RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






Vota questo blog

Siti
Visualizzazione post con etichetta Il giornale dell'arte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Il giornale dell'arte. Mostra tutti i post

sabato 17 ottobre 2015

Anche l'arte scende in guerra?

Anche l'arte scende in guerra? Arrivano i Caschi Blu dell'arte...
Mah... 

da Il Giornale dell'Arte on-line



L'Unesco ha detto sì ai Caschi blu della cultura 

La risoluzione italiana, cofirmata da 53 Paesi, è sostenuta dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza

continua a leggere su

lunedì 10 agosto 2015

Settis: Perché gli italiani sono diventati nemici dell’arte, dal "IL GIORNALE DELL'ARTE"

Dal "IL GIORNALE DELL'ARTE" edizione on-line, un bell'articolo di Salvatore Settis...


Settis: Perché gli italiani sono diventati nemici dell’arte

Malgrado si sia data le leggi migliori del mondo, oggi l’Italia maltratta l’arte: è stranamente diventata un Paese ignorante e regredito dove prevalgono l’incultura e l’indifferenza verso la devastazione del paesaggio e dell’ambiente. È dunque necessario che sia il mondo a difendere il patrimonio artistico e naturale dell’Italia?


continua a leggere su:

lunedì 20 gennaio 2014

Da IL GIORNALE DELL'ARTE.COM: Fallito anche l’ultimo tentativo di reintrodurre le discipline storico-artistiche nella scuola italiana. Una vergogna nazionale

Leggo sul Giornale dell'Arte.com (http://ilgiornaledellarte.com) questa sconcertante notizia a firma Tina Lepri...

Una Carrozza sul binario morto

Fallito anche l’ultimo tentativo di reintrodurre le discipline storico-artistiche nella scuola italiana. Una vergogna nazionale

 

Roma. Speranze deluse e nessuna resurrezione per la Storia dell’arte nelle scuole, uccisa dall’ex ministro Maria Stella Gelmini con la sua legge di riforma del sistema scolastico (nn. 133 e 169/2008) che ne ha cancellato o drasticamente ridotto l’insegnamento. Dagli anni 2009 e 2010, oltre all’abolizione degli Istituti d’arte, la riforma Gelmini ha imposto la riduzione delle discipline artistiche nei «nuovi» Licei artistici, la cancellazione di «Storia dell’arte» dai bienni dei Licei classici e linguistici, dagli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali; zero ore per i geometri; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dai bienni dei Licei scienze umane e linguistici; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dal «nuovo» Liceo sportivo; eliminazione del «Disegno» nei trienni di questi ultimi «ambiti formativi» (cfr. n. 321, giu. ’12, p. 10). Non è scomparsa soltanto la conoscenza di Giotto, Leonardo, Michelangelo, si stanno perdendo i saperi del grande artigianato, proprio quelle arti applicate come il design, la moda, la grafica, da sempre gloria della nostra eccellenza creativa e base del nostro export. Un documento di ISAlife, l’associazione degli ex Istituti d’arte aboliti, ricorda che «proprio in quelle scuole professionali si sono formati gli artigiani che hanno creato e tengono in vita la tradizione del made in Italy nel mondo».

 

continua a leggere l'articolo su:

http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2014/1/118232.html 

martedì 18 ottobre 2011

Segnali più che positivi dal mercato dell'arte

Dal "Il Giornale dell'Arte" edito da Allemandi on-line (http://www.ilgiornaledellarte.com)


Londra, partono bene le aste di contemporaneo: Sotheby's incassa 45 milioni di euro

Record d'artista nella Italian Sale per Burri, Lo Savio, Penone e Pistoletto

Un momento dell'Italian Sale. Foto © Sotheby's. Il «Cavaliere» di Marino Marini, visibile nella foto, ha realizzato 2.988.115, oltre il doppio della stima preasta
Londra. Supera i 45 milioni di euro l'incasso totale delle vendite di arte contemporanea e di arte italiana del dopoguerra tenute ieri sera da Sotheby's a Londra. Nell'asta «italiana» sono stati battuti quattro record d'artista: Francesco Lo Savio («Spazio Luce-Monocromo Giallo», 261.730 euro), Michelangelo Pistoletto («Muro»,608.802 euro), Giuseppe Penone («Albero di 5 metri», 302.831 euro) e Alberto Burri, top lot dell'Italian Sale, e record per l'artista in una vendita all'asta, con «Combustione legno» (1957), aggiudicato a 3.627.467 euro a un acquirente collegato al telefono, rimasto anonimo. «Bambù» di Pino Pascali, ha trovato un compratore a 839.892 euro. Record, per una vendita all'asta,  anche per un'opera su carta di Gino Severini: «Train Arrivant à Paris», del 1915, partita da stime di 500-700mila sterline, si è fermata infine a 735.650, pari a 1.154.970 euro. Anche in questo caso il compratore ha preferito mantenere l'anonimato.
L'Italian Sale di Sotheby's' che comprendeva anche «Italian Identity», un'importante collezione privata, ha fruttato il totale più alto di sempre per un'asta di arte italiana:  24.715.471 euro, ben al di sopra delle stime. Venduto il 79,3% per lotto (46 sui 58 offerti) e l'84,9 per valore. La collezione «Italian Identity», da sola,  ha realizzato 12.206.546 euro.

Dal canto suo, con i 20,3 milioni di euro ottenuti, l'Evening Sale di arte contemporanea si colloca al terzo posto tra le vendite di ottobre di Sotheby's per incasso totale. Top lot in questa occasione, a 3,6 milioni di euro, «Boy's Head», un dipinto di Lucian Freud del 1952 che ritrae Charley Lumley.  Record d'artista per Leon Kossoff: la sua «A Street in Willesden», del 1985,  è passata di mano, a un privato europeo,  a 788mila euro. E record anche per Wim Delvoye, il cui «Flatbed Trailer Scale Model and Caterpillar 5C Scale Model» ha trovato un acquirente a 360mila euro. Venduti 36 dei 47 lotti offerti (il 76,6%; il 79,2% per valore).
edizione online, 14 ottobre 2011
 
Per visializzare l'articolo originale vai su:  
http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2011/10/110537.html