Oggi, avendo finalmente una mezza giornata libera, mi sono regalato un pomeriggio a Firenze. Ovviamente, prima tappa di questa gita "fuori porta": Jeff Koons, del quale avevo già dato notizia qualche tempo fa...  (Vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2015/09/jeff-koons-in-florence.html). Rimango della mia opinione: MERITA! Anche se in effetti due opere soltanto, sono poche per far capire ai feroci conservatori, che hanno fatto e detto di tutto contro Koons in piazza della Signoria, l'intera poetica di questo grande contemporaneo.
Seconda tappa, Palazzo Strozzi per La mostra "Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana". Una bella mostra, ben concepita con un percorso assolutamente interessante e con alcune opere degne dell'attenzione di tutti... Merita la visita...
| Renato Guttuso | 
| Marc Chagall | 
| Vincent Van Gogh | 
| Pablo Picasso | 
| Jean-François Millet | 
"Un’eccezionale mostra dedicata
                                        alla riflessione sul rapporto
                                        tra arte e sacro tra metà
                                        Ottocento e metà Novecento
                                        attraverso oltre cento opere di
                                        importantissimi artisti
                                        italiani, tra cui Domenico
                                          Morelli, Gaetano Previati,
                                          Felice Casorati, Lorenzo
                                          Viani, Gino Severini, Renato
                                          Guttuso, Lucio Fontana, Emilio
                                          Vedova, e internazionali
                                        come Vincent van Gogh,
                                          Jean-François Millet, Edvard
                                          Munch, Pablo Picasso, Max
                                          Ernst, Georges Rouault, Henri
                                          Matisse.
                                          
Grandi protagonisti della mostra sono capolavori come L’Angelus di Jean-François Millet, eccezionale prestito dal Museé d’Orsay di Parigi, opera che emana una religiosità atavica, un senso del sacro trasversale e universale; la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, fondamentale perché – nonostante la vocazione religiosa e mistica – l’artista ha rappresentato raramente soggetti sacri, e lo ha fatto ispirandosi a opere di altri autori; la Crocifissione di Renato Guttuso delle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, opera emblematica con un’intensa connotazione politica che esprime, come Guernica, un
grido di dolore, la Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dall’Art Institute di Chicago, l’opera d’arte più amata da papa Bergoglio"
Grandi protagonisti della mostra sono capolavori come L’Angelus di Jean-François Millet, eccezionale prestito dal Museé d’Orsay di Parigi, opera che emana una religiosità atavica, un senso del sacro trasversale e universale; la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, fondamentale perché – nonostante la vocazione religiosa e mistica – l’artista ha rappresentato raramente soggetti sacri, e lo ha fatto ispirandosi a opere di altri autori; la Crocifissione di Renato Guttuso delle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, opera emblematica con un’intensa connotazione politica che esprime, come Guernica, un
grido di dolore, la Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dall’Art Institute di Chicago, l’opera d’arte più amata da papa Bergoglio"

 
 
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