiamo nell’osservazione diretta, e non filtrata, della realtà. Il confine tra natura e artificio impronta tutta l’opera di Linardi sia a livello stilistico, che iconografico. Ne sono una prova anche le nuove opere intitolate Ri-Natural, che affrontano il tema della modificazione genetica praticata per mezzo di tecniche di manipolazione del genoma di organismi viventi. Protagonista della grande installazione - composta da ventisette tele triangolari applicate su tavola - è, infatti, un gallo geneticamente potenziato, la cui immagine si ripete, sempre uguale, a formare una sorta di mandala geometrico. Linardi si riferisce qui alle tecniche di clonazione, un tipo di manipolazione che rende possibile la produzione di copie geneticamente identiche di un organismo. Tuttavia, la replicazione d’immagini, presente per certi versi già nelle sue Decodificazioni, richiama anche uno dei più affascinanti comportamenti di auto-similarità presenti in natura, quello dei frattali. Un frattale è, per definizione, un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura su scale diverse. In natura, sono presenti molte forme simili ai frattali, come i rami degli abeti, i pattern dei cavoli, le strutture delle foglie di platano e quella dei vasi sanguigni del cuore umano. È vero che nelle opere di Linardi la replicazione geometrica non subisce modificazioni di scala, ma la suggestione è comunque persistente, soprattutto nelle sculture.
Le due grandi sfere armillari intitolate Butterfly Flowers e Ri-Natural sono, infatti, il prodotto della moltiplicazione ad libitum di singole forme naturali, che Linardi trasforma in trappole ottiche, capaci di imprigionare lo sguardo. Lo stesso accade nel colossale Grande Fiore, una margherita alta sei metri, il cui corpo racchiude una caleidoscopica visione del fiore stesso. È la stessa auto-similitudine ricorsiva dei frattali che, come spiegava Mandelbrot, possiede notevoli corrispondenze con la struttura della mente umana. Forse si tratta di quello stesso assetto specchiante e auto-riflettente che ci fa perdurare “nel danneggiamento e nella perdita di noi stessi”. Così, se è vero che, come scrive Linardi, che “stiamo allegramente distruggendo noi stessi”, è altrettanto vero che lo stiamo facendo come parte integrante di quel grande insieme di ecosistemi che chiamiamo Natura. Chi può dire se ciò dipenda dal nostro libero arbitrio o piuttosto da una volontà più grande, che ci comprende e ci sovrasta? D’altra parte, l’umanità, come afferma l’agente Smith in una memorabile sequenza del film Matrix, potrebbe essere considerata alla stregua di un virus che sta infettando l’intero Pianeta Terra.
Da sabato 2 aprile 2011 a domenica 22 maggio 2011 
Piazza del Popolo, 1/2 Follonica

Apokalypsis- Un capolavoro! di Angela Loveday!

L'ho detto e l'ho scritto. In più occasioni.
L'arte, in qualsiasi forma, gesto ed espressione, è questione di estro, sensibilità e genio.
Che sia un dipinto, una fotografia, una scultura, un'installazione o un video. 
Questo non è importante.
Questo è solo un dettaglio. 
Un dettaglio per chi non ha cuore, per chi non ha voglia di capire, per chi è così piccolo da non riuscire a vedere più in là della forma.
L'arte è semplicemente arte.
E questo Angela Loveday sta dimostrando di saperlo!

Oops!...I did it again - Max Papeschi Solo Show a cura di Igor Zanti

Max Papeschi alla conquista di Genova, sotto l'attenta guida di Igor Zanti! Grande Max!



Rinascimento Contemporaneo
presenta:

Oops!...I did it again: Mi sono venduto mia madre….
Max Papeschi - Solo Show

A cura di Igor Zanti

Dal 9 aprile 2011 al 7 maggio 2011
Inaugurazione: Sabato 9 aprile 2011
Dalle 18 alle 21

Rinascimento Contemporaneo
Via Marsilio da Padova 2r
(accesso pedonale da Via Boccadasse 33)
16146 Genova
tel. 010 3076789
orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 ; 16.00-19.00
(apertura in altri orari previo appuntamento)


Giullare mediatico, un po’ imbonitore da autosalone di provincia, un po’ venditore di creme dimagranti su canali satellitari, un po’ cabarettista da teatro off, Max Papeschi, volente o nolente è diventato famoso, o meglio, Max Papeschi è diventato un artista.
La critica chic lo snobba, storce il raffinato nasino di fronte ai suo collage mediatici, ironici ed irriverenti commentari della realtà contemporanea. Non lo si prende sul serio, ma forse è lui stesso a non prendersi sul serio, così lontano dall’arte con la a maiuscola da esserne diventato in poco tempo uno dei maggiori e più interessanti rappresentanti.
I giornali lo venerano, le gallerie fanno a gara per esporlo, i collezionisti anelano ad avere un Papeschi in casa, e lui, artista oramai di brand nell’asfittico panorama italiano, con ironia e leggerezza attraversa questo mondo senza porsi limiti, libero e liberale, egocentrico e geniale, con la forza del giullare e del Pasquino bacchetta la società, beffeggia i potenti, analizza con gusto sociologico idiosincrasie, manie, ipocrisie di un mondo che osserva con sguardo disincantato.
Taumaturgo del politicamente scorretto -con un curriculum di mostre che rischia di somigliare all’elenco telefonico di una città di media caratura- incarna, forse nella maniera più genuina l’evoluzione dell’artista Dada. Molto più vicino nell’intimo a Duchamp che a Wharol, di cui forse inconsciamente riprende l’idea di bellezza non retinica, nel suo lavoro si riscontra una impressionante vicinanza con la produzione Hannah Hoch, geniale per quanto poco conosciuta esponente di spicco del dada tedesco.
Se al pioneristico fotomontaggio della Hoch si sostituisce le possibilità di rielaborazione dell’immagine offerte da photoshop, rimane immutato lo spirito critico e di acuta osservazione della società che è, in egual misura condiviso a distanza di molti anni dai due artisti.


Altro colpo di Max Papeschi! Ora impegnato alla conquista di Genova sotto lo "sguardo attento" dell'ottimo Zanti... Grande Max!

Per la mostra presso la neonata galleria genovese Rinascimento Contemporaneo -galleria che in un anno sta divenendo uno dei punti di riferimento per il neopop italiano- Max Papeschi propone una selezione antologica dei suoli lavori, di quelli che hanno riscosso maggior successo e attenzione negli spazi espositivi di tutto il mondo, partendo dall’Italia fino ad arrivare in India.
Una mostra che si pone come un momento di riflessione su quello che può essere definito un vero e proprio caso dell’arte contemporanea italiana ed uno degli emergenti baluardi del made in Italy artistico all’estero.
Centro della mostra, atto rivoluzionario e omaggio al padre dell’arte contemporanea-il già citato Marcel Duchamp- sarà l’irriverente scelta di mettere in vendita, in tiratura di 7 copie, la madre di Max Papeschi.
La signora Papeschi sarà proposta ai collezionisti in varie versioni, tutte rigorosamente in carne ed ossa, con un valore coerente ai coefficienti di vendita sul mercato delle opere dell’artista milanese.
Una opportunità unica, un investimento a lungo termine per portarsi a casa la vera origine del mondo di Max Papeschi, che sicuramente nei prossimi anni, visto il trend di rivalutazione delle opere del nostro artista, riserverà a chi avrà la possibilità di aggiudicarsi l’irripetibile capolavoro, uno dei migliori investimenti possibili nel campo della giovane arte contemporanea.
La signora Papeschi sarà fornita di un piccolo kit di sopravvivenza con effetti personali brandizzati dall’artista, per i primi giorni di necessario acclimatamento all’interno della collezione a cui sarà destinata.
Papeschi propone una versione attuale e rivisitata del concetto del ready made, una rivisitazione dell’orinatoio di Duchamp, inaugurando una nuova stagione della sua arte, un punto di partenza che pone le sue fondamenta sul lavoro passato aprendo insolite e inaspettate vie di indagine e ricerca.

Igor Zanti

Mimmo Paladino a Milano, a Palazzo Reale, a cura di Flavio Arensi


Trent'anni di Mimmo Paladino a Palazzo Reale
Il maestro campano arriverà a Milano con una grande mostra che si snoderà fra Palazzo Reale, piazza Duomo e l'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele dal 30 marzo al 26 giugno 2011

Milano, 14 marzo 2011  
Mimmo Paladino invade Milano. Dal 30 marzo al 26 giugno Palazzo Reale, ma anche Piazza Duomo e l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II accolgono la monografica dell’artista campano. Curata da Flavio Arensi, promossa dal Comune di Milano - Cultura, prodotta da Palazzo Reale, Civita e GAmm Giunti, la mostra prende in esame oltre trent’anni di attività di Paladino, una delle più autorevoli personalità del panorama artistico internazionale, attraverso un nucleo di oltre 50 opere, tra cui 30 dipinti di grandi dimensioni, sculture e installazioni. L’omaggio a Mimmo Paladino dalla città di Milano, dove per trent’anni ha mantenuto studio e abitazione, presenta degli elementi di eccezionalità: per la prima volta, sul sagrato del Duomo, tra la statua equestre di Vittorio Emanuele II e la Cattedrale, verrà installata un’opera d’arte monumentale, la Montagna di sale (35 metri di diametro e 10 metri di altezza), ricostruita a vent’anni di distanza dalla sua prima realizzazione a Gibellina e a quindici anni dal riallestimento in piazza del Plebiscito a Napoli. Al piano nobile di Palazzo Reale, saranno presentati i lavori pittorici che coprono un arco cronologico che dagli anni Settanta si sviluppa fino ai tempi recenti. 

L’intento è quello di costruire un percorso a tappe che metta in risalto i momenti cardine della sua evoluzione creativa con opere fondamentali come Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro del 1977, che segna la rivoluzione pittorica degli anni Ottanta e che porterà all’esperienza della Transavanguardia, iniziata subito dopo la Biennale di Venezia del 1980. I dipinti scelti illustrano i diversi passaggi tematici e stilistici di Paladino, fino alla produzione più recente, con l’inserimento di importanti sculture.

AAM Arte Accessibile Milano -il programma-



Una cinquantina di Gallerie internazionali e oltre cento artisti per la terza edizione di aam - arte accessibile milano 2011, ideata e diretta da Tiziana Manca, in programma dal 7 al 10 aprile presso Spazio Eventiquattro e PwC Experience in via Monte Rosa 91 a Milano. Quattro giorni ad ingresso libero ricchi di contenuto, dove l'arte sarà accessibile a tutti, privilegiando l'approccio informale, l'incontro diretto con gli artisti e l'interscambio di idee, il tutto coordinato da dieci tra i più apprezzati critici italiani.



Arte Accessibile è un gusto per l'arte, un nuovo trend in costante crescita come dimostrano le oltre 20 media partners che quest'anno sostengono aam, oltre alla visibilità garantita da TuttoMilano, ViviMilano, ATM.



Importante novità il concorso fotografico culturale 'Back Stage' promosso con il quotidiano Metro, che animerà la manifestazione assieme ad un ricco programma di eventi:




7 aprile, h. 20.30 - 24.00: Inaugurazione con 9 performance artistiche



7 - 8 - 9 - 10 aprile, h. 13.00 - 24.00: Performance live, video e interattive



7- 8 -9 - 10 aprile, orario aperitivo: Atelier Cibo Eventi Mediterranei proporranno al pubblico raffinate "Degustazioni d'Autore"



8 - 9 - 10 aprile, h. 14.00 - 18.30: ricco cartellone di convegni e incontri su tematiche d'arte e crisi economica, food design, editoria e salvaguardia ambientale e altro ancora



8 - 9 - 10 aprile, h. 15.30 - 19.30: Performance e Laboratori per bambini e ragazzi; visite guidate



8 - 9 aprile, h. 19.30 - 22.00: Concerti a cura di Think Thank



10 aprile, h. 17.30: Aggiudicazione a scopo benefico a favore del MAPP, Museo d'Arte Paolo Piniv



10 aprile, h. 19.00: Consegna del Premio Arte Accessibile Price Awards





Dopo Milano, aam farà tappa al Museo Hermitage di San Pietroburgo e a Miami.



aam - arte accessibile milano (Terza Edizione)





da giovedì 7 a domenica 10 Aprile 2011





Spazio Eventiquattro e PwC Experience, via Monte Rosa, 91 - Milano





(MM rossa: Lotto)





Inaugurazione Giovedi 7 dalle ore 18.00 alle 20.30 e dalle 20.30 alle 24.00 solo su invito scaricabile dal sitohttp://www.arteaccessibile.com/





Venerdi 8 dalle ore 12.00 alle 22.00





Sabato 9 dalle ore 12.00 alle 22.00





Ingresso libero





Informazioni stampa: Studio De Angelis t. 02 324377 - 345 7190941;











"Nil Desperandum" Vitaliano a Genova da Cerruti

Si inaugura giovedì 31, da Cerruti a Genova, la personale di Vitaliano "Nil Desperandum".
Evento che segue il successo già ottenuto dall'artista di Chiavari con la mostra, tenutasi qualche tempo fa sempre a Genova, nei locali del prestigioso Palazzo Ducale, curata da Ivan Quaroni, "Eroi & Miti - Memento Audere Semper".

Vitaliano non è da molto tempo che lo conosco. Anzi da pochissimo. Ma posso tranquillamente affermare di conoscerlo. Raffinato artista,  persona sensibile e gentile, sincera e feroce. Distaccato e dotato.
Istruzioni per l'uso? Solo per veri appassionati di pittura, quella vera. Da vedere!

Per maggiori info: http://www.cerrutiarte.it/

DONNE di Pier Toffoletti

In attesa dell'importante mostra personale di Pier Toffoletti (autunno 2011), organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo, dove verranno presentati una serie di lavori corrispondenti al nuovo tema che l'artista ha iniziato a sviluppare negli ultimi mesi, "i fondi neri", a Roma una personale da TartagliaArte.

Giovedì 31 marzo 2011 alle ore 18,30, presso la Galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre 98 c/d Roma, sarà inaugurata la mostra personale del pittore Pier Toffoletti.
Dopo una serie di eventi, sempre curati da Tartaglia Arte, nazionali e internazionali, tra cui la partecipazione alla mostra presso l'associazione culturale Dante Alighieri a Montauban, torna con una personale per presentare la sua ultima produzione artistica. Toffoletti, pur attento alla ricerca di stili diversi, riprende uno dei temi fondamentali della sua arte: la figura femminile. In questa mostra saranno presenti alcune sue opere inedite, particolarmente cariche di simbologia rendono evidente il costante rinnovarsi di Toffoletti in una continua nuova sperimentazione di forme, colore, e diverso impatto visivo.
La mostra, curata dal direttore artistico Riccardo Tartaglia, con la presentazione e testo critico del Prof. Arnaldo Zambardi durerà fino al 18 aprile 2011 secondo gli orari della Galleria (10/14-16/19.30).
Pier Toffoletti nasce nel 1957 a Torreano di Cividale in provincia di Udine.
La passione per l’arte e la pittura nasce in lui fin da giovanissimo, inizia a studiare i classici della pittura, scoprendo però pian piano anche altre forme d’arte che lo appassionano, come la fotografia.
Fino al ’95 Toffoletti dipinge nei ritagli di tempo alternando questa sua passione a quella della speleologia,
Tra il ’92 e il ’95 una serie di viaggi nel Centro e Sud America, per l’esplorazione di alcune cavità e ricerca di siti archeologici, segnano l’inizio di un importante cambiamento che lo porta ad impegnarsi a tempo pieno nella pittura.
Questa scelta è stata motivata dall’esigenza di ricreare superfici naturali, come lastre di pietra grezza, solcate da segni e graffiti che tanto l’hanno colpito nella sua avventura di speleologo.
Toffoletti guarda al fascino della pittura del passato, ma costruisce modelli figurativi attraverso una tecnica personale: l’artista utilizza supporti lignei, su cui, con originalità e sapienza, applica strati di polveri di marmo, ossidi e sabbie, che opportunamente amalgama con l’utilizzo di collanti costituendo la base per la realizzazione di graffiti, rilievi ed incisioni su cui poi applica colori acrilici e pittura ad olio.
Le sue opere hanno due anime, l’immagine e la materia le cui polveri marmoree imprigionano la realtà: donne, volti, alberi, natura, vita.

“...Toffoletti si sofferma a rappresentare la poesia del sentimento muliebre; ed ecco allora la serie delle donne pensanti, in atteggiamenti carichi di riflessività, in cui l’elemento dominante è, non tanto l’angoscia, come si potrebbe pensare a prima vista, ma l’incertezza, la consapevolezza del precario destino umano, manifestato attraverso una soffusa cromaticità priva di segni netti e precisi, idonei a sottolineare coerentemente la condizione umana o forse, nell’intenzione dell’artista, la condizione, ancora oggi, della donna nel mondo…” 

domenica 27 marzo 2011

ART IS TOWN a Modica

Di Franceso Lucifora ed il suo impegno nella sicilia sud-orientale ne ho già parlato in un post precedente:

Ora è il momento di parlarne ancora, in occasione di - artistown -, l'evento inaugurale del C.o.C.A. 

(Center of Contemporary Art,  9 aprile - 9 maggio 2011 Modica in varie sedi), che vedrà la presenza, nella splendida cittadina siciliana, di Arturo Schwarz ed un nucleo foltissimo equamente diviso fra giovani e già affermati artisti.
Fra questi, oltre a Claudio Cavallaro, Cordova, Stefania Zocco mi piace sottolineare la presenza di due personaggi ai quali sono particolarmente legato: Giuseppe Bombaci e Carlo Cane 






L’Arte al centro della Città. Con la presenza specifica degli artisti. Questo vuole essere, questo vuole fare Art is town, evento che nasce per aprire uno spazio
progettuale e relazionale dedicato all’arte contemporanea nella Settimana della Cultura che animerà la Città di Modica dal 9 al 17 aprile 2011, con lo scopo di offrire ad una città dalla così lunga tradizione culturale l’occasio
ne di attivare un rapporto vivo con l’arte del presente e di svilupparlo in prospettiva: solo appropriandosi di quest’arte, conoscendola e promuovendola, potrà compiersi uno slancio culturale in grado di rivolgersi al futuro con uno sguardo lungimirante e proficuo.
Per questo gli eventi di Art is town si estendono ben oltre i confini della Settimana della Cultura e portano l’arte contemporanea nel cuore della Città lungo un itinerario a quattro tappe che la attraversa tutta e tocca sia i luoghi tradizionali della cultura sia spazi alternativi che vengono riconvertiti a questo scopo per l’occasione, realizzando una presenza vera nel tessuto urbano e in quello della vita quotidiana.
Mostre, installazioni e dibattiti scorrono senza soluzione di continuità e con un intento di complementarietà che vuole ottenere il risultato di attirare a più livelli la partecipazione collettiva, orientandola verso il nodo centrale della filosofia dell’evento: il ruolo della cultura e dell’arte all’interno della vita reale.

Questo particolarissimo approccio tra Modica e l’arte contemporanea è qualcosa di più di tutti quelli finora sperimentati nel territorio: per la prima volta, infatti, sarà presente a Modica un considerevole numero di artisti di primissimo piano nonché di artisti emergenti del mondo dell’arte contemporanea, che apriranno tutti insieme uno spazio di ricerca e di condivisione, un laboratorio grande quanto l’intera Città, a voler affermare la necessità di una valorizzazione della vita civile partecipata in cui anche l’arte può rafforzare le relazioni.




*Il momento culminante di questo flusso artistico lo regalerà la presenza di Arturo Schwarz, insigne storico dell’arte che veste un ruolo di primo piano nella vita culturale mondiale, avendo partecipato alla creazione del dibattito critico su grandi fette della storia dell’arte internazionale. Schwarz sarà presente a Modica il 22 aprile 2011 per inaugurare il C.o.C.A. (Center of Contemporary Arts), l’archivio biblioteca di arti contemporanee che implementa la vita culturale e artistica della Città di Modica, della provincia di Ragusa e della Regione siciliana, mettendo in connessione molteplici professionalità al fine di creare un organismo multifunzionale a favore della conoscenza e della circolazione di opere dell’intelletto e della creatività. L’inaugurazione vedrà anche gli interventi degli artisti Giuseppe Bombaci e Filippo Leonardi.


Ma l’evento Art is town sarà inaugurato già il 9 aprile e darà avvio alla Settimana della Cultura con la mostra *******Young Forever a Palazzo della Cultura ( vedi: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/03/young-forever-cura-di-francesco.html ), che resterà aperta fino al 30 aprilecon le opere di dieci artisti emergenti (Valentina Cirami, Francesca Fiore, Stefania Zocco, Giuseppe Buzzotta, Francesco Fontana, Giuseppe Lana, Alia Scalvini, Andrea Martinucci, Stefania Palmieri, Marco Bonafè).
Dal 10 aprile lo spazio della Sai Assicurazioni nel quartiere Sorda ospiterà *******Geografi(C)amente, mostra personale dell’artista siciliano Sebastiano Mortellaro.

Dal 13 Aprile lo spazio dell’antica Chiesa dei Santi Nicola ed Erasmo nel quartiere di Modica Alta ospiterà ********Vplatform #2 files under culture, seconda edizione della rassegna dedicata al linguaggio video con gli artisti Claudio Cavallaro, Silvia Giambrone, Mauro Romito, Annamaria Di Giacomo, Tiziana Contino, Mariana Ferratto, Roberta Baldaro, Elena Bellantoni e Concetta Modica.

Dal 16 Aprile 2011 lo spazio del Foyer Teatro Garibaldi ospiterà *******Dialogues, con Carmelo Nicosia e canecapovolto.

Il progetto Art is Town è promosso dall’Assessorato ai Beni Culturali e al Centro storico del Comune di Modica, per la cura di Francesco Lucifora, in collaborazione con l’Associazione Laboratorio Autonomo Potenziale, l’Associazione Culturale Fabbric/a, la Galleria CollicaLigreggi, la Galleria San Lorenzo e The Gallery Apart. Il progetto è sostenuto dal Comune di Modica, da Moak, dalla Banca di Credito Cooperativo della Contea di Modica, dall’Hotel De Mohàc e dal Gruppo Sai Agente generale Alfio Salomone.
Il progetto Art is Town ha il patrocinio della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica.

Art is town avrà un’appendice dal 23 Aprile 2011 nello spazio Fabric/a di Canicattini Bagni, con ******Linea Continua, esposizione con Cordova, Roberto Di Bello, Gianni Cuomo, Carlo Cane, Manlio Sacco, a cura di Giuseppe Bombaci in collaborazione con Arturo Schwarz e Francesco Lucifora.

venerdì 25 marzo 2011

La Riva a Piacenza con "Le stanze del sogno" a cura di Roberta Suzzani

Annalì Riva, già fra i finalisti del Premio Barlettani (http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2010/11/in-anteprima-il-testo-per-il-catalogo.html ),  l'ho conosciuta un paio di anni fa. Ho sempre sostenuto che a livello tecnico fosse decisamente dotata. Le mancava forse un po' di personalità pittorica. Ora anche questa mancanza è stata colmata e lo dimostra con questa personale.                                                                                   

Il Laboratorio delle Arti di Piacenza
 Ospita dal 16 aprile al 7 maggio la mostra “Le stanze del sogno”, personale dell’artista Annalì Riva a cura di Roberta Suzzani.

Urne cinerarie come stanze, stanze del sogno, un sogno eterno. Simulacri come tempio di un passato obliato dalla vacuità del quieto esistere. Sottovesti rigenerate, piante e radici che ci riportano alla consapevolezza di essere figli della Dea Madre. Come osserva Roberta Suzzani, autrice del testo critico, Annalì “con meticolosità fiamminga cela nel dipinto, all’apparenza uniforme, una miriade di dettagli che si lasciano scoprire solo con un confronto forte tra l’osservatore e l’opera. (...) Perchè solo guardando dentro l’opera si vede l’opera stessa, fatta dall’insieme e dal particolare minuto. Dagli strati di colore che si sovrappongono, dal fondo della tela arricchito di carte, inserti, incisioni, da una casetta seminascosta in un angolo da cui si diparte una radice che attraversa la tela per raggiungere l’altro capo del quadro e forse del pensiero”. Le stanze dei sogni di Annalì Riva sono “un universo espressivo in cui è prima di tutto il modo di sentire dell’artista a dettare le regole della creazione calibrata attorno al colore, alla materia, alla simbologia di elementi che si rincorrono e che fanno parte del vissuto dell’artista e del suo intimo.

Annalisa Riva, in arte Annalì, vive e lavora tra Lodi e  Piacenza. Si è Diplomata presso il Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza. Laureata all’Accademia delle Belle Arti di Brera, ha in seguito frequentato nel 2008  un Master in Landscape Design. Ha collaborato con l’Associazione culturale “Connecting Cultures” di Milano. Collabora con diverse Istituzioni Pubbliche curando percorsi di Arte e Espressione, dedicati prevalentemente al mondo dell’infanzia. È autrice del libro “Creare l’indispensabile, il colore del diritto infantile nelle istituzioni educative”.
Le principali mostre personali sono: 2010 “Dimore”, Ottava Edizione “Cesaris Per Le Arti Visive” a cura di Amedeo Anelli, Lodi; 2009 “Gates”, Villa Vistardini Biancardi -  a cura di Amedeo Anelli, Lodi; 2008  “Arte-Tempo”, a cura di Carlotta Cerri, Piacenza. Le principali collettive sono: 2011  “Venti Per Venti”, Laboratorio Delle Arti, Piacenza; 2010  “Next_Generation Patrizia Barlettani 2010 Pittura, Espressione Contemporanea” Selezionata Premio, a cura di Roberto Milani, Galleria San Lorenzo, Milano; 2010 “Premio Biennale Di Pittura Luigi  Brambati” – Selezionata a cura di Mario Quadraroli; 2009   Premio “Arte per loro”, Gruppo Giovani Industriali, Palazzo Costa, Piacenza; 2008   “Profumo Di Donna”, Palazzo Dei Sette, Orvieto.

La mostra di Annalì Riva si svolge in contemporanea con la personale di Francesca Bersani.

La mostra proseguirà fino al 7 Maggio 2011 con i seguenti orari di apertura:
dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19.00.
Domenica e lunedì chiuso o per appuntamento.

Inaugurazione  Sabato 16 Aprile 2011 alle ore 18.00.


Laboratorio della Arti Associazione Culturale
Piazza Barozzieri, 7/a (vicinanze P.le Roma) – 29121 Piacenza
Tel. 0523 330057

e-mail: info@laboratoriodellearti.it