RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 27 maggio 2017

Matteo Nuti finalista al Combact



E' con piacere che vi comunico che l'artista Matteo Nuti, di recente protagonista della mostra ON DEMAND, tenutasi a Lucca e curata da Ivan Quaroni, è stato selezionato fra i finalisti del Premio COMBAT con l'opera "Si muovono in massa", una tecnica mista su carta fotografica lucida di cm. 80x60

La mostra dei finalisti si terrà dal 24 giugno al 15 luglio 2017 
presso il Museo Fattori di Livorno



vedi

A proposito di Giovanni Maranghi 'Mistero e dono dell'Arte'

Si è inaugurata ieri (come già avevo avuto modo di comunicare nel post GIOVANNI MARANGHI TORNA A FIRENZE), nel cuore di Firenze, all'interno del prestigioso GOLDEN VIEW, la mostra di Giovanni Maranghi, 'Mistero e dono dell'Arte'.

Tanti gli ospiti a questo vero e proprio evento: artisti, critici curatori, collezionisti ma anche campioni dello sport e protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura.
Fra tutti, e di questo ne sono assolutamente lusingato, il Prof. Antonio Natali, già Direttore della Galleria degli Uffizi, che ha condiviso con il sottoscritto, il piacere di introdurre la mostra a tutti gli intevenuti. 
Ancora una volta l'opera di Maranghi appaga tutti: dal collezionista più esigente al critico più illuminato!


durante la presentazione

Con il Prof. Antonio Natali

Intervistato da Fabrizio Borghini

Con l'artista ed il Prof. Antonio Natali


Con l'artista





e questa mattina, anche la stampa da risalto alla serata...

La Nazione
 ed infine la più bella...
con l'artista e gli amici...

con Antonio Leo, Filippo Lotti e l'artista
 

venerdì 26 maggio 2017

La SETTIMANA DELL'ARTE in tre risposte



Che cosa è la SETTIMANA DELL'ARTE?

E' un evento, organizzato da Casa d'Arte San Lorenzo e giunto quest'anno alla XVII edizione.
Si svolge in Sardegna, durante la prima settimana di giugno.
Quest'anno per l'esattezza sarà dal 3 al 10.

Chi ha diritto a partecipare?

I clienti della galleria che hanno ricevuto l'invito e hanno aderito all'iniziativa.
Quest'ultimi sono completamente ospiti della Galleria per l'intero periodo, 
all'interno della struttura turistica della catena iGV Club di Santa Giusta. 

L'intera struttura è trasformata per l'occasione,
in una vera e propria "cittadella dell'arte" e gli invitati potranno godere di una immersione totale nel mondo dell'arte a 360°

Cosa succede durante la SETTIMANA DELL'ARTE?

Gli ospiti vivono una esperienza unica e irripetibile.
Vedono all'opera, nel loro momento creativo, alcuni fra i più importanti artisti della scena contemporanea.
Incontrano critici, curatori, storici dell'arte. 
Assistono a performance e dibattiti sul mondo dell'arte.
Hanno l'opportunità di scoprire in anteprima alcune novità editoriali
e ammirare mostre ed esposizioni ogni giorno differenti, dedicate sia ad artisti affermati che ai grandi protagonisti del '900.


Fra i grandi eventi di quest'anno ci sarà:
- La presentazione in anteprima Nazionale del III volume del Catalogo Ragionato di Antonio Bueno, Edito per Giorgio Mondadori, alla presenza di Isabella Bueno (figlia del Maestro) e la mostra tributo "LA REALTA' IN PITTURA"

- La Critica Giuditta Nidiaci presenta LUOGHI [in]SABILI, anteprima della personale di Matteo Tenardi che si terrà a Roma nel prossimo ottobre presso FONDAMENTA

- La grande mostra antologica dedicata ad un dei protagosnisti del XX secolo, Mario SIRONI, intitolata
"UNA STORIA DIMENTICATA"

- La presentazione del I volume del Catalgo Ragionato di Franz Borghese, Edito per Giorgio Mondadori, alla presenza della giornalista Gaia Fiertler, curatrice della pubblicazione e la mostra
"SINCERAMENTE IRONICO"

- La Critica Giuditta Nidiaci presenta TRIBUTE, mostra personale di Massimiliano ALIOTO dedicata ai personaggi che hanno influenzato la sua opera.

- Il Prof. Maurizio Vanni presenta GENESIS, selezione della grande mostra veneziana dello scutore Gianfranco Meggiato

- Incontro con il Prof. Ivan Quaroni su i grandi temi del '900, con la mostra collettiva
"DAL FUTURISMO ALLA TRANSAVANGUARDIA. Da Depero a Paladino"



e poi ancora:
 le anticipazioni sulle prossime mostre di 
Irene Lopez De Castro, Andrea Gnocchi, Pier Toffoletti, Roberto Braida...
 
e i report su le recenti esposizioni di Giovanni Maranghi, Matteo Nuti, Karina Chechik, Thomas Berra, Domenico Di Genni e Christian Balzano

Saranno inoltre presentate per la prima volta agli ospiti della San Lorenzo le opere di:
Giacomo Montanelli, Raffaella Rosa Lorenzo, Agostino Veroni, Marika Fasoli, Florencia Martinez, Susy Manzo

e tanto altro...

 
http://www.arte-sanlorenzo.it/


giovedì 25 maggio 2017

Dialogo silenzioso: Susy Manzo







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Anche Roberto Braida per “Omaggio a Giacomo Puccini. Vissi d'Arte, vissi d'Amore”

Anche Roberto Braida, in compagnia di molti altri amici, per questo ambizioso progetto, a cura di Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei... 



“Omaggio a Giacomo Puccini. Vissi d'Arte, vissi d'Amore”

Fondazione Festival Pucciniano - Torre del Lago Puccini (Lucca) - Via delle torbiere.

Il foyer del Gran Teatro “Giacomo Puccini” di Torre del Lago ospita dall'8 giugno sino al 9 luglio 2017 la mostra-evento “Omaggio a Giacomo Puccini. Vissi d'Arte, vissi d'Amore”, a cura di Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei per conto del Comitato Archivio artistico-documentario Gierut il quale, come è noto, non ha fini di lucro.

L'iniziativa, dedicata alla memoria del celebre Compositore e ad alcune delle sue Opere ha, nel caso, la preziosa collaborazione della Fondazione Festival Pucciniano.
Tale primo appuntamento, con un alto e voluto numero di presenze, fa parte di un progetto itinerante sicuramente non usuale in quanto è stato pensato dai curatori in maniera diversa di volta in volta sia per gli spazi messi a disposizione da Enti, Fondazioni, Gallerie, Associazioni con sede in Italia, sia per le scelte degli artisti (due, cinque, quindici o più, ad esempio) come per le Opere pucciniane interpretate dagli stessi, realizzate con tecniche così varie da avere una valenza quasi didattica: ad ogni 'tappa' verranno poi accostati momenti culturali.

La mostra è arricchita da una pubblicazione – degli stessi Gierut e Cheli Tomei, autori rispettivamente di ampi saggi – avente il marchio dell'Editoriale Giorgio Mondadori, con oltre quattrocento immagini poste nelle 192 pagine, legate sia al Maestro (ritratto, come si sa, da Paolo Troubetzkoj, Luigi De Servi, Marcello Tommasi...), ad artisti che lo hanno frequentato soprattutto nel suo soggiorno a Torre del Lago (gli 'storici' pittori del lago') come Ferruccio Pagni, e ad alcuni autori che hanno firmato nel tempo scenografie torrelaghesi (Igor Mitoraj, Kan Yasuda, Folon, Ezio Frigerio, Franco Adami).

Numerose dunque, ma notevoli e ovviamente tematicamente puntuali le opere del folto gruppo di creativi, quasi tutti di nazionalità italiana, collocate – per questa prima occasione del Pucciniano – su apposite strutture, in teche, e pure in contenitori a busta sfogliabili da parte del pubblico proprio per consentire le massime proposte.

Si tratta di un centinaio di realizzazioni (dipinti, disegni, sculture e fotografie, molte delle quali provenienti dalla Collezione del Comitato Gierut, specificatamente eseguite da artisti ben motivati e conoscitori dell'iter di Giacomo Puccini, che hanno interpretato “La Rondine”, di cui si celebrano i cento anni dalla 'prima', “Turandot”, “Tosca”, “La Bohème”, “Madama Butterfly” (ovvero i cinque capolavori scelti per rappresentare, a luglio e ad agosto, la 63.ma Edizione del Festival Puccini nel Gran Teatro all'aperto “Giacomo Puccini” e nell'Auditorium Enrico Caruso.

Tra le firme presenti con uno o più lavori:
Luca Alinari, Roberto Armiliato, Sara Baldinotti, Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Riccardo Benvenuti, Marcello Bertini, Gianfranco Bianchi, Marco Bianchi, Renato Bonetti, Alberto Bongini, Roberto Borra, Roberto Braida, Alberto Branchetti, Sigifredo Camacho B., Silvano Campeggi, Agostino Cancogni, Renato Cantoni, Gianni Carretti, Giuseppe Carta, Emiliano Chiti Vertax, Anna Chromy, Marzio Cialdi, Lorenzo Cinquini, Lido Contemori, Dade, Franco Del Sarto, Andrea di Carpegna Varini, Gianni Dorigo, Enzo Fabbiano, Massimo Facheris, Feofeo, Cleofe Ferrari, Maurizio Filippi, Johnny Frog, Sabino Galante, Debora Gambino, Marta Gierut, Gian Paolo Giovannetti, Andrea Granchi, Paolo Grigò, Paolo Gubinelli, Amedeo Lanci, Paolo Lapi, Paolo Lazzerini, Grazia Leoncini, Arturo Lini, Giuseppe Lippi, Riccardo Luchini, Renzo Maggi, Clara Mallegni, Aurora Manfredi, Andrea Marchesini, Annamaria Maremmi, Sergio Mazzanti, Giovanni Mazzi, Ivano Mazzucchi, Alessandro Merlo, Giacomo Mozzi, Tito Mucci, Bruna Nizzola, Roberto Orangi, Roberto Panichi, Stefano Paolicchi, Lorella Perletti, Elena Rede, Antonio Sassu, Marcello Scarselli, Vittorio Simonini, Gianni Maria Tessari, Gianni Testa, Luisella Traversi Guerra, Paola Vallini, Gabriele Vicari. Al gruppo sono stati aggiunti anche alcuni nominativi dell'Accademia di Belle Arti in Firenze: Giuseppe Amorim Esposito, Giulia Bianchi, Francesco Forini, Gemma Mazzotti, segnalati dall'Associazione Ponte degli Artisti la quale, con altre Associazioni, collabora col Comitato Archivio artistico-documentario Gierut che per l'occasione ha avuto vari patrocini e sostegni culturali.

Va comunque detto che il libro è di un certo interesse, dato il profilo didattico/documentario, per l'ampia bibliografia che fa riferimento a molti nomi legati al tema o a mostre d'arte del passato, così come per la sinossi dei lavori di Giacomo Puccini.

Nel tutto spicca pure un'analisi titolata “Giacomo Puccini, l'amicizia e altre cose” (Puccini a Milano, Lucca, Torre del Lago, Viareggio, ma non mancano molte lettere che ha scritto, o che gli sono state inviate.
Di rilievo un dovuto “Omaggio” per Anna Chromy della quale sono in mostra, presentati in anteprima mondiale, alcuni disegni per un futuro balletto su “Madama Butterfly”, così come, nello spazio antistante lo stabile accanto all'unicità splendida del lago di Massaciuccoli, vari bronzi monumentali della nota artista dedicati alla Musica che resteranno in esposizione per l'intera stagione.
Nella pubblicazione, definita da Lodovico Gierut “... un documento culturale privo di classifiche in cui i lavori pucciniani sono presentati in varie vesti, figurali e connesse all'astratto e al dato simbolico, ma non è un catalogo né una maniera per fare classifiche...”, non mancano interventi di critici e di storici dell'arte e di altri nomi, nonché, in sintesi, notizie sulla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago e sulla Fondazione Giacomo Puccini di Lucca. La stessa contiene lavori firmati sia da alcuni degli autori summenzionati, sia da altri che hanno dedicato la propria espressione a “Le Villi”, “Suor Angelica”, “Edgar”, “Il tabarro”, “Manon Lescaut”, “Gianni Schicchi”, come ai luoghi del Massaciuccoli e della Lucchesia.
Tra i nomi: Roberta Andressi, Giovanni Balderi, John Bizas, Joanna Brzescinska-Riccio, Luciano Cantoni, Guido Del Fungo, Simone Domeniconi, Silvana Franco, Claudia Garofalo, Leonora Rapezzi, Realto, Marina Romiti, Mariella Tissone, Alessandro Tofanelli.
Il Comitato promotore dell'iniziativa, presieduto dal critico d'arte, giornalista e scrittore Lodovico Gierut, sta già ampliando il numero delle presenze creative per le mostre future, e di conseguenza portare sempre avanti il gran nome di Giacomo Puccini e contestualmente dell'Arte .

Titolo Mostra:
“Omaggio a Giacomo Puccini. Vissi d'Arte, vissi d'Amore”. Dipinti, disegni, sculture, fotografie.
Curatori:
Lodovico Gierut e Marilena Cheli Tomei.
Luogo:
Torre del Lago Puccini (Lucca). Fondazione Festival Pucciniano. Via delle Torbiere.
Periodo:
8 giugno-9 luglio 2017. Ingresso libero.
Chiuso nei gg. 11 e 25 giugno.

Apertura serale nel corso delle manifestazioni pucciniane www.puccinifestival.it
Inaugurazione:
giovedì 8 giugno 2017, ore 17.
Orari: dalle 15 alle 18,30.

Info: lodovico@gierut.it www.gierut.it Lodovico Gierut
Cell. 3343174658. Pubblicazione: Editoriale Giorgio Mondadori.

Dialogo silenzioso: Florencia Martinez







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Giovanni Maranghi torna a Firenze


GIOVANNI MARANGHI
'Mistero e dono dell'Arte'
Firenze

L'amico e grande artista Giovanni Maranghi torna nella sua Firenze e lo fa ancora una volta in modo unico e originale. Una mostra allestita in uno dei locali più raffinati della città il Golden View (http://www.goldenviewopenbar.com/), per unire gusto, qualità e arte.

Da sabato 26 maggio al 27 settembre 2017
via de' Bardi 58-64r, Ponte Vecchio

Dialogo silenzioso: Marika Fasoli





 

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sabato 20 maggio 2017

“DONNA – Elogio delle virtù” personale di Elio De Luca

Domani a Certaldo... Elio De Luca


“DONNA – Elogio delle virtù”
personale di Elio De Luca
a cura di Filippo Lotti 



“DONNA – Elogio delle virtù”

mostra personale di pittura e scultura di Elio De Luca
a cura di: Filippo Lotti
Coordinamento di: Francesca Pinochi
Inaugurazione: domenica 21 maggio 2017, ore 17.00 (ingresso libero)
Luogo: Palazzo Pretorio, piazzetta del Vicariato, 50052 Certaldo (Firenze)
Periodo: 21 maggio – 23 luglio 2017
Orari: 9.30-13.30 / 14.30-19.00 (aperto tutti i giorni). Ingresso a pagamento: euro 4,00 (ticket Sistema Museale, comprensivo visita Palazzo Pretorio e Casa di Boccaccio).
Ente promotore: Comune di Certaldo, Assessorato alla Cultura
Organizzazione e allestimento: FuoriLuogo – servizi per l’Arte
In collaborazione con: Toscana Cultura; NavigaLibero
Patrocini: Regione Toscana; Città Metropolitana di Firenze; Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa
Media partner: Toscana Tv; Radio Bruno Toscana
Sponsor: GSX – Global Service x man; S.D.E. – Shipment Delivery Express
Ufficio stampa: Ufficio Stampa Comune di Certaldo; FuoriLuogo – servizi per l’Arte
Info: Sistema Museale di Certaldo +39 0571 661265 - musei@comune.certaldo.fi.it - www.comune.certaldo.fi.it

Catalogo in mostra: edizioni Polistampa, testi di Cristina Acidini, Giacomo Cucini e Francesca Pinochi, Filippo Lotti

venerdì 12 maggio 2017

Sua Maestà la Biennale di Venezia. Cap.3... ovvero la mia Biennale...



In alcuni post precedenti, intitolati "Sua Maestà la Biennale", vi illustavo il programma della più importante kermesse italiana, legata al mondo dell'arte: la Biennale di Venezia.

Di rientro da Venezia esausto e colmo, ora vi racconto la mia Biennale.

Innanzi tutto vince l'atmosfera, il clima, l'euforia e soprattutto l'arte!

Sinceramente per quel poco o tanto, che ho avuto modo di vedere, 
vi confesso che è una delle edizioni che mi è piaciuta di più.

 Ma andiamo per gradi.




Il padiglione Italia, già da solo merita la visita.
Anche se aperto alla stampa un paio di giorni fa, è stato inaugurato questa mattina dal Ministro Franceschini. Mi è piaciuto!

Nello specifico il lavoro di Roberto Cuoghi, che troverete allestito all'interno del padiglione tricolore, è a dir poco impressionante!


 

L'Arsenale, (forse un po' troppo colmo) meriterebbe da solo, il tempo di "perdersi" per una giornata intera. I Giardini anche di più!

Kiki Smith ai Giardini: favolosa!

I padiglioni del Giappone e quello della Nuova Zelanda, imperdibili!.
Quello dell'Argentina, divertente. quello Danese "ecologico".
Quello tedesco no!

Il lavoro di Jessi Jones all'arsenale: commovente

e poi... beh, poi sarebbe un elenco infinito...

Ovvio, non tutto mi ha convinto ma il livello di questa 57^ edizione, è veramente elevato.

Anche fuori dall'Arsenale e dai Giardini la Biennale continua.

Tanti gli eventi "off"... 
ad esempio il progetto ASK YOUR BODY 
dello straordinario Evan Penny è di una bellezza disarmante!

...e poi... lui:
Damien Hirst
geniale, irreverente, furbo, scanzonatto, provocatorio e maledettamente irresistibile!
A Venezia con la mostra "Theasures from the Wreck of the Unbelievable" (Tesori dal naufragio dell'Incredibile), curata da Elena Guena allestita a Palazzo Grassi e Punta della Dogana. 
200 opere messe in vetrina per scatenare
un vero e proprio "corto circuito" per la vista e la mente.

Un rammarico? non avere avuto il tempo (e l'energia) di andare a visitare la mostra dedicata ad Alighiero Boetti, Minimum/Maximum allestita alla Fondazione Giorgio Cini...


Per finire due consigli:
se decidete andare a vedere Hirst, visitate prima Palazzo Grassi e poi Punta della Dogana.
Vi conviene acquistare il biglietto on line per evitare file interminabili

Se vi recate alla Biennale, prima l'Arsenale e poi i Giardini.
Usciti dai Giardini (dalla parte opposta da dove entrerete), non tornate indietro. Poco segnalata, ma c'è e funziona, trovate un motoscafo navetta che vi porta gratuitamente ai Giardini.
 


mercoledì 10 maggio 2017

Anche Braida per GENERAZIONI. Gli artisti della città a confronto

Ovviamente anche l'amico Roberto Braida in questa collettiva alla CAMeC di La Spezia 


GENERAZIONI. Gli artisti della città a confronto

L’Assessorato alla Cultura del Comune della Spezia presenta la prima ricognizione degli autori attivi in città, realizzata su basi scientifiche per valorizzare l’ottima e vivace iniziativa artistica locale. La rassegna espositiva, che porta in mostra 96 autori, si intitola Generazioni. Gli artisti della città a confronto, sarà ospitata al Piano Zero del CAMeC – lo spazio del Centro deputato al dialogo e all’osmosi con il territorio – e si articolerà dal 19 maggio al 24 settembre 2017.
Si tratta dell’attuazione di un ulteriore momento partecipativo in cui il Centro d’arte moderna e contemporanea si apre ulteriormente alla città, diventando il catalizzatore delle vicende culturali della Spezia, assai numerose, ma talvolta frammentarie o ancora poco conosciute.
Nello specifico verrà documentato l’evolversi dell’arte spezzina, attraverso gli autori attualmente attivi in città nati a partire dal primo dopoguerra a oggi. La mostra, suddivisa in quattro cicli a rotazione nell’arco temporale sopra citato, espone un’opera significativa di ciascuno degli artisti (non sono compresi i fotografi, già protagonisti del recente ciclo Mettiamoci la faccia).
A tal proposito il Comitato scientifico – composto da Luca Basile, Elda Belsito, Mara Borzone, Valerio P. Cremolini, Marzia Ratti, Giovanna Riu – si è dato i criteri di seguito brevemente enunciati:
- gli artisti invitati sono nati nel Comune della Spezia e/o vi risiedono da congruo tempo;
- i gruppi di autori saranno esposti in quattro rotazioni secondo criteri anagrafici, partendo dai più giovani;
- a ciascun artista è stata richiesta una sola opera – di dimensioni prestabilite dal Comitato scientifico – corredata da un curriculum artistico.
Si aggiunge poi un doveroso e sentito omaggio a due artisti, recentemente scomparsi, la cui attività era stata documentata in Mettiamoci la faccia: Walter Coggio e Vittorio Sopracase.
Questo l’elenco degli autori in mostra:

da venerdì 19 maggio a domenica 18 giugno
Autori nati tra il 1964 e 1989
Alfio Antognetti
Federico Baratta
Mirko Baricchi
Andrea Benedetto
Ilaria Buselli
Maria Grazia Cantoni
(con Luporini e Spaletra)
Andrea Chiodo
Elena Della Rocca
Maria Claudia Farina
Matteo Grimoldi
Alessio Guano
Giuseppe Gusinu
Simona Lombardi
Andrea Luporini
(con Cantoni e Spaletra)
Alessio Manfredi
Gianluca Motto
Andrea Podenzana
Alessandro Ratti
Danilo Sergiampietri
Francesca Sivori
Daniela Spaletra
(con Cantoni e Luporini)
Riccardo Tedoldi 

da martedì 20 giugno a domenica 23 luglio
Autori nati tra il 1952 e il 1962
Massimo Angei
Marco Francesco Bardi
Paola Bazzali
Anna Bettarini
Roberto Braida
Stefano Cavicchioli
Daniela Cesino
Anna Maria Datola
Michele De Luca
Paolo De Nevi
Angiolo Delsanto jr
Franca Ferrari
Silvia Garzonotti
Gloria Giuliano
Claudia Guastini
Giuliano Locchi
Maraboshi
Aurora Natale
Gisella Pasquali
Roberto Pertile
Nicola Perucca
Alberto Sordi
Carlo Tartarini
Maurizio Vanoli 

da martedì 25 luglio a domenica 20 agosto
Autori nati tra il 1942 e il 1951
Federico Anselmi
Alberto Barli
Antonio Barrani
Rinaldo Battola
Pietro Bellani
Renzo Borella
Ezio Colombo
Giuliano Diofili
Annamaria Giarrizzo
Maura Jasoni
Fabrizio Mismas
Carlo Moggia
Antonio Mucherino
Gabriella Peggion
Roberto Prudente
Mirella Raggi
Antonio Russo Trani
Roberta Signani
Giuliano Sturli
Giorgio Tedoldi
Giuliano Tomaino
Emilio Voglino
Riccardo Voglino
Bruno Zoppi 

da martedì 22 agosto a domenica 24 settembre
Autori nati tra il 1923 e il 1941
Fernando Andolcetti
Grazia Borrini
Luciano Botto
Emma Caprini
Cosimo Cimino
Elisa Corsini
Olimpio Galimberti
Sandro Galli
Giulietta Gamberini
Vito Giarrizzo
Enrico Imberciadori
Carlo Alberto Longaretti
Marisa Marino
Francesco Martera
Sergio Maucci
Nina Meloni
Franca Molignani
Franca Puliti
Maurizio Rodighiero
Mariarosa Taliercio
Sergio Tedoldi
Francesco Vaccarone
Carlo Vignale
Franca Viola 
 
INFORMAZIONI e CONTATTI
Titolo: Generazioni. Gli artisti della città a confronto
Comitato scientifico : Luca Basile, Elda Belsito, Mara Borzone, Valerio P.Cremolini, Marzia Ratti, Giovanna Riu
Coordinamento tecnico-scientifico : Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati Sede: CAMeC centro arte moderna e contemporanea, Piazza Battisti 1, La Spezia
Inaugurazione : venerdì 19 maggio, ore 18.00
Durata : 19 maggio – 24 settembre 2017
Orari : da martedì a domenica 11.00–18.00, chiuso il lunedì (aperto Lunedì di Pasqua)
Informazioni e prenotazioni : tel. + 39 0187 734593,
fax + 39 0187 256773,
camec@comune.sp.it
,
http://camec.spezianet.it
.
Ingresso : intero euro 5
UFFICIO STAMPA:
Comune della Spezia
Federica Stellini (responsabile Comunicazione e Promozione della città), Luca Della Torre (Ufficio Stampa), Sara Rabuffi (redazione web)
Conferenza stampa : martedì 11 aprile 2017, ore 11.00, CAMeC, Piazza Battisti 1, La Spezia
 

martedì 9 maggio 2017

Gianfranco Giannoni "Pagine - I sogni nel cassonetto"


Gianfranco Giannoni in mostra con la curatela di Filippo Lotti...

da vedere





"Pagine - I sogni nel cassonetto"
mostra personale di pittura di Gianfranco Giannoni

Genere: mostra personale di pittura
Artista: Gianfranco Giannoni
Titolo: "Pagine - I sogni nel cassonetto"
A cura di: Filippo Lotti
Coordinamento di: Renata Masi, Loriano Salvadori
Inaugurazione: sabato 13 maggio 2017, ore 11.30 (ingresso libero)
Luogo: Liceo “G. Marconi”, via Trento 74, La Scala - San Miniato PI
Periodo: 13 maggio – 17 giugno 2017
Orari: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì: 9-12/14-17; Mercoledì, Sabato: 9-12. Ingresso libero.
Organizzazione e allestimento: FuoriLuogo – servizi per l’Arte
Patrocini: Comune di San Miniato
Con il contributo di: Cassa di Risparmio di San Miniato
Info: Liceo “G. Marconi”, 0571 418392, segreteria.liceomarconi@scuola.it

Catalogo in mostra.

SAN MINIATO. L’artista sanminiatese Gianfranco Giannoni, dopo dodici anni, torna ad esporre al Liceo “G. Marconi” nella sede provvisoria de La Scala con la mostra dal titolo "Pagine - I sogni nel cassonetto". Infatti questa nuova esperienza artistica fa seguito a quella del 2005 dall'omonimo titolo “Pagine”, sempre al Liceo di San Miniato e sempre voluta da Renata Masi e Loriano Salvadori che, anche oggi, sono gli artefici di questa esposizione, insieme a Filippo Lotti che ne è il curatore.
A partire da sabato 13 maggio 2017, con inaugurazione alle ore 11.30, il Liceo ospiterà 13 dipinti, quasi tutti di grande formato, che abbracciano un arco temporale che va dal 2001 fino ai giorni nostri: sono stati scelti tra la produzione di Giannoni che esamina il trascorrere del tempo, con “riflessioni sulla quotidianità e sull'antologia del vivere” – come ebbe a scrivere Lotti nel catalogo di allora – “il nostro viaggio quotidiano all'interno del labirinto di situazioni che si ripropongono ostinatamente”.
“Passato oltre un decennio – scrive oggi Lotti – Giannoni continua a dipingere il vero, inteso come la realtà che gira intorno a noi.
Un florilegio di opere scelte tra le tante che Giannoni ha realizzato raccontando fatti, personaggi e avvenimenti del nostro tempo. Come un cronista bisognoso di raccontare.”
Per Giannoni dipingere questi soggetti è un fare capolino nei fatti quotidiani, un bisogno di raccontare la vita, una finestra sulla realtà che ci circonda.
Tele ricche di colore, che trattano argomenti di attualità, prendendo spunto dalle vicende politiche, economiche, ma anche di costume degli ultimi anni.
Le peculiarità di questo artista, sta nella capacità di descrivere vicende e vicissitudini, con sottile e colorata satira, fusa all’ironia usando un linguaggio pittorico forte,
Un contenuto, però, che viene trattato anche con disperazione e rabbia. 

L’esposizione, documentata da un catalogo, resterà aperta, ad ingresso libero, fino al 17 giugno 2017, con il seguente orario: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì: 9-12/14-17; Mercoledì, Sabato: 9-12. 

Per info: Liceo “G. Marconi”, 0571 418392, segreteria.liceomarconi@scuola.it.

Giovanna Lacedra LASCIARSI CADERE a Monza

La nuova performance di Giovanna Lacedra

 

LASCIARSI CADERE
Una performance scritta e agita da Giovanna Lacedra con la partecipazione di Barbara Raccuglia
Giovedì 18 maggio ore 21

Villa contemporanea
via Bergamo 20, 20900 Monza

Nello sforzo di dimenticare, la memoria cementifica.
Invece di lasciare andare, trattiene.
La fatica di azzerare non è mai “azzeramento” portato a compimento.
Perché ciò che vogliamo recidere per illusione salvifica, ha in realtà scaturigine nel nostro cuore. È in noi che si radica profondamente.
E allora obbligarsi a dimenticare non è altro che una straziante mutilazione. È bendarsi, tapparsi le orecchie, stringere i pugni e serrare le labbra. È imporsi di non sentire.
Un atto violento verso noi stessi, prima di tutto. Qualcosa di antitetico alla più autentica liberazione.
Non si è liberi se non restando. E attraversando ciò che ci fa più paura.
Il vuoto, l’assenza, l’abbandono.
La memoria.
Non c’è fuga che possa salvarci dalla consistenza e dal peso di ciò che ci domanda di essere vissuto.
E affrontato. E poi lasciato andare, petalo dopo petalo, pagina dopo pagina.
Non si può realmente tornare ad essere liberi se non cedendo.
E guardando, annusando, ascoltando, toccando, sviscerando.
Lasciandosi cadere.
Fino a quando il veleno diverrà dolce.
E poi da dolce, diverrà minimo.
E poi da minimo, diverrà distante.
E da distante, diventerà quasi-niente.
È il quasi-niente che va accettato. Perché ogni solco è traccia del proprio vissuto. E quella traccia non deve svanire. Non va cancellata.
Scappare dal vuoto non porta in nessun dove, se non ancor più testardamente nel luogo dal quale vogliamo evadere.
Tutto ci appartiene e dunque in noi soltanto esiste la cura. Soltanto restare ci può liberare.
Il vero atto di coraggio è “starsi dentro”. Scivolarsi nel profondo. Cadere tra le proprie invisibili braccia.
Sentire il vuoto, sotto. Sentire la paura.
Eppure andare. Andare verso. In uno scoscendimento gravitazionale.
E sentire. Ogni cosa, totalmente. Il tumulto, il disagio, lo shock e lo stupore.
Perché qualunque sia la piaga, sarà sempre e soltanto nostra.
La solitudine ci terrorizza. Perché ci obbliga all’ascolto.
E il fragore di quel silenzio è poco confortevole.
Ma recidere è un atto frettoloso.
È un’amputazione. E tutto ciò che offre è la percezione di un arto fantasma.
I rami secchi non si tagliano. Sanno quando è tempo di cadere. E cadranno da soli.
Estirpare. Strappare. Tagliare. Nulla di tutto questo serve a lasciare andare.
Il solo modo per lasciare andare è lasciarsi cadere. Trattando il proprio dolore come fosse acqua. Una notte liquida. Una danza fluviale su cui galleggiano pagine e petali.
E respiri spezzati.
Ed il peso schiacciante di qualcosa che non si può spostare. Ma soltanto attraversare.
Inutile agire con violenza.
La sola cosa che si può fare è fluire.
La sola cosa che si può fare è lasciarsi cadere.