RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 14 luglio 2010

Finanziaria e Cultura: l'Italia in Stato di emergenza

Da Artkey:
Finanziaria e Cultura: l'Italia in Stato di emergenza
A seguito dei rischi e delle ripercussioni che avrà la finanziaria 2010 sulla cultura italiana (non solo sull'arte contemporanea), abbiamo deciso di dedicare la newsletter di oggi interamente alle politiche culturali.
Da sempre il nostro magazine dedica sulle sue pagine spazi sulle dinamiche, sulle leggi e gli interventi necessari per il rilancio della cultura e del patrimonio italiano, ma mai come in questi giorni avvertiamo uno stato di emergenza di fronte ai tagli che sono previsti dalle attuali misure del nostro governo. Misure che non vedono un futuro, che non prevedono spazio per la formazione del cittadino (sommando oltretutto il peso della legge bavaglio, oltre a quello della crisi), che non lo preparano alle sfide che il mondo al di fuori ci invita a cogliere.
Nessun Paese ha infatti visto nella crisi una scusa per rimandare la preparazione culturale.
Uno Stato che voglia realmente essere liberale e aperto al mercato, anche solo nell'asserzione per cui produrre sia il fondamento primario, deve formare la gente perchè tale produzione sia innovativa, perchè le nostre classi dirigenti e i giovani imprenditori del nostro paese devono arrivarci PRIMA degli altri.
E quali basi, se non la cultura e la conoscenza, sono le più preziose per innovare?
Noi vi invitiamo a riflettere e a farvi sentire.

LETTERA APERTA - comunicato stampa integrale della richiesta delle associazioni nazionali della cultura e dell'ambiente
L’Italia è a rischio recessione culturale. E’ quanto denunciano le principali Associazioni nazionali della cultura e dell’ambiente - Federculture, Civita, FAI, Italia Nostra, Legambiente e WWF - in una lettera aperta al Presidente del Consiglio, al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, nella quale segnalano le gravi ripercussioni che la manovra anticrisi avrà sulle politiche culturali nel nostro Paese.
http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=8067

FINANZIARIA: le opinioni. l'intervento di UMBERTO CROPPI.
di Letizia Guadagno
Ci sono “inviti” che creano scalpore come quello lanciato da Umberto Croppi, Assessore alla Cultura del Comune di Roma, nel corso del convegno «Sostenere la cultura per rilanciare il Paese», un incontro per discutere dei tagli al settore dei beni culturali previsti dalla prossima finanziaria. In questa sede, l'Assessore ha infatti affermato: “Chiudiamo i musei per un giorno perché qualcuno non si è accorto di quello che stava scrivendo. Mandiamo una cartolina a chi, nelle prossime ore, dovrà decidere. Dobbiamo mandare un messaggio ai nostri interlocutori”.
http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=8065

ITALIA EFFETTO DOMINO – CULTURA E RICERCA A TORINO PERDONO IL 5 PER MILLE
di Matteo Antonaci
La crisi culturale che attanaglia la nazione Italiana, capeggiata da cattiva politica e da crisi economica, sembra essere già sfociata in una sorta di annichilimento collettivo, in un bavaglio – per utilizzare termini più attuali – che annienta la parola, toglie il respiro e uccide sviluppo e ricerca. I tagli ai finanziamenti pubblici per la cultura e lo spettacolo, per l'università e la ricerca, non si limitano a far crollare il sistema culturale italiano, ma sembrano aver prodotto una sorta di “effetto domino”: piccole pedine cadono una ad una, in un tonfo sordo, in un grido che fa da eco al malcontento generale, che dall'arte giunge alle bocche della medicina e della scienza, e che non riesce più a trovare ascolto nemmeno nell'opinione pubblica.
http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=8068

LA CULTURA NON PRODUCE. FACCIAMO FUORI ANCHE IL MADRE
di Carmen Vicinanza
In perfetta, coerente sintonia con la situazione politica italiana che con la nuova finanziaria vuole defalcare i fondi alla cultura perché probabilmente ritenuta un superfluo di cui si può fare tranquillamente a meno, l’operazione “sforbiciata” che coinvolge tutta la penisola arriva, naturalmente, anche a Napoli. Prima con il teatro Trianon Viviani che è a rischio chiusura per mancanza di erogazione fondi dalla regione Campania. Per intenderci, si tratta di quel teatro che nasce nel cuore di Forcella, da sempre quartiere noto soltanto per l’alto tasso di criminalità, che con la direzione artistica di Nino D’Angelo e una politica di prezzi bassi e accessibili alla massa, è riuscito a portare gli abitanti del luogo a teatro rendendolo la struttura pubblica con il maggior numero di abbonati della città. Solo che senza finanziamenti non si paga tutto e, di conseguenza, si rischia il pignoramento.
http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=8061

L’ARTICOLO “SALVA TOMBAROLI” E IL CONDONO DELLA NECROPOLI FENICIA
di Stefano Riba
Qualche settimana fa abbiamo scritto (www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=7947) del caso di Michael J. Padgett, accusato di importazione illegale e riciclaggio di reperti archeologici provenienti dall’Italia e poi rivenduti a vari musei americani. In quell’articolo abbiamo citato il caso dell’Atleta di Fano ripescato nel 1964 nell’Adriatico da marinai che non ne denunciarono il ritrovamento e lo nascosero sotterrandolo in un campo. Secondo le leggi dell'epoca la statua sarebbe dovuta essere di proprietà dello Stato invece venne venduta a Pietro Barbetti, un antiquario di Gubbio.
http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=8048

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